Mar
27
Ott
2015
Quali sono le armi del datore di lavoro?
Premetto che so bene cosa vuol dire avere un lavoro in questo periodo soprattutto, che io stesso ho passato gran parte della mia vita come precario.
Finalmente ho trovato un lavoro sicuro da diversi anni e mi trovo davanti delle scene inaudite. Persone sopra i 50 anni, ottimo stipendio, tempo oindeterminato, che si comportano da perfetti irriconoscenti, pensando che basti aver passato molti anni dentro l'azienda per poter ora incrociare le braccia e pretendere. Si lamentano di qualsiasi cosa, non rispettano nessuno, non rendono granché nel lavoro ma non accettano nessuna contestazione ne nessuna richiesta da parte del responsabile più giovane di loro. Non vogliono nulla di meno di quello che pretendono e se per quieto vivere gli si fa fare, a causa del loro scarso rendimento, un lavoro banale, è tutto un sentirsi umiliati per loro.
Il datore di lavoro non fa nulla e il responsabile dell'azienda, che ha già piu volte menzionato i problemi al datore di lavoro, si trova senza nessun arma. Non solo: il datore di lavoro ha deciso di assegnare lui stesso un lavoro di grande responsabilità ad uno di questi personaggi. (E non vi dico i risultati, ma secondo me questo datore ha dei prosciutti sugli occhi)
Ora io non solo nutro profondo rispetto, come persona, verso il mio responsabile, ma vengo spesso coinvolto nei contrasti. Allora mi chiedo: in questo caso, in cui il licenziamento non è proprio preso in considerazione da chi di dovere, come si può dimostrare l'atteggiamento di queste persone e il danno che fanno all'azienda senza superare la legalità (es. Registrare)? Come si può giustamente punirle? Non esiste una figura a cui può rivolgersi il responsabile per avere consigli? Qui non si tratta certo di mobbing verso il proprio capo, ma di persone che non si rendono conto della fortuna che hanno, che per avere uno stipendio si deve LAVORARE e in caso tu sia un dipendente accettare le direttive del responsabile, che non sono di certo richieste assurde.
Vedo questo responsabile diventare sempre piu depresso e nervoso. Si sente con le spalle al muro, gli si chiede di far rendere bene l'azienda, ma con questi dipendenti credo sia impossibile, e le colpe ricadono tutte su di lui.
7 commenti
Bho...
Il vero titolare è quello che anche se non c'è,c'è. e come fa' ad esserci se non è presente nell'azienda, o comunque sul luogo di lavoro ? con la stima dei propri collaboratori,formare un rapporto di sincerita'. invece in molti preferiscono fermarsi al banale rispetto. io sono il titolare e mi devi rispettare. e questo è il risultato. lo prendono per il culo. quando c'è, una bella leccata di culo e lui è tutto contento,e quando non c'è. come in questo caso.oziano
Cosa devi fare,si vede che gli piace essere preso a pernacchie e pernacchiette
Uno a caso.ma proprio uno e. faccio un nome,ne parlo bene e quindi vado tranquillo. Maurizio Arrivabene. direttore tecnico,capo squadra o come lo si vuol chiamare del team ferrari.Non che orgoglio italiano.ecco,lui sarebbe un titolare che anche se non c'e',c'e.persona seria, di tutto rispetto, fa' scuadra e valorizza prima del suo lavoro quello della scuadra.noi del cavallino siamo orgogliosi di te. non centra ma ci tenevo ed era doveroso dirlo
Vaisereno sei un "ferrarista"??? Noooooo!!! Buuuuuu! Ahahah
Aurora,biricchina :************
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in Italia, non saprei dirti.
Nel mio caso, ogni anno devo dare un voto alla prestazione di alcuni colleghi che lavorano per me (qualcuno al di sopra di me mi valuta a sua volta). In base a questo voto, che puó anche essere discusso, si ha diritto ad un aumento, piú o meno lauto.