Sab
18
Mar
2017
Lieve confine tra l'Oltreuomo e Frankenstein
Appena le mie gambe di bambina si stabilizzarono bene sui loro passi, subito mi misero un vocabolario in testa e due sotto le braccia. Ancora oggi posso mangiare tenendo i tre libri in equilibrio e non sono mai curva sulla schiena. Già alle elementari conoscevo il galateo meglio di tanti adulti. Le fiabe mi venivano lette raramente: più spesso si trattava di mitologia (classica e biblica, ma poi anche nordica, egizia, cinese...) o di cicli cavallereschi. Ancora più incoraggiata era la lettura individuale, meglio se di classici presi direttamente dalla biblioteca degli adulti. Non hanno permesso che assumessi l'inflessione regionale. Mi portavano a teatro, ai concerti, alle mostre, viaggiavo e ogni anno vedevo un pezzettino di mondo in più. Mi hanno regalato un'educazione splendida e ora sono una specie di biblioteca ambulante. Mente poliedrica, ma confusa. Una specie di negozio del rigattiere, se permettete il paragone. Sono stata rinchiusa in una gabbia dorata. E me ne accorgo solo ora che trovo difficile approcciarmi alle persone. O meglio alle persone "normali". Non mai stata una bambina o una ragazzina senza amici. Eppure qua in università sento sempre questo "glass ceiling" che mi separa dagli altri. È difficoltoso spiegarlo: ma sento che succede, e mi struggo. Vengo percepita come distaccata, gelida e altezzosa. Ma non lo sono! (Piuttosto è il contrario: sono un poco rigida perchè timida e introversa). Se qualcuno chiede aiuto sono sempre ben disposta, e spesso chiedo aiuto anch'io (Onnisciente non sono, però so molte cose!) E non c' è neppure un evidente difetto fisico (un naso aquilino, occhi piccoli, pinguetudine di qualsivoglia genere...) che mi restituisca un aspetto più rassicurante (almeno a me pare che ciò faccia sì che le ragazze mi evitino e i ragazzi raramente abbiano il coraggio di approcciarmi). Sono spaventosa. Faccio letteralmente paura. A casa pensavano di aver prodotto una überfrau, mentre piuttosto hanno dato vita a Frankenstein.
Vediamo quanti di voi mi detesteranno, esattamente come gli altri. ;)
Ah e non ho potuto fare a meno di celare nello sfogo due riferimenti letterari, uno di un grande poeta latino, l'altra è una citazione da un personaggio della pluri-acclamata opera di uno dei protagonisti dello Sturm und Drang tedesco. A voi la caccia.
24 commenti
@Lottascudo concordo! 😂😂😂
Io invece,ho intenzione di fininire di cuocermi il cervello,facendomi uscire tutte le nozioni apprese,a pezzettini dalle orecchie,a colpi di syrup,e sbomballanti vari,tanto sono tutte stronzate utili solo per riempirsi la bocca,come fai tu,però sò costruire una casa,a partire dalle fondamenta,fino ad arrivare al 'placcaggio'(solo una delle tante cose che sò fare).
Con questo io risparmio e posso guadagnare migliaia e migliaia,con le ciancie mitologiche-filosofiche mi ci posso serenamente pulire.P.s. Posso afferrare tranquillamente le tue citazioni 'd'essai',ma non mi interessano,me le voglio dimenticare tutte,al lato pratico servono ad una beata mazza.
Se sei bella,non avrei nessun problema ad aprocciarti-corteggiarti,adoro le ragazze con un bel portamento,che hanno fascino,che si sanno vestire,argute,intelligenti ed intriganti,anche un pò distaccate,ti farei sciogliere io.
io m'incazzavo quando mia madre mi correggeva il dialetto, ma siccome ero ribelle, con me ci hanno rinunciato. niente superuomo. mi dispiace perché a modo mio avrei bisogno di carezze anch'io e allora per rimediare rubo l'amore in piazza grande. siringhe nuove per bucarmi non ho, sciacquo le spade in piazza grande. a modo mio, e se sono fatto l'ho voluto io.
@OldJoe sì è proprio una bella canzone.
