Mer

07

Mag

2014

Senza rimpianti

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Non voglio avere rimpianti nella vita, non voglio farmi sentire mancare nulla...avete presente quando volete tanto quel cibo che all'apparenza sembra essere così buono ed invitante..e, per forze maggiori non potete neanche assaggiarlo? Ecco, questo per me è un rimpianto, che molti almeno una o più volte nella vita hanno avuto...Quando ero fidanzata, avevo sempre qualcun'altro che mi attirava,per superflui motivi sui quali non voglio dilungarmi. Cedevo mentalmente, mai fisicamente...questo mi fece molto ragionare e trassi l'inevitabile conclusione che dovevo seguire i miei primari istinti perchè così non poteva andare avanti...Beh, sono giunta all'accettazione del fatto che siamo essere poligami, puri animali da compagnia e spesso tendenti al comodo abitudinario...Da buona chierichetta della domenica avevo intrinseco in me il connubio sesso/cedere agli istinti = peccato. Non c'è cosa più sbagliata che non poter vivere tutto questo contro la propria volontà...So che molti di voi dissenteranno dalla mia visione delle cose, ma io rispetto il mio istinto, vivo felice grazie a questo, mantenendo la mia buona quantità di rettitudine, vivo le mie esperienze liberamente e con razionalità...amo gli uomini e li preferisco certe volte all'universo femminile....ho vissuto entrambe le vesti, ma tutto questo mi fa vivere senza deleteri rimpianti...

17 commenti

Sai...

Leggendoti mi è venuta in mente una persona, non so per quale recondito pensiero, forse per la parte inerente alla devozione religiosa.

Cmq sono talmente d'accordo con te, che è come se l'avessi scritto io, non scherzo.
Forse l'unica differenza sta nel sesso e nell'impiego diverso che ne facciamo della domenica. ;)

Avatar di petripetri alle 15:18 del 07-05-2014

Se ti accompagni con uomini che condividono la tua visione della vita e del sesso, direi che il tuo ragionamento è sicuramente ammissibile. E' probabile che per un pò di tempo di potrai divertire e molto, a lungo andare non so se sarà così, nel senso, non so se potrai veramente riempire la tua vita intrattenendo solamente rapporti di questo tipo,

Avatar di FreeriderFreerider alle 15:33 del 07-05-2014
Autrice

@Petri 

Bene, allora non ho nulla di cui preoccuparmi se c'è qualcuno che condivide il mio pensiero :) scherzi a parte non ho capito la differenza che trovi nel sesso.

@Freerider

Hai perfettamente ragione, non a caso specifico il fatto che il mio interesse ultimo è quello di non avere rimpianti, in un senso o nell'altro. Chi lo sà se un giorno riporrò tutta la mia felicità in una sola persona? per ora mi godo ciò che mi aspetta dietro l'angolo. Il fatto è che non posso promettere un rapporto duraturo dal momento in cui non riesco a mantenerlo e ho imparato a non prendere in giro le persone, perciò preferisco essere sincera, a costo di sembrare  superficiale...sbaglio? riesco ad essere felice e serena con me stessa, credo che sia questo l'importante. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:13 del 07-05-2014

Lo so che non te ne può fregar di meno che qualcuno sia d'accordo... ahahhahaha.. era per dire. ;-)

La differenza nel sesso, perché tu sei femmina ed io sono maschio. 

Avatar di petripetri alle 19:27 del 07-05-2014

Però non ho ben compreso. Perché non puoi promettere un rapporto duraturo? Quello non dovrebbe scindere dalla fedeltà, no?

Avatar di petripetri alle 19:30 del 07-05-2014
Petri

Intendo dire che non tutti apprezzano la mia sincerità..ossia, se io dico al tipo in questione che scindo i rapporti sessuali da un possibile sentimento, e che se sono attratta da un'altro dò ascolto ai miei istinti, indipendentemente dal fatto che possa provare o meno amore o qualsivoglia sentimento, questo non viene compreso...quindi dicevo che preferisco essere sincera fin dall'inizio invece di prendere in giro...Come posso perciò promettere fedeltà fisica (sottolineo, non sentimentale) ad una persona che da me pretende quello? 

