Mer
28
Set
2016
codarda 2... giusto a proposito di immaturità...
Vado dal mio ragazzo. Sto male, non riesco a pensare di rivederlo. Così, cerco di parlargli francamente e dirgli che non riesco più ad andare avanti così. Che forse la cosa migliore sarebbe chiudere.
Risposta sua: "non puoi buttare via sei anni, tanto, se mi lasci, non starai meglio, e cosa ne sarà dei nostri progetti?"
Tutto molto razionale. Puntato al senso di colpa, ovvio. Cedo. Non lo lascio. E parte una grande rabbia verso me stessa. Possibile che, pur sapendo che devo tornare single per salvare la mia salute mentale, non riesco a impormi su di lui? Ma davvero sono così scema???
Poi, parte la prima frustata da parte sua. Dopo avermi detto che mi lascerà il mio spazio, perché riconosce che presentarmi da lui una volta a settimana per sei anni, senza la prospettiva di andare a convivere, soprattutto considerando che ho quasi trent'anni, è pesante (per quanto non voglia andare a vivere da lui, visto che abita nella bifamiliare della sua famiglia, e piuttosto che vivere vicino ai miei suoceri mi sparerei un colpo, ma questo è un altro discorso), gli dico "ok, questo weekend non vengo. Non ce la faccio."
Risposta: "vieni qui venerdì e torni a casa sabato! Mi sembra un buon compromesso!"
Alla faccia del rispettare i miei tempi. Cedo anche lì, mentre la parte di me che ha ancora conservato la sua salute mentale mi chiede esattamente che cazzo sto combinando. Torno a casa, mi fiondo su una tavoletta di cioccolato. Neanche due minuti e finisce. L'ho finita in cinque morsi. Vado a letto. Dormo male. Mi sveglio stamattina con lo stomaco stretto in un nodo. Mi guardo allo specchio. Le mie labbra, di solito di un bel colore rosa quasi corallo, sono quasi bianche. Controllo l'interno della palpebra inferiore. Non è anemia. è lo stress che mi fa sbiancare e mi fa serrare i denti.
Nel frattempo penso "cazzo, perché non l'ho lasciato? Che cos'ho che non va?"
Seconda frustata. Mi arriva un messaggio da parte sua. "Come hai dormito, stanotte?"
Gli rispondo, stizzita e in totale sincerità "Male. Ho attacchi d'ansia!". Chissà. Magari capirai che sto male. E che non è un caso.
Risposta: "Mi dispiace tanto!"
Penso "no, non è vero che ti dispiace. Preferisci che io stia male, piuttosto che accettare il fatto che è finita. Preferisci avermi, anche se sofferente, piuttosto che sapermi felice. A poco vale farti vedere come il ragazzo accomodante, che capisce cosa sto passando. Non l'hai mai capito e non intendi fare neanche lo sforzo! E chi ci rimette sono io, finché tu ottieni quello che vuoi!"
Ma non posso prendermela con lui. Alla fine è solo colpa mia. Sono io che devo troncare. è ovvio che da lui non avrò un cavolo di comprensione. Pretenderla è da idioti completi.
Cavolo, Cris, è ora veramente di tirare fuori i cojones!
11 commenti
Come ti capisco...mi sono rispecchiata molto nella tua storia...lascialo e basta ....non farti più sentire...se no uno così non lo lasci più...
Preparati un discorso chiaro, armati di coraggio e vai
posso chiederti per il discorso della convivenza e l'andare da lui per il weekend? No perché anche io ho quasi 30 anni, anche io vado da lui nei weekend e anche qui di convivenza (nonostante i 6 anni) non se ne parl, a lui pare andare mooolto bene così. Sembra scritto da me il tuo sfogo!
Ps: anche io, piuttosto che andare a vivere con la sua famiglia mi suicido. E pps: anche io ho provato a lasciarlo una volta ma come te non ce l'ho fatta (anche lui ha puntato sul pietismo e senso di colpa) e mi sono chiesta dopo cosa ho io che non va nel non riuscire a lasciare le persone.
Credo che Borromeo abbia centrato in pieno il motivo, cara anonima. Credo sia il fatto che non sappiamo dire di no e che il pietismo faccia parecchia leva su di noi.
