Lun
27
Apr
2015
ascoltare
trovo che il "come stai?" sia la domanda più inflazionata e a cui si da meno importanza di tutte, spesso la gente che te lo chiede ha già pronta la vera domanda, la seconda, che che ti fà senza nemmeno aver ascoltato quello che hai appena detto "no, perchè io avrei bisogno di ...."
chi di voi sa davvero ascoltare? quando una persona vi dice "ti amo" o un semplice "sto bene" vi fermate alle parole oppure riuscite ad andate oltre?
saranno stati i miei traumi o la passione per gli enigmi nata successivamente, ma l'ascolto per me ha assunto nuovi significati, vuol dire anche osservare, interessarsi, capire il perchè... e non si finisce mai di imparare ad ascoltare.
quando chiedo "come stai?" ad un amico o conoscente mi mi baso poco sulla risposta di per sè, cerco di capire il modo in cui la dice, il tono, l'espressione, lo sguardo... "tutto bene, grazie". e qui c'è il primo scalino: accetto la risposta, quindi andiamo avanti e ce ne freghiamo, oppure... ha qualcosa questa persona??
essere "ciechi" è una nostra scelta. proprio come quando una persona che ci fa continuamente male ci dice "ti amo" o "sei tutta la mia vita" e noi scegliamo di credere alle parole anzichè vedere la realtà delle azioni. perchè non non sappiamo nemmeno cosa voglia dire ascoltare.
anche qui vediamo molti sfoghi di persone che non capiscono perchè i loro partner dicono "ti amo" ma il loro comportamento è tutt'altro che amorevole... ma nessuno si è mai scomodato ad andare oltre. facciamo soffrire,soffriamo, veniamo traditi e tradiamo noi stessi perchè non sappiamo ascoltare.
fine sfogo inutile
60 commenti
non si ascolta perché il mondo gira troppo in fretta e noi dietro ad esso come palline che rimbalzano all'impazzata.siamo diventati poco empatici,molto freddi,oserei dire distaccati e profondamente egoisti,ciò che vediamo ci basta e non si scava,si resta in superficie.qui abbiamo la possibilità di esternare cose che nemmeno ci sogneremmo di dire nella vita reale,proprio perché è un posto dove ci si sfoga e ci sono persone pronte a leggere le nostre confessioni.fuori a volte non ne abbiamo il tempo,ce ne vergognamo,abbiamo paura del preconcetto che chi ci conosce nella vita di tutti i giorni possa sempre argomentare con le solite frasi.con un estraneo è più semplice,lui non ci giudica in base a ciò che sa di noi,ma in base a ciò che in quel momento gli viene detto.poi io credo che più si è legati da qualcosa di profondo con una persona,tanto più è intuibile capire quel qualcosa in più dietro il solito "tutto bene,grazie".è un ottimo sfogo,fa riflettere e non è banale :)
Avevo scritto un commento molto lungo, ma non volevo tediarti. Quindi dirò solo che saper ascoltare è un grande dono, saper leggere tra le righe di quel che le persone ci dicono a parole non è da tutti, però è pure una maledizione, perchè quando siamo noi ad aver bisogno di qualcuno che ci ascolti, che capisca al volo quando stiamo tutt'altro che bene allora ci ritroviamo soli con noi stessi (che è meglio di niente). Qualcuno, potrebbe dire a ragione che se stiamo male bisognerebbe dirlo in maniera esplicita, soprattutto se a chiedercelo sono le persone a noi vicine, ma sarebbe davvero bello avere qualcuno che sappia leggerci e conosca la strada per arrivare al nostro cuore e alla nostra anima.
Comunque bellissimo sfogo, il migliore degli ultimi tempi.
Io, invece, tiro un sospiro di sollievo quando le persone si fermano al mio "tutto bene, grazie". Ho sempre avuto difficoltà ad aprirmi con gli altri: se qualcuno mi leggesse dentro e poi volesse scavare più in profondità non mi farebbe certo piacere. Poi, certo, ogni persona è un mondo a sé, ci sarà tanta altra gente che vorrebbe confidarsi con gli altri e non trova nessuno disponibile ad ascoltare.
Il problema è che c'è persino della gente che chiede come stai e poi non ti ascolta nemmeno rispondere. O non ti prende sul serio. O non considera i tuoi sentimenti.
non è un sfogo inutile, anzi
è bellissimo.
Pochi sanno ascoltare, e devo ammettere che quando sto male e con certe persone mi capita di tagliare corto la frase spero sempre che riescano a cogliere cosa c'è dietro a quelle parole, a quelle virgole..come faccio io.
Anche a me è capitato più volte di sentirmi chiedere come stai? e dopo mi rendo conto che lo scrivono o per spezzare il tempo tra un messaggio con un altra persona e me, (pessimo) o perchè è una domanda talmente gettonata che la scrivono per abitudine.
