Ven
18
Mar
2016
Non voglio "avvelenare" la MIA famiglia
Vengo da una famiglia nella quale la felicità si è sempre vista con il binocolo…
Un padre collerico, una madre repressa, una sorella molto più grande con la quale i rapporti erano buoni, ma con la sua vita da adolescente, quando io giocavo ancora ai soldatini.
Mio padre muore 20 anni fa, e dopo alcuni anni mia sorella si sposa e viene a vivere in un alloggio con il marito. Anche lui collerico. Glielo avevamo detto tutti che era collerico… ha voluto andare avanti. Ora dopo quasi venti anni di matrimonio sta andando tutto a rotoli… e mia sorella è sbarellata. Non è la prima volta.
Come lei pure mia madre è sempre stata la classica depressa piagnona.
Però so che a modo loro mi hanno sempre voluto bene.
Io sono riuscito a farmi la mia famiglia perfetta. Lavoro, compagna, bambine piccole, casettina con il supermutuone… ma ce la facciamo. Abbiamo un buon lavoro tutti e due. Tanto lavoro, 12 ore al giorno.
Ma arrivo a casa e si scherza, si ride.
Mia sorella attacca la grana che vorrebbe trasferirsi vicino a me, in caso di divorzio. Me la vedo… tutti i giorni, ad attaccarmi il pippone! Mi dice che è depressa… che la sua situazione mentale è grave!
Chiede la mia opinione, io prendo tempo.
Non ce la faccio gente… so che sono un ingrato bastardo che le giro le spalle nel momento del bisogno, ma non ce la faccio…
Lei, mia madre, mio padre, quella casa, quei discorsi, quella tensione a Natale, Pasqua, Capodanno… quelle bestemmie, quei pianti, quei musi lunghi per mesi, QUELLO SCHIFO. Ho odiato quella famiglia! Cazzzzooo! Vi ho odiato! Lo capite!
Mi avete fatto desiderare di crepare. Odiavo il sabato e la domenica per il dover stare a casa. Che tristezza... che pesantezza. Mai una risata a tavola, mai! Non ne ricordo una!
E’ un pezzo di quello da cui ho sempre sognato di fuggire, creando la famiglia (e per ora ci sono riuscito) che non ho mai avuto. FE-LI-CE.
Non la voglio.
Ha problemi, cerchi di risolverseli… lei .. mia madre.. il mondo intero.
Non ora, non voglio nessuno intorno.
Arriveranno anche per noi gli acciacchi?
Arriveranno i problemi di lavoro?
Arriverà l’adolescenza delle figlie?
Arriverà l’amante di mia moglie?
Non lo so… ma ho davanti 5/6 anni (forse) di famiglia da Mulino Bianco.
Gli altri, si arrangino.
Ho sognato questi 4/5 anni… li ho sempre sognati…
Sono un bastardo vero???
28 commenti
Dopo quello che hai passato e' comprensibile che ti senta cosi.
Non sei bastardo, sei umano, con le tue paure ed insicurezze
No, non sei un bastardo, sei umano.
Hai sofferto, ti sei costruito il tuo equilibrio ed il tuo angolo di felicità ed ora vuoi, giustamente, godertelo.
Di getto, mi verrebbe da dire che si arrangi, è una persona adulta. Poi provando ad immaginare uno dei miei fratelli depresso, non riuscirei a negargli il mio aiuto, neanche imponendomelo. Forse dovresti provare a dosare il sostegno da dare a tua sorella. Non addossarti completamente i suoi problemi, ma nemmeno abbandonarla a se stessa
Non sei un bastardo, stai solo cercando di salvarti.
Come scrive Aurora, non abbandonare tua sorella, ma aiutala a distanza. Puoi esserle di supporto senza necessariamente condividere le vostre vite.
Anche io mi accodo agli altri.A volte per salvarsi bisogna essere egoisti.Stai vicino a tua sorella,ma "con la giusta distanza".I bastardi?sono ben altra cosa.
Non lo sò. Da una parte di direi "fai bene". Cioè cavolo c'hai messo tanto ad essere finalmente felice e credo che te la meriti un po' di tranquillità. Dall'altra cmq è sempre la tua famiglia che oltretutto ha un problema serio, la depressione. Sicuramente anche loro non si sono divertiti ecco. Tua madre, tua sorella. Come ti hanno già detto aiutala da lontano. Non c'è bisogno che si trasferisca proprio li!
Non sei bastardo, infondo é lei la responsabile dei suoi sbagli (per quanto sia vittima di una sorta di transfert).
Te dalle il sostegno che riesci, magari consigliale della psicoterapia, ma metti un ostacolo fra te e i suoi problemi.
Non ho capito bene adesso dove sia e quanto stia distante da te.
