Lun
17
Gen
2011
Mio padre mi considera non attraente
E' così triste dirlo, ma mio padre mi ha sempre considerato una ragazza poco attraente. Non brutta, lui spesso dice che sono bella, ma poco attraente nel senso che è difficile che gli uomini siano attratti da me, o per lo meno strano.
se capita che un uomo mi guardi con insistenza e io magari glielo racconto scherzando (dicendo cose del tipo "oh pà, quello occhieggiava... faceva il marpione") lui mi guarda con un'espressione mista tra pietà e noia, un'espressione che ogni volta è una FUICILATA al cuore per me.
anche quando ero ragazzina e magari poteva succedere che qualcuno mi guardasse o facesse delle avances e magari mi scappava davanti a mio padre, lui se ne usciva sempre con espressioni tipo "ma figurati se guardava te".
una volta mi ricordo solo che un fotografo mi scattò delle foto e mi chiese se volevo partecipare a un concorso per modelle (avevo 15 anni). ora mi rendo conto che poteva essere un modo per provarci o per spillare soldi con la scusa del concorso, ma all'epoca ero entusiasta come ogni ragazzina, la mia autostima si era impennata. tornai a casa e lo dissi ai miei, e dato che insistevo loro replicarono "ma figurati se con tutte le ragazze belle che ci sono in Italia vengono a chiamare te". ricordo che piansi così tanto che mi vennero due lividi viola sotto gli occhi per una settimana. in fondo, sarebbe bastato accompagnarmi e farmi capire da sola e con gentilezza che probabilmente si trattava di una truffa nei confronti di ogni ragazzina un pò credulona.
tutte queste cose e molte altre hanno lentamente ucciso la fiducia in me e l'autostima che solo da un pò sto cercando di recuperare... ora sono molto carina, ci tengo a curarmi e a fare palestra, non ascolto quello che dicono mio padre o i miei in generale... però ammetto di essere ancora parecchio ossessionata dall'aspetto fisico, di sentire un sentimento di rivincita ogni volta che un uomo si ossessiona per me
papà, volevo dirti che anche se non mi consideri attraente, io lo sono, e lo sono MOLTO, MOLTO PIU' DI QUANTO TU CREDA, e non me ne frega niente di quello che pensi, io sono e sarò sempre una bella donna. alla faccia tua e di quell'arpia che ti sei sposato. e ho avuto più amanti di quanto tu sappia, tiè!
16 commenti
Che padre stronzo
Cazzo.
mi..
...daresti il tuo numero di telefono????
thomas, non ti serve il mio numero, dammi retta... stai con i tuoi quattro guai, non aggiungerne di nuovi
elettra
complesso di elettra a go go!!!
perchè mai , altrimenti, una figlia dovrebbe far sapere al proprio padre delle avances di altri uomini?
tu avresti voluto ingelosire tuo padre con un altro uomo, non riuscendoti ti sei sentita rifiutata dal tuo oggetto del desiderio, creando così una frustrazione che potrebbe durare tutta la vita .
devi chiarire il rapporto con tuo padre, se vuoi emanciparti nelle relazioni con altri uomini, e ritrovare la stima in te
sono la ragazza che a scritto lo sfogo
e mi vorrei rivolgere all'anonimo delle 11,43. non so come cominciare, ma ti vorrei spiegare che mi ferisce sentirmi dire una frase come "complesso di elettra a go go", non tanto per la questione del complesso di elettra in se, che probabilmente ho e questo lo sapevo già (comunque se vuoi sentirti dire che hai ragione, posso anche fare una dichiarazione pubblica), quanto per il modo in cui ti esprimi su un argomento tanto delicato che un professionista serio diagnosticherebbe solo dopo attente analisi. insomma, mi sono sentita ferita e mortificata dall'espressione "a go go" e da come questa sia stata posta in maniera lapidaria, come se si dicesse "succo di frutta a go go" o "cibo cinese a go go". non so esattamente per quale motivo mi abbia fatto male, probabilmente avrai per questo risentimento che ora provo una spiegazione "a go go" come quella che mi hai dato nel tuo commento. nell'eventualità che tu la abbia, ti prego di astenerti dal manifestarla (specie in maniera lapidaria e con l'espressione "a go go"... come se in un qualsiasi centro di aiuto psicologico la psicologa o l'operatrice si rivolgesse al richiedente con l'espressione "trauma da stupro a go go" o "terapia familiare a go go"). scusami ma mi sono sentita di dirti questo perchè vengo spesso su questo sito, mi sfogo e rispondo agli sfoghi, e credo che al di là di quattro parole scritte sul web ci siano comunque delle persone, e per quanto l'aspetto formale dei discorsi possa avere scarsa rilevanza per qualcuna, per altre è importante sentirsi trattare con gentilezza senza vedere i propri problemi banalizzati da espressioni un poco vintage.
