Dom
12
Ott
2014
abnegazione per i figli
Possibile che non esistano al mondo altro che madri-coraggio, martiri e votate al sacrificio per i figli??? Potrei capire se parlassimo di sacrifici utili alla loro crescita, a livello economico/fisico/emotivo e quant'altro...ma quando sento mamme che si incensano dicendo che mai e poi mai lascerebbero piangere i loro figli...ma cosa avete dentro il cranio??? Accontentare i bambini in tutto e x tutto è egoismo non sacrificio! In tal modo rischiate di crescere un esserino abominevolee incapace di sopportare ogni minima frustrazione. Oltre a metterlo a rischio in determinate situazioni (es bimbi che piangono x stare legati al seggiolino in auto e quindi liberi di saltellare x l'abitacolo). Mamme che criticano fior di pedagogisti e si tengono i figli nel lettone fino a 10 anni, che spendono stipendi in giocattoli ma si sentono superiori, sensibili, empatiche coi loro bambini finendo per giustificarli anche quando da adolescenti diventeranno i bulli della scuola. Ma guai farli piangere ma che mostro potrebbe farlo??? guardatevi allo specchio per vedere un mostro che sta tirandone su un altro
23 commenti
detta in parole molto spicce...saranno piselli senza zucchero quando questi adorabili pargoli saranno adolescenti in piena crisi ormonale, saranno loro a piangere.
Sono sicura che non sei una madre, questo è un " lavoro " difficilissimo e non è' dall'esterno che si può giudicare. Paradossalmente,i risultati non sono sempre positivi quando si educa bene e viceversa. State attenti a giudicare. Non saprete mai come sarete da madri prima di esserlo.
Che sia un lavoro difficilissimo non si discute, nè abbiamo la palla di vetro per sapere come saremo da madri, ma è innegabile che molte madri si facilitano il lavoro non dicendo mai no ai figli...e questo lo devi ammettere, bisogna essere imparziale e dire le cose come stanno. Darle tutte vinte ai propri figli è rendersi la vita più facile, il alvoro "difficilissimo" lo fanno le mamme come la mia amica che invece di accondiscendere ad ogni capriccio, preferisce far piangere il figlio, tanto dopo 5 minuti passa.
Su di un figlio gravano due fattori nella sua crescita:
ambiente ed educazione da parte dei genitori.
Spesso e volentieri, l'ambiente prevale sull'educazione, facciamo un esempio:
Se Bilbo nasce nel Bronx, probabilmente per quanto bene educato avrà una propensione maggiore a subire influenze negative che lo porteranno su una strada non meravigliosa.
Allo stesso tempo però Bilbo può nasce in un ambiente molto sereno e tranquillo e crescere con un'educazione pessima, nonostante ciò avrà una propensione maggiore a mantenere un proprio equilibrio.
Ovviamente non è una regola fissa e sicuramente su molti aspetti l'educazione ha la sua fondamentale importanza, nonostante ciò credo non esistano scuole per essere genitori ed essenzialmente, ciò che ho notato è che chi lo diventa cambia molto. Suppongo che il dover badare a quel piccolo esserino uscito fuori da te diventi l'essenza della vita stessa, forse in alcuni casi si perde anche la lucidità, anche per questo normalmente i genitori sono due.
Comunque, il bullismo non nasce generalmente da figli viziati ed agiati, anzi, statisticamente parlando è la fascia più povera che sembra maggiormente esserne colpita, l'esempio attuale è ciò che è successo a napoli pochi giorni fa:
tre ragazzi di 24 anni hanno infilato nel retto un tubo compressore ad un bambino di 14 anni, la quale unica colpa è essere sovrappeso, i tre criminali vengono d'ambienti non proprio agiati...
La virtù sta sempre nella moderazione con tutto e sopratutto coi figli.
Comunque io son del parere che ogni figlio è dei suoi genitori,quindi se sbagliano affari loro,ognuno cresce i suoi come vuole.
Quoto Setanta, avrei voluto scrivere le stesse cose, poi ho sintetizzato con la frase " lavoro difficilissimo" .Ai figli bisogna insegnare molte cose e il " privare" non ha reso mai i frutti che voi credete. Gli adulti " peggiori" che conosco, provengono dall'educazione che voi proponete ( che è solo un aspetto di tutte le fatiche di un genitore). Poi, io non giudico come una madre esprime il suo amore perché ho visto tanti figli problematici e non sono quelli con i giocattoli e i vestiti firmati.
>Potrei capire se parlassimo di sacrifici utili alla loro crescita
Immagino qualcuno ce ne sia.
da quando sono madre e faccio questo lavoro difficilissimo, mi rendo conto di quanta superficialità esiste in giro.Voi,non siete nelle case a vedere la realtà , può darsi che una madre non dice mai di no ma si impegna in altre cose importanti della crescita. Dire che una madre fa' piangere il figlio sostenendo che questo e' il " lavoro difficilissimo" e' sintomo di incompetenza. Ci sono mille aspetti che coinvolgono la vita e il rapporto tra genitori e figli, e' impossibile essere perfetti in tutto e questo aspetto citato e' il male minore. Noi ci auguriamo il meglio per i nostri figli ed è' presunzione pura credere che il figlio della tua amica Sara migliore degli altri perché ha ricevuto dei no.
