Ven
02
Ago
2013
Realtà
Ispirato dalle ragnatele sotto. Vi è mai capitato di essere in un posto e cambiare d'umore all'improvviso? Mentre cioè eravate felici per un motivo, subito per un pensiero negativo, per un ricordo o chissà cosa, si diventa tristi, malinconici ecc.. Eppure le pareti intorno non sono cambiate, gli oggetti sono identici, ciò che è cambiato siamo noi. Difatti l'errore che spesso si fa è pensare che la realtà sia fuori quanto invece siamo noi che la creiamo. In effetti la realtà in se non esiste. Provate ad immaginare all'improvviso di diventare piccoli come una formica o grandi come un ciclope,tipo quello del quadro di Goya, basta solo questo per trasformare ogni cosa, senza poi considerare la relatività derivante dai gusti soggettivi, o dalle esperienze avute ecc.. La realtà insomma è ciò che noi pensiamo, siamo noi che la costruiamo e noi le diamo la nostra soggettiva rappresentazione in base ai gusti alla personalità e sopratutto e questo è il fulcro spero utile per mr ragnatela, in base a ciò noi pensiamo di noi stessi. Quest'ultimo meccanismo del cervello è una vera e propria struttura in noi consolidata ed autonoma che tenta di sopravvivere ad ogni nostro ribbellarci. Se infatti la visione che di noi abbiamo costruito, per la maggiorparte per colpa di altri volontariamente o involontariamente, è negativa, noi ci rappresentiamo in modo negativo tentando di imitare ed evocare le immagini negative acquisite. Es: se da piccoli ci dicevano di non essere in grado di ecc., ripetutamente, probabilmente per colpa di ciò, sentendoni non in grado ci porterà spesso persino ad avere un linguaggio negativo tipo:" non sono capace, non ce la faccio, non riesco ecc.." Per spiegare ancora meglio ed essere il più esaustivo possibile e spero utile, ma la questione è molto lunga, se io vi dico di non pensare ad un ragno, voi immediatamente lo visualizzerete nella testa il ragno peloso ed enorme e con una macchia rossa sopra- è vero che lo avete già visto? Questo perchè il cervello apprende per immagini ed interpreta con immagini e non conosce la negazione. Se vedo un albero, quello mi evocherà immagini, innanzitutto dell'albero e poi del verde, del marrone un ricordo mi evocherà i gusti soggettivi, magari una metafora di solidità. La cosa da fare è capire dunque che ciò che visualizziamo e metaforizziamo è ciò che noi pensiamo. Se dico non sono in grado di... continuerò dentro di me a consolidare l'immagine e la metafora negativa in me presente e a rafforzarla, ma se dico io ce la faccio, io posso, coraggiosamente e consapevolmente, creerò una crepa e piano piano la struttura negativa crollerà e libero sarò in grado di fare qualsiasi cosa. Mi rendo conto che potrebbe essere complicato entrare in questo mio discorso, e poi ci vorrebbe un libro per scrivere in dettagli e i meccanismi, ma spero che con queste poche righe mi sia in qualche modo spiegato e che Mr ragnatela, non si veda più ragnatele di vecchiezza, ma ragnatele che acchiappano le donzelle svolazzanti intorno come farfalle :-)
21 commenti
Brigante, su tutto d'accordo ma non ti consiglierei di dire a te stesso "io ce la faccio, io posso" devi volgere le frasi in modo tale che il tuo cervello non possa contemplare neppure l'1% di fallimento. Ti spiego meglio, se ti dici "ce la posso fare" la nostra mente, sabotatrice nata, contemplerà nella frase una certa percentuale di fallimento e mirerà a portarti a quello. Puntare su una frase che dia già tuo l'obiettivo che vuoi raggiungere è forse il modo migliore per porre la tua mente nell'incapacità d'agire contro i tuoi scopi, così potrai distruggere una struttura negativa, al contrario la rafforzerai solamente
Com'è che ultimamente sento spesso queste uscite sul fatto che noi creiamo la realtà? Fra te, film, canzoni e libri sembra quasi un messaggio.