complesso di elettra. che cazzata!
che scemo l'anonimo delle 11.43!
che c'entra? anche avesse il complesso di elettra? siccome freud l'ha definito un "complesso" pensi sia colpa di questa ragazza e che quindi se la debba cavare da sola? guarda che è normalissimo avere inc onsiderazione i propri genitori! sono i nostri riferimenti per tutta l'infanzia e l'adolescenza, sfido a non voler essere apprezzati da loro! e poi non mi sembra che lei voglia piacere a suo padre. semplicemente le sta sulle palle che lui la mortifichi così! e ha ragione!!!
mia madre non mi ricnosce mai un briciolo di intelligenza, nonostante l'abbia già superata in tutto: dallo studio al lavoro. ovvio che mi rode! ma non ho mica il complesso della figlia in carriera -_- semplicemente è mia madre, mi conosce da una vita, se non crede lei nelle mie capacità chi dovrebbe farlo?
questa ragazza è carina, intelligente e sensibile, almeno così mi sembra da quel poco che traspare dalle sue parole. mi sembra assurdo che un padre non possa pensare che lei piaccia a qualcuno! e secondo me fa benissimo a fargli notare il contrario!
è una questione di rispetto per sè stessi, di orgoglio, di stima. e l'attrazione per il proprio padre non c'entra un cavolo, anche se l'amore dei propri genitori è qualcosa di essenziale che tutti vogliamo. e quando un padre o una madre ti dicono che non vali nulla o sei brutto.. bè, non dimostrano molto amore. e ci si sta male.
non vedo che complesso sia desiderare solo un po' più di considerazione e apprezzamento.
ps: tuo padre è un cretino! fidati!
penso
comunque che non sia normalissimo andare a riferire al proprio padre degli uomini che ti guardano, e, se mi posso permettere, non è che tuo padre ti sminuisca così perchè è geloso di te. Esci da questa situazione, il vostro sembra un rapporto tra amanti, non genitore-figlio
Il complesso di Elettra è una cazzata... o comunque era valido ai tempi di Freud quando si viveva in famiglie con un padre padrone e quando la repressione sessuale faceva impazzire quelle povere donne... è un concetto superato, un disagio legato all'epoca (proprio come l'anoressia è legata a quella attuale)...
La sparata del nostro pseudopsico (difendo la categoria perché io sono una psicologa), è una cavolata. Ci sono ragazze che hanno lo stesso sentimento di rivalsa nei confronti della propria madre... che cos hanno, allora? Il complesso di Callisto? Cerchiamo di essere più seri e meno giudicanti, per favore, dato che ognuno di noi ha i propri punti deboli!
