Dom
09
Mar
2014
...shhhhh
Suona solo il silenzio. Rimbomba e non smette di farsi sentire.Ora è un viaggio nell introspettiva interiore.Riuscire a capire se è reale o solo un momento di follia.Non esistono parole che possano dire il tuo nome.Non ci sono fantasie che sembrano materializzarsi.Un obiettivo comune sembra un utopia.Lasciarsi trasportare dagli eventi o viverli.Essere gli artefici di una fine è similare all uomo che preso dallo sconforto lascia scivolare la sua vita. Ci sono attimi che non verranno mai.Ossessione o amore?Amore è ossessione? Solo il silenzio accompagna i giorni che passano senza una meta.
19 commenti
esempio,se sto vivendo una situazione particolare.la vivo,sono consapevole di cio' che sto' vivendo.e se prende la piega sbagliata,gli si da una raddrizzata.almeno ci si prova.lasciarsi trasportare dagli eventi lo vedo come un,non essere vigili.quando ci si rende conto di essersi lasciati troppo trasportare dalla vita,dagli eventi si finisce al largo.e per tornare a riva ce ne vuole di strada.invece viverla e' piu' semplice
almeno,questo è quello che ho provato io personalmente
Frutto di un addio dettato dal non voler andare al largo.
Vivere sul filo di un equilibrista che vorrebbe lasciarsi andare per provare a volare e a razionalità che lo lega a continuare a camminare su quel filo.
vaisereno, riesci o sei sempre riuscito a vivere senza lasciarti trasportare dagli eventi?
Sono rimasto senza parole VaSe.mi hai descritto alla perfezione e ci hai preso in pieno.ti ringrazio mi hai fatto riflettere.ti spiego a grandi linee,non vorrei essere pesantino diciamo.in passato si,e sono rimasto schiacciato da tutto quello che è successo con mia moglie.la paura di perderla mi aveva fatto chiudere in me,avevo il rifiuto di vivere quello che stavo vivendo,diciamo ero presente fisicamente ma non mentalmente.e mi sono lasciato trasportare dagli eventi.finendo non al largo,di piu'.ora sta bene e tutto.ma sono consapevole per dirla in breve che non sara' piu' la vita di prima,ma appunto la vivo felice.poi si,come dicevi ogni tanto appunto per questo stile di vita diciamo nel limite.ogni tanto ho il desiderio di lasciarmi andare.ma ripeto sono felice cosi',di vivere la vita che sto vivendo.ma viverla,non lasciandomi trasportare. te?
comuque ripeto,cavolo che bei pensieri profondi che hai scritto
Non avevo un marito ma una persona a cui tenevo e tengo ancora oggi moltissimo.
Non stavo più vivendo. I giorni passavano e non riuscivo a staccarmi dal suo pensiero, perché sentivo che qualcosa non andava. Dopo un paio di test, i miei dubbi sembravano reali. Così ho dovuto chiudere quella confusione che non mi lasciava vivere la mia vita, un ossessione appunto ed ho dovuto mettere per rispetto verso me stessa in primis la parola fine.
Queste parole le ho scritte proprio in un momento di confusione assoluto, dove io ero stata l'artefice del dire che avevo dentro.
