Chat erotica

Ho questo cruccio dalla testa che non riesco a togliermi, un tarlo psicologico e morale che si è insinuato nel mio cervello e continua a picchiettare con la costanza di un rubinetto che gocciola.

Sono paralizzato dall'ansia, dalla paura e dal rimorso.

L'altro giorno mi sono collegato ad un noto sito di cam-chat, quelli in cui vieni connesso casualmente con qualcuno dall'altra parte del pianeta. 

L'obiettivo non era necessariamente quello di masturbarsi, ma se fosse successo non lo avrei disprezzato. Sono una persona giovane (25 anni) ma sola e la speranza di soddisfarmi con qualcosa di meno impersonale dei porno mi eccita(va).

Così ho incontrato una ragazza di 22 anni residente in medio oriente. Era molto carina e pareva visibilmente ubriaca; non nego che ci ho immediatamente sperato, ma poi la conversazione si è incanalata in altro per almeno un paio d'ore. Abbiamo comunque continuato a flirtare: lei mi ha confidato di essere ancora vergine in attesa del "grande amore" e, frattanto, di aiutarsi da sé ad espletare i suoi piaceri sessuali.

Ci siamo scambiati i contattati Skype ed abbiamo abbandonato la piattaforma in cui stavamo chattando per trasferirci lì. 

Durante la conversazione mi ha fatto vedere 4-5 bottiglie di non-so-quale-bevanda-alcolica-stesse-bevendo vuote e ne è scolata un'altra in mia presenza. Le ho scherzosamente detto che sembrava un'alcolista e che la miglior medicina per un alcolista era continuare a bere, ma non ne ha bevute altre. 

Poi, ad un certo punto, la situazione è degenerata.

Lei ha cominciato a fissarmi senza dire una parola, leccandosi le labbra. Le ho fatto notare che era molto sexy. Poi ha iniziato a mettersi un paio di dita nella bocca e a succhiarsele, chiedendomi se ce l'avevo duro; le ho risposto che ero effettivamente molto eccitato. Si è quindi passata le dita sul seno e poi ha cominciato a masturbarsi. A quel punto mi sono masturbato anch'io, con lei che mi chiedeva di farle vedere il braccio che si muoveva, dicendo di voler sentire il rumore della mia mano mentre mi toccavo.

Poco dopo essere entrambi venuti, abbiamo chiuso la conversazione. 

Dopo qualche ora ho provato a mandarle un messaggio e a richiamarla, ma non ha risposto. Il giorno dopo, mi aveva cancellato/bloccato da Skype. 

Solo a quel punto ho realizzato la gravità della situazione.

In primo luogo, mi sento uno straccio da un punto di vista etico e morale: è stato degradante sia verso me stesso, che verso di lei, la quale, magari, in condizioni normali non l'avrebbe mai fatto. Forse il mio modo di flirtare è stato subdolamente diretto ad ottenere quella prestazione sessuale? Lo scrivo in forma interrogativa perché, in fin dei conti, non è chiaro neanche a me.

Secondiariamente: sebbene nessuno dei due si sia denudato (escluso un suo fugace primo piano di tette a beneficio della camera), ho pensato che avrebbe potuto registrarmi e ricattarmi. L'ho subito escluso, ovviamente, considerato che è stata lei la prima a sparire; tuttavia, è un rischio a cui mi sono effettivamente esposto e che fa di me un totale incosciente.

Terzo e più pregnante pericolo: ho commesso un reato? Sono perseguibile legalmente? Pare che la legge (perlomeno quella italiana) sia, sul punto, di maglie abbastanza larghe, sicché lei potrebbe accusarmi di aver profittato del suo stato di ebbrezza per indurla a compiere atti di autoerotismo che altrimenti non avrebbe mai eseguito davanti ad una camera. Il solo pensiero di essere accusato di violenza sessuale mi terrorizza, ma è l'interrogativo "a prescindere dalle conseguenze, ho compiuto un atto di violenza sessuale su una donna?" a lacerarmi dentro. 

Sono a pezzi. Vivo in uno stato d'ansia per ciò che potrebbe succedere ed ho il rimorso per ciò che è successo. Vi prego di aiutarmi e di condividere con me questo fardello, anche solo commentando con post carichi di insulti, visto che comunque me li merito.