Io ho avuto modo di credere che la fedeltà sia frutto di preconcetti, vuoi di chiesa o di costumi...io amavo il mio ragazzo, ma il mio corpo cercava anche altri...per me sono due cose differenti, se il sentimento rimane una solida base il resto non conta...per come la vedono gli altri può essere concepito tutto come un vero e proprio tradimento, per me invece diventa in qualche modo la chiave della mia serenità :)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:53 del 07-05-2014

Ah non intendevo dire che non me ne frega nulla del parere altrui, altrimenti non ne avrei cercati qui...mi rassicurava solo il fatto che qualcuno la pensasse come me.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:56 del 07-05-2014

E direi che mi sono espressa male con 'chierichetta della domenica'...la ero piu di vent'anni fa ormai :)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:13 del 07-05-2014

E' curioso come questo sfogo abbia colpito solo un utente.....

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:55 del 07-05-2014
ahahahaha..

Ma sul serio, una persona che mi conosce mi ha chiesto se l'avessi scritto io. :)

Nella mia domanda, il tuo discorso era sottinteso. Ho 41 anni e dalle prime uscite serali ho cominciato a pensare che l'uomo non nascesse monogamo, siamo animali ed a parte la nostra ragione che riusciamo a far prevaricare sull'istinto, non pensiamo e facciamo nulla che possa far pensare ad un'ancestrale monogamia. Del resto, la maggior parte del regno animale e le forme di vita più complesse e anche più vicine alla nostra scala evolutiva hanno bisogno di rimescolare continuamente i geni. Questo è un bagaglio istintivo del quale non ci possiamo liberare, non c'è ragione che tenga.

Da quando ho cominciato a capirlo ed in seguito deciso di volere evitare di vivere nell'ipocrisia, ho cominciato ad essere sincero.
Io lo so cosa provi quando, dopo un tuo discorso, l'uomo sgrana gli occhi. Però tu almeno hai potere decisionale, vuoi per natura, vuoi per cultura, ci saranno sempre uomini che ti sbaveranno a seguito.
Invece immagina un uomo che ancor prima di fare l'amore con la donna della quale è attratto, le dicesse: "Non posso offrirti fedeltà ma solo lealtà." Ci sono donne che scappano via come razzi, qualche volta ci penso e sorrido. :)
Molte altre restano, alcune per curiosità, altre perché guardano in mondo in modo più ampio, c'è anche chi vuole trarre solo il vantaggio dall'avere un uomo che dona la libertà ma poi si rivelano flop perché non s'impegnano minimamente a voler ricambiare tale dono ed anzi sperano di potermi cambiare, a me è sempre piaciuta l'idea che ho tante altre cose da offrire, però in alcuni casi ho detestato la mia "diversità".

Però tra tante donne che ho frequentato, ho conosciuto qualcuna che condividesse tale pensiero. Mi sono innamorato di una donna come me, ma era impegnata e lontana, un'altra in modo molto intenso, ma anche lei impegnata con tanti figli, insomma, pare che le donne impegnate siano quelle che sono un tantino più avanti, forse perchè hanno il tempo di aprire gli occhi, ammesso che questa idea sia quella giusta e non siamo noi l'anomalia.
Vabbè, al di là dei genuini dubbi, mi è capitato di porre come esempio l'Islam e la loro cultura. Quando dico ad una donna che se fosse nata in paesi del medio oriente, non avrebbe avuto problemi a condividere il marito con altre donne, qualcuna mi ha risposto che se fosse nata lì, sarebbe scappata... :D

Scusa se mi sono dilungato, era per dire che persone che la pensano come te ce ne sono, alcuni uomini (molti credo) potrebbero vivere il rapporto addirittura con l'esclusività della libertà della donna, ne scrivevamo in altri post. I cuckold che provano eccitazione nel vedere la propria compagna con altri. In verità anch'io tendenzialmente lo sono, anche se la mia idea non presuppone lo stato di sottomissione che esige il cuckoldismo nella forma più esplicita. Comunque ritengo il mio un buon vantaggio per poter sostenere quella pungente gelosia che naturalmente si insinua nella testa.

