Mar
08
Ago
2017
I videogiochi non dovrebbero esistere
Allora,iniziamo che sono una mamma di 30 anni e ho un figlio di 15 anni che va bene a scuola ed è sempre calmo, a febbraio circa, si è comprato un nuovo computer con un processore i 5 grafica gx 1060 o una roba così, io ho pensato tutto ok,finchè ho scoperto che si è comprato un gioco su una piattaforma chiamata "steam" chiamato counter srike offensive o una cosa del genere, io appena l'ho visto sono rimasta scioccata, praticamente è un gioco sparattutto online dove devi combattere contro altra gente, praticamente ci sono 2 squadre, i terroristi e gli antiterroristi che devono combattere in una area di gioco e vincere i round per poi la partita, io sono rimasta scioccata quando lo ho visto giocarci perchè vuol dire che non vuole bene all'umanità, questo gioco può portargli la voglia di arruolarsi all'isis, può portargli la voglia di uccidere gente vera, ma non è finita, lui su internet si è procurato degli amici con cui giocare a questo gioco orribile, e poi questo gioco gli rincoglionisce il cervello perchè quando gioca dice cose insensate tipo "mid,short,long,banana,aparments" e cose del genere, io mi sono stufata di vedere mio figlio giocare a questo gioco anche perchè da quando ha iniziato a giocarci i suoi voti a scuola sono peggiorati, un giorno ho staccato internet mentre stava giocando e lui è scoppiato sclerando e bestemmiando dicendo "se vincevo questa partita rancavo a master guardiano 2 o una roba così", così io gli ho sequestrato il computer in modo che non ci potesse più giocare ma ora non ha più voglia di far niente ed è sempre arrabbiato, quindi voi mamme non fate giocare a nessun videogioco ai vostri figli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
17 commenti
Ringrazia che a 15 anni non abbia preso esempio da mamma e non ti abbia reso nonna.
Detto questo, dato che non credo tu abbia le competenze accademiche per stabilire eventuali danni psicologici, i tuoi vaneggiamenti valgono zero.
"sono rimasta scioccata quando lo ho visto giocarci perchè vuol dire che non vuole bene all'umanità"
Lei all' età di suo figlio voleva troppo bene all'umanità, signora Tortino, ecco perchè ora si ritrova con un figlio che si vuole far esplodere in piazza Duomo.
Comunque nel caso non fossi un fake, ma effettivamente una madre delirante ti consiglio di calmarti, basta che il ragazzo non diventi violento nella vita reale o trascuri gli studi al punto di farsi bocciare e puoi stare tranquilla.
trovo i commenti precedenti idioti (compreso quello di kintsugi che di solito ammiro)
@elena: fai bene a preoccuparti, non tanto perche' penso che il gioco possa trasformarsi in realta', ma perche' certi giochi sono studiati per essere adittivi e prendere tutto il tempo con risultati negativi sullo studio e sulla vita sociale. (Sono adittivi anche per persone molto piu' mature di un quindicenne).
Sul cosa fare se avessi la risposta sarei un dio. Opterei per negoziare un compromesso. Lui puo' giocare solo un tempo limitato e a condizione di risultati positivi a scuola. Ossia il gioco e' un premio, non un diritto.
Il fatto che ora glielo hai tolto potrebbe convincerlo ad accettare il compromesso ed essere contento in quanto e' un miglioramento rispetto allo stato attuale.
Difficile poi pero' e' il controllare se sta ai patti.
@Posi: hai perfettamente ragione, certi Videogames non vanno presi troppo alla leggera. E' scientificamente provato che l'interazione e la sinergia tra gli stimoli visivi, auditivi, motori e sensoriali, alternao le capacità cognitive dei soggetti impegnati continuamente in videogiochi, specie se violenti. Tortino, fai come mio cognato: imposta un timer e fallo giocare non piu di 5 minuti al giorno.
Più che altro sta esagerando col.gioco.
Invece di fare scenate isteriche qui bisogna semplicemente fare delle regole.
Fissare degli orari in cui giocare e quelli in cui studiare.
