Mar
01
Lug
2014
Una zavorra lunga 35 anni
Ragazzi non ne posso più!I miei genitori mi stressano,mi assillano e non ho la fortuna di dividere le loro esistenze con un fratello o una sorella,tocca tutto a me!Hanno fatto e disfatto come meglio credevano,egoisticamente,senza pensare mai a come mi sentissi io...Che non ho certo chiesto loro di nascere,porca miseria!Mi criticano su tutto,il mio aspetto,la fine del mio matrimonio,com'è sistemata casa,ah ma il lavoro non lo trovi,ah ma hai cambiato mille lavori...E' comodo dirlo dall'alto dei tuoi 40 anni a posto fisso,sempre con un datore di lavoro,è comodo dirlo,quando hai fatto l'avanzo di galera e tua moglie e tua madre ti hanno coperto in tutto...E non le accetto da voi le critiche,visto che non mi avete cresciuta voi,non mi sta bene la critica distruttiva quando nelle cose importanti non c'eravate,presi d altro,non mi sta bene e non lo mando giù il fatto che distrutta dalla fine del mio matrimonio non mi avete manco consolata ma mi avete dato conto,non è giusto che le uniche persone a starmi vicino sono state le mie 2 amiche più care...E tu genitore,dov'eri?Che hai fatto per me,a parte buttarmi merda addosso?C'è qualcuno di voi che sa dirmi come mi devo comportare?Non può essere che mi sia rigenerata un 3 giorni fuori,stamani arriva mia madre,come al solito mi critica ed io esco fuori di testa...Non posso andarci io dllo psicologo,se il problema non sono io...Datemi qualche consiglio,sto in altomare e non so cosa fare per riappropriarmi della mia vita!Aiuto!!!
32 commenti
potrebbe essere che i tuoi genitori ti usino come scusa per "vomitare" le loro insoddisfazioni?
potresti semplicemente mettere dei paletti, dirgli chiaramente BASTA, che se vogliono continuare su quella linea distruttiva nei tuoi confronti ti allontaneresti da loro. anche perchè a quanto ho capito ne va della tua salute e con metodi soft non mi sembra che possano venirti in contro facilmente
sgambi l'ho pensato anche io,parlo dell'usarmi come sacco da pugile...io di salute non sto bene,stanno compromettendo un equilibrio delicatissimo che prima o poi si romperà...e non so come reagirò in quel caso
Amethos, se ho capito bene che genere di persone sono, credo che difficilmente dirgli di smetterla cambiarà le cose anche se giustamente tu devi esternare loro questo tuo malessere. Credo purtroppo che tutto parta da te, devi diventare più egoista, pensare a te stessa e diventare impermeabile alle loro critiche e alle loro ingerenze. So che è difficile ma non vale la pena stare male a causa di due genitori che non ti hanno dato nulla.
Sì decisamente Gioia ha ragione...Amethos pensa di più a te....non aprire la porta quando sei già sfinita per i fatti tuoi...non rispondere al telefono...e sopratutto quando criticano la tua vita fai loro presente che quando ci si innamora,spesso si perde l'obiettivo ta e che loro non sono stati da meno perché (da quello che fai capire) non hanno condotto un'esistenza perfetta.
Tu almeno non hai coinvolti figli nei tuoi casini.
Un bacione
Amethos, tu sei una donna molto forte, sei rinata tante volte e ti sei inventata ogni volta una nuova vita. I tuoi non sono stati così in gamba come te. Guardali come esseri umani. Come se da fuori ti raccontassero le loro vite. Non è assolutamente facile, ma per fortuna non vivi con loro. Non riescono a prenderti come esempio; sanno che la loro esistenza è stata un fallimento (in cui l'unica cosa riuscita sei tu) ma non hanno nè la forza nè la capacità di fare come hai fatto tu, rivoltare la propria vita come un calzino e ricominciare daccapo. Io ti stimo molto, sono sicura che troverai le tue soddisfazioni. Ma i genitori purtroppo non ce li scegliamo. Pensa solo che se fossero stati diversi, tu non saresti diventata la persona forte, coraggiosa e indipendente che ora sei. Un abbraccio forte.
