Dom
03
Giu
2012
Senza Titolo
Avevo solo 17 anni. La mia vita è stata distrutta che avevo solo 17 anni. mi sono innamorata, a quell'età si pensa che l'amore sia importante di tutto, anche di una famiglia. Così confessai a quest'uomo di essere innamorata di lui. Come non avrei potuto farlo se lui non perdeva mai occasione per chiamarmi tesoro, per fare apprezzamenti o per sfiorarmi?, so che non è una giustificazione ma a quell'età... Fui ricambiata subito.
lui e la moglie lavoravano nello stesso luogo: due insegnanti, ma nonostante questo, lui mi ricambiò. Dopo un mese abbiamo iniziato a vederci. Veniva ogni settimana da me. Parlavamo, ci baciavamo, ma io ero vergine e lui ha atteso tre mesi prima che mi sentissi pronta a far l'amore. mi portò a casa sua, la moglie era partita, e lui mi portò a casa sua, nel letto che condivideva con lei. Diedi peso alla cosa, ma non gliene parlai, mi limitai a pensare che la sua vita con la moglie non aveva poi così tanto senso se uno porta un'altra donna nel suo letto. Fatto sta che da quel momento abbiamo iniziato a sentirci ogni giorno: una o due tel al giorno e poi tantissimi messaggi.
Mi aspettava da scuola, e quando lei lo chiamava, trovava sempre un modo per trattenersi qualche minuto. Diceva di non sentirsi in colpa, che si sarebbe avvicinato a me anche se le cose con lei fossero andate bene. All'epoca avevano solo una figlia di tre anni. Lui non mi ha mai messa nelle condizioni di credere che l'avrebbe lasciata, ma spesso mi ha lasciata intendere che la speranza c'era e non era solo mia.
Io sapevo che prima o poi sarebbe finita. L'ho sempre saputo, anche quando mi pregavo di non abbandonarlo mentre facevamo l'amore; anche quando mi piangeva tra le braccia perchè non poteva stare con me. Ho sempre saputo che sarebbe finita anche quando mi chiamava, davanti ad altri studenti, la mia fidanzata.
trascorse un anno prima che mi spiegasse come fosse in realtà la situazione tra lui e la moglie. Mi disse che il rapporto era deteriorato già prima di me, che si andava avanti per la figlia. Gli ho creduto, non avevo motivo per non farlo e poi lui continuava a ripetermi che non poteva lasciarla per la figlia, perchè altrimenti lei gli avrebbe causato problemi. Io capivo, come potevo togliere un padre ad una bambina? Non gli ho mai chiesto di lasciarla. Lo avrei accolto a braccia aperte se si fossero lasciati per motivi loro, ma non gli ho mai chiesto di farlo per me.
tra depressione, liti e amore, trascorsero 3 anni in cui io avevo la certezza di essere amata profondamente da questa persona. Qualsiasi cosa fosse successa, avevo la certezza che mi aveva amata come mai nessun'altra. Queste erano le sue parole. Organizzò qualche viaggio solo per noi, diceva che io gli davo salute.
poi la scuola è finita, mi sono diplomata, ho iniziato a lavorare e ho conosciuto un altro con cui l'ho tradito. Non per amore ma per egoismo: stavo male a causa della moglie e volevo che lui sapesse come ci si sentiva. La nostra storia è finita per volere mio per qualche mese. due o tre, in cui lui ha cercato debolmente un contatto. Credo che fosse veramente distrutto quando ha deciso di avere un'altra bambina. Questo è ciò che mi ha sempre detto.
dopo sono tornata, io ero innamorata di lui e lui ancora di me. Diceva sempre che quando lo lasciai per l'altro si era sentito come se gli avessero strappato il cuore e che riavermi tra le braccia era stata la cosa più bella che potesse capitargli. testuali parole.
ricominciammo a vederci durante tutta la gravidanza con i ritmi di prima. veniva ogni settimana per due tre ore solo con me e due ore complessive di viaggio in auto.
alla nascita della figlia mi mandò un messaggio in cui mi diceva che quella bambina era anche mia. Non diedi peso alla cosa, preferii prenderle come parole di un uomo innamorato e disperato. Da quel momento, com'era giusto che fosse, iniziò ad essere meno presente. mi amava come sempre e continuava e venire spesso ma lo sentivo distante.
