Dom
17
Feb
2013
Solo a pensarti mi dai i brividi
Maledetta timidezza, la tua o la mia. Certe volte mi auguro che tu sia un imbecille: sì, ammetto di farlo di frequente in questi giorni. Volgerei lo sguardo altrove senza rimpianto alcuno.
Ma se ci prendiamo anche cerebralmente sono cavoli, per entrambi.
E mi sa che anche tu eviti ogni dialogo per lo stesso motivo.
Tra l'altro, è vero... hai gli occhi del lupo. La pelle del saraceno. Le labbra delle statue orientali. L'andatura lenta del leone nel mattino africano. E quel modo di passarmi davanti, di offrirmi il profilo primitivo, le prime rughe d'espressione, quel sospirare infinito del lottatore esausto.
Hai anche una fidanzata. E io un fidanzato. Ecco come la storia si fa tanto prosaica, banale.
Ci siamo visti e piaciuti nonostante loro. Siamo troppo fedeli per ammetterlo. Lei è molto graziosa, le hai fatto una promessa? Sì? Sì, ne sono certa. Ne facciamo tutti, tutta la vita: le facciamo a chi ci sta bene addosso. Non è per incoerenza che guardiamo altrove: è che la coerenza è contraria alla natura (chi lo diceva? Aldous Huxley?), è contraria alla vita. Le sole persone perfettamente coerenti sono i morti. I morti, dopotutto, non hanno molto da fare.
Ma ci dicono, tutta la vita, il contrario. E hanno vostruito una sociatà basata su questo contrario. Oramai, bello mio, ne siamo colonizzati.
Non ti parlerò mai, e tu farai lo stesso con me.
Se solo dovessimo scambiare due parole, spero tu sia scemo, così non avrò problemi.
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