ragazze vi ringrazio moltissimo,si dice che non possa esistere empatia dall'altro lato di un pc eppure io oggi la sento,mi arrivano i vostri consigli ed il vostro conforto.è vero,dovrei essere più egoista come dici tu gioia,è vero che non ho coinvolto figli,come dici tu cherry.logica non so se sono forte o in gamba,so che voglio vivere e sopravvivere nonostante tutto quel che mi è successo,so che per fortuna gli amici,quelli veri,reali,sinceri,esistono e possono essere la famiglia che da adulti ci scegliamo.che dire,io ho avuto molto di più da tante persone "estranee" alla mia famiglia che da loro,certe cose purtroppo non le potrò mai dimenticare...ero su un letto di ospedale,dopo aver tentato il suicidio,e mia madre mi disse soltanto:ricordati che gli amori vanno e vengono,mentre i genitori ci sono per tutta la vita.questa mancanza di compassione mi ha segnata tantissimo,avrei sperato in un gesto,in una mano tesa che non c'è stata.e se dovessi mai avere figli,spero di crescerli con tutto l'amore che a me è stato negato
La frase di tua madre, detta con trasporto, accompagnata da un abbraccio e magari da un pianto liberatorio e complice, poteva anche essere un'amorevole verità. Magari tua madre tutto il corollario non sa esprimerlo e appare fredda e distante?
mannò,anzi...quando vado a casa loro si sperticano in abbracci,baci sulla fronte ed altro...ma son contraddittori...o mi vedono come esclusiva proprietà,non saprei...so che però mio padre non amava né il mio ex marito né il mio attuale compagno,penso che soffrano anche di una qualche forma di possessività troppo accentuata.mia madre è così implacabile quando si fanno scelte che lei non condivide,o ti guarda in modo sprezzante tipo scarafaggio a terra oppure fa un sorrisetto di sufficienza e ti guarda come a dire "poveretta,non sa quello che fa".è molto fuorviante ed irritante
Allora devi provare a praticare un distacco Zen ;) Cerca di considerare i loro pareri e i loro giudizi facendoti coinvolgere sempre meno... Come se provenissero da conoscenti. Lì per lì ci rimarrai sempre male, questo è umano, ma ripensandoci, dai alle cose il giusto peso. Ti hanno detto così, hanno giudicato questa tua scelta in questo modo... E allora? Tu continua per la tua strada come sempre hai fatto e riduci i contatti al minimo indispensabile (per te!)
se vivi da sola, dici ai tuoi genitori che non vuoi vederli più, se sei tornata a casa dei tuoi, è tempo che tu te ne vada, se non vuoi lasciare la casa dei tuoi, allora hanno ragione loro. finchè si è ospiti, bisogna accettare le critiche. e a 35 anni, ancora attaccarsi a quello che dicono o non dicono i genitori è indice di immaturità. hai fallito nel matrimonio, non hai un lavoro fisso, semmai ti devono mantenere loro, dopo che ti hanno fatta crescere, educata, mantenuta agli studi, un tantino incazzato,con te lo sarei anche io. a 35 anni si dovrebbe parlare dei propri figli, del loro futuro e tu invece stai a recriminare sul passato, sui traumi dell'infanzia. il passato è andato, non torna più o vivi l'oggi guardando al futuro o hai perso la tua viti tra le recriminazioni. e considera che tra pochi, molto pochi anni, sarai anche uscita dal periodo della fertilità sessuale per procreare. Insomma, stai a zero nella tua vita e critichi i tuoi genitori che almeno sono stati in grado di garantirsi un posto fisso, di mettere su casa e famiglia, di crescere figli e di mantenere legata la famiglia nonostante i difetti che hanno tutti. ma tu che hai fatto, salvo fallire in tutto?
