Lun
22
Ago
2016
quando vorresti lasciare tutto e tutti
Vi é mai capitato? Quando arrivi al limite e vorresti cambiare aria per vedere se le cose dentro di te migliorano?! 27 anni inutili come mi sento inutile io, laureata che non avendo esperienza deve lavorare nell'azienda di famiglia, 7 giorni su 7, senza ricevere nessuno stipendio ("beh mi sembra non ti manchi nulla..") e nessuna soddisfazione. Un padre che sa solo offendere, bestemmiare e farti sentire in colpa e una madre che vuole sempre tarparti le ali, cercando di prevalere su di me. Wow, mi sento come una farfalla in un vasetto di vetro, chiuso ermeticamente e che continua a sbattete per tentare di uscire.. Sto malissimo, mi sento una ragazza infelice con poche amiche perse per il tempo dedicato a questo lavoro odioso.. d'altronde cosa posso fare??! Uffa
4 commenti
Anch'io ti dico: molla tutto.
Non per forza all'estero, anche in Italia, anche a 20 km da dove vivi adesso, l'importante è che sia VIA di lì. Ascolta una che è andata a vivere da sola a 16 anni e si è trovata un lavoro e intanto ha pure finito la triennale e vuole continuare alla magistrale.
Gli ambienti asfittici fanno male, ti faranno stare sempre più male e cadere nel baratro. Soffrirai il distacco, soffrirai sempre per le mancanze dei tuoi genitori, ma almeno potrai prenderti le tue rivincite nella vita e costruire qualcosa di tuo, da sola o con qualcuno che sappia dimostrarti amore e per una volta ti valorizzi.
"La vita è sofferenza", ma non sempre e non per forza. Un minimo potere di crearci qualche bolla di felicità ce l'abbiamo, anche a costo di qualche sacrificio. Buona fortuna :)
Anch'io ho lavorato nell'azienda di famiglia a stipendio zero e non li cambierei mai coi miei 1800 euro e la mia indipendenza. Mi sono fatto il culo per 15 anni ma alla fine ne è valsa la pena.
Cosa puoi fare? Tira fuori la paglia dal culo e contribuisci a rendere l'azienda di famiglia anche tua in modo che quando tuo padre passerà il testimone tu sarai un'imprenditrice fatta e finita non una lamentosa parassita figlia di papà. Cazzo, hai la fortuna di avere un'azienda, mica una carriola di merda! E tu lamentandoti non fai altro che sprecare un'opportunità che molti poveri cristi disoccupati ti invidiano. E non ci credo che dalla (ANCHE) TUA attività tu non ricavi nulla.
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Ho lavorato con mio padre appena diplomato e non è stata la mia migliore esperienza di vita. Vengo inevitabilmente ad intrecciarsi problemi lavorativi con discussioni familiari e si entra in una spirale senza fine. Un consiglio? Sei grande ormai (27 anni) hai una laurea e un'esperienza lavorativa (seppur breve e sofferta) Molla davvero tutto e vattene all'estero, in paesi in cui quello che vali ti viene riconosciuto, magari con difficoltà e tanto sudore ma non vedo niente di interessante qui che ti possa trattenere. In bocca al lupo...di cuore.