E se i voti peggiorano ovviamente quelli per il gioco diminuiscono.
i videogiochi potrebbero non esistere, come milioni di altre cose né buone né cattive
per il resto si tratta di educazione e buon senso
a 15 anni non si distinguono certi limiti probabilmente; un genitore dovrebbe aiutare a capire
compito frustrante e complesso, vero
inutile incazzarsi comunque, il mondo cambia e cambia così.
tutti giocano, la cosa peggiorerà e basta col tempo
ma tranquilla
il genere umano è comunque destinato all'estinzione, basta solo un po' di pazienza
ma
non so che dire, io a 15 anni mi sono costruito il primo pc e avevo anche dei giochi ( non come quelli di oggi ovviamente) ma preferivo uscire di casa sia in bici che motorino.
erano altri tempi, per carità. poi la mia passione è diventata anche lavoro.
ho giocato a certi giochi sparatutto molto realistici. Ma la cosa ne mi ha dato dipendenza ne è sfociata mai in violenza o cose simili e negative.
la cosa che più non capisco è come abbia fatto tuo figlio a comprarsi un pc da solo a 15 anni andando a scuola. Anche perchè non hai detto console, ma pc grafico, ossia una millata tutta.
Dovremmo chiederci perchè i ragazzi di oggi preferiscono i video games alla vita reale....
e dovremmo cercare di comprenderli di più.
in bocca al lupo
io a 15 anni mi sono costruito un impianto stereo con la scuola radioelettra. un amico si costruì un baracchino.
Trovo i videogames una gran perdita di tempo da sempre,ho avuto quasi tutte le consolle(regalate),a partire dall'atari fino alla prima ps e nintendo 64,usate tutte poche volte,e poi regalate ad altri con giochi vari.
Preferivo uscire,fare sport,musica,ragazze e feste che rincoglionirmi davanti ad uno schermo luminoso.
@Posi: cosa intendi con "il gioco è un premio, non un diritto"? Questo videogioco in particolare o giocare, lo svago in generale è un premio e non un diritto?
@nickk01: 5 minuti al giorno? Non so quanti anni abbia tuo nipote ma questo ragazzo ha 15 anni e fa gaming, è un po' diverso. Non conosco il gioco in questione, ma mio fratello è un gamer (gioca spesso a Overwatch e altro) e da quel che ho visto una di queste manche per sconfiggere il nemico dura in media 20-30 min: farlo giocare per 5 minuti significa fargli abbandonare la partita in corso e ciò comporta prima delle penalità e poi di essere bannati per giorni (non so quale sia il limite massimo). A questo punto meglio essere onesti e dirgli direttamente "non giocare più a quel gioco".
Boh, io non riesco proprio a simpatizzare con la sfogante (ammesso che non sia un fake), mi sembra una persona piuttosto ottusa: questo ragazzo si è comprato da solo un pc (il che vuol dire che è responsabile e sa risparmiare o lo riempiono di soldi a caso e QUESTO è un problema) e si è messo a giocare a un gioco violento come tanti (anche in Super Mario devi uccidere i nemici, la maggior parte dei giochi prevede la sconfitta fisica dell'avversario); gioca "troppo", anche se la madre non ci dice quanto e peggiora a scuola, cosa che può essere ricondotta non solo al gioco ma a 200 altri fattori (non si trova bene in classe, ha problemi coi coetanei, ha la prima cotta per qualcuno, problemi familiari ecc) e la madre invece di avere una conversazione con il figlio per capire se va tutto bene gli stacca Internet mentre gioca con questi "amici" virtuali, cosa che a posteriori lo avrà fatto sentire in imbarazzo e magari in colpa per aver fatto perdere la partita ai compagni e si, era solo una partita, ma vi ricordo che lui ha 15 anni e le sue priorità non sono le nostre. Qui il problema è che questa donna che probabilmente ha cresciuto il figlio da sola non ha ancora imparato ad avere un dialogo corretto con lui, cavolo, anche la mia famiglia è quasi tutta cristiana (chi più chi meno, io sono agnostica) e con loro posso parlare di religione, attualità, problemi etici (ho parlato con mio nonno di 82 anni di eutanasia) e non mi sono mai sentita dire per le mie idee o per quello che mi piace che sono una persona malvagia, che sono predisposta a fare del male alla gente e farvi esplodere tutti inneggiando ad Allah. Quindi @elenatortino se tuo figlio è sempre stato un bravo ragazzo non sarà un videogioco a farlo cambiare, sforzati di supportarlo attraverso quest'età difficile e prova a capire quali sono i suoi veri problemi, se c'è qualcosa che ora lo fa stare male.
questo tema e' molto molto complesso , tra qualche anno si parlera' di fenomeno sociale. Il paragone con i video giochi di 10 anni fa e' ridicolo. Le modalita multiplayer on line sono avvincenti non smetteresti mai ! io tuo figlio lo capisco ( sono ben oltre i 40 anni ) e capisco anche te' , dovrete trovare un compromesso , ma privarlo di una cosa cosi importante , sarebbe un grosso errore !