sei forte logica :) mi hai detto le stesse cose che mi ha consigliato il mio compagno sai?lui coi genitori adopera il metodo "testimoni di geova":loro infatti quando non sei d'accordo con quello che dicono,in testa contano fino a 10 e ricominciano!
ovviamente l'ultima parte del mio discorso non fa testo se vivi da sola, in tal caso hai ragione al 100%, loro non devono intromettersi nella tua vita e tu devi dirglielo. a quel punto sei in pieno diritto di dirgli che non vuoi che ti contattino e che se senti tu il desiderio con sentirli o vederli, sarai tu a chiamarli. punto.
il resto del mio scritto ha un senso solo se sei tu a vivere da loro.
ndrecchia...molto probabilmente i genitori di amethos le vogliono bene solo che non sono stati capaci di comunicarglielo nel modo giusto e le carenze affettive fanno male anche ai più forti. Io credo che molto probabilmente la vedano come un prolungamento di loro stessi e non come una persona a se stante e questo è indubbiamente sbagliato. Amethos parla con i tuoi genitori con il cuore in mano e cerca di far loro capire che l'amore, quello vero, passa attraverso l'accettazione.
ndrecchia io da casa sono 8 anni che sono uscita,fortunatamente aggiungerei,sto in una casa che è mia,non comprata da loro,così evitiamo di sparare cavolate.vivo col mio compagno e sì,ho cambiato tanti lavori perché erano tutti a termine,quando l'informatica ha deciso che ero vecchia ho puntato ad altro,studiando cucina,credimi se ti dico che quando in casa avevamo 800 euro in due,io e mio marito e lavoravo solo io e mantenevo in piedi la baracca,mai ho chiesto aiuto.né ne ho avuto dopo essere rimasta da sola in casa mia,ho lavorato e non ho chiesto nulla e loro neanche hanno fatto la parte a dirmi se volevo stare da loro per quel periodo.quante notti da sola a piangere mi sono fatta,senza che sapessero!questo per dirti la mia presunta imaturità ai tuoi occhi,cosa che potevi benissimo evitare di dirmi se ti fossi letto altri miei sfoghi precedenti.per il fatto dei figli,ne ho perso uno 13 anni fa e purtroppo ad oggi non riesco più a rimanere incinta per problemi alle ovaie.e sai che ti dico?se dovessi far crescere così un figlio,preferirei non averne proprio,m'è bastato il fulgido esempio dei miei!
gioia si,pensa che quando presi iniziative per conto mio non consultandoli per nulla,mi dissero che non dovevo farmi influenzare e di pensare con la mia testa,il che è paradossale,perché gli atti di ribellione(costruttiva,per me stessa)sono usciti proprio dalla mia testa.loro di me non sono contenti da tutta una vita,ma ho sempre fatto l'acquiescente per non avere problemi,per accontentarli e finalmente avere la loro approvazione,cosa che non è mai avvenuta però.quando ho iniziato a ribellarmi si sono incazzati,io ho fatto finta di fregarmene ma in fondo ci soffrivo,fondamentalmente lo scontro non mi piace eppure sembra che non ne possa fare a meno in questa vita...
Amethos, non disperare, questo tipo di dinamiche col tempo possono cambiare. L'avanzare dell'età a volte può anche smussare le asperità dei caratteri e ridurre gli attriti: prima o poi i tuoi si accorgeranno che sei cresciuta e ti cominceranno a trattare da pari! ;) Sei figlia unica? Credo di si, da come racconti che si concentrano su di te.
logica purtroppo si,sono figlia unica...e non sono mai stata mammona,com'è intuibile.so di avere un carattere amabile quanto un porcospino,sono diretta,sincera e a volte non delicata,ma mi sforzo di non essere così e credimi,ho lavorato tanto e ancora lavoro per smussare i miei angoli,il primo critico di me stessa sono sempre stata io e non ci vado leggera...il guaio è che per loro sono ancora una bambina di 5 anni,pur avendo dimostrato spesso il contrario.che dire,o si rassegneranno loro oppure io...