Il tuo atteggiamento è normale, ragazza dello sfogo, si tratta semplicemente di un modo per affermare te stessa. Non te ne preoccupare, ma comincia a concederti quell'amore e quella fiducia che i tuoi non hanno saputo darti in maniera adeguata! In bocca al lupo!
vedila in un'altra ottica
se ti avesse sempre elogiato e viziato probabilmente ora saresti una cretina come tante altre. i figli viziati, quando crescono, sono le persone che più fanno danni al prossimo e alla società tutta. l'autostima è un concetto sopravvalutato, in una società di persone con bassa autostima si vivrebbe tutti meglio perché ognuno sarebbe più rispettoso degli altri e ponderato nelle azioni.
scusate, ma augurarsi un mondo fatto di persone con scarsa autostima è da malati di mente...
la scarsa autostima ha delle controindicazioni terrificanti: egoismo, gelosia gratuita, invidia... (e mi fermo qui, ma ce ne sarebbero molte altre)
non sarebbe meglio augurarsi un mondo di persone con alta autostima ed educazione alla civiltà e al rispetto? è davvero MOLTO PIU' LOGICO. le cose vanno insieme.
anonimo dell'1:28, mi sa che sei un pò confuso...
no
le cose non vanno insieme, è l'esatto contrario. alta autostima va insieme ad egoismo, menefreghismo, eccesso e zero empatia verso il prossimo. secondo te mussolini e stalin avevano una bassa autostima o una smisurata autostima?
preferisci vivere in una società di figli di papà viziati e arroganti o vivere in una società di persone misurate che conoscono il senso della misura e sanno cosa vuol dire soffrire?
l'unica confusa qui sei tu.
leggere bene .. รจ salute!
cara giovane donna, la tua espressione che tuo padre non sa quanti amanti hai avuto.. non è da considerarsi patologica è che di solito i genitori normali vedono belli i propri figli anche se non lo sono magari molto. Ti senti offesa da chi ti ha donato la vita. E hai ragione. Il concorso lo hai vinto dentro di te. Volere bene al nostro corpo e tenerlo in forma è salutare. La bellezza esteriore vive in connubbio con il nostro animo, la personalità e l'autostima viene da te prima di tutto. Sorridi.
Mio padre una sola volta si è permesso di denigrarmi, non so perchè l'abbia fatto, adducendo che se non ero bella è perchè mia mamma fumava qualche sigaretta quando mi aspettava... io gli risposi : Ma no, babbo, è che sono proprio uguale a te!! ...
ridendo, naturalmente.. io so di non essere bella, ma mi frega niente.. sono unica come ciascuno di noi, pienamente pensante e funzionante, con un ottimo senso dell'humour, un po' di cultura, molti interessi ciò crea fascino e curiosità in tutti, essere solari fa bene a se stessi e a chi ci circonda.E' un sano collante per relazionarsi in piena libertà.. il diritto di essere se stessi!
Ciao:) Mariasole
Che bello il commento di Mariasole!
senti, anonimo delle 22:34, mi va bene la tua ignoranza in psicologia, dopotutto non è che possono tutti essere un poco colti in materia, ma la stupidità cronica per assoluta non volontà di riflessione mi sembra troppo.
innanzitutto, qui parliamo di ciò che viene definita media normalità, non di situazioni estreme. stalin, o ad esempio hitler (che non nomini, ma mi permetto di aggiungerlo), sono all'estremo, è come paragonare una baruffa tra amici a un caso di omicidio preterintenzionale aggravato da tortura: il primo caso accade ogni giorno, la casistica è incalcolabilmente enorme, il secondo no, o magari sì, ma la casistica è infinitamente più bassa, non hai idea di quanto. quindi o giochiamo con le stesse carte in mano, e parliamo di media normalità, oppure portare avanti dei casi radicali ed estremi da parte tua è barare. e allora gioca pure da solo.
secondo poi, non mi metto ad affrontare un discorso sull'autostima di hitler o di stalin, perchè a un'analisi approfondita (e non superficiale come quella fatta da te per avere la ragione a tutti i costi - segno, tra l'altro, di bassa autostima, che ti compatisco) potrei scrivere un trattato, e nonostante la proverbiale lunghezza dei miei commenti, me ne astengo.
