Gio
17
Gen
2013
la professione del criticare
Certo, ho sbagliato. Ho commesso un errore sul lavoro e, si sà, certi errori in primis portano delle conseguenze non su chi li commette, ma su chi li subisce.
Successivamente sono venuto a saperlo, e vi ho posto rimedio: la persona che ha subito l'errore verrà rimborsata, io chiaramente non caccerò una lira, per fortuna.
Ma al criticone che va in giro a dire che ho combinato la caxxata e se la ride, vorrei ricordargli che lui vivacchia, che sul suo lavoro ha sempre operato all'ombra di qualcun altro, non ha mai preso una decisione. Io sì, continuamente.
Lui fa finta di nulla ed evita meticolosamente gli spigoli, non ha mai deciso di risolvere una rogna, ecc. Io sì, quotidianamente.
Non si è mai preoccupato di aggiornarsi, approfondire la tua conoscenza personale, ecc., cosa che a volte viene fatta a proprie spese.
Sarà per quello che quando ho riferito a chi di dovere di aver sbagliato, di fare una riunione affinche altri colleghi non facciano il medesimo errore, mi ha dato pienamente ragione. L'azienda rifonderà le spese ingiustamente sostenute dalla vittima del mio errore, ma mai potrà dire che ho operato in modo superficiale.
E tu invece cosa fai? Mi sfotti per il mio errore? Bene, impara a lavorare, prenditi qualche responsabilità, e poi sappimi dire se lavorando può capitare di sbagliare oppure no.
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