Ven
16
Set
2016
Perchè sono tornato?
Ho vissuto 3 anni nel Regno unito. Quando me ne andai dall'Italia avevo appena preso una laurea. Fino a quel momento le mie esperienze erano tutte legate a lavori stagionali nel turismo, quindi due, tre mesi all'anno di lavoro in estate e poi di nuovo a studiare. In UK ho faticato all'inizio, tra la lingua e il non riuscire a trovare subito lavoro. I rapporti interpersonali erano difficili, dovevo cambiare lo state of mind di studente fuorisede a quello di giovane lavoratore. Be, che dire, gia dopo aver trovato il primo lavoro avevo notato cambi enormi. Alla firma del contratto vi era una clausola dove potevo decidere se dare il consenso a fare straordinari oltre le 40 ore la settimana, o lavorarne massimo 35! Quindi la mia giornata lavorativa era di sole 7 ore (+una di pausa pranzo/cena) con ben due giorni liberi alla settimana! UN sogno! Ho fatto due lavori in totale, di cui in particolare l'ultimo era con un famoso ente pubblico governativo e ben pagato. Dopo un paio d'anni con la mia ragazza siamo riusciti ad avere in affitto un monolocale tutto per noi. Insomma, ci stavamo sistemando. Se il governo ti aveva fatto troppe trattenute sullo stipendio, bastava un email o aspettare aprile per avere un rimborso, in cui ti spedivano un assegno a casa senza dover fornire chissà quale documentazione. Parlo quattro lingue fluentemente e ciò mi ha aiutato nella mia posizione lavorativa. E poi, lo stipendio arrivava puntualmente ogni settimana. Sempre alla stessa ora nello stesso giorno, sapevi che controllando il tuo conto avevi i soldi. E se non arrivavano bastava una telefonata e il giorno dopo arrivava tutto. Poi qualunque cosa uno volesse fare, qualunque cosa si desiderasse, la si poteva trovare con una semplice ricerca su internet. E ti appariva il punto esatto e l'orario di apertura. Oppure potevi fartelo spedire a casa nel giro di due giorni. Esiste un sito, Argos, che ha filiali sparse ovunque nella nazione, a massimo 2km da casa tua, che ti fa prenotare online per ritirare in negozio quando ti è comodo. Se ordini un pacco online e te lo fai lasciare nell'androne del condominio a porte chiuse, nessuno dei condomini che abita li passando penserebbe mai di portarselo via. Qualsiasi posto è raggiungibile con i mezzi pubblici. Non vedrai mai le stesse facce in giro per strada due volte. Quando ti danno uno sconto per qualcosa, sei sicuro che potrai usarlo davvero senza condizioni nascoste che lo rendono quasi inutilizzabile e poco conveniente. Tutto funziona in base alle tue skills.
Invece, dopo tutti questi anni, pensando che dal monolocale non saremmo mai potuti passare oltre, che ci mancavano il nostro clima e cultura, la famiglia e il costo della vita basso, siamo tornati. RIsultato: dopo 5 mesi di ricerca di un lavoro ci è stato offerto uno stage retribuito con 600 € mensili. Tre a carico della ditta ospitante, tre a carico della regione. Di questi soldi della regione ancora non se ne sono visti. Ora abbiamo potuto affittare una casa più grande è vero, però siamo in perdita perchè ce la stiamo mantenendo con i soldi guadagnati negli anni precedenti. Il costo della vita non è così basso. L'italia (volutamente minuscolo) ti ruba soldi con tutto. Le marche da bollo per qualsiasi cazzata sono la prima grande fregatura. COntratto d'affitto? Megacommisione all'agenzia immobiliare per l'opera di intermediazione (600€ per farti vedere la casa al posto del padrone 5 minuti). All'estero costava 100£ e loro si occupavano del tuo contratto, facevi tutto con loro e neanche lo vedevi il padrone. E soprattutto se si rompeva qualcosa loro erano sempre disponibili a farti aggiustare il danno gratuitamente. In Italia, dopo il pagamento e la firma, spariti. Poi sborsare una fidejussione (o meglio una bustarella) per bloccare la casa e non farla più vedere, una cosa assurda. Spese di registrazione all'agenzia delle entrate, obbligo di residenza, insomma, code in vari uffici e soldi buttati oltre al deposito solo per entrare in un bilocale.