รจ pericoloso aiutare gli altri.
lui sa già che avrà a che fare con un elemento destabilizzante, dopo il mazzo che si è fatto per farsi una vita sua. è già difficile per gli psicologi. e poi non è solo, ha una famiglia sua, e ha il dovere di proteggerla. se può aiutare in qualche modo la sorella fa bene, ma da lì a prendersela in casa c'è differenza. una full immersion con una persona che è incasinata e incasinerebbe la vita della sua famiglia è troppo pericolosa. non è un bastardo. forse dovrebbe parlarne con la sua donna e decidere insieme cosa fare per aiutare la sorella di lui fissando dei paletti ben precisi. non si tratta di essere cattivi ma di difendere i propri spazi. il suo allarme è giustificato. in casa no, insomma.
PS - ma che avete tutti con questo mulino bianco? è diventato il simbolo della felicità familiare universale? viene citato spessissimo negli sfoghi. non sarà un'esagerazione? o forse io non ho la tv e sono rimasto indietro? comunque ne faccio a meno facilmente, non credo che mi risolverebbe i problemi, né credo così tanto nella famiglia come molti di voi. boh.
quoto Inquietamente
P.P.S. - Scusate, rileggendo mi accorgo di aver capito male
la sorella non si trasferirebbe a casa di lui ma vicino. questo non glielo puoi vietare, ma incontratevi al bar o andate a prendere una pizza fuori. se entra in casa sua per il tè alle 5 del pomeriggio e poi all'ora di cena non se n'è andata, e sapendo che il giorno dopo si ripresenterebbe, me lo immagino molto problematico. gli conviene non invitarla mai. dai un dito e rischi di affogare, è un classico. e credo che sia così per tutti o quasi anche trovandosi dalla parte di chi affoga. l'istinto è quello di tirare per risalire a galla. se poi ci sono problemi psichici come si fa a gestire? è tutto molto triste ma le ose stanno così. mi sembra tutto molto chiaro, e non vedo soluzioni facili.
Non sei bastardo...pensa a far avere dei bei ricordi felici ai tuoi bambini...dai ai tuoi bambini quello che nn hai avuto tu!!!
PS...tanto poi...di riffa o di raffa aiuterai lo stesso tua sorella!
"Me la vedo… tutti i giorni, ad attaccarmi il pippone! Mi dice che è depressa… che la sua situazione mentale è grave!"
Tua sorella vorrebbe risolvere i suoi gravi roblemi mentali attaccando il pippone con gli altri? Minchia, se questo metodo funziona, che lo brevettasse subito.
@Xyz; =i suoi gravi roblemi mentali attaccando il pippone con gli altri? =
Dai, si capisce che fa così in cerca di conforto e attenzioni perchè sta male, probabilmente è veramente depressa.
@Rorschach: ma non si guarisce riversando i propri problemi sugli altri. Un po' di attenzione e aiuto per carità, ci stanno tutti. Basta non esagerare e diventare delle vittime croniche di se stessi ammorbando l'aria agli altri.
Sì certo, è cmq palese che la sorella (che ha sposato un collerico) è diventata come la madre (che sposò un collerico); quindi il comportamento della sorella non è per "guarire" ma come segnale di un malessere.
Grazie a tutti per i commenti, nn credevo di riceverne tanti.
Mi collego solo ora, dopo un week di telefonate a mia madre e mia sorella...
aiutaci... aiutaci... aiutaci...
Naturalmente una domanda al sottoscritto, sai bene? Stai male, anche solo hai le emorroidi?... niente!
Quoto quello che scrive OldJoe...
Come ho scritto, non è la prima volta che va fuori di testa.
Già me la vedo suonarmi il campanello a tutte le ore. O attaccarsi, una volta che non ci sarà più mia madre, come una cozza al sottoscritto.
Per me è destabilizzante. Non pensiate che per puro miracolo io sia uscito da una famiglia oscura come la mia senza le “ossa rotte”. Sono passato dall’alcol (che mi rendeva moolto affabile e compagnia, finché non è diventato un problema) agli psicologi e psicofarmaci… mi sono costati tempo e denaro e tanto sforzo mentale (solo chi ha abusato di alcool può capire). Dio solo sa quanti colloqui e consulti o fatto per starne definitivamente fuori. E loro manco se ne sono accorti.
Ora sono a distanza di sicurezza da quella nauseante tristezza, e non voglio ricominciare. Anche perché ho una compagna e due bambine, e non ho intenzione di “portare loro in casa” la cognata sbarellata che renderà probabilmente sbarellato anche il marito. E per portare in casa non intendo farla vivere da me… Intendo anche solo arrivare molto tardi dal lavoro, un’ora (dalle 8:30 alle 9:30) per fare due chiacchiere con loro… e ritrovarsi invece lei attaccata al citofono, che entra e ammorba l’aria con i suoi problemi.
Inizierebbe una sera a settimana… nel giro di 15 gg sarebbero 7 sere a settimana.