hitler, ad esempio (purtroppo su stalin sono poco ferrata), figlio di una governante, forse nipote illegittimo di un ricco ebreo, crebbe con:
- un padre che non mise mai radici nello stesso luogo e che doveva andare a riprendere spesso e volentieri all'osteria per poi prenderci oltretutto una fracca di botte
- probabili problemi di concentrazione e di apprendimento che contribuirono a formare in lui una personalità piena di grandi aspettative ma del tutto incapace a concretare progetti
e ancora:
- venne rifiutato oltretutto - dato assai noto - per ben due volte dall'accademia di pittura e architettura di Vienna, cosa che certamente contribuì molto a peggiorare la valutazione di se stesso e ad aumentare velleità di rivalsa verso una società percepita come ostile perchè rifiutante
- durante la prima guerra mondiale (alla quale partecipò) venne ferito, temporaneamente accecato, e subì l'asportazione di un testicolo, evento che ben fa comprendere l'attacco subito dalla sua virilità (in diverse foto ufficiali e non tra l'altro si nota bene come tenesse il cappello o le mani di fronte all'inguine, gesto di protezione di una parte ritenuta vulnerabile) , già provata da una certa dose di insuccessi con le donne
e concludo qui (ma gli aneddoti sarebbero molti)
io credo, gentile anonimo, che hitler non avesse affatto un'alta autostima, bensì che questa fosse, nel profondo, estremamente bassa. hitler era un giovane dalla personalità istrionica che pensava di meritare un grande successo, probabilmente per compensare una situazione vitale e familiare estremamente precaria. cominciò ad avercela con gli ebrei perchè questi, nella vienna da lui abitata in gioventù, gestivano gran parte del potere economico - specie bancario. le sue idee politiche (che nascevano allora dalla lettura di ratzel e ritter), poi ideologie, avevano bisogno di un nemico ben identificabile per funzionare. questo nemico era la classe ebraica, responsabile - secondo una bassa autostima come quella di hitler, tendente quindi a trovare sempre fuori il colpevole delle proprie mancanze anzichè dentro - dei mancati successi artistici e personali del futuro dittatore. hitler scelse come nemico comune gli ebrei perchè si sentiva inferiore ai loro rampolli - che avevano avuto la possibilità di studiare in scuole prestigiose e di avere una famiglia e una vita "normale", almeno rispetto alla situazione, come ho già detto, grave di hitler - e leso nelle sue possibilità dalla loro ricchezza. in poche parole, volle trovare fuori il "mostro" che aveva dentro, dando lui una connotazione e una colpa ben precisa. poi, nella formazione della sua ideologia politica, gli ebrei divennero il nemico comune verso cui coalizzare le risorse di un intero popolo, compattandolo in una battaglia nazionalista (lo stesso concetto di nazione, mero strumento per mantenere l'unità di un popolo dalle medesime caratteristiche etnico culturali, nasce da presupposti irrazionali). hitler, credo, non aveva affatto un'alta autostima: aveva una personalità deviata e paranoica, costutuita da uno spesso blocco esterno (costruito ad arte in anni e anni) estremamente decisionista e carismatico, che racchiudeva come uno scudo un blocco interno fragilissimo e pieno di autocolpevolizzazioni latenti.
ho fatto l'esempio di hitler, ti ripeto, perchè stalin l'ho affrontato io stessa poco, e per mussolini non provo particolare interesse. non sono d'accordo col fatto che alta autostima vada insieme a zero empatia o scarsa misura, anzi, è proprio il contrario. se poi per alta autostima intendi arroganza, ti consiglio di procurarti un buon vocabolario, perchè i due vocaboli hanno un significato diverso.
credo comunque che tu sia confuso sul significato un se di "autostima". lo dice la parola stessa: stima di se stessi. stima delle proprie capacità REALI, non di quello che può essere ipotizzato o creduto. avere una buona autostima vuol dire riuscire a valutare con precisione cosa si può fare, quali obiettivi è giusto porsi e quali no, e capire se è o non è opportuno improvvisare una soluzione nel momento precario o è meglio attendere e valutare l'incedere degli eventi. non è assolutamente controindicata nel porsi in empatia con gli altri, anzi in genere è estremamente piacevole parlare con persone che hanno una buona autostima. significa, in una parola, essere ASSERTIVI.