Fare la spesa? La frutta all'estero la potevo comprare al supermercato e non importava se era argentina, africana o neozelandese, era comunque buona e non marciva dopo due giorni. Da quando sono tornato in Italia non riesco a trovare delle banane che resistano più di qualche ora una volta comprate. L'unica è andare ai mercati rionali per risparmiare. La carne è buona ma carissima. In UK con 4£ compravo un KG di petto di pollo, qua con 4€ mi danno tre etti strapazzati. E il pesce non se ne parla. Gamberetti indiani, salmoni e pesci azzurri erano veramente freschi ed economici. Mezzo KG di Tiger Prawns freschi (gamberoni sgusciati) 3,50£, 3 etti surgelati precotti in Italia 6€. Il salmone anche è un qualcosa di assurdo, la te lo regalavano quasi e anche molto saporito, mentre in Italia un etto arriva a costare anche 5€! Se poi si volesse esagerare e comprare cibo più sano, organico, integrale, e magari qualche prodotto un pò più etnico e diverso dal buon vecchio mangiare italiano, allora sono dolori. RIsultato, fare la spesa al LIDL e rassegnarsi a una vita di cibo veramente poco sano. Perchè in UK in realtà il cibo buono lo si trova, basta semplicemente espandere la mente e non fissarsi sempre su pasta pane sugo e mozzarella.
Code negli uffici? Lassu il massimo di attesa in posta o in banca all'ora di punta sarà stato di cinque minuti. Quando vado alle poste in italia acnhe se c'è solo una persona prima di me potrebbero volerci più di quaranta minuti. I servizi informatici qua sono al minimo, in UK ho scelto un medico direttamente dal sito dell'NHS, ho provato a fare lo stesso dal sito della ASL e la risposta è stata ridicola: andare allo stesso sportello di scelta del medico per richiedere un PIN dopo riconoscimento della persona, per poter scegliere il medico Online.
Oppure la chiusura mentale dei datori di lavoro? Che in italia non vogliono mai rinnovarsi e investire, fanno sempre quelli col braccino corto che non voglio pagare i dipendenti o nuovi macchinari ma poi si comprano il BMW o la Giulietta per fare i fighi. I colleghi che fanno mobbing se ti vedono più bravo o in una posizione migliore, i capi che fanno mobbing se ne sai più di loro, la mentalità è assurda. Fai uno stage pagato da fame? Meglio, ti fanno correre di più perchè sanno che devi essere grato per avere la fantastica opportunità di lavorare ocn loro, che in italia devi baciare i piedi se qualcuno ti da da lavorare a condizioni da fame, sempre meglio che stare a casa.
Adesso dopo questo divagare, su tutto quello che mi è venuto in mente mentre scrivevo mi chiedo, ma perchè sono tornato? Perchè non sono rimasto la, infelice ma almeno con i soldi per tirare avanti? Da quando ero partito non ho più chiesto un soldo alla mia famiglia. Da quando sono tornato mi hanno gia prestato dei soldi due volte. E ancora non posso prendere appuntamento con il dentista perchè non me lo posso permettere e non voglio accendere un mutuo alla mia età per una cosa del genere. L'italia ci ha rovinato, la classe politica, tutti. Dopo la Brexit non posso neanche più sperare di tornare indietro. Questo paese è morto dentro, la gente che mi ricordavo prima di partire era comunque felice. Ora sono tutti rassegnati ad una vita di stenti. E nessuno fa nulla per ribellarsi. Ribelliamoci gente, manifestiamo nelle piazze, facciamoci sentire. E' inutile lamentarsi e non far nulla. Alla fine dall'italia scapperanno tutti. Vedo corruzione ovunque, pressione fiscale alle stelle, tentativi di mettercelo in quel posto a vicenda continui. E le nuove generazioni che arriveranno mi preoccupano ancora di più perchè sono inconsapevoli come lo eravamo noi alla loro età. La differenza, a noi piaceva giocare a calcio e correre dietro le ragazze, e per le ragazze fare i loro giochi e farsi correre dietro dai ragazzi, adesso fanno a gara a chi ha l'Iphone più nuovo e a chi fa più pompini prima di iniziare le superiori.
QUel giorno in cui ho comprato il biglietto di ritorno sarebbe stato meglio se fossi andato dal dentista. Almeno me lo potevo ancora permettere....