Uomini per te ce ne sono, fidati, e quando lo troverai, vi sceglierete a vicenda tutti i giorni, senza bisogno di farvi promesse che potreste non essere in grado di mantenere mai. 

Avatar di petripetri alle 10:31 del 08-05-2014

Condivido quello che hai detto. A differenza tua però il mio iter è iniziato diversamente. Io all'inizio ci credevo. Amavo la persona che avevo accanto, avrei voluto costruirci una solida vita insieme, se non fosse che qualcosa è improvvisamente cambiato...iniziavano ad esistere anche gli altri per me, ma il mio sentimento non cambiava. Sono sincera con me stessa e ho continuato ad esserlo con lui e con chi è arrivato dopo. Gliene ho parlato, ma come mi aspettavo ho ricevuto incomprensione e rabbia. Non l'ho mai biasimato, come non biasimo chi non è sulla mia stessa linea d'onda. Ma non voglio annoiarti con questi particolari, però a volte credo sia triste pensare di non essere in qualche modo ''accettati'' da questo punto di vista. Comprendevo la possessività, la giustificavo subordinandola all'amore, è questo che porta all'incomprensibilità da parte degli altri di tutto sto discorso: pensare che il partner è tuo e che nessuno te lo debba toccare, ma io non associo la parola tradimento ad un'esperienza sessuale che per il comune è definita forma di adulterio. Mi spiego, presupponendo il fatto di avere accanto a me una persona che condivide pienamente il mio pensiero, ne potrei condannare solo il tradimento legato ai sentimenti, non quello fisico. Come ho già detto per me le due cose prescindono l'uno dall'altra. A differenza tua inoltre non ho mai conosciuto nessuno che condividesse ciò, ho incontrato solo chi ostentava sicurezza e impegno gestionale della cosa ma che in realtà non riusciva a mantenere quello che inizialmente aveva creuto di capire.

A volte mi chiedo se siamo noi ad essere dalla parte ''sbagliata'', ma poi mi rendo conto che forse stiamo solo guardando un po piu avanti di altri...in una realtà dove molto si dà per scontato forse tutto questo non viene compreso, io ho imparato a non farlo e in questo modo riesco a vivere meglio, se amo lo faccio liberamente.

La concezione che l'uomo attribuisce alla fedeltà non è universale...ognuno ne ha la propria concezione, che essenzialmente si basa sulla fiducia e su buone basi di rispetto: per me essa risiede nei sentimenti, per altri nei rapporti fisici, per altri ancora in entrambi, alcuni invece accusano di mancanza di fedeltà e rispetto se il/la proprio/a partner va in moto con un amico (non è a caso questo esempio). Perciò credo che ognuno sia libero di vivere la propria esistenza in base a ciò che crede, e in base a ciò che lo rende veramente libero e sincero con se stesso e con gli altri, in fondo è questo che conta :)


Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:25 del 08-05-2014

Le tue parole non mi annoiano, anzi.

Non posso che concordare con tutto ciò che scrivi, infatti tempo addietro scrissi uno sfogo a riguardo: "elisir di un lungo amore."

Non credo l'iniziazione sia stata poi tanto diversa, all'inizio anch'io ho dovuto deludere qualcuna. Quando ti presentano un mondo preconfezionato, fatto di concetti, steriotipi ed idee assolute, è difficile staccarsi da tali pensieri, essi vanno a formare la propria personalità. Un discorso simile è la bellezza. Sono sempre più convinto non ne esista una oggettiva, quella di cui parlano, con tanto di misure giuste ed addirittura calcoli matematici, è solo la bellezza che ci hanno abituati a vedere come imparziale, indiscutibile. La bellezza oggettiva è solo un patto che stabiliscono le società.
Stesso discorso vale per i rapporti di coppia, perché in effetti non sarebbe pertinente nemmeno parlare di poligamia, in realtà noi siamo pronti a scegliere una sola persona e sceglierla tutti i giorni, vita natural durante, per quanto mi riguarda è questa l'unica prova d'amore che mi aspetto, non certo la fedeltà potrebbe esserlo.

