Gio

31

Gen

2013

Il primo amore vero

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Ma è giusto voler rivedere una persona che ci è stata davvero a cuore dopo tanti anni? Questa è la domanda che mi pongo in questi giorni.

Ma inizio dal principio.

Lui (V.) lo conosco tantissimi anni fa: mi affacciavo all'adolescenza, avevo 14/15 anni, lui 6 più di me. Ci conosciamo perché entrambi entriamo a far parte di un gruppo, ci piaceva la musica. Lui era il più grande, io la più piccola. V. aveva spirito, simpatia, autorità, si faceva rispettare senza atteggiamenti da macho, anzi... con l'ironia e l'intelligenza - oltre che l'orecchio assoluto - riusciva a conquistarsi l'ammirazione di chiunque. Era il leader, ma senza atteggiarsi a tale. Io ero piccola, bruttina, insicura, nascondevo la mia insicurezza con atteggiamenti da artista bohemian, cosa che non sono mai stata. Ero l'ultima ruota del carro, anche se mi impegnavo come una matta, e mi difendevo quanto potevo.

Abbiamo suonato insieme anni, fatto prove, condiviso serate. Stavo con un ragazzo che mi piaceva, lui stava con una ragazza simpatica. Per me V. era una specie di guida, di fratello maggiore. Non mi sono mai sentita giudicata da lui, mai, nemmeno una volta. Aveva questa forma di intelligenza, di saggezza, quello starti a sentire per poi dirti ciò che serviva, senza giudizi nè giri di parole, nè ramanzine. Era lì, secco e duro come una pietra, ma ti diceva "le cose stanno così, e così devi fare per risolvere". Onestamente, lo avrei voluto come fratello, io che sono la prima tra tutti, la testa d'ariete, e dovevo essere forte per forza. Invece ero solo un bocciolino fragile, con tutte quelle cazzate dietro le quali mi nascondevo, e la mia capacità di parlare per ore senza dire nulla di significativo.

Non sapevo esattamente quello che provavo per V.; solo a un certo punto, molti anni dopo, ho capito che per V. ho provato, senza rendermene conto, la prima forma di vero amore della mia vita. Perchè amare veramente una persona non vuol dire esserne gelosi, diventare possessivi. Non è desiderio: è accettazione. Totale, completa, senza riserve. Certo che a un certo punto lo avrei voluto per me; ma sapevo che con la sua ragazza stava bene, e questo mi rendeva felice. Accettavo che lui amasse un'altra, accettavo che lui mi vedesse come una cosina tenera e buffa da guidare e consigliare, e per questo non ho mai tentato di essere altro. Forse ho sbagliato, ma ero piccola.

Sono passati 16 anni. Quella cosina tenera, buffa e un bel po' ridicola si è resa ridicola fino a toccare il fondo e risalire la china con unghie come tagliole. Non pensavo di averle, ma la verità è che ce le abbiamo tutti. La cosina buffa è diventata una bellissima sirena sicura di se, sveglia, pensante. Ora sono una donna, mi sono presa ogni mia responsabilità e vado avanti a testa alta.

Un anno fa ci risentiamo per caso, complice un social network. Lui ha una compagna, io un compagno. Ci siamo risentiti con tutta l'affettuosità di due vecchi amici che si risentono dopo mille anni. Non riusciamo a rincontrarci nemmeno una volta, problemi logistici (non viviamo più nella stessa città), e comunque non riesco nemmeno a capire se lo vorrei. E' che certe volte ci sono persone che devi lasciare completamente andare, e forse è questa l'essenza del vero amore. Perchè rivedersi... per pensare che magari poteva succede qualcosa, poteva essere diverso...? Che stupida, da quando è successo a volte mi capita di sognarlo. Una volta sola, per la strada, l'ho incrociato. Stava con la compagna, era uguale a come l'avevo lasciato, secoli fa. Ho cambiato strada. In un momento mi sono resa conto di quento quel sorriso, quegli occhi, quei modi di fare, persino la voce mi abbiano condizionata nella scelta dei miei partner in tutti questi anni. L'ho visto, mi è sembrato felice. E come al solito questo mi è bastato.

3 commenti

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snif.

che storia tenera!

Avatar di stikatzstikatz alle 21:55 del 31-01-2013
Anche io...

Cara ti sono vicina nelle sensazioni e nei sentimenti... Capisco il tuo stato d'animo avendo vissuto la stessa cosa che hai vissuto tu. Complice per me non è stata la musica... bensì il mondo dello sport. Ma poco importa, fatto sta che le emozioni sono sempre quelle. Io avevo 15 anni e lui... beh lui 24 (9 anni di differenza) e ovviamente non mi filava di striscio, era un salto generazionale troppo grande quello dai 10 ai 20... mentre si sa che dai 20 ai 30 la cosa è differente. Ebbene lui era un leader senza mettersi al centro dell'attenzione, un pò come 'il tuo lui' (consentimi di dire il 'tuo lui' non nella vita, ma almeno in queste righe...), in realtà ero io che volevo attenzioni, un pò per la separazione dei miei, un pò per il bisogno della figura paterna... Ma c'è sempre stato qualcosa di speciale tra noi rimanendo sempre io con i mei coetanei e lui con i suoi. A volte i suoi occhi sembrava volessero dirmi 'Aspetto che ti fai più grande'... Ci siamo risentiti 3 anni fa su facebook... Io oramai 23 anni e lui 32... è scattato qualcosa di speciale, di profondo... Ma non c'è stato coraggio da parte mia di andare fino in fondo. Mi aveva chiesto di uscire, aveva dichiarato apertamente il suo interesse ma io non ho avuto coraggio... Ho preferito lasciare le cose così com'erano, lasciare il bel ricordo di momenti felici e forse.. dico forse... ho avuto paura di non riuscire a sostenere il suo sguardo, proprio come hai fatto tu incontrandolo per strada. Ora ho 26 anni, ho ancora il suo contatto fb... Dopo il mio 'no' si è sposato con la fidanzata storica, che l'ha seguito ovunque lui andasse... e ora hanno anche una bella bimba. E io ho il mio fidanzato. Ma se dovessi incontrarlo, adesso, improvvisamente... beh credo che il mio cuore batterebbe a mille. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:52 del 01-02-2013
bella...

tenerissima storia! e che vuoi che ti dica cara... è la vita! Credo che ognuno di noi ha un amore non vissuto nel cuore... anche questo ci insegna a crescere e a capire come potremo essere e cosa potremo dare nella coppia... E poi sapete, quando batte forte il cuore, quando una persona è 'eccessivamente' importante è meglio lasciare le cose così come sono perchè vedi gli amori reali sono fatti di quella pazienza che solo due menti fredde e non accecate dal fuoco della passione possono usare per mettere i mattoni, uno sopra l'altro e costruire qualcosa di concreto. Il resto è 'mitizzazione'... Però, com'è complesso il genere umano...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:16 del 02-02-2013

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