Menrva
ma io lo faccio davvero!
mitologia egizia... figo!
sicura che non sia tu a tenere le distanze? non per superbia (che non manca... ma questo già lo sai), per timore.
non frankenstein ma frankestine...
non frankenstein ma frankestine...
aiaiai gage. sbagliasti.
frankenstein è il dottore, non il mostro (che è la creatura di frankenstein), pertanto non ha il femminile. se poi mi sbaglio pardon. non sarà una gaffe in più che mi rovina la reputazione di gaffeur professionista.
Menrva, tu pretendi troppo, ho fatto un giro in rete alla ricerca della possibile soluzione ai tuoi quesiti (le 2 citazioni) ma niente. mi sa tanto che nessuno le conosca. forse per ogni persona che le conosce ce ne sono 100 che non sanno niente. se ti va dacci le soluzioni, oppure qualche indizio. oppure aspettiamo ancora un po'...mettiamo una scadenza temporale e un premio.
a me piacciono moltissimo le donne istruite, ma di sicuro hai 20 anni meno di me.
Era una citazione di un film di 40 anni fa, frankestein junior di mel brooks...
https://m.youtube.com/watch?v=nxxSIX3fmmo
Lho trovato in inglese, ma credo si comprenda
Come 40 anni. Non possono essere passati 40 anni da quando l'ho visto, in seconda visione, al cinema all'aperto. Non posso essere invecchiato così tanto ziopera, e tu, Gage, non puoi ricordarmelo così impunemente.
perdòno!
@Menrva in te non ho trovato alcun difetto, sarà per similitudine ma è stupido pensare di non piacere agli altri solo perchè hai creduto ciò per troppo tempo.
citazioni.
odi et amo di catullo
L'altra non lo so, credo di Goethe ma non ne sono certa.
Ti soddisfa essere detestata? da prova di quello che tu pensi? Perchè mettere alla prova le persone facendo sfoggio di della tua cultura, credo che questo riveli molta insicurezza.
No, non ti detesto, mi fai pure compassione, perchè nonostante tutto ciò che sai, nonostante tutti i libri che hai letto, non hai saputo fare tesoro di ciò che hai appreso, sei un data base, mi chiedo se tu abbia mai letto un libro con il piacere di farlo, invece che di doverlo fare per aggiungere nozioni al tuo bagaglio culturale, un bagaglio che ti pesa e fai pesare agli altri. Un bagaglio che dovrebbe renderti libera ma che invece ti imprigiona e a te sta bene così, questo sfogo ne è la prova.
ma
ma non lo capisco questo sfogo.
sinceramente finchè non hai scritto delle citazioni mi stavi simpatica. Quello che hai scritto sulle citazioni ci può far capire senza mezzi termini che la tua cultura è davvero come la descrivi. e poi? cosa altro ci può far capire?
che sei acculturata e ti piace farlo notare ( ecco questo ti piace farlo notare sta abbastanza sul cazzo)
si perchè al di là delle cultura che non ha nulla di male, anzi. C'è questo bisogno di farlo notare ( altrimenti non lo avresti scritto nel tuo sfogo)
molte persone lo fanno, quando sanno qualcosa, anche solo qualcosina lo fanno notare con saccenza. ( quando ti capita di incontrare uno cosi ti sta simpatico?)
io penso spesso che sia un insicuro del cazzo e ha bisogno di conferme e di colito gliele do per farlo contento mentre la mia stima verso quella persona precipita.
Questo perchè ho voluto essere cincero e rispondere al tuo quesito, altrimenti non sono cosi duro...
ciao ciao
@Anonimo delle 11.49 Sì, bravo! Sono Catullo e Goethe (Mefistofele dal Faust)! Sono contenta che qualcuno le abbia decifrate! Rispondendo alla tua domanda, invece: no, non mi piace essere detestata, sicuramente non mi fa sentire superiore come forse credi tu...E sì, i libri che ho letto, quelli li ho veramente amati (è una delle poche certezze che posseggo). Ma hanno fatto sì che, crescendo, sviluppassi una visione distorta della realtà. Quello che intendo è: se avessi passato più tempo al parco a giocare sarei cresciuta meno complessata, più ignorante e più felice. Una cosa però l'hai compresa bene: in un certo senso questa è una sindrome di Stoccolma, poichè per integrarmi non sono pronta a rinunciare o a far finta che questa gabbia dorata non sia mai esitita. Piuttosto mi rinchiudo a vita come Des Esseintes. Mi trovo ad aspettare impaziente che tu risponda!