Comprendo perfettamente il tuo malcontento, per questo scrivevo di singoli isolati momenti, nei quali ho detestato il mio modo di essere. Ami una persona, per rispetto di quel sentimento vuoi donarle tutto, ogni singolo pensiero, essere leale ed onesto ma al contempo sai che l'amore non può compensare una lontananza mentale che, per una conseguenza naturale, vi allontanerà sempre di più, ad un certo punto diventa estremamente irritante e stressante. Io ci ho provato a cambiare ma non ci sono riuscito.
Che poi per me non significa neanche andare necessariamente con altre donne, infatti ho avuto anche rapporti alquanto lunghi senza che fosse mai successo, vuol significare che potrebbe verificarsi, semplicemente non mi sento di promettere qualcosa che non potrei essere in grado di mantenere.

Sottile differenza anche nei sentimenti, non mi sentirei di attrubuire un'interazione assoluta a parole come "amore", "innamoramento" o "affetto." Dove inizia l'una e dove finisce l'altra?
Le pochissime donne che hanno deciso di trarre vantaggio dal mio modo di essere, mi parlavano delle emozioni che vivevano con i propri amanti. Voglia di vederlo, cuore che batte forte, coinvolgimento oltre che fisico qualche volta anche mentale... insomma, tutti sintomi che precedono la fase iniziale dell'innamoramento, ma io ho sempre saputo chi avrebbero scelto, se non fossi stato certo di questo, allora mi sarei ritenuto uno stupido errante.
Tutto quello che si prova è anche dovuto alla voglia di novità, al naturale entusiasmo del cambiamento, anche se c'è da considerare la comodita di un rapporto simile, questo l'ho sempre tenuto in conto, una donna non rimpiazza un uomo che la rende libera per uno che tale libertà non potrà mai donargliela, ma quando si ama in un modo speciale, si hanno sensazioni che scavalcano i pensieri, ma ciò non vuol certo dire che sbaglino.

Per questo ed altri motivi i rapporti sono finiti, non voglio pensarla diversamente, non voglio un rapporto a senso unico ed avere dubbi che lo stare con me è solo un'ottima convenienza, non voglio diventare l'uomo che potrei detestare, bugiardo, ipocrita, traditore.
Nel rapporto come lo intendiamo noi, la parola "tradimento" non ha senso di esistere.

É triste amica mia, lo so, ma è ciò che siamo e saremo. magari vivremo sempre con il beneficio del dubbio se ciò non sia sbagliato o meglio, che ciò non ci renda, rispetto agli altri, solo meno capaci di gestire l'istinto... Ma a noi che ce ne importa? Per il momento non mi crea frustrazioni. 

Mi spiace tu non abbia avuto rapporti con nessun uomo che potesse concordare su questo, magari puoi sposare me. Sono versatile, non mangio molto, non sporco e so anche stirare... :D

Scherzi a parte, mi è molto piaciuto questo scambio epistolare, anche al di là delle idee, ritengo tu sia una donna pensante, cosa non tanto comune.  

Avatar di petripetri alle 19:38 del 08-05-2014
Ti ringrazio

Sono andata a leggere il tuo luuungo ma per niente noioso sfogo :) E' impressionante come quello che scrivi faccia parte ormai da tempo della mia realtà. Concordo in maniera indiscutibile sul fatto di scegliersi ogni singolo giorno, a patto che l'altro condivida sinceramente il tuo pensiero. Scrivevo prima appunto che non dò nulla per scontato: come ci si sentirebbe a dare per ovvio il proprio partner? pensare semplicemente ''tanto rimane qui con me'', e smettere di conquistarlo ogni giorno? A questo punto non mi verrebbe neanche di dare per scontato un amore perchè se lo facessi aprirei masochisticamente le porte alla noia e all'ovvio...posso credere nell'amore, in quanto sentimento puro e sincero, ma non posso, una volta appurato, darlo per ovvio ogni giorno. D'altronde chi è nella testa del proprio partner? Chi conosce ogni pensiero che gli passa per la testa?Se questo accadesse le cose sarebbero molto diverse, credo piu in negativo che altro...Non tutti sanno essere sinceri fino in fondo: se smette di amarmi e non lo dice preferendo vivere nell'ipocrisia e nella falsità? questo è il motivo per il quale non riesco a dare nulla per ovvio...