tra l'altro non capisco perchè tu colleghi l'alta autostima a una eventuale mancanza di sofferenza: una buona autostima si raggiunge proprio attraverso la capacità di fronteggiare situazioni che possono anche presentarsi tragiche, tutto dipende da come si reagisce. costruire un'alta autostima non vuol dire reagire freddamente o con distacco, ma riuscire a utilizzare le proprie risorse (quali esse siano) applicandole alla risoluzione del problema. altresì non collegherei una buona autostima a egoismo e menefreghismo, perchè chi riesce a prendersi cura di se stesso e a valutarsi con corretezza, può nell'eventualità aiutare anche il prossimo, sicuramente con più efficacia e altruismo di chi non sa come risolversi in proprio.
bassa autostima, lo dice la parola, al contrario vuol dire non riuscire a valutarsi con correttezza, a stimare le proprie capacità reali. con una bassa autostima si può credere di essere chiunque e di meritare qualunque cosa, anche obiettivi abnormi che non si riuscirebbe a raggiungere. c'è un unico motivo per cui una persona non riesce a valutarsi con correttezza: non mette in gioco le proprie risorse, quindi per conseguenza non sa quali sono e dove possono portarlo. arroganza, egoismo, autocommiserazione (che ATTENZIONE non vuol dire essere sensibili, nel 90% dei casi l'autocommiserazione viene scambiata per sensibilità, MA NON E' LA STESSA COSA, sono due cose ben diverse, moooolto diverse), non possono nascere che da qui, in una dimensione confusa e poco chiara.
stimolare il pensiero...
Tuo padre voleva che tu fossi attraente non solo per il fisico, ma te lo comunicava in modo sbagliato, denigrando quello che tu facevi per accrescere la tua autostima mediante concorsi di bellezza ecc...
Secondo me lui non ti ha educato bene, perchè non ti mai detto dove cercare per trovare un buon canale di crescita personale, ma ha solo denigrato quello che tu ti eri trovato da sola.
Non ti ha educato bene semplicemente perchè non ti ha detto che quei modelli sono non sbagliati, ma effimeri, che è vero anche secondo me.
Ma se tu hai avuto solo amanti e non amori allora vuol dire che sei bella ma non interessante, e tuo padre aveva ragione, anche sbagliando nei modi.
Inoltre a mio avviso dovresti fare qualche seduta di psicoterapia perchè hai un complesso di Edipo non risolto verso tuo padre, e una scarsa autostima.
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Brava!
trovo bruttissimo tuo padre ti abbia fatto sentire sempre non all'altezza... doveva alimentare la tua autostima non distruggerla.. io riflettendo da pochissimo mi sono accorta si fa presto a demoralizzarsi...fin da piccoli ci si sente dire: non farlo, non puoi, non devi, cosa hai fatto ecc ecc poi ci si mettono di mezzo pure questi commenti arrivi ad una certa età che non riesci a vederti per quella che sei...mio padre faceva così con me per la voce!!!! io cantavo come fanno tanti bambini e lui mi diceva di stare zitta che avevo una bruttissima voce...me lo ripeteva continuamente..per tutta la vita parlavo a voce bassa...praticamente muovevo le labbra ma il suono non usciva per paura di essere presa in giro!!!!! poi con gli anni ci si fà le spalle e la mia autostima me la sono creata saldamente da sola..ora col cavolo parlo a bassa voce!!!! non ti buttare giu sicuramente sarai una bella ragazza perché altrimenti non ti avrebbe guardata nessuno!!! poi il segreto è la sicurezza interiore...hai mai notato tutte quelle ragazze normalissime ..non belle ma convintissime di sé con un sacco di ragazzi intorno? dovremmo fare così anche noi!!!!! ciao ciao