Lun
30
Mar
2015
Sociopatia sinonimo di invidia.
Sono inividiosa di tutte le persone che riescono a socializzare senza problemi, ad essere interessanti e incredebilmente affascinanti.
Sono molto selettiva con le mie amicizie ed è vero che sono poco umile in quanto ritengo di essere un gradino sopra la media di molte persone. Io non voglio amicizie con gent stupida o che parli di Apple, o di futilità solo per convenzione sociale. Io vorrei qualcuno con cui condividere il mio disadattamento sociale che nasce da un'epoca storica ben definita. Non so bene cosa significhi avere degli amici.. Non ne ho mai avuti per molto tempo. Invidio coloro che alla mia età si godono la vita, mentre io sono spettatrice della mia e non protagonista. Invidio chi può viaggiare, invidio chi ha la forza di parlare a qualcuno sapendo di ferire i suoi sentimenti, invidio il coraggio di chi ammette i propri limiti ed errori.
E' che avrei bisogno di qualcuno che mi capisse, che mi ascoltasse e mi comprendesse.
Non ho neanche i soldi per andare da uno psicologo, ma tanto la diagnosi la so già.
Invidio chi ha una vita interessante che vorrei io. Invidio tutti..
Sono invidiosa del loro stare bene, del loro sentirsi bene, sono invidiosa delle loro vite.
Vorrei che qualcuno mi facesse capire il senso e la bellezza della mia senza giudicarmi.
Dovrebbe farlo il mio compagno, ma lui ascolta solo per rispondere e non per capire.
Vorrei davvero aprirmi con qualcuno ed essere voluta in amicizia per quello che sono..
13 commenti
In un certo senso, ti comprendo. Ma appunto, dovresti cercare di aprirti prima di tutto con la persona che ti sta più accanto in questo momento: il tuo compagno.
Di solito i problemi sono sia altrui che nostri, per un buon 50%.
La "diagnosi" dello psicologo non è mai scontata, anzi, si potrebbe aprire un mondo a te sconosciuto. Prova a sentire in una ASL se esistono psicologi gratuiti.
Come sei arrivata a questa situazione? Qual è il tuo percorso?
fai effettivamente qualcosa x piacere /interessare /conoscere qualcuno?
sai almeno cosa ti piace? Te ti interessi agli altri?
Non possono fare tutto gli altri e te ferma ad aspettare e sperare.
Solitamente il "disadattato sociale", oltre ad essere una persona timida e chiusa, tende a sentirsi sempre indaguato, ha complessi d'inferiorità immotivati. Non credono nel proprio potenziale e volendo riassumere hanno pochissima autostima e tendono a nascondersi.
Tu, invece, dici chiaramente di ritenerti "superiore alla media", perchè non parli di futilità (Io spesso intavolo discorsi leggeri o futili ma non per questo mi ritengo stupida, la vita puo' avere anche dei momenti "easy" e soprattutto non devo dimostrare nulla a nessuno) e quindi hai un'alta considerazione di te stessa. Dici di essere molto selettiva (ok, ci stà, ma tu credo che lo sia fin troppo e questo ti ha portato a farti terra bruciata attorno)come se solo pochissimi possano beneficiare della tua amicizia. Però, solitamente chi si ritiene superiore (e magari lo è, ma io tali soggetti non li ho mai incontrati)non cerca comprensione, approvazione negli altri, insomma, tecnicamente state bene pure da soli e di certo non vi fate il sangue amaro con un sentimento vile come l'invidia.
Da quello che scrivi non sembra questo il tuo caso, perchè dici di essere invidiosa delle altre persone (persone che però giudichi inferiori ma ottengo cose a cui tu non riesci nemmeno ad avvicinarti) ma non fai nulla affinchè lo stato delle cose cambi. Ti mostri invidiosa della vita di quelle persone che giudichi stupide, che però è più interessante della tua. Dovresti essere più indulgente verso il prossimo. Solo perchè uno parla di Apple non significa che sia un cretino o una persona superficiale. Ognuno di noi ha molte sfaccettature, però tu vedi solo ciò che ti fa comodo così da avvalorare le tue certezze, che però, di fatto, non hanno basi concrete, perchè sono tutte nella tua mente.