12 commenti
fregatura:
-poche ferie
-meteo di merda
-fittare una casa costa molto
Per il resto, credo convenga veramente lavorare all´estero solo quando il guadagno ti permette di viaggiare in lungo e in largo senza essere ancorati al "biglietto di ritorno"
anch'io ho fatto un errore simile. che dire: del senno di poi son piene le fosse. ma sto pensando di ripartire. ho cominciato a informarmi.
Ora sono tutti rassegnati ad una vita di stenti. E nessuno fa nulla per ribellarsi. Ribelliamoci gente, manifestiamo nelle piazze, facciamoci sentire. E' inutile lamentarsi e non far nulla.
A me sembra inutile e pericoloso manifestare. Di solito la polizia picchia, arresta e poi in tribunale ti condannano per averli aggrediti. Mi sembra che sia come voler combattere coi mulini a vento. Io vedo il paese diviso in due: da una parte chi fa parte del Sistema, dall'altra chi ne è escluso o è ai margini.
Chi ne fa parte ha adottato la propria forma mentis e il loro modo di agire a quello degli oppressori, ed è nemico degli altri. E' una battaglia persa. Si salvi chi può.
Le nuove generazioni sono meno istruite sul tema coscienza di classe. Un'eventuale "revolution" (parola semiproibita) dovrebbe partire da loro. Chi ha già una certa età potrebbe seguirli, non certo andare in prima linea.
Una domanda per tutti: a vostro parere qual'è o quali sono al giorno d'oggi i paesi più adatti per emigrare (cioè dove si possa vivere un po' meglio che qua)?
@oldjoe
credo che la domanda sia troppo aperta, a mio parere dipende molto da cosa si vuole e da chi si é, cosa si ha in partenza.
Io non so in che inghilterra sia sto tu, ma in quella in cui sono andata io il cibo era disgustoso ma soprattutto COSTOSISSIMO. La frutta e la verdura di cui parli erano assolutamente inabbordabili come prezzi e questo perchè, visto il clima, la, non viene coltivato quasi nulla e quindi tutto è importato, ulteriore motivo per cui sembrano essere tutti prodotti belli e che non marciscono mai: ci mettono dentro LA QUALSIASI COSA.
La nostra bella penisola ha tantissimi torti e difetti ma, tra i suoi pregi, c'è uno stretto controllo dei prodotti di importazione e delle sostanze permesse per trattarli. per questo le tue banane marciscono in fretta: sono banane vere. Non robacce imbottite di soluzioni conservanti e antiossidanti chimici.
Se vuoi parlare dei servizi hai il plauso di tutti per carità, l'italia è disastrosa, fare qualsiasi cosa per se e per il proprio futuro è quasi impossibile. Tuttavia (pur con stipendi più alti, quindi con un potere d'acquisto diverso) il costo di una semplice mela in INghilterra è ridicolo.
Ok che magari in generale è meglio, ma non è che bisogna vedere tutto d'oro.
UK vs Itialia the winner is UK
Australia vs Italy the winner is Australia
Mozambico vs Italia ...hmhmhmh pareggio.
x mmHg
domanda troppo aperta
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giusto. proviamo a restringere il campo.
preferenze:
buona qualità della vita(parametro che ne include molti altri)
clima accettabile
bassa densità demografica
volendo esagerare, lingua preferita spagnolo o inglese
e ovviamente che non si muoia di fame (apertura al commercio, se possibile economia in ascesa, no miseria).
mi sa che l'Australia batte tutti ma ha il numero chiuso. mi piacerebbe qualche paese del sudamerica. ovunque si parla spagnolo. ma mi andrebbe bene anche un paese dove parlino marziano, non è quello l'importante (c'è sempre l'inglese quale jolly).
che ne dici? o che ne dite tutti?
Io avevo scritto la mia opinione, ma è ststo l'ennesimo mio commento perso nel vuoto, e alla fine ti stufi .
@oldjoe
intendevo altro, ma errore mio che non ho specificato.
Sul cosa si vuole hai centrato l´obiettivo, sul chi si é e cosa si ha in partenza no.
Specifico.
Non ho nessuna qualifica particolare e faccio il barista, cameriere, commesso, in un paesello/cittadina. Ho la casa di proprietá?
