Dom
02
Ott
2016
Che fregatura la Vita
Studio infermieristica da studente fuorisede ( cosa che cerco di portare avanti con vari sacrifici, una specie di sindrome bipolare auto diagnosticata ciclica e la mia insoddisfazione per i risultati universitari)... In un reparto conosco un vecchio sembrava che stava piuttosto in salute tutto sommato e uno dei pochi con cui si riusciva a parlare perché la sanità mentale non l aveva abbandonato... Mi racconta di una vita fatta di sacrifici, sudore e tanto lavoro... Il giorno dopo si sente male e incomincia a cacare sangue a non finire, mentre io con un collega lo pulivamo... Al momento sono stato freddo, ma ora a pensarci, è questa la vita? Farsi un culo, mettersi completamente in gioco e poi morire in una maniera cosi patetica? Fare sacrifici per cosa? Lavorare per cosa? Studiare per cosa? Che fregatura la vita...
9 commenti
HAI PROPRIO RAGIONE PURTROPPO
Io comunque penso sempre positvo, anche se a volte capitano cose brutte. Le soddisfazioni che ci danno i bambini sono impagabili: il più piccolo dei miei, 13 anni alto più di me, viene ancora nel lettone a fare le coccole la domenica mattina. Oppure la gioia di aver costruito una famiglia unita e che si vuole bene e si aiuta, anche fra suoceri e cognati/e. Poi trovo che, anche se il lavoro non è al top, bisogna comunque trovarci un qualcosa di positivo: che ne so, le conoscenze che si fanno in questo ambiente potrebbero essere future amicizie, il vantaggio di avercelo un lavoro, poi, non è cosa da poco. Infine, per non dilungarmi, che ne dici del fatto di stare bene (o almeno abbastanza... qualche piccolo acciacco ce l'abbiamo tutti) e non avere i problemi di salute gravi che hanno le persone di cui ti occupi ogni giorno? Pensaci e vedrai che non è poi così malaccio la vita che viviamo, anche se non è proprio quella dei nostri desideri. Buona vita, caro!
te la riassumo così:
una generazione fa:
Farsi un culo, mettersi completamente in gioco e poi morire in una maniera cosi patetica?
Una generazione fa: sarebbe morto prima, ma con una dignità molto maggiore
Oggi:si muore più tardi dopo aver passato anni di cure
Fare sacrifici per cosa?
Una generazione fa: sacrifici prima per ottenere risultati dopo, la società lo permetteva.
Oggi: senza raccomandazione non vai da nessuna parte.
Lavorare per cosa?
Prima: senza le voglie consumistiche che ci sono oggi, uno stipendio bastava per far vivere dignitosamente una famiglia, il piatto a tavola lo mettevano, i figli andavano a scuola, il mutuo della casa lo si faceva e lo si pagava.
Oggi: lavori precario, con i pochi soldi si pensa a comprare l'iphone, il tatuaggio e la vacanza, e tutte le altre scemenze inutili perché bisogna apparire. Non a caso con gli stessi soldi il marocchino mantiene la sua famiglia nello stesso modo che un italiano 30 anni fa manteneva la sua.
Studiare per cosa?
Prima: l'università era davvero difficile, i laureati erano pochi e bravi e la maggior parte trovavano soddisfazione economica e sociale.
Oggi: si laureano cani e porci, e dopo senza raccomandazione non vai da nessuna parte se non all'estero.
Che fregatura la vita...
No, è che per ogni coppia della generazione precedente ci sono 2-3 figli che cercano sistemazione, ma i posti di lavoro numericamente non sono aumentati, saranno diversi come tipo. E' aumentata la base di disperati che ovviamente accetta tutto (egoisticamente) e quindi ha abbassato reddito, prezzi, stipendi, valore dei titoli studio e ogni altra cosa. Oggi tutto costa poco rispetto a prima, compresa la vita stessa delle persone e la gnocca.
Vita fai schifo
Meglio non nascere...
In che senso il nonno dell'anonimo faceva marchette?
Si prostituiva?
Parafrasando un noto spot pubblicitario: nasce, cresce, muore.
madooo
cavolo che botta di ottimismo!!!! praticamente se l'unico sano li dentro era ormai depresso e ti ha raccontato solo merda tu pensi che la vita sia solo merda?
Ma non vivi tu? vivi la tua e fai in modo che il giorno che te ne andrai sarai soddisfatto della vita vissuta. Quello che dite per me non ha alcun senso.
Vedo persone che non possono camminare per un grave incidente e che non lo potranno fare mai ringraziare ogni giorno per la vita che gli è stata donata. E poi su un sito leggo queste cose.... mamma mia siete messi male.
una cosa è certa se pensi cosi il giorno della tua morte ti mangerai le mani....
E' come essere in vacanza e passare il tempo in camera, poi il giorno che devi partire pensi a quanto sei stato scemo.
ciao
e ricollegandoci alle marchette per 40 anni: batte, forte, sempre
@ mmHg: sono caduta dalla sediaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :D
Mio nonno è morto così. 40 anni di marchette e 3 anni per combattere poi contro il cancro. Sacrifici. Sudore. Lacrime. Ci ha messo tutto. Ci ha rimesso tutto.