Dom
10
Lug
2011
Acqua
A little girl with nothing wrong….come è lontano. Nelle sue braccia mi sento a casa. Tutto il vorticante mondo esterno potrebbe inabissarsi o ardere e non me ne accorgerei. O forse si ma resterei lì, senza permettergli di lasciarmi andare. Resterei lì a sentire i suoi muscoli guizzare sotto le pelle abbronzata per tentare di riscaldarlo. Resterei a sentire il battere selvaggio dei suoi denti, incontrollabile. Resterei ferma a mescolare le goccioline d’acqua dei tuoi capelli con quella delle mie spalle. Resterei con la mia bocca schiacciata sulla tua spalla destra e che si bagna di continuo d’acqua salatissima. Resterei con le tue mani giganti sulla schiena. Resterei così senza peso, tra le tue braccia col corpo premuto contro il tuo. Resterei a sentire l’acqua gelida che ti fa un effetto strano tra le gambe…Resterei con le mie gambe incrociate sul tuo corpo. Come una coperta senza personalità e allo stesso tempo come l’unica cosa che può salvarti. Fermi come profughi. Con i denti affondati nella tua guancia. Incapaci di non farci del male. Ma in quel momento capaci soltanto di ridere istericamente e stringerci battendo i denti. E resterei con la tua testa pesante sulla mia spalla fragile, ad accarezzarti i capelli in quel modo che ti fa socchiudere gli occhi per il piacere, come un gatto, nella carrozza di un treno sudicio con un vecchio signore che ci guarda sorridendo ricordando forse la prima ragazza che ha avuto. Lui crede che ci amiamo, come quell’ubriaco che ti chiese una sigaretta l’altro giorno e che mi chiese se tu fossi mio.no. Non mi sposterei
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