Gio
28
Set
2017
Imparare ad accettarsi.
Qualche giorno fa, sono uscita con delle amiche, per un aperitivo. Al secondo cocktail, mi sento libera di poter parlare come al solito di quello che mi dà fastidio, lamentarmi. Le ragazze cercano di non sbuffare. Abbassano lo sguardo, imbarazzate. Provano pena, fastidio. Glielo leggo negli occhi, pensano che sia brutta. Lo pensano sul serio. Si guardano fra di loro e iniziano il solito teatrino della commiserazione: “sei un tipo”. Questa frase me la sento dire da quando ero ragazzina. Prima credevo nel suo significato. Poi ho imparato il suo reale significato: “non sei bella, ma non sei neanche un mostro, vedrai che qualche disperato te lo trovi”. Ogni volta che parlo dei miei ex, le ragazze storcono il naso. So che provano tristezza anche per le mie storie d’amore. Pensano sinceramente che abbia avuto fortuna quando il mio primo ragazzo, molto più attraente di me “mi scelse”. Pensano sinceramente che il mio ultimo ragazzo sia quasi più brutto di un cesso e che me lo sia scelta perché ero in astinenza sessuale da due anni e mezzo. “Vedi, il problema è che dovresti aumentare la tua autostima. Anche gli altri ti vedranno meglio.” Frase retorica, detta da quella che va con il proprio ragazzo in cambio di borsette.
“Io per esempio, quando sono nuda mi vedo bellissima. Credo sinceramente di essere figa, mi sento più bella senza i vestiti, rispetto a quando ce li ho addosso.” Questa invece, pesa almeno trenta chili in più di quanti ne dovrebbe pesare.
A quel punto mi deprimo ancora di più. Mi chiedo da dove cazzo arrivi la loro autostima e perché non ce l’abbia. Mi sento una merda per le cose che ho appena pensato su di loro e mi sento una merda per come mi fanno sentire. Come fanno a credere di essere così belle. Forse mentono.
“Ma voi quando la date a qualcuno, non pensate robe tipo: speriamo che non abbia ricrescita dei peli, speriamo che non inizi ad emanare odori strani, oddio, speriamo non pensi niente di sbagliato!” Non appena finisco di dirlo, arrivano sguardi di disappunto.
“No, assolutamente no. Non mi faccio assolutamente mai trovare impreparata, devo essere impeccabile.” Continua una di loro. Subito dopo, mi ricordo che questa ragazza è una fan accanita di un magazine online femminista, molto in voga sui social network in questo momento.
Per le successive due ore, divento una lagna. Sono estenuante, le ossessiono. E loro, che sono nate per non provare empatia mi distruggono con frasi sempre più dolorose: “forse ai primi appuntamenti sbagli perché ti sforzi per cercare di essere divertente…” Io non mi sforzo, non cerco di essere divertente. Credo di esserlo. O forse no. Altri dubbi. E qui inizio a demolire anche il mio carattere.
Ci sono un sacco di temi sui quali riflettere: la nostra amicizia, prima di tutto. Siamo senza ombra di dubbio, una più stronza dell’altra, quindi mi domando se sia giusto continuare a frequentarci. Il maschilismo, le teorie tristi su come piacere ad uomo e come conquistarlo. Il narcisismo, la continua ed estenuante ricerca di complimenti e approvazione che metto religiosamente in pratica, come fosse un bisogno primario. So che le persone che mi stanno accanto si sono accorte di questo e mi trovano una disperata. Detesto il fatto che non riesca a nasconderlo. Infine, l’autostima. Ci dicono che dovremmo averne sempre tantissima, che dovremmo volerci bene e accettarci per quello che siamo. Molte persone che dicono di essersi accettate, credo che in realtà mentano. E se invece fosse la verità, mi chiedo come ci siano riusciti. Mi domando come una persona obesa possa ritenersi bellissima in biancheria intima, mentre io mi faccio schifo anche solo guardandomi allo specchio prima di farmi la doccia; mi chiedo come una ragazza che ha una relazione di sola convenienza, che baratta il sesso al posto di borsette, scarpe e cene al ristorante, possa sentirmi migliore di me. Mi chiedo come facciano a sentirsi così libere sessualmente, come dicono di essere.Io le mie amiche siamo brutte, in egual misura. Facciamo dei pensieri cattivissimi, l’una dell’altra. Vorrei poterli non fare, così da passare per vittima ignara, il cento per cento del tempo. Vorrei non dovere criticare chiunque mi critichi per sentirmi meglio, o paragonare le nostre reciproche vite affettive. Vorrei poter essere più buona, più leale e più pura di così. Ora mi sento in colpa per aver scritto tutto questo, vorrei non averlo pensato, solo per poter stare meglio con me stessa e non provare più queste brutte sensazioni. Questo è da egoisti. Questo è da merda. Sia dentro che fuori. A questo punto realizzo che non c’è niente da accettare, ma che sia tutto da cambiare.