Poi, non so come sia la tua situazione, io so che il mio ragazzo è laureato da due anni e sta trovando lavoro ora. So che la situazione è pesante, economicamente e socialmente parlando, ma mi sembra assurdo che almeno non abbia cercato niente per arrotondare il suo stipendio da porta pizze. Che, peraltro, è il motivo per cui io, che lavoro da un totale di otto anni, ancora non convivo con lui. Lui dice che vuole essere sicuro di non essere un peso per me, quindi vuole aspettare di trovare un lavoro prima di pensare alla convivenza. Ma lo sai anche tu, sei anni a comportarsi da ragazzini, sono tanti. Specie quando si arriva a 28 o 29 anni vedendo le tue coetanee che si sposano e fanno figli mentre tu ancora giochi a mamma/casetta nei weekend. Se devo ridurmi a non avere figli (perché comunque, voglio una mia indipendenza economica, una mia attività e quant'altro, ma voglio anche dei figli e una famiglia mia, cacchio!) almeno che sia per una buona motivazione (tipo che non ho un uomo), non per uno che aspetta il miracolo dal cielo!
Come ho detto a una mia amica, qualche settimana fa: alla fine, se non ci si riesce perché lui riesce a convincerti del contrario, vuol dire che quello che ti dice, fa presa su di te, in un modo o nell'altro.
Criseide ma sei tu !! non avevo letto chi fosse la sfogante , avevi detto che mi avresti ignorato , divertiti Cris , divertiti che ne hai bisogno !!!
ti abbraccio , in bocca al lupo
@cris
Dentro di te, nel tuo cuore lo hai giá lasciato, ora devi lasciarlo andare anche fisicamente.
Non avete i presupposti per una vita insieme (famiglia/figli), io non percepisco nessun sentimento d'amore tra voi due, ma solo abitudine e "ormai siamo assieme da 6 anni" dice lui.
Prendi una decisione, quella che senti veramente dentro, quella che senti tu, senza condizionamenti esterni, nè suoi nè da altri.
Siete stati insieme tanti anni, è normale che non riesci a recidere di netto. Sii meno dura con te stessa, la tua non è codardia, anzi. Ti auguro di trovare presto la serenità.
Dai 20 ai 30 anni si cambia tantissimo. Dire che avete 6 anni insieme mi sembra una cazzata. Quanto pesano? Sono tondi o quadrati?
Questo per dire che mi sembra che abbiate poco in comune. Anzi, i 6 anni vi penalizzano. E' già una minestra tiepida.
E già sai quali sono i suoi difetti.
I progetti sono degli standard, li puoi fare con chi vuoi.
Soprattutto, non mi piace quello che dice lui.
Boh io non ce la farei a rispondere "se mi lasci, non starai meglio"... mi sembra una cosa tanto egoista da dire, cioè... come si fa a restare felicemente fidanzati dopo che la tua ragazza ti ha detto che vuole troncare? Dai, su.. ma che stiamo a dì.
Poi lui che cazzo ne sa se starai o non starai meglio, non sta mica nella tua testa! Non può sapere meglio di te cos'è che vuoi realmente!
La fai troppo lunga
aumenti l'agonia di tutti e due! Digli stop basta! Ognuno per la sua strada! E glielo dici convinta con tono fermo e guardandolo dritto negli occhi. Riprendi in mano la tua vita!
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se hai deciso di lasciarlo , ma non trovi la forza adotta un piano di abbandono soft , comincia con dargli buca , cioe' venerdi non ti presenti senza nessun preavviso , tu pero' esci e vai lontano dove lui non puo trovarti passa una bella serata magari con un amica di supporto sbraga goditela , e non rispondere a telefonate e messaggi sino a che non sarai abbastanza incazzata e quindi motivata a dire/scrivere quello devi ! non mollera' subito , ma tu continua a farti negare . Fai parte di quella adorabile categoria di persone che non e' capace di dire no, in generale , il risultato e¨' che come una spugna assorbi le negativita' di chi ti chiede aiuto , poi ti guardi allo specchio e ti rendi conto che la tua autostima e sotto la suola delle tue scarpe ,affoghi la tua depressione nel cibo e voila' il danno e' fatto . Il loop negativo inizia ( ma a mio avviso potrebbe gia' essere iniziato) cosi insonnia attacchi di panico depressione , credo questa sia una cosa alla tua portata , dai che ce la fai ! Dai !!!!