Mar
21
Mag
2013
figlio di me stesso
Sono invidioso di tutti gli amici/conoscenti che hanno o hanno avuto un rapporto vero con il loro padre. Un mio collega mi racconta di quando ha restaurato la sua Vespa con il padre, ora morto, un altro di quando insieme hanno sistemato la loro casa, ecc. ecc.
Io invece, come da titolo, mi ritrovo figlio di me stesso. Manco orfano, magari poter accusare il destino della mancanza di un padre, magari...
Da una parte mi trovo un padre che mi ha abbandonato dopo il divorzio da mia madre, dimenticandosi completamente di me: mai avuto un centesimo, mai un biglietto d'auguri per un compleanno, mai nulla di nulla.
Mia madre, felicemente risposata, quand'ero piccolo mi ricordava continuamente la mia condizione "il figlio di quell'altro", "sei come quell'altro", tanto da costruire un nuovo comandamento in casa nostra: "non nominare mai il nome di tuo padre, nè chiamarlo padre, nè fare riferimento a lui se non tramite un lungo e complicato giro di parole."
Chiaramente dare un titolo elettivo al suo nuovo marito era un attimo, ecco così che il secondo marito di mia madre divenne "papà". Certo, un bambino di 4-5 anni che vede finalmente una persona da chiamare papà non si lascia sfuggire l'occasione, ed eccomi qui, a chiamare "papà" una persona che mio padre non è, a farci i regali per la festa del papà, ecc.
Lui da canto suo cosa ha fatto? Mi ha portato in giro come fossi suo figlio? NO! Prendeva gli onori e i titoli, ma gli oneri non erano suoi.
All'inizio pensavo fosse una questione economica, quindi avevo imparato a non chiedere, poi all'arrivo del mio fratellastro (figlio del 2° marito e di mia madre) ho continuato a pensare che lui fosse più fortunato di me e che i tempi fossero cambiati, quindi ero contento per lui perché poteva avere cose che io non ho mai avuto. Nel frattempo avevo iniziato a lavorare (me ne ero andato di casa), e mensilmente mandavo 1/4 del mio salario a mia madre...
Alla fine della fiera mi sono sposato, in mega economia (11 presenti) perché con i soldi del salario e basta non ce la facevo, e i soldi che mandavo per aiutare i miei (ma che speravo venissero accantonati per me) erano stati tutti spesi...
Dopo anni di matrimonio duro (a contare gli spiccioli per mangiare), finalmente compro casa accollandomi un mutuo a vita, nonostante i miei mi avessero sempre osteggiato, minacciando che non avrebbero messo alcuna firma, ecc. ecc.
Fatto sta che mi sono fatto la casa da solo, due macchine da solo (anche s adesso in 4 a fine mese arriviamo per un soffio), e finalmente i tempi son cambiati: infatti hanno aiutato il mio fratellastro (non sposato, senza famiglia), a farsi la casa: gliel'hanno comprata e restaurata, gli hanno comprato la macchina, ecc. ecc.
Ora vedo movimenti strani, gli stessi che ha fatto mio padre per dissimulare l'eredità, e mi sa che la prenderò nuovamente in quel posto.
Posso essere invidioso di chi ha un rapporto normale con suo padre???
8 commenti
Certo che puoi essere invidioso..ti stanno trattando e ti hanno trattato sempre come un zerbino...facile a dirsi difficile a farsi ma mandali a cagare!!! e citando una frase di un'utente che è qui:
Rileggiti..
hai avuto sfortuna con la tua famiglia, tua madre poi io la schiaffeggerei..che il secondo marito avesse preferenze poteva anche passare (naturalmente è crudele) ma tua madre non ha giustificazione..vai li tira fuori quello che hai dentro e vattene.. o li farai capire quello che ti hanno fatto passare e si sentiranno delle merd... oppure mal che vada non avrai perso nulla..non voglio darti cattivi consigli.. magari qualcun'altro ti aiuterà meglio di me..
guarda io non ho un buon rapporto con mio padre, non lo considero nemmeno mio padre... quando mi capita di dire: mi ha aiutato mio padre, gli altri pensano che abbia un legame come la maggior parte delle persone con lui. Inrealtà non hanno idea di quante incazzature sono state necessarie per farmi aiutare da lui, per farlo interessare a cose che io da sola non potrei fare, per cause di forza maggiore.
non è una consolazione per ciò che hai vissuto, ma chi ti dice che anche per chi ti circonda dire: ho fatto questo con mio padre, non sia solo una "formalità"?
purtroppo l'invida nel tuo caso è la naturale conseguenza di come sei stato trattato ma credo che tu ti possa sentire anche stra-orgoglioso di come sei riuscito a costrurti una vita senza l'aiuto di nessuno cosa non facile di questi tempi. Per il resto quoto Angel...mandali a cagare.
Un'altra che mi sono ricordato del mio padre surrogato: tutte le feste di compleanno dei miei figli sempre col muso lungo, tutte le foto con lui con una faccia...
Infatti le foto ora le faccio stando attento a non inquadrarlo.
Devi essere orgoglioso di avere fatto tutto da solo.
Riguardo a eventuali problemi ereditari esistono le leggi e i tribunali per farle rispettare.
Urla in faccia tutta la tua rabbia
Prendi tuo 'padre' o tua madre, urlagli in faccia tutto quello che hai scritto qui. Non è tempo per aver paura o tentere le cose dentro. Smuovili...all' inizio sarà un trauma.Poi sarà rispetto e vendetta.
anonimo
io purtroppo un padre l'ho perso quando avevo 13 anni ,e credimi è meglio averlo un padre anche se non è TUO ,purtroppo tutti questi anni che ho vissuto con mia madre a differenza di raffozarmi mi hanno indebolito
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

Tutto qui il tuo rammarico? I soldi? Ti preoccupi per i soldi che ti sei perso? Io l'ho vissuta in maniera diversa. Mio padre non ha mai divorziato è sempre stato in casa ma non mi ha mai voluta. Ho passato la mia infanzia a difendermi dalle botte e a 17 anni sono stata sbattuta fuori casa. Ho smesso di studiare e mi sono rimboccata le maniche. Ora ho tutto quello che mi serve, una casa (MIA) e un marito. Non voglio nulla da mio padre nemmeno un cent! Dei suoi soldi ho fatto a meno quando dormivo nella chiesa e facevo la doccia in piscina.. Io sono meglio di lui e lo sei anche tu. Smettila di pensare ai soldi e pensa a quanto vale di più la tua persona, la tua anima rispetto alla povertà di quella di tuo padre!