Sarà migliore ( ma questi correttori automatici che funzionano male... )
Cherry in parte hai ragione ma il problema non si estingue così facilmente, nel senso che prima o poi, questi esserini privi della benché minima educazione, dovranno interagire con il prossimo: a scuola, con i compagni, con gli amici, i genitori degli amici e romperanno, romperanno ad oltranza molto più agli altri che ai genitori che bene o male per farli tacere faranno tutto ciò che il pargolo vuole. Io ho l'esempio di una mia amica il cui figlio oltre ad essere maleducatissimo e cattivello è venuto su senza il minimo senso del pericolo, tant'è che, nonostante abbia 9 anni, non lo puoi lasciare da solo su un balcone senza che questo non pensi bene di affacciarsi fino a protendere metà corpo nel vuoto oppure ha la carinissima abitudine di saltare sulle assi di un pozzo lungo 12 metri magari portandoci pure gli amichetti. La mia amica si è presa più di una strigliata da altre mamme per i comportamenti del figlio ma fatto sta che ormai si è sparsa la voce di certi suoi comportamenti, con il risultato che se prima già non lo sopportava nessuno, ora lo evitano del tutto. Lo ha reso una specie di emarginato, bello vero?
@anonima.
Ma quale presunzione! la presunzione la vedi solo tu. La mia amica dice di no, ma anche si, sa accorgersi quando sono caprici e ha imparato a non farsi intenerire dai pianterelli del figlio? E non ho mai detto che sar° migliore di altri, però è indubbio che un figlio che viene accontentato in tutto, non crdo reagirà bene quando comincerà a ricevere dei no orami adolescente.
Forse, sei tu che difendi a priori la tua categoria e questa cosa non la capirò mai. Tu sarai pure la madre migliore del mondo ma non tutte lo sono. Inoltre, qui nessuno ha mai detto di dire no sempre, nessuno promuove un tipi di educazione basata sul "proibire" ma di dire dei "no" e non accondiscendere sempre ai capricci dei propri figli (che poi ognuno se lo educa come meglio crede non ci piove, ma che poi non si lamentasse se accadono episodi come quelli descritti da Gioia) ma ammettilo, ci sono madri che se ne fregano, madri che pur non stare lì a sgridare o a cercare di spiegare accontentano in tutto e per tutto i loro mbambini. Fare la mamma è un mestiere difficile e appunto perchè tale non tutte ci sono portate, non basta partorirli.
Poi che vuol dire "può darsi che una madre non dica mai di No, però si impegna in altre cose della crescita?" come può crescere ed essere educato un ragazzino che è abituato a fare tutto ciò che gli pare, ad averla sempre vinta?
Comunque l'autrice non stava parlando di te, quindi non capisco perchè te la prendi tanto.
Io per esempio so che sarei una madre terribile.
Sono l'autrice dello.sfogo: ho scritto chiaramente che me la prendo con le mamme che non "riescono" a far piangere i figli e ne fanno un vanto, come loro fossero sensibili e le altre mamme no, quelle mamme come me (si sono madre e parlo.con cognizione di causa, nonchè psicologa, e parlo su basi scientifiche) che invece si impegnano appunto nell'educare e non sono mamme solo di pancia ma ragionano anche, osservando i figli per distinguere il capriccio, il pianto per cattiva abitudine, da quello di bisogno. Che discorso è non si può dire sempre di no??? Ovvio che non sia sensato, ma bosogna saper dire ANCHE di no.vale il buon senso ma soprattutto l'impegno e il progetto educativo che si ha come genitori. L'istinto, è vero, è fondamentale e aiuta le mamme soprattutto coi bimbi piccolissimi, ma poi bisogna far subentrare altro e non affidarsi solo a ciò che si "sente" dentro. A questo proposito dico anche che molte donne te gono fuori i padri x molti aspetti, nn accettano critiche e suggerimenti perchè SONO LA MAMMA E LA NATURA MI HA PROGRAMMATO X QUESTO . io personalmente credo che molti interventi da parte di mio marito, seppur non nego mi possano aver infastidito di primo acchito, si sono rivelati fondamentali x riportarmi alla realtá, fuori da quel rapporto fortissimo che coinvolge al punto da disorientare. Evitiamo x favore commenti tipo: ognuno coi suoi figli fa come crede perchè non è questa una sede di tolleranza e comprensione...bensì di sfogo, giusto??? Un'ultima nota: il bullismo HA ORIGINE anche nei bambini viziati, adolescenti ipercoccolati, convinti di potere tutto senza conseguenze e dati recenti confermano l'aumento di casi del genere proprio nelle fasce socioeconomiche più alte. Anche la cronaca italiana recente lo conferma.
@ gioia: che dire...hai ragione,non ci avevo pensato,ho ragionato in base alla mia esperienza,ma effettivamente non è completa,perché mia figlia è piccola e non ho pensato a quando dovrà interagire con tali soggettini e ai problemi che potrà comportare!!
