Dom
12
Gen
2014
"Voglio diventare anoressica"?
No, non è lo sfogo di una ragazza in carne che vuole diventare una modella e sbaglia i termini da utilizzare; non è in definitiva nemmeno lo sfogo di una che vuole dimagrire perchè davvero considera la grassezza il problema centrale della sua esistenza. Per carità, è stato così per molto tempo, ma ora no.
In fondo cosa mi manca? Sono normopeso, tutto sommato a detta degli altri carina, mia madre ha un posto fisso, vado bene a scuola, ho diciotto anni e dovrei sorridere alla mia vita radiosa e promettente, non è vero?
Peccato per la fobia sociale, per l'essere disadattata, per il soffrire di panico da interrogazione, per il non aver mai accettato il mio corpo, per l'aver paura del mondo. Mi chiedo solo perchè la moglie di quell'uomo così gentile, il proprietario del negozio di detersivi vicino alla mia casa, quel mio compagno di scuola, siano dovuti morire giovani lasciando tanta disperazione attorno a sè, ed io debba vivere come un parassita di me stessa desiderando di sparire, tanto il mondo è solo capace di ignorarti e dirti che drammatizzi tutto?
"Bisogna chiedere aiuto", dite? Pensate che non ci abbia provato? In maniera diretta e indiretta, con tutte le parole e i gesti possibili? Nessuno mi risponde, nemmeno se devo chiedere un'informazione burocratica, figuratevi quando chiedo un supporto psicologico.
"Non bisogna piangersi addosso ma agire? Non bisogna commiserarsi? Anche per gli altri è difficile?" Eh già, come darvi torto! Infatti quelli che sono attorno a me lavorano di sicuro più di me, hanno sicuramente più problemi di quelli che ho io, sono sicuramente più disponibili a sforzarsi, è solo una mia paranoia il fatto che per avere un minimo di approvazione io debba fare il triplo di quello che fanno gli altri, perchè che io mi sobbarchi i problemi e gli oneri di tutti è ormai scontato, mica mi dovete ringraziare!!Lo vedo come è difficile la vostra vita, quando piantate tragedie perchè il fidanzato non vi risponde sulla chat o perchè la vostra gonna bianca si è colorata di rosa durante un bucato, mentre io devo essere accusata di essere esasperante se soffro di panico sociale e rischio di morire sul colpo di infarto perfino per un'interrogazione.
"Per dimagrire basta muoversi e mangiare meno", dite? Già, avete assolutamente ragione, sei anni di bulimia non stati che una perdita di tempo, come sono stata stupida fino ad ora! E poi è sempre colpa delle mie manie di persecuzione se mi sembra che intorno a me non si faccia altro che ferirmi sputandomi in faccia Verità Assolute che non ho mai richiesto. Colpa della mia immaginazione se ho l'impressione che il mondo rida di me quando faccio una domanda all'insegnante di filosofia, quando voglio sapere qualcosa che mi interessa e voi non vedete l'ora che la lezione finisca, quando riporto un'esperienza in una conversazione e tutti mi guardate come se fossi una bambina scema.
Voglio diventare anoressica.
Voglio diventare così magra che nessuno avrà più un cazzo da ridere, così magra e pallida e malata che farò pena a tutti, perchè ho bisogno di un po' di comprensione, magari anche di compatimento, di pena, DI QUELLO CHE CAZZO VOLETE VOI, e poi voglio morire in silenzio e con tranquillità.
Ah, morire è vigliacco, vero? Il mondo intorno è coraggioso e affronta i suoi problemi a testa alta, vero? Sono stupida perchè sono giovane, vero? Sono stupida ed immatura, vero?
Ah, se mi taglio le braccia è perchè sono una manipolatrice che cerca attenzioni? E lo sono anche quando mi chiudo in camera a piangere in silenzio, VOI mi venite a cercare, VOI mi chiedete insistentemente perchè piango e se reputate il motivo inadeguato vi prendete anche la libertà di incazzarvi e darmi dell'infantile?
E va bene, allora vorrà dire che se per chiedere di essere trattata come un normale essere umano devo ridurmi a questo, voglio essere una crudele manipolatrice.