non riuscii a superare la nascita di sua figlia. il rapporto si andava sgretolando, non ti litigavamo nemmeno più. più passava il tempo e più mi allontanavo per non soffrire. Sicché, esasperata, troncai il rapporto. mi sentivo meglio, mi sembrava di respirare. iniziai di nuovo mangiare e ripresi i 15 kg che avevo perso durante tutta la nostra storia. Lui di tanto in tanto mi chiedeva come stessi, e ai miei sto bene, risp: l'importante è che stai bene tu.
da quel momento in poi trascorsero 4 anni, in cui ogni tanto ci sentivamo, cercavamo di riallacciare i rapporti ma si finiva sempre col litigare prima ancora di vedersi.
parlava di nostalgia, e io cedevo, insomma mi aveva pianto tra le braccia per anni, mi aveva chiesto di non abbandonarlo per anni, era arrivata addirittura a dirmi che senza di me non poteva vivere, come sarei riuscita a non cedere?
qualche mese fa, quando ormai io ero certa che fosse una storia chiusa e sepolta da aprte mia, dice che ha un po' di nostalgia, che vorrebbe baciarmi, che lo faccio morire. inizialmente l'ho rifiutato, ma non so perchèpoici sono ricascata. credevo avesse bisogno di me, che non stesse bene senza di me; credevo ancora alle paroleche mi aveva dette in passato. Così, seppur riluttante, accettai di vederlo dopo quattro anni. solo che quaesta volta lui da me pretendeva la posizione d'amante. ho chiuso ancora una volta.
dopo vari fatti da quel giorno, sono successe cose che mi hanno portata a credere di essermi illusa su ciò che lui diceva di desiderare o di sperare. dopo tante cose gravi dette, mi sto rendendo conto solo ora che per lui sono stata solo una di passaggio, che ha amato certo, ma che ha sempre considerato una di passaggio. mi ha rovinato la vita, sapeva quanto sono stata male la prima volta, eppure era pronta a rovinarmela di nuovo.
che razza di persona è? e che razza di amore è? se mi amasse ancora come dice,, si farebbe da parte perchè non vorrebbe per me una vita da amante, perchè non me lo merito.
ieri ho letto una dichiarazione d'amore della moglie su un social, lui non ha risposto come un innamorato, ma leggere quelle parole mi hanno fatta sentire tradita, sporca e tante altre cose.
voi che ne pensate? so che devo accettare il fatto che per lui sono stata solo una, ma finora credevo di essere stata io non una per lui! ora non so più dove ripescare me stessa e di sicuro l'unica cosa che non voglio e fidarmi di nuovo di qualcuno. non voglio qualcuno, voglio lui e avrei voluto sentirmi dire che era cos anche per lui. è come se avessi creduto ad un bugiardo, come se avessi vissuto di illusioni
1 commento
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cavolo, 17 anni e ti sei messa con un'insegnante sposato? il massimo del cliché. non ti giudico male, da teenager si è molto ingenue. certo, ci voleva etica professionale da parte sua(anche se non ho capito se era il tuo insegnante), e anche tu hai sbagliato in pieno a farti coinvolgere. non tanto per la moralità in sè, ma perché gli uomini sposati spesso portano guai: vieni marchiata come zoccola (e fa male, credimi! alla lunga ti rendi conto che non ne puoi più di essere isolata e guardata male, anche se magari non te ne frega delle opinioni altrui!), per di più ti innamori, vorresti che lui stesse sempre con te, ma lui non lascia la moglie. risultato? chi soffre sei tu, mentre lui va avanti con la sua vita. a occhio e croce hai la mia stessa età, 24 anni, quindi sono sette anni che stai dietro a quell'uomo. non la supererai facilmente, nel giro di una settimana. dovrai imparare ad accettare che sei stata vittima dell'egoismo di quell'uomo. magari ti voleva anche bene, ma alla fine curava solo il suo interesse. se ti avesse amato, avrebbe lasciato la moglie, o, almeno, come hai detto tu stessa, non ti avrebbe chiesto il ruolo dell'amante. e credo che, più che per amore, stai soffrendo per orgoglio ferito. ora, cerca aiuto per superare la cosa, e non pensare che ti devi buttare subito tra le braccia di un altro. prenditi del tempo per te stessa, te lo meriti.