Ven
16
Mar
2018
Stalker
Ho riaperto il mio profilo fb dopo un secolo.
In verità non ho mai postato niente di che (ma non per snobismo, per non avere niente da dire, e poi mi annoia fb). La foto più recente che appare è un ‘auguri di buon natale 2016’ con una candelina, che mi ha inviato una ragazza che non ho mai visto (l’avrò conosciuta in qualche gruppo, ma non me la ricordo). Poi c’è un album con foto sparse degli anni del liceo: il gruppo classe in tuta asics in posa nel cortile della scuola (con facce stile foto segnaletica), la gita a Berlino, un pranzo di fine anno con gli insegnanti dove al momento del conto non ci trovavamo coi soldi, davamo per scontato di fare alla romana e, quando i prof ci salutarono ringraziandoci, capimmo di dover sborsare anche per loro. La foto che ha avuto più successo è del chihuahua, ritratto in auto con l’aria incuriosita. Tenerello.
Clicca qui, clicca lì, inizio a girare per vari profili senza manco rendermene conto: il mio vicino di casa anziano che lika e commenta le belle ragazze, amiche di infanzia, chi brutta e vecchia, chi meglio di prima, parenti vari, profili di coppia, il mio parrucchiere che è un gay sposato con due figli (e qui, non so perchè, mi perdo fra le sue foto spulciandole tutte), mamme a quarant’anni, gente che si diverte e che fa cose, chi posta frasi fatte, chi musica di merda...e arrivo a lui.
Il mio primo ragazzo. Quello con cui ho perso la verginità negli anni ‘90 sul sedile posteriore di una Uno bianca.
Ritrovarmi in quella macchina con lui è di colpo una scena nitidissima, di cui ricordo non solo i gesti e le parole, ma perfino il tono con cui venivano pronunciate le frasi (d’amore). È stata la mia prima storia seria, molto intensa e passionale. Ricordo la Uno fuori scuola, le passeggiate mano nella mano, le telefonate sul telefono fisso, gli appuntamenti a cui arrivavo emozionata, le litigate, la scoperta del sesso, l’eccitazione che mi prendeva in quei momenti, la sensazione di avere un potere strano sull’altro sesso. Una volta, dopo che mi aveva riaccompagnata a casa, mi accorsi in ascensore di avere la maglietta a rovescio. Era estate e mi sentivo invincibile. Dopo un tempo lui partì per il militare e la nostra storia finì. Troppe cose da vivere e anche la distanza era troppa. Il grande amore svaporò in un lampo e ci dicemmo addio.
Adesso ha una nuova compagna e una bambina piccola. Ha anche la barca e un carlino molto carino. È sempre un bel ragazzo, coi fili grigi sulle tempie e l’aria di chi si gode la vita. Con sommo orrore constato che in diverse foto ha usato un filtro che sfuma e spiana rughe e imperfezioni e ha la faccia da bambolona.
Ma perchè ho riaperto sto fb?
6 commenti
Ma perchè ho riaperto sto fb?
speravi avesse ancora quella Uno bianca ed una moglie in carne
invece ...
le mie due ragazze importanti non hanno FB
pericolo scampato
engioi
acerbis alle 21:12 del 26-03-2018
Perché a volte la nostalgia è forte.. Del resto che siamo senza il ricordo delle "vite" precedenti..
gagenore alle 21:31 del 26-03-2018
Ahahhaahah Acerbis😂 ma dai uno che si pialla i pori effetto porcellanato...no! Come si cambia.
Gage sí, a volte mi fermo a chiedermi ‘come ho fatto?’, altre a ripensare che era bellissimo e non me ne accorgevo. Come in Caro Michele
“Penso ora che quello era un giorno felice.
Ma purtroppo è raro riconoscere i momenti felici mentre li stiamo vivendo.Noi li riconosciamo, di solito, solo a distanza di tempo.”
Aileen alle 10:43 del 27-03-2018
Vero... Sottoscrivo in pieno, ci accorgiamo della "felicità" solo quando viene meno...
Io dico che non è "peccato" lasciarsi andare a dolci ricordi, a patto che non diventi rimpianto...
OT... Oggi la mia collega "preferita" mi ha detto che sto bene con il nuovo taglio di barba (sospiro)... Basta così poco a far girare bene la giornata... (sospiro)... /OT
gagenore alle 11:15 del 27-03-2018
Christian i Duran Duran erano una boy band. Tipo One Direction, Take That ecc. Facevano canzoncine pop di livello zero, non erano grandi musicisti e Simon Le Bon non è mai stato in grado di cantare. La cosa più importante per quel fenomeno di massa sfumato nel nulla dopo pochi anni era il look: capello cotonato, abbigliamento colorato, camicette con le spalline e anche un filo di trucco. Sembravano tanti Ken (l’amico di Barbie) che in playback fingevano i pezzi ancheggiando.
Avevano un pubblico composto al 99% di ragazzine adoranti (c’era pure un film ‘Sposerò Simon Le Bon, trashume imbarazzante) che si strappavano i capelli. Il restante 0,01 erano ragazzi gay.
Negli stessi anni The Smiths, al contrario, rendevano ancora una volta degna la scena pop inglese.
Aileen alle 11:52 del 11-04-2018
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chissà perchè alla fine si torna sempre li,ma succede solo dopo i 40 suppongo,come gli occhi lucidi di mio padre quando ascolta i duran duran.