Pochi sono interessati e disposti ad ascoltare.
Non è affatto uno sfogo inutile... c'è tutto un mondo dietro il "come stai?" e la risposta spesso è una bugia... sentire e ascoltare sono due verbi differentissimi... un po' come vedere e guardare...
inquieta posso dirti che ci sono persone che hanno il problema inverso al tuo, rispondono "tutto bene, grazie" ma sperano che qualcuno si accorga che non stanno bene per niente.
poi certe cose vanno condivise... con chi se ne ha voglia! scommetto che lanceresti dei segnali insieme al tuo "tutto bene, grazie" se volessi davvero fare entrare qualcuno.
personalmente penso che faccia bene a volte, e trovare qualcuno che sia davvero interesato a varcare la porta è... cazzarola è bello! sopratutto quando ti accorgi che non l'hanno detto "per spezzare il tempo" come dice bimba.
sei un professore?
no! ma spiega la deduzione!
Sicuramente c'è gente che vorrebbe essere ascoltata, ma non trova nessuno disponibile a farlo: l'ho scritto anche sopra. Il mio commento non voleva essere una critica al tuo atteggiamento, che comunque trovo caratteristico di una persona sensibile, ma solo offrire un diverso punto di vista.
Ci sono cose che non riesco a condividere da anni e sentirei franarmi il terreno sotto i piedi se qualcuno decidesse di indagare più a fondo. Magari dipende dal fatto che non ho ancora trovato la persona giusta con cui aprirmi.
Poi certo fa sempre piacere capire che c'è qualcuno realmente interessato a te: a trovarlo!
-no! ma spiega la deduzione!
non è per lo sfogo
Far:e perché? Sono curiosa
farnight e per cosa??? spiega!! spreca due tasti!! dilungati!!!!
inquieta una persona sensibile capirebbe che ti sta dando fastidio e non ti farebbe mai tremare il terreno sotto i piedi, se davvero interessato aspetterebbe il momento giusto usando il modi giusti... e succederebbe tutto con naturalezza. per intenderci, non succede con frasi a trabocchetto o ricatti!!!
Zan Zan Zan 🎵 suspense 😱
farnight è terribile quanto lapidario!
Infatti il problema è proprio questo: le uniche persone che hanno subdorato che qualcosa non va non vogliono aiutarmi, ma solo placare la loro sete di pettegolezzi. E per quanto mi riguarda possono morire di disidratazione!
ma c'è almeno una persona a cui lasceresti uno spiraglio?
Forse sì, ma come dicevi tu, si devono creare le giuste condizioni.
Con me purtroppo le persone si aprono fin troppo a volte credo mi scambino per un confessionale e se devo dirla tutta non mi fa un gran piacere questa cosa.
Io non sopporto ne ascoltare ne parlare, mi limito a scrivere :) perchè è tempo perso ascoltare.
Anche con me ci sono persone che si aprono parecchio, sono io che non riesco a ricambiare.
@Meaow: ma prima di scrivere devi leggere, anche questa è una forma di "ascolto".
Ah Beh! Non so che risponderti. 1-0 per te.
@inquietamente la stessa cosa vale per me, sono abbastanza fortunata da poter dire di non avere grossi problemi ma anche se ne avessi non credo ne parlerei con queste persone però in molti hanno la tendenza ad aprirsi con me a volte mi capita persino con degli estranei vedi tu...
ahahah, io so ascoltare abbastanza bene, quanto tocca altri "ricambiare" cambiano discorso!!! aahahh, sarò noioso!
però mi piace sapere che gli "frulla in testa alla gente", ogni persona è un mondo a se, ovviamente si impara sempre. e di solito chi parla meno ha le cose più interessanti e folli da dire.
Non sei noioso sgambetto purtroppo la maggior parte delle persone sono egoiste
Egoista, è il mio secondo nome, dopo cinismo.
@Gioia: probabilmente ispiri fiducia anche a chi ti conosce poco. Immagino però il disagio a dover raccogliere le confidenze di estranei che non sai come aiutare.
@Meaow: ci risentiamo per la rivincita.
Lascio sempre vincere per primi i perdenti.
@meaow sono certo che all'occorrenza tu non lo sia
-Far:e perché? Sono curiosa
per quello che ci siamo detti in passato
-farnight è terribile quanto lapidario!
ma oh
-farnight e per cosa??? spiega!! spreca due tasti!! dilungati!!!!
non pensavo fosse rilevante, e poi è difficile
non ti rendi conto a chi stai chiedendo... -.- "dilungati"
riguarda l'itis, non comprendo il tuo ruolo secondo l'età
-Io non sopporto ne ascoltare ne parlare, mi limito a scrivere :)
ma dove? -.-
certo che lo so a chi sto chiedendo, ti stai giocando la classifica con ioenrico quindi non è un problema dilungarti!
non ho capito comunque una beneamata fava!