@vai sereno grazie per i complimenti
Hai detto proprio la parola giusta.quando sentiamo che e' il momento,dobbiamo cogliere l'attimo.fermarci e rifletere.come dici te come dei test.e questa penso sia una cosa che valga in generale nella vita.prego VaSe,ma grazie a te.mi piace molto riflettere e me ne hai dato la possibilita' :)
Ciao Vase, a me sembra, se non ho capito male, che il tuo scegliere razionale in realtà sia stata una costrizione che il caso ti ha portato. Quando ciò succede si crea un senso di "non so che" che deriva probabilmente da tutte quelle questioni che non ti permettevano di scegliere ma bensì trascinare: paura, insicurezza, ecc., che dal momento in cui si sceglie la rinuncia si fanno sentire senza più il riferimento concreto di prima che li assopiva, non so se mi spiego. questo causa spesso l'enfatizzare di un passato, nei ricordi, che non funzionava che non poteva essere, ri desiderandolo nel presente malinconicamente. Il fatto è che se gli eventi scelgono portandoci a quella situazione specifica di razionalizzare e scegliere, si tratta di un evento che nulla alla fina ha col caso. per siegarmi se io e te stiamo insieme e non andiamo d'accordo per qualche motivo o per fatti concreti, e continuiamo a starci per paura di stare soli o ecc., ecc., saremo noi, senza saperlo a creare quel blocco di eventi che alla fine ci costringeranno a scegliere perchè oemai nella situazione limite. se l'amore sia ossessione, io non credo lo sia. L'ossessionje è un muro che non ci fa vedere oltre esso, l'amore è libertà e infiniti spazi. Se i silenzi siano rimbombanti o meno oppure appartengano alla follia, non credo. la follia è tutt'altro che silenzio. la tua è malinconia. Ovvio se ho capito ciò che dici può darsi non abbia capito nulla uahuahauahuahauahuah
vaisereno sei un grande, ti stimo molto davvero per il coraggio la sensibilità e la gioia che hai per la vita e per l'amore ciao caro.
spesso tutti noi la follia la rendiamo romantica, coincidente alla nostra malinconia o al sentirci distinti o associandola a qualcosa che non comprendiamo di noi stessi. La follia però, quella vera, quella umana e psicologica, è una brutta bestia, è sofferenza! A volte la follia può creare sublimi mondi alternativi spesso confondendosi con la ragione, ma si tratta di altro tipo che ha probabilmente legami con l'ignoto umano complesso ed affascinate creativo ed artistico, ma che mai, sopratutto poi in rapporto individuo- contesto sociale, ha a che fare col silenzio :-D te lo dice un folle uahauahuahauahauahauhauah scherzo :-D
Grazie per l analisi che hai fatto e non ci sei andato molto lontano. Purtroppo la mia follia sotto forma di amore non mi permetteva di vivere la mia vita. Mi sentivo una stalker silenziosa. Silenziosa perché il rispetto degli spazi altrui sono inviolabili per me. Poi però li violavo, ci perdevo il sonno e si tramutavano in gelosie. Non mi piaceva quello che stavo diventando, non mi piaceva cosa stavo facendo. Da li l'amore per lui, stava diventando ossessione. Non riuscivo a capire perché non prendesse l iniziativa di vederci. Ho aspettato un mese, un lunghissimo mese di inferno per me. Un mese in cui la follia e l'ossessione per lui che chiamavo amore erano i soli protagonisti. Alla fine ho detto basta. Noi stavamo bene insieme, non c'era nulla che non andava. Se gli avessi chiesto di venire qui sarebbe arrivato in un batter di ciglia. Ma al mio fianco non posso avere una persona che vuole trascorrere del tempo con me solo su invito. La malinconia la vivo ora, ogni giorno, ora e minuto. Lui in tutto questo si è limitato ad assecondare la mia scelta, rendendola ancora più difficile senza un perché apparente. Il silenzio me lo impongo. Il silenzio me lo regala. Lui sa che ci sono ed io so che lui c'è. È un addio senza senso valutandolo sotto il profilo dei sentimenti, ma razionalmente è l'unica scelta per tornare a volare.
Scusate la lunghezza è uno sfogo nello sfogo.
