Gio
03
Ago
2017
Obiettivi.
Per due anni ho lavorato ad un obiettivo, giorno e notte, anima e corpo.
A parte qualche sporadico commento positivo nessuno, tra coloro che in teoria avrebbero dovuto percorrere quella strada di fatica con me e/o indicarmi quanto meno il percorso da seguire, mi ha mai riconosciuto niente.
Ho raggiunto i miei obiettivi nella metà del tempo e con un livello qualitativo superiore al previsto.
Sono avanzata al "livello successivo" in tempo record. E ne sono orgogliosa perchè tutto quello che ho è frutto del mio impegno.
Non devo ringraziare nessuno, se non chi ha dolorosamente accettato di venire un pochino "lasciato indietro" per consentirmi di camminare più velocemente.
Tutto ciò ha generato non pochi malumori.
E' comprensibile, quando qualcuno supera il livello richiesto, che anche nelle "alte sfere" ci si ponga qualche interrogativo sul proprio ruolo. E sulla propria poltrona.
Un paio di settimane fa arriva una tizia nuova. Collocata, senza passare per la mia stessa gavetta, in una posizione molto simile alla mia. I risultati scadenti ottenuti finora non sono frutto di una sua incapacità ma delle scelte affrettate di chi pensa, liberando un torello inesperto nell'arena, di generare con il trattamento d'urto il campione che mi farà le scarpe.
So che queste sono le intenzioni di chi sta sopra di me, l'ho capito e ne ho chiesto conferma.
Conferma puntualmente pervenuta attraverso il silenzio colpevole che ti riserva chi viene smascherato.
Io ho dato prova di non essere controllabile, questo è il mio peccato.
La ragazza, inconsapevole, si compiace della strada che le è stata preparata e, sentendosi già pronta a ricoprire il mio ruolo, si comporta come se io fossi a tratti un'avversaria da eliminare ed a tratti la fonte del sapere universale.
Ora, sono sinceramente combattuta.
Resto, mi preparo alla battaglia e nuovamente dimostro chi e cosa sono o, considerate le pessime premesse di convivenza, mollo la presa e ricomincio, più o meno da capo, serenamente?
2 commenti
Ma sei fuori come un balcone o cosa? Parli della tua carriera come se fosse un piano militare da studiare alla perfezione, come se da esso dipendesse il destino dell'umanità. E' importante essere competenti nella propria occupazione, ma chiunque preferirebbe lavorare con una persona moderatamente capace, disponibile e che sa collaborare quando necessario piuttosto che con il massimo esperto del settore che però considera tutti gli altri come nemici, gente incpace o pigra da spazzare via se si mette tra lui e i suoi obiettivi. Hai fatto bene a darti da fare per imparare il tuo mestiere, ma ora devi smettere di fare la guerra a tutti. Quindi o cambi atteggiamento e resti dove sei, o cambi azienda oppure ti metti in proprio, il che forse si addice di più alla tua natura.
Kintsugi alle 01:40 del 12-08-2017
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hai lavorato per due anni a un obbiettivo?
Caspita!
Pensare che nei negozi di fotografia li vendono già fatti.