Mar
18
Ott
2011
crescere sucks
La maggior parte della mia vita sono stata molto felice. Classica vita perfetta: famiglia carinissima, ragazzo stupendo, delle amiche inseparabili con cui ho passato momenti stupendi all'università. Mi sono laureata a pieni voti, ho fatto esperienze all'estero, stage, e cosa mi dico? Che sicuramente è il momento di trovare un bel lavoro che mi piace e tutto sarà sempre più bello.
Palle. Attualmente in Italia ciò che posso fare di più interessante è uno stage non retribuito a fare fotocopie, e così, come tanti, ho scelto di emigrare.
Emigrare sembrava bello, all'inizio. Wow, parlo le lingue, incontro gente, e poi, che schifo l'Italia! Sono cosmopolita.
La verità è che la città in cui vivo fa schifo. E' da un anno che non vedo il sole, ho passato l'agosto con le calze di lana e lavoro in un quartiere che sembra un cubo di cemento. Passi l'architettura e il clima, sono le persone che fanno la differenza. Già, ho trovato un sacco di amici cosi' interessanti, e il mio ragazzo ha vissuto qui per un po'. Peccato che ora il mio ragazzo sia dovuto rientrare in Italia per il suo dottorato, e non ha la più pallida idea di dove lo spediranno, quindi non posso nemmeno fare dei progetti per stare con lui. Le mie amiche dell'università sono sparse per il mondo a farsi schiavizzare come commesse o impiegate sottopagate e non le vedo mai. Con il mio ragazzo sono partiti anche molti degli amici che avevo, perchè erano qui per degli stage. Sono rimasta da sola con gente che fa degli aperitivi in giacca e cravatta e non ride mai, e si vanta di quanti master fighi hanno fatto e di quante meravigliosi lavori e interessanti possono trovare.
Però almeno ho un lavoro. E già, il lavoro!! Stipendio minimo di qui (che cmq per l'Italia non è male), colleghe che a pranzo parlano di vomito di neonato e il tutto per una causa che non mi interessa minimamente, con delle mansioni che mi rendono simile ad una segretaria. Ah be, però parlo le lingue, sono all'estero, viaggio. Oggi il mio capo, dopo che da settimane mi sbatto per un lavoro, è cosi' carino da dirmi che non capisce perchè mi pagano uno stipendio. La cosa peggiore è che quando gli parlero' per dirgli che mi deve trattare con più rispetto, non staccherà gli occhi dalle mie tette, anche se avrò una dolcevita.
Sfogo finito. Soluzione? Credo sia abbastanza evidente... licenziamento, e tornare in Italia a fare la commessa...
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