Io, invece, hai perdenti concendo sempre una seconda chance.
Farnight, sui muri. Comunque lo sfogo di brigante non ve la prendete ma è tutta una messa in scena per attirare attenzione, ormai è conosciuto. Sgabinetto quando si scherza bisogna essere seri.
Ai perdenti: un'acca di troppo, comincio ad avere sonno. Vi saluto. Buona notte!
ma perchè sono sempre più confuso!
Farnight è un altro sfigato con manie di esibizionismo su questo sito. Ed Enrico, il suo cagnolino. Fanno a gara in classifica a chi ce l'ha più lungo.
Ma secondo me sono lo stesso sfigato con due account hahaha e con questo termino la seduta U_U
in pratica miao li hai coperti di merda
Hai qualcosa da aggiungere Ninerx? Ne vuoi anche tu?
no, ma ndate affanculo vado a dormi buonanotte xD
Meaow , l'analisi meno azzeccata della storia.
Concordo sull'importanza di saper ascoltare, però devo dire che il "come stai" è diventato ormai un prolungamento del "ciao" e spesso quando incontri qualcuno per strada sei di fretta, ci si saluta e si chiede educatamente "ciao come stai" ma è solo una formalità. E rispondere qualcosa di breve è quasi educazione. Qualche volta invece capita che l'altra persona prenda per sincero interesse la domanda e inizi a snocciolarti tutti i suoi guai su un marciapiede affollato e te sei lì che ti maledici per averglielo chiesto. Bisognerebbe anche capire quando qualcuno ti chiede come stai perchè realmente interessato e quando lo fa per semplice circostanza
Miao non so cosa intendi per "sfigato" ma Enrico è un ragazzo come pochi, di una dolcezza e di una intensità emotiva che te lo sogni proprio. E non farò ulteriori commenti su altre tue allusioni perchè ho promesso a Enri di stare brava :X
grass hai fatto un bell'esempio, ho conosciuto qualcuno che ti scarica addosso in tre secondi tutti i suoi problemi quando tu non avevi granchè confidenza, senza che ci sia il luogo e il momento... ma è gente che fa così con tutti... casi particolari!
-ti stai giocando la classifica con ioenrico quindi non è un problema dilungarti!
è diverso, in quesi casi non parlo tanto di cose che riguardano me stesso
-Farnight, sui muri.
mi chiedo quanto lavoro ci voglia
-Ma secondo me sono lo stesso sfigato con due account
no
-Farnight è un altro sfigato con manie di esibizionismo
io? esibizionismo?
-Ed Enrico, il suo cagnolino.
no
-Fanno a gara in classifica a chi ce l'ha più lungo.
no
-non ho capito comunque una beneamata fava!
Dicesti, in un mio sfogo: mi sa che abbiamo frequentato la stessa scuola superiore. Fin qua ok?
ahhhh, ricordo vagamente quello che dico in genere, in questo caso però non ricordo perchè ti dissi questa frase.
comunque si, itis a milano più di 15 anni fa... sicuramente non come proff!!
oddio, ho detto di dove sono.... mi sento in pericolo.!!!!! aaaaaaaaaahhhhh!!!!!!
Sgamby stai vicino, uhmm
noooo ahhhhhhhhhhhhhhhhh
scherzo choppyna, tempo fa linkasti un articolo che ti riguardava e c'era scritta la zona, quindi sapevo
Sì, l'incidente :) adesso sai bene la "not safe zone"
Comunque guardati le spalle, potrei girare in zona mmmuahahahahhahahhhhh
(Con il mantello di copertina di pile scozzese)
è da allora che me le guardo!!
allora niente
Questo sfogo m'induce a riflettere, davvero, mi fa fermare e pensare. Le parole ci. Il tempo hanno assunto valori sempre diversi, quasi come mode che passano. Mi chiedo, in un mondo frenetico come il nostro, oltre alla volontà, quanto tempo abbiamo per ascoltare? Una volta si ascoltavano le storie dei nonni rapiti, una volta più che leggerli i libri li si ascoltava nella loro intima essenza, ma ora? Ora siamo pieni di tecnologia, abbiamo ritmi sempre più veloci: il bambino, la palestra, il lavoro (quando c'è), il corso, la spesa...siamo sempre impegnati a far qualcosa e probabilmente a non vivere, si perché non siamo più in grado, spesso, d'ascoltare ciò che ci viene detto, d'osservare il cielo, un paesaggio, siamo semplicemente troppo assorbiti dalla quotidianità... Forse staccare la luce, privarci della tecnologia, non sarebbe poi tanto un male...se non fosse che moriremmo dopo due giorni perché ormai incapaci di sopravvivere senza..
alle tre di notte?
comunque sì, ma immagino che siamo ad un estremo, e la tendenza proseguirà alla ricerca di un equilibrio
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