Lun
18
Feb
2013
Mio padre non mi rispetta
Mio padre è un egocentrico che non mi rispetta: il lavoro che compio per lui è tutto dovuto, non lo quantifica e considera ogni mia opinione come irrilevante. Pensa che io sia un incapace, mi tratta ancora un ragazzino quando in realtà ho trent'anni. Sono dieci anni che sto dietro a quel vecchio bastardo in tutte le sue esigenze, l'avrei abbandonato ma continua a giocarsi la carta della pietà: ha il diabete ed il peacemaker. Questa volta però la misura è colma, e da adesso mi disinteresserò totalmente della sua sorte. Che se ne vada al diavolo.
2 commenti
Rispettati e pretendi rispetto; metti dei paletti
Il consiglio dell'anonimo qui sopra è buono.
Anch'io ho un padre (del 27) che il rispetto non sa nemmeno dove stia di casa; detto questo, il rispetto te lo devi guadagnare. Rispettati tu, ossia stabilisci che cosa è accettabile e pretendilo da tutti, sempre, rispettando anche loro ovviamente. (Nota: puoi fare eccezioni per persone estranee quando ti fingi docile con chi ha il coltello dalla parte del manico, il che è semplice saper vivere e lasciarsi scivolare addosso l'arroganza di chi per te vale zero). Sei uno disponibile, che va sempre incontro agli altri, che cede sempre il passo sul marciapiede? Prova a non farlo, rispettati, imponi a tutti la tua dignità. Comincia dalle piccole cose.
Tuo padre è l'osso piú duro, ma se prenderai queste abitudini prima o poi se ne accorgerà (e sí, certo che puoi lasciarlo nel suo brodo finché non si dà una bella calmata, o al limite lasciarlo perdere del tutto). Diabete e peacemaker non c'entrano nulla, questo dev'essere molto molto chiaro, non è che se un dottore mi dà un mese di vita posso andare in giro a sparare alla gente. Scusa la crudezza ma il concetto deve essere granitico: appena tira in ballo la sua salute, domandati e domandagli: che c'entra?
Corretto, sempre; gentile, quando è il caso; disponibile, se e quando lo vuoi tu; servile, mai, con nessuno.
Ci sono corsi di assertività, alle volte anche gratuiti; e naturalmente anche libri. Alle volte andare in biblioteca/libreria fa un po' fatica, ma prova a cercare "assertività" su internet e magari ci prendi gusto. :-)
Scusa se sono stato un po' diretto e saputello ma mi riconosco molto nella situazione e spero d'essere utile a te o in generale a chi legge.
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Vai all'estero un periodo con la scusa di aggiornarti. Poi cerca un lavoro là.
Il tempo trascorso lontano dalla famiglia e dall'Italia ti farà apprezzare quello che avevi e avrai anche imparato qualcosa. Pure tuo padre cambierà.
A me è successo così - stavo in una situazione identica.
Ciai :-)