Si, scusa, lo avevi anche scritto all'inizio dello sfogo, il mio non è stato un grande sforzo intuitivo... :) Però fratelli e sorelle sono un'altra "cosa" che non puoi sapere come esce (come l'anguria, per intenderci), solo che almeno, in quel caso, i genitori distribuiscono in genere equamente preoccupazioni e rotture ;) Sono sicura che col tempo diventerai sempre meno la loro bambina e sempre più la loro confidente. Che è un ruolo che ha altre rogne, ma almeno sarai trattata da pari e le tue scelte rispettate. L'importante è che comunque ci sia affetto, anche se dispensato in modo sbagliato.
Cosa succederebbe se arrivassi alla fine dell'argomento quando ti criticano?
Comunque puoi illustrare loro che delle critiche ad cazzum non servono niente a nessuno, son frustranti e basta. Se fossero davvero capaci, farebbero critiche costruttive.
farnight a volte manco ci arrivo alla fine...sto in torto spesso e volentieri per partito preso,a volte mi stanco di esprimermi con chi non mi sta a sentire...mio padre ha il pessimo vizio d'interromperi mentre parli,una volta è capitato a me e sai che m'ha detto?ecco,non mi fai mai finire di parlare!se il buongiorno si vede dal mattino...
Ciao Amethos,sai cosa ci faccio io con l'erba cipollina dei vicini? la uso come spezia in cucina anche se non so' cucinare. scherzo,qualche volta miandi a cagare :) seeeee mio padre e Setanta la ragionano in modo identico.ti ho detto tutto.quando parlano non hai diritto di replica.poi politica,borsa.che due maroniiiiiiiiiiiiiiii. sono d'accordo con Logica,e vorrei aggiungere,per me la via del perdono e' la via della pace interiore.sono cosi',ti vogliono bene e' quello che conta
Vaisereno: "mio padre e Setanta la ragionano in modo identico" Ahahahah. Mi hai fatto ribaltare dalle risate
Vaisereno: "mio padre e Setanta la ragionano in modo identico" Ahahahah. Mi hai fatto ribaltare dalle risate
Ciao socia :) adesso sara' li ad affilarsi i denti da vampiro hahahahahaha
amethos cara, non voglio non fare un commento. Sai quanto ti stimo, quello che penso di te, la tua forza interiore e capacità che hai sempre dimostrato, soprattutto una grande dignità.
con questa premessa passo a dirti che i rapporti con i genitori sono complessi, sono un universo costruito durante tanti anni di vita insieme, dell'essere, anche nelle ipotesi più assurda, "una famiglia".
I loro sentimenti e la loro mente sono sempre a noi complicati, e loro lo fanno di più se non creano empatia, sensibilità, amore, dedizione e soprattutto ACCETTAZIONE del figlio.
Alla base del tuo problema ci sono tante cose cara amethos, che sicuramente potresti raccontarci per ore e ore tanti eventi, tanto dolore, tanto senso dell'inadeguatezza, quel poco calore, anche se dimostrano fisicamente una certa affettività.
Quindi, trovare il perché e il percome è una cosa veramente da seduta psicologica. Parlo anche per mia propria esperienza, che come tanti, trova dei percorsi molto complessi e sofferti, che comunque mi hanno portato ad essere più serena.
Dal mio posso garantirti cara che potrai passare ore e ore e non troverai la risposta, perché sarebbe come scoprire la ricetta per fare l'oro. I conflitti sono quello, il non sapere e il non capire. L'unica cosa certa che ti posso garantire cara, è che la risposta si trova nell'equilibrio interiore. E' facile a dirsi, difficile a farsi soprattutto nei confronti dei genitori. Ma è l'unica via.
