Gio
12
Mag
2016
Competizione tra "amiche"
È brutto dirlo ma a volte è come se lei volesse solo sbattermi in faccia la sua felicità, la sua vita "perfetta". Non è per condividere la sua gioia con me; è per mostrarmela.
Mi chiama solo per invitarmi al matrimonio
Per dirmi che è incinta.
Per dirmi di quanto sia grande e bella la nuova casa a Lucca.
E l'atteggiamento è sempre lo stesso di 10 anni fa. Ma io non sono più la ragazzina di allora. Cerca di schiacciarmi, di risultare sempre la migliore in tutto, di prevaricare, di mettersi in luce oscurando gli altri. Me ne dovrei fregare... però devo ammettere che fa tutto prima lei: va a convivere, si sposa, aspetta un bambino. E sa bene che è ciò che voglio anche io, anche se siamo piuttosto giovani per queste cose. Dovrei esserne felice ma il modo con cui mi rende partecipe di queste sue cose mi irrita! Lo fa con il tono compassionevole di chi ha compiuto un miracolo o un'impresa eroica che gli altri poveri comuni mortali non potranno mai eguagliare neppure lontanamente!
Chissà se a me sarebbe venuto in mente di avvertirla se fossi stata al suo posto? No, infatti non le ho mica detto della mia laurea. La distanza è solo una concausa: è un'amicizia che non mi importa coltivare.
E poi perché ignora il mio attuale fidanzato? Come se non fosse importante. Non mi ha chiesto di conoscerlo eppure stiamo insieme da 3 anni e mezzo. Non l'ha invitato al matrimonio, mi invita a Lucca ma non mi propone di venire lì insieme a lui. Forse avrebbe voluto vedere in me una zitella! Se così fosse, almeno non si sentirebbe così inadeguata e insicura vicino a me.
Sto cadendo nella sua trappola, siamo ingabbiate nello stesso schema di sempre. Lei in fondo cos'ha? Nulla che vorrei davvero. È stata bocciata, non ha finito l'università (...lettere, il che è tutto dire...), è sempre stata grassa, ha un marito oggettivamente infantile, un lavoro inventato per cui se la tira...forse si rende conto anche lei di non avere molto di cui essere fiera e per questo cerca di affossare gli altri. Per esempio sottolinea sempre i miei difetti. Io con lei sono sempre stata gentile, incoraggiante, comprensiva, di supporto...ma ora sono proprio stufa! Davvero non capisco queste persone che ti affossano per sentirsi meglio e invece si rendono solo più ridicole!
Perché sento questa competizione? La crea lei?
6 commenti
Amicizia è una delle tante parole super inflazionate,ormai svuotata della sua semantica originaria, utilizzata ad cazzum per definire rapporti con persone ad cazzum, solo per sentirsi meno soli.
Una persona che ti affibbia dei difetti NON è un'amica.
Una persona nei confronti della quale non provi stima NON è un'amica.
Concordo con i commenti sopra.
Lasciala perdere....la zavorra "pesa"
Forse il problema è tuo proprio perché ti irrita. Può darsi che lei è' se stessa, un carattere euforico nel raccontare la sua vita. Te lo dico perché ho perso un'amica quando ho comprato la macchina era " triste" poi la laurea,,la convivenza, il matrimonio .. Poi, quando è' arrivato un figlio non ce l 'ha più fatta ed è finita l'amicizia. Io, non ho mai pensato alla competizione, è' la mia vita e la racconto e ho amiche 1000 volta più fortunate e non mi dispiace sentirle parlare di borse da 1500 euro e crociere in famiglia. Il problema è' tuo perché sei invidiosa, se non lo fossi non ti darebbe alcun fastidio.
:-I 'O muonno è pazzo.
la create entrambe
anche io sono una persona che tende spesso a cadere nella trappola dell'invidia: ho poca stima di e stessa e svaluto tutto ciò che riesco a ottenere, di contro vedo i successi, a volte miseri, degli altri con una patina dorata, questo genera frustrazione che genera invidie che generano ansia e rabbia.
Questo per dirti che più o meno capisco il meccanismo che si è venuto a istaurare fra te e la tua amica. Io credo che la competizione la creiate entrambe, è evidente che lei è ipercosciente (forse più del necessario) di tutti quei difetti che hai elencato, del peso, del fallimento all'università, del marito con un carattere infantile (che immagino sia una cosa che pesa notevolmente anche sulla convivenza) tanto da causarle una irresistibile necessità di magnificare ogni cosa che fa, anche cose di cui non ha grandi meriti. Probabilmente lei lo fa perchè se non vede l'invidia e l'ammirazione riflessa negli occhi altrui non riesce ad apprezzare se stessa, è come vivere in una stanza piena di specchi da cui guardarsi in ogni angolazione, ma credo che questo nasconda infelicità. lasciata sola, senza nessuno a cui raccontare le sue imprese, sarebbe in grado di essere, non dico felice ma almeno serena? riuscirebbe a costruire rapporti veri e profondi al di la delle vanterie?
d'altro canto, tu che vedi con occhio critico (fin troppo, devo dire, hai elencato i suoi difetti come una serie di fucilate) la sua vita, che la analizzi e che poi ti arrendi a definirla come quella che fa le cose per prima, perchè ne sei così toccata? Da quello che scrivi non mi sembra che tu sia insicura e abbia necessità di sventolare le tue fortune davanti al naso altrui (infatti non le hai detto della laurea, cosa che invece avrebbe potuto far rosicare parecchio una persona che ha mollato gli studi), il che è positivo, e non mi sembra nemmeno che questa tua amica sia abbastanza vicina alla tua vita da causare una consistente modific del tuo umore o comportamento...ma una cosa ti tocca molto, eh si, ti piace primeggiare eh? lei fa le cose prima di te. Non c'è nulla di male nel voler essere i migliori, o i primi, io la ritengo una spinta piuttosto naturale soprattutto in chi è un po' ambizioso di natura, quindi non pensare che io ne parli come un difetto, ma credo che sia uno dei punti di partenza per analizzare questa competizione fra te e la tua amica.
è evidente che tu sei competitiva, e vorresti essere la prima a raggiungere dei risultati che, ammetti anche tu, sono prematuri e comunque non dati dal merito personale. Forse sarebbe semplicemente il caso di diradare il più possibile i rapporti con questa persona perchè fa leva su una parte di te che è irrazionale e forse non riuscirai mai a controllare...
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"Non l'ha invitato al matrimonio, mi invita a Lucca ma non mi propone di venire lì insieme a lui. "
Mha, secondo me hai la scusa per non andare al matrimonio: non vuoi lasciare solo il tuo ragazzo e non te la senti di andare.
Lascia perdere la competizione e lasciala cuocere nel suo brodo.