Tu vuoi che gli altri ti ascoltino e ti capiscano, ma anche gli altri vogliono essere ascoltati e capiti e soprattutto non giudicati. Parli come se tu abbia più diritto di altri ad essere ascoltata e non troverei affatto strano se tu ti ritenessi depositaria di qualche verità assoluta (sappi che non esistono) e sei molto facile al giudizio anche se non vuoi essere giudicata.
Infine, e qui sarò un pò brutale, le persone eccessivamente saccenti che hanno dei deliri di superiorità piacciono a poche persone. A me una che si pone come te a lungo andare mi farebbe solo girare le ovaie. Non ti stò dicendo di cambiare, ma solo di valutare effettivamente se tu davvero sei così superiore. Da ciò che scrivi, vedo solo una giovane ragazza che forse si proclama tale per avere l'alibi per non vivere, per non confrontarsi, per evitare le normali delusioni che tutti hanno. Addirittura ti sei autopsicanalizzata, così eviti pure che uno psicologo vero sfati le tue certezze, perchè senza di esse ti sentiresti persa. Addirittura, potresti aver paura di scoprire che tu non hai nessun disturbo, ma il semplice fatto di pensarlo ti autogiustifica e ti fa sentire pure "speciale".
Credo che stia a te uscire dalla tua gabbia sopraelevata e inziare a vivere, a goderti la tua età, a condividere, a divertirti e a prendere la vita anche con leggerezza, perchè nessuno verrà a cercarti, sei tu che devi fare il primo passo, visto che il problema è in parte è tuo. E oltre a pretendere di essere ascoltata, dovresti imparare ad ascoltare. Gli altri devono avere piacere a stare con te. Dici di invidiare chi riesce ad ammettere i propri limiti e difetti, quello sì che è sinonimo di intelligenza, inzia ad ammettere i tuoi limiti e i tuoi difetti. Invece tu vuoi essere accetta per quello che sei, senza nessun compromesso, senza ammettere limiti e difetti.
Sottolineo una cosa: Ci sono tantissime persone che hanno una vita piena pur non adattandosi alle convenzioni sociali e ai vari clichè imposti dalla società. Nonostante questo non si ritengono migliori, anzi, non si pongono minimante il problema, se ne fregano del giudizio altrui, tanto le persone troveranno sempre qualcosa per cui criticarti. E sanno mettersi in discussione senza vedere in questo un modo per adeguarsi.
Infine: "Mi ritengo un gradino superiore alla media". Chi ha stabilito questo media? Chi ha decretato le regole che permettono a te di definirti superiore? Li ha decretati la società, la stessa società da cui ti senti esclusa e alle cui regole non vuoi sottostare. La stessa società che dice cosa è accettabile e cosa no e che detta le mode che tanto aborri.
"E' che avrei bisogno di qualcuno che mi capisse, che mi ascoltasse e mi comprendesse. "
D'accordo.
Ma se tu allontani chiunque ti si avvicini per le motivazioni che hai scritto sopra, non è una contradizione?
Vuoi qualcuno, ma se quel qualcuno non rispetta al 100% le tue aspettative, viene allontanato, facendo ricominciare il ciclo.
Ti sei mai guardata dentro per capire le motivazioni per la quale provi tutta questa invidia?
Ti sei mai fermata per aprire una discussione con te stessa e cercare di dare una risposta ai tuoi "perché"?
normalmente essere un gradino sopra la media significa: avere delle qualità intellettuali riconosciute, per esempio voti massimi agli esami; avere degli amici che ti vogliono bene; non essere disadattati; e se vogliamo possiamo dire anche essere alte, belle e magre con un portafoglio pieno. Cioè, tutte cose che invidi ,chi le possiede non si sente neppure superiore alla media, e solo a sentir parlare una come te che quasi quasi fa' pensare loro di essere superiori.
Sociopatia? Spero di no...