Non preoccuparti sono l'utente forse più prolisso di tutti :-D quindi sei in una botte di ferro da questo punto di vista. anzi mi accingo a farlo:-D Se permetti Vase vorrei darti un consiglio per ilo futuro e senza invadenza di parlo sui generis. Spesso le persone, io compreso, tentano ad idealizzare nell'altro un qualcosa di se. Si vede l'oggetto amato per come si è non per come è in realtà, per quegli strani meccanismi iniziali di un rapporto che magicamente ci legano all'altro. Quando questa forma di proiezione, di idealizzazione diventa estrema per modi di essere ed anche per via della prepotenza della passione che si vive, ma sopratutto per il primo, allora può diventare ossessione e la gelosia per esempio, è atroce. per te a quanto pare l'indifferenza o questa forma di apatia, da parte sua, forse ti ha aiutato a scegliere e soffrire il meno possibile dandoti la forza per rinunciare. L'idealizzazione e il trasporto sull'altro di noi,l crea un altro noi che vogliamo tutelare (detta così è semplice ma è molto complesso). Una volta che lo abbiamo fatto, non siamo gelosi dell'altro o ossessionati dall'altro, ma in realtà tentiamo di difendere alla fine noii stessi e di questo siamo gelosi o ossessionati. In t5al senso l'ossessione non può essere amore, mi spiego perchè è ciò che lo imprigiona e che non ci permette davvero di conoscere l'altro. alcune persone per esempio hanno il temperamento di accondiscendere, spesso dicono di fidarsi ed intorno a ciò fanno cose che ledono persino la propria dignità In tal caso quando c'è un tradimento per esempio l'umiliazione subita (sesso per esempio) ci porta ad un feroce odio e si tende di dare la colpa all'altro di una fiducia che ha tradito ma che in realtà, non è stato così. E' stata solo la mancanza di conoscenza che ne avevamo per i motivi di cui sopra, che ora ci fanno crollare il mondo addosso e che ci ledono nell'intimo. Certo non sempre è così data la molteplicità dei casi. Il consiglio che ti volevo dare è questo. Cerca sempre di conoscere la persona con i difetti sopratutto e con la libera espressione senza proiettare aspettative ed idealizzazioni. Vedi quando sono prolisso? però lo meriti perchè ho capito che la tua forte sensibilità ti fa imparare da ciò che ritieni errato e ti fa migliorare ciao :-D
Ragazzi che dire, grazie a voi ho potuto approfondire alcune fasi della vicenda riuscendo a guardarmi meglio dentro per raggiungere una nuova consapevolezza che fino a poco chiamavo solo confusione.
Ciao Brigante,grazie di cuore.come dissi e lo ridico proprio sinceramente.sei una grande persona veramente,mitttticccooooo. ieri sera impressionante.mi sono ritrovato all'improvviso nello studio della dottoressa VaSe a fare una auto analisi :) aggiungo.questo sito e' bello e UNICO anche per questo.spazia dallo scherzare,parlare di tutto al guardarsi dentro e tirare fuori le proprie emozioni
Poi si logicamente dipende con chi si sta' parlando.e in questo caso siete due persone molto sensibili e profonde
grassiieeeee :-D Si c'è molto da imparare dalla dottoressa vase, non tutti sanno prendere le cose dentro e cacciarle fuori con tanta delicatezza ed introspezione, direi persino poeticamente, anche se io con lei sono stato molto prosaico :-D amo anch'io la poesia però :-D Anche da te c'è da imparare vaisereno. Non credere vaisereno che io non immagino la difficoltà e la forza che ci vuole per credere e portare avanti le cose che dici. penso che la gioia di vivere di amare e di avere i presupposti per portare avanti praticamente una tale comvinzione sia molto difficile. la vita è imprevedibile, i sentimenti non invecchiano mai e sono sempre con la luce rossa.
Nu nu nu nuuuuuuui Dottoressa proprio nuuuuuuu!
Grazzzzzzzie Brigante veramente.come sempre hai la grande capacita' e sensibilita' di far tirare fuori le proprie emozioni come non mai. VaSe,diciamo siete oltre al dott :)
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Un misto di poesia e riflessione.bella.una cosa è certa.vivere gli eventi,si magari non cercare sempre di cambiarli a proprio piacimento.ma comunque viverli da attivi e essere consapevoli di cio' che stiamo vivendo