Criseide
Sostanzialmente è un messaggio, suppongo che ogni dichiarazione fatta da una persona, dal semplice Ciao al discorso complesso lo sia. Il messaggio è dunque in se relativo, è la finalità che ne indica le connotazioni e le intenzioni
Aspettate ragazzi, non vorrei sfociare ed essere paragonati a queglii impostori, secondo me, che usano certe tecniche, in particolare nel marketing, per i propri fini, e nemmeno in inutili americanismi e mode simili. Setanta sono d'accordo ma io non ho detto, ce la posso fare ma ce la faccio, ma non è questo importante, la questione riguarda l'intera persona. Per fare un altro esempio e uscire da tecniche ripetitive che non portano a nulla. Chi ha sofferto di mancanza d'affetto, può avere un senso di vuoto dentro da colmare e ciò che mi interessa, poi ognino faccia ciò che crede, è trasmettere il messaggio della questione immagini. Per questo esempio l'immagine e la metafora è il vuoto, il vuoto deve essere colmato allora per esempio una persona si mette a mangiare, poio magari lo rifiuta e vomita è nei bulimici, il rifiuto di qualcosa che colma ma contro cui si è arrabbiati e quindi si scaccia. Questo mio dire ovviamente è molto superficiale perchè la questione è complessa tantissimo. Cio che voglio dire a Criseide invece è che se i messaggi ti arrivano non è per caso, quindi tu facci più caso :-). E per harley infine: io ti voglio bene mi fai ridere e la tua ironia è bella e spesso elegante, ma qualche volta potresti anche contribuire ad arricchire tutti noi che so con una proposta, un'idea, qualsiasi cosa che non sia una battuta? :-)
non se sia pertinente o meno col tuo discorso brigante,ma ultimamente sento molto spesso un brano musicale,cioè "life" di ludovico einaudi...e sarà per la sequenza delle note,ma nella mia testa si formano tante immagini del mio passato,del mio presente ed è pazzesco,perché il brano in questione a volte m'immalinconisce,a volte mi rasserena e queste immagini non si fermano,scorrono nella mia testa come un film...
Ame, mi hai dato un bell'esempio. Premetto che la canzone non la conosco, però, sottolineando ennesimamente che la questione è difficile e delicata e ogni persona è persona a se, ed inoltre restando strettamente nell'ambito delle immagini, voglio tentare con l'imput che hai dalla canzone. Tu hai dei ricordi, alcuni noti altri ignoti stipati chissà dove nel cervello e nell'anima. Questi ricordi sono strettamente legati alla tua personalità e ogni ricordo-immagine crea in te un riflesso nell'umore nella vita concreta e persino nei movimenti del corpo, come per esempio i cosiddetti "riflessi condizionati" che altro non sono atteggiamenti imitativi dei genitori o di chi ci ha cresciuto in un certo qualmodo. La tua canzone si potrebbero essere le note che assomigliano alle note di una situazione, più o meno importante lo sai in base alle emozioni che ne derivano in te. Potrebbero essere le parole, anche quelle che non conosci e che il tuo cervello carpisce e subito risaponde con un qualcosa di significativo. Potrebbe essere il luogo dove ascolti la canzone o semplicemente il titolo oppure l'associazione con essa di profumi o del caldo estivo o di un uccellino che canta. Capisci quant'è complicato? Cio che occorre fare è avere la consapevolezza che ciò che succede lo abbiamo dentro noi, la canzone infatti è una canzone punto, sei tu che la interpreti. Per questo motivo capirlo può servire a molte persone se si ha forza coraggio perseveranza attenzione autoanalisi amore per se stessi ecc., ecc.. Il mr ragnatela probabilmente è timido si vede brutto chissà perchè. Forse non ha coraggio e urla di voler trombare ma così non otterrà mai nulla! Una frase dice che la vita è come essere davanti uno specchio, ti sorride se ti sorridi.
pardon
correzione ametheos, non riflessi condizionati, sono altro ho fatto un errore, ma atteggiamenti parassiti
grazie brigante,dai sempre ottimi spunti di riflessione :) e per toglierti la curiosità,ecco il link al brano: http://www.youtube.com/watch?v=DZpD4YeYl08 . ps:di norma io ascolto la musica senza guardare i video,quindi non ne sono stata influenzata :)
Ogni luogo evoca mille pensieri, ogni cambiamento di giornata evoca in me mille pensieri. Ogni volta associo questi pensieri con una canzone. Per esempio inverno, la città grigia, la leggera pioggia che scende, il freddo pungente. Mi affaccio alla finestra di casa e davanti a me vedo tetti, case e in quel paesaggio associo una canzone...non so...I'll follow you into the dark dei "death cab".