Non sei sociopatica, sei asociale. Una persona è definita sociopatica (o antisociale, è la stessa cosa) quando non solo non sente il bisogno di socializzare, ma non prova emozioni e vuole,in generale, primeggiare ad ogni costo. Per un sociopatico le persone non sono altro che ostacoli, o al massimo strumenti utili al suo scopo, e infatti spesso sono altamente manipolativi. Disprezzano la legge, la giustizia e le norme del vivere comune, e infatti sono spesso persone pericolose. La sociopatia è l'altra faccia della psicopatia, e infatti alcuni serial killer sono sociopatici e non psicopatici. Anche se si tratta di un personaggio fittizio, Hannibal Lecter è riconosciuto come sociopatico. Pare che anche Amanda Knox lo sia.
Vai a lavorare e trova un bravo psicologo.
-ritengo di essere un gradino sopra la media di molte persone
Mah, evidentemente no.
Psicologia spicciola.
Leggendo i commenti mi rendo conto di come molta gente per mantendere il loro status di "commentatore assiduo" debba scrivere cazzate.
E' perfettamente chiarito il messaggio di questa persona in tutte le sfaccettature, e l'unica cosa che sapete fare è soffermarvi su una frase senza leggere l'insieme, o tra le righe.
E' inutile che provate a fare gli psicologi, a meno che voi non abbiate 2 lauree (triennale + magistrale), 600 ore di tirocinio e l'esito dell'esame d stato, sarebbe meglio evitare commentare scrivendo roba senza cognizione di causa estrapolando una frase che vi ha colpito, cimentandovi in supposizioni totalmente errate.
"Vorrei che qualcuno mi facesse capire il senso e la bellezza della mia senza giudicarmi."
Siete sempre pronti a giudicare gli altri, ma in realtà siete degli ipocriti del cazzo.
In realtà è lei stessa che si è giudicata come una persona invidiosa. Se invidi gli altri fai qualcosa per avvicinarti a loro, no?
@Nome Utente
Ma il tuo commento non è una contradizione a quello che hai appena scritto?
Nel momento in cui hai scritto che "molta gente è sempre pronta a giudicare gli altri, ma in realtà sono degli ipocriti del cazzo", non hai fatto lo stesso errore di cui tu parli, giudicando quelle persone "ipocrite"?
Chiedo soltanto eh, non voglio creare un flame.
Nome Utente. Qual è il problema, ti senti punto/a sul vivo? Forse non hai letto bene nè lo sfogo (l'autrice giudica e come se lo fa, e giudica anche se stessa) e non hai letto bene neanche i commenti, ti sei limitato/a a capire quello che ti faceva più comodo, forse anche tu come l'autrice pensi di essere superiore alle media? Non credo che tu abbia lauree in psicologia, nè master, nè tirocini.
Se l'autrice non vuole essere giudicata allora iniziasse a non farlo lei, oppure siccome lei è superiore allora non deve essere giudicata, siccome è migliore degli altri allora gli altri dovrebbera andare da lei manco fosse il messia?
Se l'autrice vuole risolvere i suoi problemi, l'autrice deve andare da un professionista (ma lei è talmente superiore che anche SENZA laurea si è già fatta la diagnosi ) e deve fare un passo verso gli altri, e se all'autrice non piace quello che abbiamo scritto, ci suggerisse quello che vuole sentirsi dire, visto che lei sa già tutto.
E non abusare troppo della parola "ipocrisia", quì forse l'ipocrita sei tu, a tutti fa piacere sentirsi dire esattamente ciò che vogliamo, peccato che con le pacche sulle spalle non si risolva un granchè.
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Non vuoi gente stupida che parli di Apple.... non sei nella condizione di scegliere gli amici e neppure di giudicare. Parlo spesso di futilità e non sono stupida, chi si erge a intellettualoide mi sta sulle balle soprattutto quando, come te, crede di essere un gradino sopra la media. Per cosa ? Hai forse vinto una borsa di studio? Hai amici? Qualcuno ha riconosciuto un tuo talento? Hai soldi? Non hai niente.