A questo proposito considero errato mettere le catene ai propri istinti...o cercare di plasmare l'altro a proprio piacimento...ognuno è diverso, moltissimi sono addirittura diversi da quello che mostrano di essere agli altri...per paura di mostrarsi e costruirsi una sicura protezione di se stessi. In ogni caso non credo sia giusto....perchè nascondere i propri pensieri in questa vita? Ho avuto il dono di viverla, di assaporarne ogni singolo istante e di decidere cosa farne...perciò mi godo anche la mia sincerità, a costo di non essere capita o male interpretata. 

Un particolare che io trovo molto correlato a tutto ciò, e che a parer mio considero un vantaggio non da poco nella mia filosofia di pensiero è il nocivo incombere della tanto temuta ''abitudine''...dalla quale, chi la pensa come noi è immune :) Se non do il mio compagno per scontato, lo riscopro tutti i giorni, lo conquisto con il costante timore di perderlo, e questo circolo vizioso mantiene accesa, a mio parere, la voglia di stare insieme e annulla quindi di conseguenza la dannosa e controproducente consuetudine...

La routine assopisce spesso le voglie, i desideri, la libido...ogni essere è possessore di un'anima concupiscibile, alla quale appartengono gli istinti e i bisogni che in fine sono propri dell'essere animale. Grazie a questi l'uomo soddisfa se stesso e le proprie necessità, o più semplicemente le proprie esigenze...il problema sono tutte le restrizioni che hanno indottrinato l'uomo a concepire tutto questo come ''sbagliato'' o, se vogliamo esagerare ''perverso''.

E' difficile trovare il proprio posto in questo mondo, ma io credo di aver iniziato con il piede giusto :)

Trovo molto costruttivi questi discorsi, mi fà piacere aver trovato qualcuno che li condivida così pienamente, magari ti incontrerò e ti sposerò davvero, chi lo sà :) Per ora sono molto lieta di confrontarmi con qualcuno che ha la visione delle cose molto ampia. 

 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:22 del 09-05-2014

Anche a me appassiona molto il confronto con una persona come te. Per noi esseri strani è sempre un piacere trovare un nostro simile. :)

Lo scrivevo in una risposta da qualche parte, rispetto il voler affrontare il rapporto di coppia nel modo canonico, anch'io ne ho avuti. Beh, in verità si sono sempre creati rapporti unilaterali, almeno la maggior parte delle volte, cioè le poche volte nelle quali fossero d'accordo con le mie idee.
Anche se, di comune accordo, si decideva di non trascendere nell'atto di abbandonarsi agli istinti animali, ero sempre io quello a dover reprimere le mie fantasie, dovevo pesare le parole, stare attendo a non fantasticare sulle persone sbagliate. Se decidevamo di trovare un compromesso e limitarci ai soli pensieri non realizzabili, in ogni caso, ero io a dover precludermi la libertà, anche di parlare.

Mi sono sempre chiesto se, in qualche modo, condizionassi la partner, tanto da indurla ad agire in funzione a quello che io preferissi. É diventato una specie di pensiero fisso il mio, eppure alcune di esse, mi hanno rinfacciato d'averle condizionate. Ci sono rimasto male, inizialmente ho pensato d'averlo fatto senza accorgermene, ma ora non penso sia così. Lo dimostra il fatto che tra tutti i rapporti che ho avuto, soltanto pochissime hanno deciso di abbandonarsi e sfamare liberamente i loro appetiti sessuali. Del resto, ho sempre cercato di essere attento a non indurre i loro pensieri verso il mio modo di essere, sono sempre stato estremamente vigile a riguardo.