6 commenti
bellissima riflessione. good! great! tu e le tue amiche brutte sporche e cattive. 🤐 😂
OldJoe alle 11:15 del 29-09-2017
A parte che l'amica delle borsette potrebbe (e sottolineo potrebbe) essere semplicemente grata al suo ragazzo che le regala cose che evidentemente a lei piacciono, che quella "curvy" potrebbe essere ugualmente carina anche coi chili di troppo, e che la femminista potrebbe essere (giustamente) consapevole che per esserlo non serve rinnegare la propria femminilità e il bisogno di sentirsi attraenti... Se fiuti così bene l'ipocrisia, perchè continui ad essere loro amica e a fare come loro?
MisantropaAnnoiata alle 14:44 del 29-09-2017
Per Misantropa Annoiata:
Ok, rianalizziamo: "potrebbe essere grata", giusta osservazione, fino a quando lei stessa non ha affermato di fare sesso molto spesso contro voglia. La "curvy", che non è curvy (ormai si ha paura di usare il termine clinicamente corretto), ha fatto il complimento a sè stessa solo per far vedere di aver conquistato la giusta autostima, comportamento che ritengo poco empatico nei confronti di chi ti sta davanti e ti chiede con reticenza se ogni tanto ti senti insicuro, ecc... La questione nel femminismo non esiste, in quanto affermavano che per sentirsi belle, femminili ed attraenti, bisogna essere impeccabili in ogni momento, sminuendo chi sceglie di non fare altrettanto. Non mi sembra un discorso femminista. In ultimo, alla fine del post concludo dicendo che forse è il caso cambiare (comprese le amicizie) dato che per la prima volta analizzo i comportamenti e scrivo che non esiste un reale rapporto di amicizia. L'unico comportamento uguale che abbiamo avuto, è stato quello di criticarci a vicenda, perché l'una demoliva l'altra. E l'ho fatto intendere. Per il resto, non mi pare proprio di comportarmi come loro. Non demolisco il fisico e le insicurezze altrui, a meno che non venga attaccata. E non ho mai fatto sesso in cambio di balocchi, per poi andare a predicare con saggezza come conquistare la giusta autostima.
Anonimo alle 16:53 del 29-09-2017
Vi trasmettete negatività a vicenda. Mi pare di capire che vi mentiate tutte, per dipingervi diverse al mondo che vi guarda da fuori. Probabilmente solo tu hai voglia di cambiare e a loro questo non piace.
Perchè allora non frequentare persone più simili a te? Con cui poter condividere emozioni ed esperienze sincere? Con cui poter spaziare per conoscere i propri limiti e superarli?
Tu sei giunta ad un punto, le tue risposte già ce le hai.
Forse ti senti troppo concreta e troppo sveglia per credere che l'autostima possa essere la chiave della tua rinascita.
Perchè quello che non ti piace di te lo vedi, lo tocchi. Ma tutto nasce, cresce e muore nella nostra testa.
Il cambiamento è nelle tue mani. Agisci nell'interesse di te stessa, amati, prendi le decisioni giuste. Non autocommiserarti, non crocifiggerti, non giudicarti e non ti dare per perduta. Ci sono tanti modi per cambiare, inizia dalla tua testa.
Seren alle 02:21 del 12-10-2017
Per me devi cambiare giro, ormai siete finite in un loop (o forse ci sei finita solo tu?) dove pesi con una bilancia di massima precisione ogni parola che loro dicono e ogni gesto che fanno.
Siamo umani e siamo dei "fallimenti" ambulanti, l'amica che "si vanta" di far sesso in cambio di balocchi ma in realtà non ne avrebbe voglia fa soltanto la dura, probabilmente ama il suo ragazzo molto più di quello che vuol far capire a voi, i motivi? gli stessi che spingono te a cercare conferme, solo che loro usano mezze verità per autoconvincersi, forse se tu fossi stata la buona amica che dici di essere te ne saresti accorta.
Così come la ragazza in sovrappeso, dovrebbe dire di sentirsi brutta per far felice te? e soprattutto in base a quali "canoni" e stabiliti da chi? probabilmente sa benissimo di non essere perfetta ma ha raggiunto una consapevolezza tale da apprezzarsi per quello che è, ed è bellezza questo, anzi soprattutto questo.
Ma in parte ne sei consapevole perché poi confessi e sai che in realtà secondo te mentono, sei troppo severa, con te stessa ed applichi questa severità anche agli altri, pretendi una coerenza tra azioni e parole che non esiste.
L'amicizia non è questo, anzi sono sicura che non sia questo.
Se le persone che ti circondano non ti fanno star bene significa che non sono le persone giuste, oppure devi essere disposta a fare un profondo cambiamento tu.
Soleluna alle 08:56 del 12-10-2017
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La formula magica per farti venire autostima e amore per te stessa, sfortunatamente non ce l'ho. Non ce l'ha nessuno. Forse il tuo vero grande difetto è quello di essere fin troppo "lucida", non hai filtri con te stessa. Questa consapevolezza e lucidità ti portano a soppesarti troppo e soffrire. Credo in tutta onestà che non si possa vivere così. Credo in tutta onestà che sia necessario imparare a bastare a se stessi senza cercare negli altri quelle conferme e quell'amore che solo tu devi dare a te stessa. Se non ci riesci da sola rivolgiti ad uno specialista. Auguri.