Come posso amare due persone

O mio dio, tu sei me!

Vivo nella tua IDENTICA situazione da mesi. Amo mio marito, sono felice con lui, non mimanca nulla. E amo anche quest altro persona. Ora lui é lontano, é dalla sua ragazza che é per un periodo all'estero, e so che é felice ma, come me, sente che manca qualcosa: gli manco io.

Ti assicuro che tutto quello che hai scritto, ogni riga, succede anche a me, mi ha fatto paura quando l'ho letto. 

è più che posibile: è umano. in questo caso però penso che la cosa sia un tantino diversa. forse la storia così lunga con il tuo compagno è diventata monotonia, abitudine. e questo specie se nulla tra voi è mai cambiato. sai perchè si dice che arriva "la crisi del settimo anno"? perche dopo il settimo anno di fidanzamento, tra due individui tutto è disvelato. a questo punto, se non si vuole che la relazione diventi talmente monotona da esaurirsi, deve cambiare qualcosa. in genere ci si sposa e si fanno figli, che inevitabilmente cambiano i ritmi dei coniugi e rinnovano il loro vivere quotidiano (questo se naturalmente alla base c'è già un bel rapporto di fondo). oppure che so, ci si trasferisce, si cambia vita. insomma, qualcosa deve cambiare. o meglio, secondo me, cambiando noi sempre con il ritmo della vita, dovremmo cambiare sempre anche la nostra vita all'esterno. ma così la penso io e qualche psicologo innovatore. in genere la gente è convinta che sia giusto rimanere sempre coerente con se stessa e non cambiare mai (nemmeno giudizio, figurati amore!). questo è in realtà un comportamento perverso e contronatura, tanto che chi lo attua (la maggior parte degli occidentali cristiani o di educazione cristiana) tende a sviluppare nevrosi da repressione di una natura naturalmente poligama. il risultato sono sensi di colpa persino di fronte a un evento del tutto naturale come l'attrazione fisica verso un altro essere umano. sensi di colpa che gli occidentali repressi tendono ad alimentare anche facendosi accuse reciproche (specie se si tratta di esemplari particolarmente incolti). così, dato questo mortificante quadro socio- psicologico, gli psicologi e psichiatri si sono inventati la crisi del settimo anno, che tradotta in un linguaggio meno professionale vuol dire "stare tutta la vita solo ed esclusivamente con una persona e pretendere di desiderare solo quella è un fatto innaturale che genera frustrati. noi non siamo piccioni (tranne quel neocatecumenale di povia) e perciò possiamo e dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita se ne sentiamo il bisogno". e tutto questo senza farci ingabbiare dai sensi di colpa che possiamo sentire nei confronti del nostro compagno. infatti due persone stanno insieme per scelta, ma potenzialmente solo liberi. nessuno dei due ha diritto di proprietà sull'altro, e quindi nessuno dei due dovrebbe sentirsi in colpa se decide di troncare il rapporto. insomma, noi prendiamo l'altro come nostro compagno per un periodo di tempo più o meno limitato, ma non lo compriamo nè lo adottiamo. nella coppia in teoria entrambi dovrebbero essere e fare gli adulti (e spesso invece la coppa è formata da bambini che sono convinti di avere diritto di possesso sull'altra persona del momento in cui ci vanno a letto la prima volta). dopo questa lunga premessa posso solo dirti che il lui che tanto desideri potrebbe anche essere l'immagine di un cambiamento che vuoi per la tua vita ma che non hai ancora raggiunto.

Quindi dovrei cedere e farlo questo cambiamento? Lui è appena stato qui gli ho dovuto chiedere di andare via..altrimenti lo avrei baciato. Mi sento morire dentro

ai cambiamenti non si cede, li si provoca. non siamo pupazzi in balia del vento, ma uomini pronti ad assumersi le proprie responsabilità. anche quando diventiamo fragili. io credo che tu dovresti prenderti una bella pausa dalla tua relazione decennale e riflettere senza l'uno e senza l'altro, da sola, più che baciare l'altro, aumentare il senso di colpa e fare un macello della madonna. fidati, è la cosa migliore. altrimenti si finisce per fare chiodo scaccia chiodo, ed è una cosa penosa, perchè in genere è proprio ciò che non si vuole. io qualche anno fa ho chiuso una relazione di 10 anni. avrei anche potuto non farlo, perchè è una persona alla quale ho voluto molto bene e alla quale voglio ancora bene. ma era finita e l'ho chiusa. prima però mi sono presa una pausa senza che ci fossero altre distrazioni (altri uomini per intenderci). e ho capito che volevo chiudere non per un altro (che effettivamente c'era), ma perchè era finita. e infatti poi ho chiuso anche con l'altro, subito. non si muore per questo. e il mio ex ha trovato in breve tempo un'altra compagna, con la quale ora ha un figlio. io sono contenta per lui, e non provo gelosia. ora ho anch'io un altro uomo, da quasi due anni. e non è "l'altro", ma è venuto dopo, senza confusione.