@Otelloboy Le citazioni non le ho messe per "far sfoggio di cultura", quanto per trovare fra i frequentatori del sito qualcuno con i miei stessi interessi. Grazie per la sincerità della risposta, comunque.
@Oldjoe Davvero? La maggior parte dei ragazzi che conosco (ma la ritengo un'insicurezza generale del mondo maschile) preferiscono una ragazza sì intelligente e istruita, ma sempre un po' più tocca di loro. È una delizia vedere che qualcuno spicca dalla massa. :) Ah e sì, sono maggiorenne da non molto.
@gagenore Probabilmente hai ragione a metà. Il mio atteggiamento in parte mi blocca, in parte è il mio manto di Amaltea. Per quanto riguarda la mitologia egizia...è effettivamente stupenda! Ha molti punti di contatto con la greca, e, sorprendentemente anche la biblica le deve molto!
@Meaow Mi trovi estremamente curiosa di forte alla tua storia. Spero vorrai approfondire quel "per similitudine". L'esperienza e la saggezza accumulata da altri potrebbe aprirmi gli occhi su probabili eventi futuri.
*fronte, non forte
in realtà tutte le culture della mezzaluna fertile si sono contaminate ed influenzate, il connubio tra israele (quella dell'antico testamento) ed egitto è legato a doppio filo, se leggi la descrizione del tempio di salomone nei libri di "cronache" e "re", in pratica riconosci la struttura del tempio egizio, locali consecutivi su di un percorso lineare, ed ogni ambiente ha un accesso selettivo elimitato a determinate categorie (gentili, donne, uomini, sacerdoti, sommo sacerdote), finchè nell'ultimo ambiente (naos) entra il sommo sacerdote una volta l'anno (nel tempio di salomone) o il faraone/gran sacerdote nel tempio egizio, la stessa arca dell'alleanza israelitica è l'elaborazione di altri manufatti di culto egizi... curioso come nell'antico testamento l'egitto rappresenti il tipo del male o della prova, quando poi buona parte del corpus religioso prende ispirazione da esso a piene mani...
non solo... se leggi l'ultimo capitolo di genesi, sia abramo che giuseppe, alla morte vengono imbalsamati (in 40 giorni, altro numero ricorsivo nella bibbia) e pianti per 70 giorni, questi esatti tempi sono quelli che sono stati trovati nei testi geroglifici riguardo i riti di purificazione ed imbalsamazione praticate nelle "case della morte".
insomma ... hai ragione tu, tutte queste culture si tengono per mano, ed in qualche modo arrivano a noi, nella roma di nerone descritta nelle lettere degli apostoli (nuovo testamento) il culto ad iside si celebrava già da diversi decenni quando i cristiani erano la novità bislacca dell'anno, un solo Dio esclusivo addirittura superiore all'imperatore.
ah... solo per completezza, sono un credente... ma molto molto curioso.
@gagenore
Evvabbé qua stiamo uscendo l'argenteria e il servizio buono 😜
allora ti dico questo... una decina di anni fa ho acquistato un testo universitario (i libri da lettore della domenica sui geroglifici li avevo letti tutti... quasi), "Corso di egiziano geroglifico" di Pierre Grandet e Bernard Mathieu (una traduzione in italiano ovviamente), mai andato oltre la terza lezione... da autodidatta ovviamente... e lì si infransero i sogni di egittologo fai da te.
https://goo.gl/l0nvTr@menvra.
Eccomi qua!
Des Esseintes, mha cara, trovo che l'andare controcorrente sia oramai troppo di moda, e poi avresti il coraggio di prendere una tartaruga gigante e farle ricoprire il guscio di gemme preziose o ti faresti costruire una fontana che stilla inchiostro?
E' molto più bello stare insieme agli altri, confrontarsi, senza per forza dover dimostrare di essere la prima della classe.