6 commenti
ragazza dello sfogo. Ho letto con molto interesse quanto hai scritto. Ti devo dire che basta rileggere tutto per trovare le risposte, tu le sai, esponi il problema, poi segnali pure la soluzione.
Ti rendi conto della tua consapevolezza? ma lo sai quanto è importante questo.
Tranne i desideri autolesionistici, credo che hai del gran materiale da analizzare e da elaborare per finalmente prendere la strada della liberazione a tutto.
Sai cosa sembra? una parte di te che urla il problema, l'altra che immediatamente ti dice cosa fare. Mi sa che ci vuole un salto di qualità, un qualcosa che faccia scattare quella molla pronta in te, per risolvere i tuoi problemi.
Io vedo una ragazza con molte potenzialità, confusa e avvolta nel dolore, che non ti fa vedere il sole, appena fuori a pochi passi da quella nebbia che sta oscurando la vita che puoi veramente avere.
Cara anonima, non devi chiedere a nessuno per un aiuto psicologico devi semplicemente agire, cercare un professionista che ti possa aiutare e fissare la visita, ne hai sicuramente bisogno. Purtroppo non credo che tu da sola riesca a farti passare l'ansia sociale, sei consapevole del tuo problema ma allo stesso tempo non riesci a trovare la forza per uscirene. Io credo che tu abbia bisogno di tanto amore magari non te ne rendi conto ma c'è stato qualcosa nella tua vita che ti ha fatta sentire inadeguata e priva di un elemento fondamentale e cioè l'affetto. Le frasi che ripetiamo ogni giorno a noi stessi ci cambiano, se tu dici a te stessa ogni giorno di voler morire pian piano morirai, magari non in maniera fisica ma moralmente. Vuoi veramente fare questo a te stessa? Spegnerti lentamente come una candela a 18 anni? Reagisci, amati e ripeti ogni giorno a te stessa quanto vali.
Sono d'accordissimo con gioia chiedi a un professionista, se avessi male a una gamba o alla pancia ci saresti già andata e allora? Adesso hai male dentro e ci vuole un esperto in ste cose
anonima
Critiche e solo critiche.. Voglio diventare anoressica, non mi importa fare pena agli occhi degli altri.. Ma voglio essere anoressica perché così mi faccio schifo.
Passare da un estremo all'altro non ti aiutrebbe (sei sicura di sapere perché vorresti diventare anoressica?).
È la ricerca di un equilibrio ciò che ti serve.
Com'è che hai chiesto aiuto?
Com'è organizzata la tua vita?
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Ti direi che ci siamo dovuti passare tutti, che la tua età è quella più delicata, ma con te queste frasi non funzionano, eh?
All'inizio per tutti è solitudine. ma è solo alla partenza, da quell'età in cui ti "svegli" e senti di avere dei bisogni di essere ascoltato, compreso, guardato, preso per mano, ecc ecc.
E la cosa può essere facile o difficile.
Facile, se ti concentri su altro, se vivi la tua vita concentrandoti sulle priorità che serviranno a darti una vita migliore per il futuro come lo studio, il lavoro o i tuoi vari interessi.
Difficile se vuoi tutto e subito. Se pretendi che tutte queste attenzioni ti siano rivolte immediatamente. E non sto dicendo che non ne hai bisogno o che non te le meriti, ma rimane comunque un bisogno che ti tiene schiava, che provoca un circolo vizioso perchè viene alimentato da se stesso, proprio una malattia.
Il fatto che tutto il tuo mondo ti sia contro, o che ti sembri tale, non vuol dire che sarà sempre così. Purtroppo è la percezione del tempo che ci fa sembrare che le cose non cambino mai, ma le cose in realtà cambiano. Sta a te mettere tanti mattoncini su te stessa per diventare una persona migliore, o peggiore. Con le esperienze e la pazienza, perchè le cose buone nella vita arrivano devi solo tenere gli occhi aperti per saperle riconoscere e apprezzarle, e arrivano per tutti, anche per te.
Se hai qualche minuto da sprecare vorrei invitarti a guardare il cortometraggio "Il circo della farfalla". Cercalo su youtube sottotitolato.