Ven
22
Mag
2015
il centro disabili del diavolo
che sia dannata in eterno per il giorno in cui ho dato retta come un'imbecille a quella rompi di mia madre ed ho varcato la soglia di quel maledetto centro pomeridiano per disabili(sono affetta da sindrome di asperger).ci era concesso raramente uscire all'aperto durante l'inverno ,non ho mai capito perchè,a detta loro ,i ragazzi ,essendo disabili,d'inverno non possono uscire altrimenti si ammalano,Dio mio!Quanto è difficile la vita per certe persone!Onestamente preferirei che fosse stato solo un loro sopruso non farci uscire .Mai avrei voluto varcare la soglia di quel centro ,così non avrei mai capito quanto sono sfortunate certe persone e non ci starei ora così male ,non mi sentirei impotente per non poter far nulla per aiutarle.Ma ora è fatta ,vorrei solo punirmi per quello che sto patendo ,è solo colpa mia ,non avrei mai dovuto andare lì.Scusate lo sfogo.Maria Elena,23 anni.
5 commenti
Certo che puoi fare
1) di ai tuoi di farti cambiare centro se quello in cui vai non ti piace
2) di ai tuoi (o fallo tu direttamente se sei in grado...scusa ma non ho idea di cosa comporti essere affetta dalla sindrome di asperger) segnala la cosa alle autorità competenti (magari in forma anonima per evitare problemi)...questa storia che non si esce in inverno non mi convince
Buona fortuna
In quel centro ci andavi per assistere(tipo x volontariato) o come paziente? lo frequenti ancora? era un centro adatto alla tua condizione?
credi che i pazienti (per le loro condizioni) sarebbero potuti venir trattati meglio?
cmq non ho mai conosciuto un asperger.
-il centro disabili del diavolo
ma è una questione di persone o anche di altro? tipo di gestione?
se posso aggiungere una cosa, sono sfortunate se sono sole
Mi dispiace per la tua esperienza traumatica, però non tutte le realtà sono come la tua. Peresempio i miei genitori (ora solo mio padre, perchè mia madre è malata) sono da anni volontari per un organizzazione che si occupa di ragazzi con disabilità fisiche e psichiche. Li vanno a prendere a casa o negli istituti e e li portano nella sede per fare attività o cene. In estate organizzano soggiorni e anche in inverno li portano a fare gite.
Il fatto che una persona sia invalida fisicamente o a livello mentale o abbia altro tipo di problemi non ha nulla a che fare sull'uscire o meno, anzi, come hanno detto, stare a contatto con le persone (tranne casi molto particolari) non può fare loro che bene.
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ma infatti autrice,fa benissimo uscire altrimenti la depressione si fa largo!un conto è avere una malattia che debilita il fisico come un hiv oppure una polmonite e così via,un altro è sì soffrire di patologie ma non avere di questi problemi.da come lo descivi il posto sembra più una gabbia che un istituto,mamma mia!