Lo vedo con mia madre. Va alle 7 del mattino, telefona, passa nel pomeriggio, la sera…
Dannazione… è come portarsi un Jihadista in casa…
Portare lei nella mia vita è come mettere una bottiglia di Gin sulla credenza di chi sta cercando di smettere di bere.
Eh eh… Mulino Bianco… avrei potuto dire la famiglia dei “Sofficini Findus”, che credo sia altrettanto felice. Ma non rende, vero?
Le ho parlato decine di volte...
Le ho consigliato psicologi... far ricorso a medicinali (quando è ora è ora!), ad una terapia, ad un gruppo di ascolto (anche per incontrare qualcuno, cambiare discorso, dato che non ha più amicizie... nulla)
Le risposte??? 2, sempre quelle.
VEDREMO
TU NON CAPISCI
"Le risposte??? 2, sempre quelle.
VEDREMO
TU NON CAPISCI"
Se le rispondi a muso duro che succederebbe? Tipo "meglio che prendi qualche pasticca che scaramellare il cazzo a me".
Comunque risposta da immatura, non vuole migliorare. È più facile attaccarsi agli altri senza risolvere nulla che sforzarsi di fare qualcosa. Gli amici li avrà già sfiancati e avranno reclamato -giustamente- la propria vita.
Concordo con Xyz:
Come sarebbe a dire: "TU NON CAPISCI"? Loro supplicano il tuo aiuto e se cerchi di darglielo ti dicono che non capisci?
Bene io ad una affermazione del genere risponderei: "Bene allora se io non capisco non posso certo esserti d'aiuto, pertanto arrangiati".
O si fa aiutare (e ti ascolta) o evita di coinvolgerti.
@barracuda
prima di tutto, ti mando un abbraccio virtuale forte forte.
Ahimé, viviamo lo stesso problema. Stesse "soluzioni", stesse risposte.
Il nulla assoluto.
A volte pesa il dover sentire la voglia degli altri pari a zero nel voler cambiare una situazione che non va, dopo aver passato una giornata intera a lavorare, a farsi il culo, tornare a casa e continuare la cosa con mille altri lavoretti.
Non lo so se é egoismo. Io ci penso spesso, dico: ma che altro posso fare? Davvero, cosa altro?
Le ho pensate tutte, zero ascolto.
Poi capita che stai male, perdi un caro, o semplicemente, hai la febbre da giorni, e capisci che di non valere un cazzo agli occhi di chi ti vampirizza.
Ancora, un abbraccio
mmHg grazie, contraccambio molto volentieri.
Non ho più soluzioni, ahimé...
La conosco la LORO soluzione. Tutti vicini, tutti appassionatamente... la mia famiglia, mia madre, lei... e poi alla fine noi tre e basta.
So che mia moglie non sopporterebbe 6 mesi questo tritacarne.
Ti parlano mai con frasi del tipo "farla finita"... "nelle mie condizioni E' MOLTO PERICOLOSO"... "non so cosa potrebbe succedere"... ???
Schifoso ricatto! "Vedi... se non mi aiuti... potrei farla finita, e sarebbe colpa TUA!"
Devo tenere duro, a costo di arrivare ad interrompere ogni rapporto.
O mi mangeranno vivo!
Barracuda ma che palle queste famiglie di origine che si accollano!E basta no?Quando si esce dal nido non si devono tagliare i ponti ma non ci si può neanche far soffocare in questo modo!Guarda,ho letto lo sfogo e boccheggio d'ansia!
@barracuda forse io son uno step avanti:
molti danni, anche peggio, percosse e autopercosse. Ma come dici, la soluzione non esiste, non comprendiamo, non possiamo comprendere, vogliono farla finita, é colpa degli altri (soprattutto questo).
La responsabilitá di tutto, anche dell´acqua che cade dalla doccia, é una colpa, ed é imputabile ad altri.
Come te, cerco di chiudere il cerchio con la mia compagna, o ci mangeranno vivi.
veramente uno sporco ricatto, dare la colpa agli altri.
a sto punto ci sta cambiare residenza alla chetichella.
@Barracuda: ti scrivo due semplici parole NON CEDERE. Anche se minacciano il suicidio, metti te stesso e la tua famiglia davanti a tutto.
Vivere accanto a loro vorrebbe dire morire un poco per giorno, trascorrendo male il tempo che ti resta.
Grazie a tutti.
Sono un pò rincuorato.
Non ho molta gente con cui sfogarmi (chi mi conosce conosce anche la mia famiglia... sarebbe pericoloso lasciarsi andare a queste confidenze)... credevo di essere uno sporco egoista!
E forse è anche così... ma, anche alla luce dei vs interventi, mi sembra una atteggiamento "sensato"!
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No. Stai facendo la cosa giusta. Tua sorella non può scaricare su di te i suoi problemi, non è giusto nei tuoi confronti. Continua così.