Che poi se ci pensavo,mia nipote di 8 anni è così,e da quando ha iniziato le elementari,gli insegnanti hanno spedito i miei cognati e la bambina già 5 volte dallo psicologo per capire cosa non va bene (più che altro dovrebbero spedirci mia suocera,ogni volta che i genitori provano a inquadrare la bimba lei rovina il lavoro svolto screditandoli).
@justine come fai a dite che saresti una cattiva madre...magari non te la senti e ci sta,ma sappi che se ti dovessi trovare alle strette,la natura fa sempre il suo lavoro e riusciresti quantomeno a tenerlo sano. Per l'amore,si vede che sei una brava ragazza. Abbi fiducia nel tuo essere donna. Poi,se non te la senti è un tuo sacrosanto diritto!
Per specificare: anche nel caso di Napoli citato nei commenti, dopo il fatto i genitori hanno giustificato i figli violenti dicendo che era solo un gioco. Non so che accezione del.gioco abbiano questi genitori, ma intendo dire che non importa se ricchi o poveri,istruiti o meno, dipende dall'atteggiamento dei genitori di non rendere mai i figli autonomi e capaci di comprendere e pagare le conseguenze delle loro azioni. Non c'è bisogno di arrivare a questi estremi, dovrebbe essere un insegnamento ke avviene giorno x giorno in casa passando attraverso i no detti' motivati e mantenuti ed il rispetto delle regole.
Sempre l'autrice dello sfogo
Altro esempio carino per far capire cosa potrebbe accadere se si abituano i figli a ricevere solo dei si: mio nipote (che a differenza dell' altro non è antipatico ed è un bambino amabile) ha preso la piega di avere comportamenti autolesinistici quando subisce dei no o quando non vuole fare qualcosa, si prende a ceffoni e si graffia la faccia e quando i genitori si rifiutano di comprargli qualcosa lui li prende a schiaffoni entrambi finché loro non cedono e non gli comprano l'ennesimo inutile giocattolo. MA STIAMO SCHERZANDO???!!! Questo significa rovinare un bambino e tutto per pura pigrizia. Avere abnegazione non significa dire sempre si ma avere la forza e la costanza di non mollare mai e come dice justine i si e i no vanno dosati a seconda delle circostanze.
prendersi cura dei figli non significa automaticamente farne dei bulli da grandi. anzi di solito chi diventa così proviene spesso da famiglie in cui l'aridità ha governato i rapporti tra i loro membri, e questa non è una questione economica. Prendersi cura significa fare il possibile affinchè il proprio figlio cresca nel modo in cui si ritiene più giusto. Talvolta si sbaglia, ma questo lo può dire solo chi ha dei figli, perchè solo chi ha un figlio conosce il peso e la responsabilità che avverte quando lo abbraccia per la prima volta. Con tanti problemi che ci sono nel mondo, questo non mi sembra il più rilevante in questo momento.
@ justine
me la prendo sempre quando qualcuno giudica una mamma senza sapere nulla di lei ( potrebbe essere una persona debole ma che cerca di fare del suo meglio). Faccio parte delle madri che educano con i no, con la pazienza e il sacrificio. Siccome, io gli psicologi e i problemi dei bambini li conosco, so che i si vengono detti per mille motivi diversi per ogni donna e che è riduttivo criticare.
anonima, qui non si parlava di tutte le mamme, ma solo di un certo tipo di mamme, e continuo a sostenere che è vero, molte fanno passare di tutto ai figli pur dinon mettersi a discutere e la stessa tesi è sotenuta dalla sfogante che è una madre e anche da altri utenti. Difendere per partito preso è poco costruttivo, e non è detto che la sfogante giudichi senza sapere... Essere deboli non è una scusa, se poi il risultato sono ragazzini ingestibili che credono che tutto gli sia dovuto.
Concordo con ndrecchia e capisco che chi mi risponde non ha capito quello che intendevo. Comunque, sono stata viziata tantissimo e sono una donna serena, forte ed equilibrata. Tra le persone che criticavano i miei, ci sono figli morti per droga. Io non vizio mio figlio, ma non posso criticare le altre madri perché io sono il risultato delle " loro critiche".
Volevo dire, sono figlia di un'educazione che reputate sbagliata ed il risultato non è stato negativo.
Ciao a tutti concordo in tutto ciò che dice l'autrice dello sfogo.
Non c'è bisogno di essere dei gegni per capire che così cresceranno male,basta guardare adesso tutti i baby Tamarri che a 15 anni si credono sopra a tutto e a tutti,poi chi ha la
continuazione commento
Poi chi ha questa filosofia del dire sempre di si ha sicuramente dei figli piccoli perché da adolescenti quando arriveranno le prime sigarette le prime bevute o magari anche le prime canne questa filosofia la butteranno dalla finestra.
(scusate per il commento diviso in 2,il cell fa scherzi)
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Quello non è coraggio/devozione, è educarlo nel modo sbagliato; perchè il pianto causato dal non poter avere/fare cioè che si vuole è una tappa della formazione pisologica/emotiva di un bambino.
é mancanza di carattere della madre (o dei genitori in generale).