Oppure mentre davanti a me compare un paesaggio magnifico con una giornata tersa...mi godo quello e la mia mente subito associa una canzone che potrebbe essere Sunrise di Nora Jones.
Non ho mai capito il perchè mi succede questo! è uno dei tanti misteri della mia mente. Ma sarò sempre grato al mio neurone che viaggia da solo alla velocità della luce perchè mi consente tutti i giorni di concedermi qualche minuto per vagare nella mia immaginazione e nei miei sogni. Mi basta chiudere gli occhi qualche minuto e subito viaggio......cavolo che bello!!! Parlo sinceramente.......adoro ritagliarmi qualche minuto per me e la musica è sempre la mia colonna sonora!!!
GRAZIE AME MA HO LA LINEA LENTA ma provvederò. Harley questo è come per dire una persona è persona a se anche in base al grado di sensibilità e ricettibilità. Ma volevo sviluppare sopratutto la questione "caso" di criseide e tentare di dire perchè non è un caso. Non si sfocia nella mistica infatti ma è una questione psicologica. Infatti siccome una persona è persona a se, anche l'attenzione per gli eventi interni a noi o esterni è soggettiva. I messaggi nella vita concreta ne sono infiniti, ma ogniuno diamo più attenzione a quelli che più ci interessano per ciò che siamo desideriamo ecc.. Per cui se per te criseide una frase diventa più importante di tante altre nel calderone della vita, vuol dire che hai bisono di capire, c'è un motivo, in questo senso non c'è il caso, mi sono spiegato?quindi ripeto facci più caso perchè per te solamente è importante sapere il motivo per cui certe frasi ti catturano maggiormente.:-)
Brigante, quello che volevo lanciare è il tema di "come parliamo con noi stessi" comunque in buona sostanza hai recepito il messaggio dalle risposte che hai dato
sarà colpa della discussione,ma ho fatto un sogno illuminante :) le sinapsi sono in moto :p
Chiedo un consiglio se tra di voi ce uno psicologo
Vorrei per un attimo rivestire i panni di mio figlio e sfogarmi come se fossi al posto suo:
Salve ho 10 anni, ho un problema perchè mio padre dice sempre che io non mi impegno abbastanza, solo che io ci provo ma non ci riesco, mio padre dice che dovrei imparare ad allacciarmi le scarpe, me lo ha fatto vedere tante volte, ma io non ci riesco, poi mi ha pure consigliato di provare a poggiare una scarpa sul tavolo per esercitarmi, ma dico, perchè non vuole capire che io non riesco? Quando una cosa non la so fare punto e basta è inutile.
Adesso sono di nuovo io, gli ripeto che è una questione di impegno, ma non lo lascio li da solo ad autofustigarsi perchè non riesce, lo sprono, gli faccio vedere come si fa ma nulla. Io sono uno sempre ottimista e cerco di capire le cose, di solito riesco sempre in tutto quello che faccio, perchè secondo voi, mio figlio si comporta così.
Anonimo
E' curioso il fatto che pur potendo spiegare in maniera esemplare il problema di tuo figlio tu abbia voluto rivestirne i suoi panni, quasi fosse una sorta di gioco di ruolo, oppure, domandati se quel bambino non ti ricorda qualcosa di ciò che sei stato.
Detto questo, dire ad un bambino che non s'impegna abbastanza e da quanto ho notato farglielo notare frequentemente benchè lo si sproni è un cane che si morde la coda, sta crescendo con un certo senso di inferiorità.
Evidentemente hai così tanta voglia di renderlo pronto per le avversità della vita che la cosa ti è sfuggita di mano. Comincia a spronarlo senza criticarlo, sennò si autofustigherà a priori
mmm
Certo la realtà non esiste! La gente non muore di fame nel terzo e quarto mondo, gli animali non vengono macellati in maniera atroce, non esistono corruzione e infelicità. Massì continuiamo a sorridere e a fare figli e lasciamo che quell'organo nella scatola cranica veda ciò che noi vogliamo vedere.