La verità è che a quelle donne piaceva sentirsi libere, a chi non piace, ma quando in me si insinuava il pensiero che tale "vantaggio" non fosse reciproco, il rapporto cambiava ed a loro, anche se credo più a livello inconscio, passava la voglia di giocare ed accusavano me di averle indotte in tali giochi. Inutile dire che non è così.
L'unica colpa che ho avuto è stata quella di pensare d'essere capace di cambiare, di poter sostenere un rapporto dove fosse necessario smussare ogni mio punto per farmi piacere da loro. Credo fossi più condizionato io di loro, anche se l'ho capito recentemente.
Il cambiamento, quando la situazione iniziava a starmi stretta, era appunto il momento della transizione nel quale il rapporto mutava, quando quelle emozioni tanto forti da farti camminare sospeso, lasciavano spazio a razionali pensieri di un futuro insieme, quando quella che io chiamo, fase rivoluzionaria, passava, per una naturale conseguenza scattava il pensiero, perché lei può ed io no? In questo ho sbagliato. Ora ho molta più consapevolezza.

Al di là delle incomprensioni e dei diversi modi di essere, con quasi tutte le mie ex, sono rimasto in buoni rapporti, forse perché non hanno nulla da rimproverarmi. Anche se la maggior parte delle persone non riesce ad accettare la verità, almeno riesce ad apprezzarne il valore. :*

Avatar di petripetri alle 10:43 del 10-05-2014

Incontratevi, sù!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:21 del 10-05-2014

Rischiando di peccare in saccenza, credo di aver capito quale poteva essere il tuo ''disagio'', a me è successa la stessa cosa ma solo una volta. In ogni caso correggimi se sbaglio: sei diventato in qualche modo uno schiavo inconsapevole di quella licenza che concedevi alle donne, che però a sua volta ti veniva a mancare per loro volere. L'unica volta che mi è successo sono riuscita a prenderne coscienza abbastanza presto: il tipo in questione decantava di aver compreso quello che gli avevo spiegato, ma quasi senza accorgermene, lui beneficiava delle libertà che questo tipo di rapporto ''consente'', mentre io, per sua gelosia o voglia di controllo, non potevo neanche ricambiare uno sguardo. Stavo rientrando negli stereotipi che tanto condanno, mi stavo adattando ai canoni dell'ipocrisia: pensavo ma non potevo dire cosa pensavo sennò veniva assalito dalla gelosia, in un certo senso stavo snaturando me stessa. Li mi sono resa conto che ero stata io ad essere stata suggestionata da lui, ad aver riconvertito tutte le mie convinzioni, mentre lui, dal canto suo, poteva usufruire di ogni vantaggio che qualsiasi altra donna non gli avrebbe concesso. Troncai perchè il rapporto a quel punto era totalmente compromesso e non paritario, ormai avrai ben capito come la penso, sono sincera dall'inizio lalla fine.

Per fortuna in questo senso il mio è stato un caso isolato. Altre volte mi è capitato invece il contrario, cioè di incontrare persone che affermavano di avermi capito e che il mio pensiero era pressochè indiscutibile. In realtà finito il periodo innovativo (quello che tu definisci rivoluzionario) mi è stato ammesso che l'accettazione iniziale era stata semplicemente subordinata dalla curiosità di un rapporto ''diverso'', percui razionalmente, dopo, non potevo essere ''divisa'' con altri, ero a tutti gli effetti proprietà loro in termini di possesso.

Riformarmi in questo senso non rientra nelle mie corde, per questo e per i motivi sopracitati ti avevo anticipato che non ho ancora incontrato chi la pensa come me.

Caro mio, come dici te, per noi esseri fuori dalla norma, a volte è difficile essere compresi fino in fondo, per ora sono sinceramente felice di apprezzarmi e di essere almeno apprezzata per la mia lealtà :) Chi è a posto con la propria coscienza non deve trasformarsi a piacimento altrui, deve solo fare in modo di costruire un solido basamento di fiducia reciproca, sotto tutti i punti di vista.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:47 del 11-05-2014

Pensavo, se ti va di traslocare in un corner più consono... Più adatto alla conversazione dei fatti nostri, penso d'averne già abusato abbastanza di tale spazio, di solito cerco di evitare ma in tal caso lo sfogo l'hai scritto tu... E poi, se ci dobbiamo sposare, dobbiamo pur cominciare da qualche parte no? O preferisci fissare direttamente la data del matrimonio ed incontrarci quel giorno? ;)

Se ti fa piacere puoi scrivermi in privato. 

Avatar di petripetri alle 10:26 del 16-05-2014

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