Mer
04
Dic
2013
Volontà
Dovevo scegliere il sogno o la realtà? Io ho scelto il sogno. "Metti la testa a posto, studia e metti su famiglia", forse avrei dovuto scegliere la realtà che mi propinava mio padre? Mha! Ho studiato, due lauree, una giuridica ed una psicologica e sociale. seguendo quella strada, cioè quella reale, forse a quest'ora ero un affermato professionista, o un responsabile di chissà cosa in qualche buco del cazzo a fare sempre le stesse cose. sarei tornato a casa, fatto quello che c'era da fare come consuetudine, la mia vacanzina calcolata, il mio stress calcolato e poi mi avrebbero seppellito PAX UNA PRECE.
Invece ho scelto il sogno, la pittura, la musica la scrittura e la strada ed infine la gente ma solo per me stesso e senza ambizioni, e sono felice. Sembra che però sia in conflitto con l'altra fuori, realtà o sogno che sia. Ma poi una delle due mi dice che mancano i soldi che mi devo rimboccare le maniche per ogni cosa, che ci sono robe da pagare: forse questa è la realtà che in qualche modo affronto, che si interseca col sogno, o il contrario, appunto non so, so solo che quando sto con me stesso, che guardo il cielo attraverso la finestra, quando una rondine proprio in quell'istante saetta e si mostra, quando il sole mi sbatte in faccia i suoi raggi caldi, accecanti mi esplode dentro un'energia inesprimibile che mi rende invulnerabile e tutto il resto vano. Quando parlo con la gente, quando la vedo depressa, stressata, giù di corda, quelli che si odiano e che poi odiano gli altri, quelli che non hanno rivolto una sola parola umile al proprio Dio, qualunque sia ma solo perchè lo devono fare e gli parlano con regole e regolette inutili e prive d'amore, -quelli che colano il moscerino e non si accorgono del cammello-.Quando sento che tutta la certezza di quella realtà che mio padre, amorevolmente mi consigliava di vivere, non serve nemmeno a capire chi sia colui che appare allo specchio quando ci si specchia, perchè non esiste la certezza su questo mondo, allora credo che, sia sogno o realtà la mia scelta, e per quanto dura possa essere, è la via migliore e possibile per me, una via fatta di magia.
La via per poter trovare quella libertà e capacità di amare me stesso ed il prossimo e dare un senso vero alla mia vita, ma per farlo occorre sempre che la forza di volontà, la più potente energia che gli uomini hanno, un concentrato d'universo in un singolo individuo, sia sempre accessa. Sempre sempre sempre, ecco perchè scrivo ora, per ricordarmelo. Per dire a me stesso e consigliare a tutti, che nei momenti di difficoltà grossi o piccoli pratici o psicologici, non bisogna mai mollare perchè nulla al mondo è più importante di noi stessi e della nostra libertà che ci permette di conoscerci, senza egoismo, solo per la conoscenza, per quella spasmotica sete di conoscenza che poi ci insegna ad amare veramente e a combattere contro chiunque voglia togliercela, ed infine contro la paura di vivere.
6 commenti
bello ciò che scrivi
Bello ciò che scriv, ed è tutto vero. Non potrei trovarmi in disaccordo con ciò che dici.
c'è un però. siamo soggiogati in tantissimi ambiti da quando nasciamo, ci fanno credere che il mondo e la realtà sia effettivamente come viene vista da tutti. Non è cosi! Questo tipo di lavaggio del cervello manipola i nostri concetti di amore, di amicizia e di qualsiasi rapporto umano. Il concetto dell'amore nella nostra società è quello che chiamano il modello bambino dell'amore che abbiamo tutti quando nasciamo, ossia il primo concetto che nasce della nostra testa. Quella persona mi ama perchè si prende cura di me, perchè mi aiuta e mi risolve problemi che per me sono insormontabili. Questo tipo di ragionamento ormai assoldato e riconosciuto da tutti come buono è sbagliatissimo e responsabile di tantissimi problemi nella vita. Questo concetto porta dietro di se un sacco di ragionamenti e sono:
- se non fai nulla per me non mi ami
- se non ti preoccupi per me non mi ami.
- se non ti preoccupi per la mia felicità non mi ami
e quindi
- se non fai nulla per me io non sono felice
-se non ti preoccupi per me io mi sento perso
-se non fai nulla per la mia felicità io me la prendo con te.
Questi concetti sono tutti sbagliati ma riconosciuti come validi nella società, esempio classico:
lei va con lui ad una festa con gli amici di lui.
lui parla con i suoi amici e non caga la sua lei, lei si offende e si arrabbia.
Questo è sbagliato, ognuno deve essere responsabile per la sua felicità, altrimenti rischieresti cosa? questo.
Lei va alla festa degli amici di lui per fare piacere a lui ( ma in effetti a lei non interessa) Lui non parla con i suoi amici per stare con lei, parla poco con i suoi amici e parla poco con lei perchè leggermente irritato perchè lei non gli permette di fare ciò che vuole. Finita la festa il risultato è che entrambi non si sono divertiti, non sono felici ma cazzo, viva l'amore!!!!!!
Penso che tu stessi parlando di queste cose. Però sono convinto che questi ragionamenti debbano maturare dentro al tuo io come crescita, Allora riusciresti a vivere bene tra realtà e sogno, riusciresti a discernere come comportarti sia per non impazzire per le paure della società sapendo goderti i momenti belli della vita, sia sapere quando è giusto sognare e lasciarsi andare ai momenti belli della vita, il sole, una rondine che passa, un tramonto ecc...
quello che dici tu è giustissimo ma ho l'impressione che sia come Gesù descriveva i fanciulli, diceva loro sono senza peccato e sono genuini, lo diceva proprio per queste cose, perchè non erano ancora stati intaccati dai modi della società, erano liberi. Ma Le sue parole giuste sono state, " siate come fanciulli" e non siate fanciulli, c'è una differenza abissale.
Con questo non voglio ne criticarti ne altro, bellissimo ciò che scrivi e continua cosi! però ti posso assicurare che i problemi che riscontri nella realtà rispetto ai sogni possono derivare da ciò.
brigantuccio fossero tutti come te ...ti ammiro :)
Complimenti,e' stata una scelta coraggiosa.non e' da tutti avere il coraggio di inseguire i propri sogni
Grazie ragazzi per i bei commenti e qualche riflessione, se la mia esperienza e i miei pensieri giovano a qualcuno, chiunque sia, ne sarei enormemente felice
un pensiero mi va sempre a chi non è riuscito ad inseguire i propri sogni, chi ci ha provato, è caduto e non si è più rialzato perchè purtroppo non aveva una parola di conforto come la tua.
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grazie brigante,forse col tuo discorso avrò la spinta giusta per staccarmi dal marciume della mia ultima esperienza.un abbraccio :)