Ciao anonimo, prima di tutto voglio dire una cosa a setanta. Credo ma senza polemica che la tua sia una voglia di auto affermazione intriso di sottile esercizio di potere tanto da dirmi che ho recepito il messaggio quanto io invece ho detto che hai ragione ma non centra nulla con ciò che dicevo. Inoltre hai fatto una analisi forzata del padre quanto invece lui voleva un consiglio preoccupato sul figlio, trai tu le conclusioni. Per anonimo: non serve uno psicologo, io ho studiato una branca parallela all'università e sono un autodidetta in psicologia per approfondire gli studi se questo ti può far star meglio, ma non servono titoli, inoltre ti assicuro che gli psicologi la maggior parte sono una rovina per le persone e non un aiuto. Tento un consiglio ma non da psicologo ma da amico: prima di tutto la madre dov'è! La seconda cosa che mi sento di dire che si evince un rapporto tra te e il bambino un po pesante nel senso" io riesco sempre in quello che faccio" questo ma con le pinze lo dico pare un rapporto soffocante per il piccolo. Forse il suo è solo un capriccio una ribellione, un modo per attirare l'attenzione o forse più plausibile un modo per liberarsi di quella pesantezza che tu gli metti addosso, o forse un modo per punirti per chissà cosa. Lascialo ai suoi tempi e dagli amore e spiegazioni delicate e lascialo da solo a provare ad allacciare ste cavolo di scarpe, intanto allacciagliele tu e poi portalo con te a divertirsi senza dire nulla e punto e basta.
Le frasi che rivolgiamo a noi stessi ogni giorno prendono spunto da ciò che ci è stato detto da piccoli, l'educazione ricevuta gioca un ruolo fondamentale, infatti è per questo che io cerco sempre di misurare le parole con mio figlio e di porgli qualsiasi questione in modo positivo facendogli più complimenti possibili.
Non so se possa c'entrare effettivamente qualcosa ma credo che l'autoconvizione possa cambiare la realtà di una persona, se un individuo crede veramente in se stesso è più facile che riesca ad ottenere ciò che desidera. La positività cambia noi stessi, ma cambia anche il rapporto con gli altri perchè spesso anche se indossiamo delle maschere ciò che sentiamo dentro di noi traspare all'esterno, più si trasmettono sensazioni positive più si sta bene anche con gli altri. Spesso se ci approcciamo negativamente al prossimo si verificano le "profezie autoavveranti" per esempio se ci dovessimo convincere che una persona ce l'ha con noi involontariamente ci comporteremo in modo da attirare davvero le antipatie di quella persona.
È psicologia pura e semplice. Se ti convinci che "è inutile, non c'è soluzione" il tuo cervello si inchioda e non cerca soluzioni. e quindi non le trova. Se invece ti conginci che c'è sempre una soluzione, automaticamente il tuo cervello la cercherà. Alla fine, la cosiddetta legge dell'attrazione non è altro che questo. Sono stata una fan per anni di quella strategia di marketing prima di accorgermi che come la pongono quelli che ci guadagnano sopra è abbastanza una stupidaggine. Alla fine non è niente di mistico!
Anonimo, forse dovresti metterti un pochino meglio nei panni di tuo figlio. Finché continui a dargli contro dicendo che non si impegna abbastanza, lui reagirà ribellandosi e non imparando. Il fatto che deve abituarsi alle avversità non giustifica l'instillargli angoscia per una cavolata come l'allacciarsi le scarpe. Forse è il caso di dargli tregua.
ANONIMO 19 06
Evidenziare certe questioni è giusto ma secondo me non hai ben capito di cosa tratta la discussione. Qui non ci sono locchi che non sanno come vanno le cose. Quello di cui si parla è avere approccio diverso con l'esterno partendo dalla conoscenza di se, non centra nulla col vedere il mondo come si vuole e stimolante all'azione, un apertura maggiore all'amore di se-conoscenza e al bello. Stimolante all'azione vuol dire anche avere il coraggio di cambiare le ingiustizie e non rimuginarci solo intorno che lascia il tempo che trova, lo fanno tutti sopratutto a tavola dopo mangiato, in compagnia si parla del terzo mondo. Ne altresì vuol dire potenziamento dell'ego ma apertura togliendo tutte quelle questioni dentro noi che succhiano energia cerebrale inutilmente e che ci incatenano.Per cui seppure ti fa onore sottolineare certe cose, forse azionarsi per cambiare davvero con coraggio, sarebbe meglio.
ANONOMO 21 56
CORREZIONE DEL TITOLO NELLA RISPOSTA AL COMMENTO SOPRA
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Brigante con i tuoi sfoghi riesci sempre a rilassarmi....hai questo potere!! :D