Mar
25
Feb
2014
E di ni nuovo io
Triste ed arrabbiata con me stessa. Delusa di me stessa, tanto. Ho sbagliato e sto pagando. Ho sbagliato tanto e non riesco a perdonarmi. Un mese fa mi hai lasciata. Mi spiego: abitavamo sopra mia suocera. Io ho lasciato il mio paese per stare con mio marito. Sua madre mi ha detestata dal primo momento. Suo padre era (e continua ad esserlo) un retrogrado e maschilista e sua sorella, non so bene il perché non ha mai voluto rivolgermi la parola. Nonostante tutto mi sono adattata, ho imparato la lingua e volevo stare con te, amore mio. Un mese fa, tua madre per l'ennesima volta mi ha provocata. Quello che ho fatto non è giusto, lo so. Ma dopo tre notti insonni, starmene a casa quasi tutto il giorno perché non trovavo lavoro e sentire tua madre che sbatteva le porte (più di cinquanta volte al giorno, giuro) e che parlava forte e starnutiva che la sentivi fino al centro , non so chi sarebbe rimasto normale. Si, lo ammetto: mentre mi insultava, assumendo l'aria da santarellina, ho preso il suo telefono e l'ho buttato per terra. Dopo, visto che stava per venirmi addosso, l'ho fermata con la mano e e lei ha finto che l'avessi spinta. Adesso, i miei gesti non sono sicuamente da lodare. Ma, per cinque anni e mezzo, abbiamo mangiato tutte le domeniche dai tuoi, perché non sapevi assumere una posizione, sempre preoccupato di quello che avrebbe detto la mamma. Ogni volta lavavo io i piatti, dopo esser stata lì ad ascoltare i tuoi che biascicavano come dei cani mentre mangiavano. tua madre poi cucina da schifo. Vogliamo parlare delle tre volte che lei stessa ha avuto un'intossicazione alimentare perché congela e ricongela lo stesso cibo più volte? Tua madre, mentre lavavo i piatti mi si avvicinava facendo finta di dover fare qualcosa e mi dava sempre spinte e gomitate. E quando glielo facevo notare negava tutto cominciando a piagnucolare. Poi mi tormentava tutti i giorni con i suoi problemi inesistenti, parlandomi di sua figlia...Ma il punto è: è casa sua e fa quello che le pare, no? Ma io testarda ho voluto continuare a stare con te. Perché ti amavo e ti amo. Forse il tempo chiarirà le cose e forse riuscirò a perdonarmi. Adesso mi hai sbattuta fuori. Ho fatto la figura della criminale. Sono stata insultata in tutti i modi, derisa e presa in giro. Poi hai dato tutta la colpa a me. Avete pure cambiato le serrature...Sto male. E poi mi parlavi di figli. Io ti dicevo di non volerne, ma non era vero. Non li volevo lì in quella casa. Poi ti dicevo che non li avrei voluti da te. Lo so, cattiveria pura. Ma cercavo di darti una svegliata. E mi hai buttato addosso tutte le colpe. Mentre piangevo disperata perché mi hai subito parlato di divorzio e cercavo di abbracciarti tu ti sei allontanato respingendomi. E parlavi di figli, tu! Che quando ti ho chiesto per una volta lo scorso gennaio di venire con me dal ginecologo, te ne sei rimasto due minuti, ti sei alzato dicendomi che te ne andavi. Grazie. Quando mia madre due anni fa ha avuto un ictus, mio padre l'ha trovata per terra in un lago di sangue e son corsa come una matta a prendere due aerei, tu eri irritato e quasi disgustato. E ti sei degnato di venire con me a trovarala dopo due anni. E ti sei permesso di dire che certe cose non accadono per caso perché mia madre era stata alcolizzata per pù di vent'anni....e allora? Chi ti da il diritto di giudicare? E tua madre che ha maltrattato psicologicamente la propria nipotina da quando aveva due anni? Tu, tanto perfetto, che mi dici che a casa tua (dei tuoi, perché non avevi le palle di andartene) non c'è posto per me, perché tuo padre è molto arrabbiato. già, ma quando mi considerava una serva e mi guardava come se non avesse mai visto una donna in vita sua? Io adesso, cosa faccio? Sono venuta in Italia da mio padre e da mio fratello. Per fortuna mio fratello è normale, ma mio padre mi giudica dicendo che è tutta colpa mia perché ho un brutto carattere. Che gioia! Io che avevo lasciato il mio paese d'origine, la Croazia per andare a studiare in Italia, dove ho lavorato, sono stata bene, mi ero fatta un sacco di amicizie...e adesso? Sto ripartendo da zero. Mia sorella mi ha insultata tramite Fb in tutti i modi possibili ed immaginabili. L'unica cosa che mi resta da fare in questo momento è andare ttti i giorni a trovare mia madre invalida alla casa di riposo. Lo so, dopo la pioggia viene il sole. E scusate della lunghezza, ma son triste. Mi manca mio marito. Purtroppo lo amo. Purtroppo. E non riesco a darmi pace. Odio svegliarmi la mattina perché non so se riuscirò a superare il giorno ed odio la sera perché so che non dormirò e se lo faccio dso che dovrò svegliarmi di nuovo. Non si può semplicemente smettere di vivere a comando? ;( Diciotto anni non si dimenticano così...