In effetti per come è scritto si potrebbe ipotizzare un tentativo di pubblicità occulta del gioco in questione (o di fare SEO illecita), però manca il link al sito del gioco quindi ti sei salvata.
Circa la pericolosità di alcuni giochi concordo, confermo e sottoscrivo. Non a caso esistono centri appositi per disintossicarsi dalle ludodipendenze. Senza contare il rischio di crisi epilettiche. Però non si può generalizzare ne estremizzare in nessuna direzione. Le misure drastiche in questi casi potrebbero peggiorare (e non poco) la situazione. Condivido molto Kintsugi e Borromeo: occorre "diagnosi" approfondita del pischello e dei suoi universi, occorre il sacrosanto dialogo, l'ascolto la comprensione, dedizione e devozione, nonchè ovviamente trovare un intesa stabilire orari regoline "premi" e "punizioni" ..cose che per altro il ragazzo sta già imparando proprio giocando cara mammina quindi non condanniamo subito i giochi, specie se non sono del tipo "mi isolo dal resto del mondo" ma possono dare il senso della squadra, del gruppo, della collaborazione etc ...io partirei dai lati positivi, cercando di esaltarli e parlandone con lui...e bacerei in terra se anche lui mi parla del giochino perchè è sintomo che vuole condividere le sue esperienze, anzi gli chiederei di parlarmene molto di più affinchè io possa approfittarne per aiutarlo ad interpretare correttamente il lati positivi e negativi ed a scindere dalla realtà. Se ti metti in contrasto con lui tutto ciò non accadrà mai.
@ BonusMalus: concordo con te che concordi con me (XD), ma volevo solo fare una specificazione. Per avere una crisi epilettica a causa di un videogioco bisogno essere fotosensibili, e solo una parte ristretta degli epilettici lo è; la crisi è innescata dall'alternanza delle luci a una certa frequenza e ogni fotosensibile ha le sue frequenze trigger, anche se esistono frequenze che hanno più probabilità di causare crisi (nel senso che la maggior parte dei fotosensibili risponde a certe frequenze). E' vero, le crisi possono essere causate da videogiochi o tv, ma anche da avvenimenti nel mondo reale: una luce stroboscopica in discoteca, camminare davanti a una rete metallica (di quelle con le sbarre verticali), passare in macchina accanto a un viale alberato, ecc. Quindi se il figlio fosse fotosensibile @elena avrebbe già dovuto accorgersene; comunque è vero, è possibile anche per una persona sana avere una crisi epilettica (isolata) quando subentrano certi fattori, come la mancanza di sonno e stimoli visivi prolungati nel tempo, ma per averla bisogna davvero arrivare al limite. Se il figlio giocasse per due giorni di fila senza dormire, andare in bagno, bevendo e mangiando a malapena allora avrebbe una concreta possibilità di avere una crisi convulsiva, se gioca anche 2 ore al giorno non dovrebbero esserci problemi se non per la vista, stare davanti a qualsiasi schermo per troppo tempo non fa bene.
Fonti: me stessa, studio per lavorare in questo campo.
@kintsugi: intendo questo gioco (ed altri simili al computer).
Sul resto del tuo commento continuo a non condividerlo. Il problema di certi videogiochi e' serio, non per la violenza, ma per l'additivita' che crea dipendenza.
Il consiglio del dialogo, giusto, ma con quanti 15enni funziona? Non dico di non provarci ma molti teenager fanno l'opposto di quello che i genitori dicono per principio. Non dico tutti, e tu ne sei una prova :), ma di sicuro la maggioranza.
@elena: Capisco che la situazione e' molto complessa e frustrante per te. Ogni caso e' diverso e devi provare cosa funziona meglio con tuo figlio considerando anche come estremo la possibilita' di bloccargli questo gioco (non internet). Sicuramente farai degli errori ma e' normale. Tutti i genitori fanno errori per cui non ti sentire in colpa. Un cosiglio che qualcuno non dondividera' e' di non cedere ai suoi ricatti.
Tutto cambia (in peggio)
Mi occupo di informaticadal 1979 eppure ho sempre detestato i videogiochi.
Nel 1979 avevo 15 anni e mi costruivo il computer proposto in scatola di montaggio da una rivista di elettronica. Inoltre mi ero costruito un trasmettitore FM e facevo, con gli amici, la "radio libera" del quartiere! Altri tempi! Adesso mi sono liberto anche del telefonino!
Fallo giocare e divertire avrà pure una vita di merda se si comporta così almeno quello è un modo per sfogarsi dai ridagli il pc e chissene frega della scuola ne fa altamente cagare
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tranquilla è una copertura, quando non sei in casa si ammazza di porno
engioi