Ven
05
Ott
2018
Lettera ad uno sconosciuto
Dove cominciare?non riesco sinceramente a trovare le parole per iniziare un discorso così astratto e irrazionale,dove tutto nasce da uno sguardo e tutto finisce dove niente è stato detto o fatto ...Eppur qualcosa è accaduto, almeno dentro me.Ho sempre cercato di dare un'interpretazione razionale alle mie emozioni,e a ciò che vedevo nei tuoi occhi quando incrociavano i miei ...ho scacciato via l illusione,il desiderio,i pensieri ..mi son data spiegazioni,ammonimenti,limiti...ma in me è rimasto un dubbio che ha fatto un nodo intorno al mio cuore, e io ho bisogno d sciogliere questo nodo... cosicché possa sentirmi finalmente libera .So bene quanto sia sconveniente questo mio gesto ma avevo solo bisogno di dirti ciò che è rimasto muto per molto tempo,e ringraziarti per le belle emozioni che soltanto esistendo hai saputo darmi ... non mi aspetto nient'altro.ciao.
6 commenti
Sante parole Coleridge.
Sto vivendo una seconda adolescenza,
Ora tutto è messo in discussione
Purtroppo ci sono problemi pratici da affrontare prima di arrivare a quella decisione...
Ho perso il lavoro da un mese,ho dei figli di cui uno DSA
Sfioro la depressione continuamente ma cerco di tenermi salda alla realtà piu che posso,sono forte,come tutte le donne
Perché a noi già da bambina ci impongono di rimanere sempre in piedi 😄
oooooh io devo ancora uscire dalla prima di adolescenza :D
Scarsuccio scusa 😘.tappati le orecchie e chiudi gli occhi
Scusa Scarso,ho capito ora la battuta,a cosa si riferiva
sì dovevo specificare io, ma sono pigro, tanto pigro che mi dimentico di mettere la punteggiature a fine frasi
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In una rubrica di critica letteraria che ascolto sempre in radio si parlava di un autore che non ricordo più con precisione, mi pare fosse Proust. L’argomento era quello degli sguardi furtivi, soprattutto quelli sul tragitto quotidiano. L’autore decantava queste silenziose figure che diventano una sorta di complemento della propria vita, come un’eterna possibilità che mai si concretizzerà ma che è confortante sapere che sta lì.
Ho accolto questa informazione come una rivelazione, visto che nella mia carriera pluridecennale di pendolare questo mi è sempre successo. Anzi siccome faccio diversi cambi, sia all’andata che al ritorno, per ogni tratto mi aspetto di incontrare sempre la solita donna. A volte capita, a volte no. Quando succede è bello lasciarsi trasportare da queste fugaci occhiate di intesa sul filo dell’imbarazzo ma senza mai oltrepassarlo.
Credo che le tue sensazioni siano diventate così forti per la sottile voluttà di entrare in un territorio proibito. Qualcosa che probabilmente non hai mai concepito è che al contrario hai sempre avvertito come proibito. Il fatto è che questo incontro è diventato la cortina tornasole che ti ha dato la misura della tua insoddisfazione coniugale. l’invintto di sguardi alla fine è qualcosa di banale secondo me. Wurlitzer che ha innescato no, invece. Quello è piuttosto serio