12 commenti
Concordo con Fata
ChoppyChoppy alle 10:07 del 25-02-2014
Assurdo! Questa non è vita, non è vita di coppia, è sono galera e anche delle peggiori! Nonostante tutto e tutti puoi trovare di meglio! Auguroni!
Panoramico alle 10:17 del 25-02-2014
*solo galera
Panoramico alle 11:01 del 25-02-2014
pensa che ti sei liberata da un budino molle...pensa che per fortuna non ci hai fatto figli...pensa che merda è e che bella persona,invece,sei tu.un abbraccio
CopyCat alle 11:08 del 25-02-2014
- Chi è causa del suo male pianga se stesso. Sapevi benissimo com'è tuo marito e lo hai accettato. Bastavano due conti sinceri con te stessa per evitare tutto questo.
- Ci sono troppe brutte cose da entrambe le parti per dire che lui è cattivo e lei è buona. Semplicemente, non eravate fatti per vivere insieme.
rosarossa alle 12:20 del 25-02-2014
rosa ni...in parte mi trovo d'accordo,ma penso che lui sia stato proprio uno schifoso...che dell'uomo non ha nulla a parte il gingillo lì sotto...son cose gravi quelle che ha fatto...ma io non me la prendo con lui,ma con chi lo ha fatto,perché le madri son brave a fare i lavaggi del cervello sui figli maschi
CopyCat alle 13:16 del 25-02-2014
Che schifo la madre di tuo marito sembra una famiglia di animali lasciali stare che tu puoi avere di meglio
atiamo alle 17:23 del 25-02-2014
Ragazzi, grazie
di cuore del sostegno. Rosarossa, anche tu hai ragione. E' che io ragionavo col cuore e credevo che le cose potessero cambiare in meglio...
Soldatina alle 18:41 del 25-02-2014
Ciao Soldatina cara (il cara,e' scritto grande come una casa) mi sono commosso nel leggere la tua storia.penso,è inutile che dico cosa penso di quella gente dal valore umano e personale che hanno,che è al di sotto dello zero piu' assoluto. consentimi di dire che sei una persona di una forza incredibile.questa forza l'hai solo momentaneamente messa da parte.e ancora non ti sei resa conto che proprio ora stai iniziando a vivere.e puoi riprendere la tua vita e viverla libera .ecco questa parola in questo momento ti si addice alla perfezione.liberta.liberta da tutto quello,consentimi di dire.schifo di persone. poi,ok ami ancora (quell'uomo?) no dai uomo è un offesa alla cattegoria.direi.un macaco.si te cara mia ami un macaco. e ti invito a guardarlo non con gli occhi dell'amore che ci distorgono la visuale.ma guardarlo per quello che è veramente.e ti renderai conto di quello che è. riprendi le redini della tua preziosa vita.si ci vorra' un po' di tempo.ma questo dipende anche da te.quindi,rialzati,lotta e AMATI. forza. ti mando un grande abbraccio
vaisereno alle 20:57 del 25-02-2014
Grazie vaisereno!
Trovi sempre il tempo di dire qualcosa di buono. Auguro il tutto il meglio a te ed alla tua stupenda moglie. Non ho avuto il piacere di "parlarci", ma dev'essere una gran donna, vista la libertà che non ti toglie nell'essere te stesso. Siate sempre felici. Vi auguro una notte serena. Grazie, grazie mille
Soldatina alle 21:35 del 25-02-2014
Grazie Soldatina,ma proprio grazie di cuore.ci tengo a dirti ancora.amati,ama la gran bella persona che sei.inizia a guardare la vita dalla prospettiva giusta :) buona notte serena.un abbraccio
vaisereno alle 22:32 del 25-02-2014
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Perdonami la domanda, so che 18 anni sono tanti, ma come fai a dire di essere innamorata di un uomo che si irrita e si disgusta se vai a trovare tua madre che ha avuto un ictus? O.o
Per quest'uomo tu ti sei annullata, è questo l'errore. Non che hai tirato uno spintone.