Però rimane in me l’impressione che tu non tragga soddisfazioni dall’ amore, bensì sempre e soltanto dall’odio. Dici il contrario ma, quando le persone di allontanano da te o dimostrano apertamente di detestarti, per te è la riprova che hai e avrai sempre ragione. Questo mi dispiace, perché se ti spogliassi delle vesti della saputella, secondo me saresti pure simpatica ma alla fine della fiera sei contenta di ciò che sei, è che, come tutti, ami il dramma, ami il conflitto. Anche tu hai bisogno di un demone e te ne sei creato uno, e non c’è nulla di male in questo, perché questo è il modo in cui noi funzioniamo
ps: ora sta a te trovare le citazioni. Una di uno scrittore tedesco, tratta dalla sua opera più famosa, l'altra di un scrittore americano contemporaneo ancora molto attivo.
;)
Ho un problema simile solo che la mia cultura non è di tipo letterario ma è di tipo scientifico.
Leggendo le tue parole mi sono reso conto che ha un comportamento molto simile.
Mentre parlo con qualcuno utilizzo nelle frasi che compongo, degli elementi che siano comprensibili sono a persone che abbiano lo stesso mio tipo di conoscenza. Ora mi rendo anche conto che questo modo di comportarmi non è legato alla superbia o al fatto di voler far notare le cose che so, sicuramente mi serve per riuscire a comprendere chi, fra le persone che mi circondano, sono quelle in grado di parlare con me a questo stesso livello (e possibilmente anche superiori).
Intendiamoci non è che gli altri non mi interessano o non siano interessanti come persone, semplicemente vorrei poter parlare a questo stesso livello per comprendere se ci sono cose che ancora non so, se ci sono cose che dovrei studiare meglio.
Con te per esempio non potrei parlare della Critica della ragion pura ma potrei ascoltare tranquillamente e cercare di capire quello che mi è possibile comprendere. Ma e anche vero che poi avrei voglia di raccontarti di computer, di programmazione, di arti e scienze.
Forse è questo quello che caratterizza una persona superba da una che non lo è. Se è in grado di parlare delle cose che gli piacciono e se è in grado di ascoltare quello che gli altri hanno da raccontare sulle loro passioni.
Quindi quello che racconti di utilizzare citazioni, buttare ami, è semplicemente un modo per conoscere le persone che hai di fronte e di comprendere se parlano alla stessa lingua o se hanno dei riferimenti diversi. Se qualcuno ti vuole ascoltare e continuerà ad ascoltare, se qualcuno non è interessato non non ti ascolterà semplicemente.
In questo momento per esempio sto studiando cinese, sono in grado di leggere testi come farebbe un bambino delle elementari, ma è una cosa particolare che poche persone fanno e quando provo a dirlo mi piace vedere come le persone si comportano al sapere che è possibile imparare il cinese.
Ti ringrazio per il tuo sfogo perché mi ha fatto rendere conto che non mi devo vergognare delle cose che so è che posso utilizzarle semplicemente per parlare con le persone e spiegargli un po' del mio mondo e se non hanno intenzione di ascoltarmi non fa nulla.
Sicuramente se non utilizzassi le cose che so per parlare, non avrei modo di conoscere nessuno, non avrei modo di ampliare le conoscenze che ho, non avrei modo di ispirare eventualmente qualcun'altro.
Grazie.
A Menrva
effetivamente arrivati alla caccia al tesoro sei diventata antipatica (ma solo un po').
poi, ripensandoci, ho ipotizzato che tu lo faccia senza alterigia ma solo per avere conferme che ti sono necessarie.
col tempo questo problema scomparirà. quando sarai più sicura di te parlerai di Catullo con chi conosce Catullo o ha voglia di sentirlo, e di torte alle mele con le casalinghe di Voghera. la cultura dovrebbe permetterti di interfacciarti con todo el mundo senza per questo penalizzarti.
confermo che mi piacciono le donne istruite ma ne ho conosciute anche di quelle zero scuola ma che avevano lo stesso qualcosa da dire in settori a me ignoti. mi piacciono le persone che sanno ascoltare e che hanno qualcosa da dire, basta che sia qualcosa di autentico. Do you remember Pieraccioni in the restaurant? Il conto!
Mamma mia, la classica saputella, che poi avrà sicuramente infarcito la sua storia di balle che voleva attirare l'attenzione. E da ciò che ho visto ci è pure riuscita, pazienza non capirete mai quando vi perculano.
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