In pratica molte volte bisogna cercare il proprio equilibrio, le risposte a noi utili e sufficienti, per poterci poi confrontare, o quanto meno porre di fronte al rapporto con i genitori. siamo noi che, purtroppo (l'ideale è ben altro) dobbiamo aprire la mente e pensare che noi non siamo sbagliati, che il rapporto è quello che loro hanno anche voluto e proposto e che hanno la capacità, come tutti i genitori, di manipolarci anche con un solo sguardo. Capendo questo, senza giustificare loro, ma come una risposta concreta alle continue domande e crisi, potrai guardarli un po' distaccata, pensando di più a te e consapevole che comunque un rapporto, per negativo che sia, bisogna averlo (ovvio nel limite del possibile) con i propri genitori. Ne va della serenità interiore.
Non so se mi sono spiegata bene, io ci sono riuscita, mi sono fatte tante domande, ho sofferto tanto, non capivo perché se per me erano importanti, non lo fossi io per loro; perché i loro atti di egoismo; perché non c'era comprensione. fino alle crisi di separazioni per anni con mia madre. La risposta l'ho trovata nel modo più semplice possibile, lavorando su di me, dandomi il vero valore che ho, e guardandoli nella loro condizione umanamente normale e criticabile. Con le aggravanti e le attenuanti, tutto, per farmi una ragione e capire che la vita è bella perché è mia, perché devo difendere i miei sogni e il mio futuro, perché quello che perdo lo perdo io, e non loro, ed è troppo preziosa per sprecarla ancora nella conquista di un amore che è relativo (dovendo essere pieno e totale) nella ricerca dell'accettazione e del perché.
scusa quanto è lungo, spero di darti un nuovo punto di riflessione e un'altra chiave di lettura.
Tieni duro cara, un abbraccio forte forte, e pensa che sei grande immensa, e tu vali tanto e meriti il meglio.
amethos79, se vivi da sola e non ti sta bene come si comportano i tuoi genitori, digli semplicemente che non vuoi avere più nulla a che fare con loro. si sono fatti la loro vita, tu fatti la tua. non ti fare condizionare da loro. ti criticano? e che te ne frega, sbattigli la porta in faccia e basta. hai la tua vita, che è corta e finisce improvvisamente, non te la rovinare, il passato è andato, guarda al futuro.
e già...parlano dall'alto dei loro posti fissi....e si permettono di giudicare..
buongiorno a tutti ragazzi miei :) anzitutto,grazie ancora per i consigli!luce,se mi vuoi fare piangere,sappi che sei sulla buona strada,mi hai commossa!ndrecchia purtroppo vorrei essere più stronza,poi penso che cominciano ad avere una certa età e hanno solo me...ciò non vuol dire che debba continuare a piegarmi ai loro capricci,ho la mia vita in primis da seguire e degli obbiettivi da raggiungere!anonimo,mia madre non riesce a rientrare nell'ottica del precariato perché ai suoi tempi non esisteva e mi duole dirlo ma non ha l'elasticità mentale per capirlo,è un po' troppo pragmatica.mio padre...beh mio padre invece della vita ha capito tutto!come mi piacerebbe essere così cinica :|
amethos79 allora se vuoi fare un atto di amore verso di loro continuando a frequentarli, questa deve essere la tua forza e la tua grandezza, li ami perchè sei superiore e compi una buona azione. ma quello che loro ti dicono non ti dece scalfire, sono loro in torto, non si rendono conto di quell che dicono.
evidentemente no ndrecchia :( penso che dopo tanti anni passati separati per lo stile di vita non troppo ortodosso di mio padre,si siano ritrovati come due perfetti estranei e non si sopportano.triste a dirsi,ma probabilmente sono due fra le persone meno adatte al matrimonio a questo mondo,avendo il carattere l'uno dello scapolone e l'altra da zitella lavoratrice.farò quest'atto d'amore ma pensando un po' più a me,questo è certo :)
ma che te ne importa? sono due vecchi ch hanno vissuto in un'epoca di provilegiati dove si trovava lavoro facilmente. non lo capiranno mai quanto sia difficile lavorare oggi.
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

scusate se mi sono mangiata qualche lettera,ma ho scritto di getto...