----->Resta in Italia. Inutile emigrare e far eil cameriere a Londra. Il potere di acquisto sará lo stesso, l´indipendenza forse maggiore (si stará pagando un affitto anziché usare casa di genitori/nonni/altro) ma a conti fatti, quanto si potrá fare sará lo stesso, in termini di compere, viaggi. Da una parte avrai la tua famiglia, amici di sempre, dall áltra una realtá cosmopolita tutta nuova, in cui ricominciare. Se si sta bene nel proprio paese di origine guardando al solo campo del tempo libero e rapporti, meglio in Italia.
Non hai la casa di proprietá ma desideri una vita indipendente ------> forse qui siamo al 50%. La scelta a MIO parere, non pende da nessuna parte.
Ora veniamo ad un altro punto, sei qualificato. Sei un geologo (grazie Ratman, un azzeccagarbugli, un ingegnere, un fisico, quellocheé, ma ti stanno stretti gli stage, minicontratti, la soglia dei 26000 euro annui?
Cambia. Un lavoro da qualificato che frutti quanto debba aiuterá a colmare mancanze che possono sembrare pesanti, sia all´inizio che durante la permanenza all´estero. L´italia non é mai lontana se guadagni un bel pó di soldi al mese, e acquistare 10 bilgietti di andata e ritorno ti fará sembrare tutto vicino.
Ovvio, qui peró si parla di Europa. E nel caso, metterei Svezia, Norvegia, Germania, Danimarca. Poco sotto, Lussemburgo, Austria, realtá piú piccine ma comunque affascinanti e concrete. Il meteo non é dei migliori nelle prime 3 (anche se dipende molto da zona a zona, in Svezia magari si lavora nella Scania, in Germania Baden Wuttemberg a Baviera, in Norvegia NON a Bergen...). Peró i prodotti della terra esistono e sono migliori che in Inghilterra, e i servizi ancora piú efficienti, snelli e senza quell´antiquato che si trova ancora nella terra d´albione (case fatiscenti, lavabi del cugino pezzente della regina vittoria, moquette nel cesso e nei pub, etc etc).
Per l´Australia (o Canada aggiungerei) mi spiace ammetterlo, ma pesa moltissimo la distanza. Il fuso orario impedisce rapporti a distanza, contatti coi genitori, e si avverte fortissimo la impossibilitá di poter esser vicino ai propri cari, in ogni evenienza.
x mmHg
io sono solo. o meglio ho solo mia madre anziana, né figli né parenti stretti.
per cui in via ipotetica mi chiedo dove potrei andare una volta rimasto solo del tutto.
mi immagino di andare in spagna, perché ci sono già stato per un paio d'anni e conosco la lingua. ho un po' di esperienza nel commercio al dettaglio e nelle costruzioni edili. ambedue i settori sono in crisi. queste sono le premesse. tutta teoria.
insomma il mio è più che altro un volo pindarico, però a volte mi guardo intorno e mi chiedo per davvero cosa potrei fare in futuro. ho voglia di cambiare un po' di cose. a parità di condizioni lavorative fra l'italia e la spagna preferisco la spagna, e mi interessa l'america latina (commercio, costruzioni ecc.). qui mi riallaccio al discorso precedenze sulle preferenze varie.
Grazie per l'attenzione.
Caro @Anonimo, non c'è nessun tuo commento in approvazione, se un commento va a buon fine, come avrai notato, ti appare in grigio con l'etichetta "da approvare", se questo non succede evidentemente stai sbagliando qualcosa nell'inserimento
io ho fatto di peggio...
sono tornata in sardegna, la morte civile, sei in italia solo perchè paghi le tasse come gli italiani, ma non ci sono strade, ne ferrovie, ovunque vai arrivi al mare e non lo puoi attraversare se non hai un bel po di soldi, sempre che decidi con 6 mesi di anticipo di farti un fine settimana fuori e sempre che ci siano i voli. che marda! non c'è lavoro, non c'è un cazzo, solo vacanze, ma viverci..... è imposibile.
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Beh, ma non puoi più tornare in UK?
Mi hai fatto venire voglia di andarci, ma mi sembra il paese delle meraviglie quello descritto da te, scusa la diffidenza, è che quando una cosa sembra troppo bella ti chiedi dove sta la fregatura??
Auguri