Mer
26
Mag
2010
Storia di ordinaria malia
la mia è una storia comune. sto con lui da 2 anni... con lui che è bello, sano, tranquillo. con lui che è un bravo ragazzo, persino troppo, con lui che non c'è bisogno di letture interiori per capirlo, perchè è un libro aperto, tutto solare, semplice, entusiasta. mi ci sono messa per amore? certamente per tranquillità, per non soffrire. un rapporto tanto equilibrato non lo avevo da anni, perchè dopo un grande amore durato dieci, e un altro altrettanto grande e intenso durato due, non voglio più stare male. perchè amare tanto profondamente, con dolcezza e ferocia nel cuore, porta dolore. e crescita, evoluzione. come quando sei bambino e ti crescono i denti, o ti si allungano le ossa, e le giunture fanno male. molti poeti vedevano il dolore come segnale di vita.
al di là di queste cose... sto con lui da due anni. all'inizio avevo voglia e bisogno di calma, tranquillità. e le cose andavano bene. la mia famiglia lo adora. con lui mi sembra di avere una vita "normale". se dovessi dire come sono io, direi che cerco sempre un'evoluzione. voglio vedere, scandagliare, sperimentare. pratico forme d'arte. mi piace l'animo umano, la sua parte più bassa mi incuriosisce, i motivi dei comportamenti.
il mio compagno ha una mente più tecnica. estraneo all'arte, verso la quale non ha nemmeno molto buon gusto. spesso estremamente ingenuo, entusiasta ma semplificato, fatica a guardare oltre certe cose, pur nella sua cultura che non è scarsa. intelligente sì, lo è, e molto. a volte tanto radicale nelle sue credenze, a volte legato a persone che considero ignobili. basta che qualcuno gli faccia credere di pensarla come lui che subito l'altro diventa "un mito", pure se in definitiva l'inganno di una mante priva di idee e piena di luoghi comuni è abbastanza evidente.
insomma, perchè sto scrivendo tiutto questo? lo ammetto, mi manca lo scambio intellettuale profondamente feroce che per anni ho avuto con il mio ex. mi manca il condividere la passione per l'arte, la buona musica (e non il rumore), gli sprofondi dell'animo umano. mi manca, e questo è conseguente al resto, una sessualità veramente soddisfacente. perchè non riesco a fare il sesso senza prima pensarlo, per me è un'attività essenzialmente intellettuale. se c'è quel collegamento profondo che sale dall'inconscio, allora c'è il sesso travolgente. se non c'è, quello che resta è un divertimanto superficiale, più di maniera, quasi una rappresentazione o una dimostrazione di attitudine, durante la quale diventa anche difficile raggiungere l'orgasmo, o essere presenti.
qualche mese fa lo incontro. lui ha quarant'anni. con me condivide la passione per l'arte, la musica, gli sprofondi. e devo essere onesta, mi ricorda il mio ex, un pò. ha delle mani che trovo incresciosamente belle, da musicista. ha un enigma nel volto e nel sorriso che non mi tira scema, al contrario è uno stimolo per la mia lucidità. non c'è stato nulla tra noi, ma qualcosa sento e vedo che c'è. lo percepisco. lui non ha una donna, ma io ho un uomo, e mi sento grata alla vita per avere la tranquillità dello spirito ora. ma comincio a sentirmi sacrificata a questa gratitudine. c'è quella cosa che sempre mi manca, il cercare, l'essere compresa nelle mie piccole nevrosi, l'essere capita nei miei conflitti e il capire, il riconoscere l'altro perchè tali conflitti li cela anche lui. mi manca quella complicità oscura che cercavo e che mi faceva anche un pò male, ma attraverso la quale vivevo, crescevo e respiravo. e che, soprattutto, manteneva la mia attenzione sul mio uomo. forse quando comprendiamo completamente una persona, questa scompare. forse per rimanere insieme ed amarsi, bisogna essere complici e, al tempo stesso, non darsi irrimediabilmente. e forse la complicità nasce proprio da questo, dalla consapevolezza che la il pianeta dell'altro non abbiamo finito di esplorarlo, e forse non finiremo mai.
1 commento
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nelle tue parole rivedo me stessa
Non capisco come tu abbia fatto a descrivere esattamente e perfettamente la mia situazione, eccezion fatta per la descrizione dell' "altro" : il mio ragazzo, con cui sto da 3 anni ormai, è esattamente la copia sputata del tuo...ha i suoi stessi pregi e soprattutto i suoi stessi difetti. Come te sono grata dell'equilibrio che ha portato nella mia vita...ma ho conosciuto un altro... A questo punto la mia storia prende una piega diversa e, se vogliamo, più sconcertante della tua: ho conosciuto l'altro pochi mesi fa, ha 11 anni più di me, è sposato, ed ha tre figli...ha tutte le caratteristiche interiori che il mio ragazzo non ha ma....non è bellissimo. Questo vuol dire che probabilmente non sono attratta da lui per questioni prettamente sessuali, ma la sintonia che ho con lui (che onestamente non è legata a doppio filo con la sua cultura e/o intelligenza in senso ampio) mi fa immaginare che potrei essere anche soddisfatta sessualmente...ad oggi questo tra noi non è ancora capitato. E' un musicista...ed è di una sensibilità estrema...il che lo porta anche a fare e a dire le cose giuste al momento giusto nel miglior modo possibile,o per lo meno, proprio come io vorrei. A questo punto mi sorge il tuo stesso dubbio...se trovi una soluzione alla tua vita, che a quanto leggo è molto simile alla mia...fammelo sapere...ti seguirò nelle scelte...