Mer
28
Ago
2013
Senza Titolo
Hai presente quelle lettere in cui scrivi tutto il testo, in cui sai esattemente cosa devi dire e poi, dopo che hai scritto,ti accorgi di non aver detto nulla di quello che davvero intendevi?
Quelle sono le lettere che scrivo a te,in cui non so nemmeno come iniziare...caro..caro papà,come ti insegnano a scrivere alle elementari?? No,tutta la tua arroganza non ci entra nell'aggettivo caro ;oppure ciao..ciao a chi? Non siamo nemmeno amici. Si,è cosi,me ne accorgo ancora di più stasera,mentre sei preso dal tua lavoro, dal tuo pc,dai tuoi 'affari'. Distratto. Diciotto lunghissimi anni senza una carezza,senza una parola di affetto,senza capirci o cercare di capirne un qualcosa ne di me ,ne di mio fratello. Mi sono stufata di parlarti,di cercare un dialogo,di fare il padre,talmente scema da cercare anche una possibile giustificazione a tutti i guai che hai combinato in questi anni.
La cosa che mi fa incazzare più di ogni altra cosa è che tu,tu, te ne stai li tranquillo,beato ignaro di tutta la sofferenza che,nonostante tutto,continui a provocarmi. Manco urlarti in faccia che ti odio è servito a qualcosa,a cercare un rimedio,a cercare di convincerci che ci vuoi bene,nulla. Impassibile. Ma tanto non mi avresti convinta nemmeno provandoci perchè tu ami solo te stesso.
Tu e il tuo ego da soddisfare in tutti i modi immaginabili come hai fatto nel corso degli anni del resto. Pensi che la mia sia solo irruenza dovuta ai miei 18 anni,ma non lo capisci che ti detesterò anche a 28,38,48 anni?? Ti odio quando fai la finta vittima,ti odio quando gridi ,odio tutto di te e in quelle poche parole che ci diciamo io non ti guardo nemmeno più negli occhi. Sono esausta di questa situazione del cazzo,stanca di volerti ancora un briciolo di bene,di salvare le apparenze.
Vivo di quei pochissimi attimi che ricordo in cui eravamo felici , fotografie,filmini...siamo nella stessa stanza e non ti accorgi neanche che sto piangendo..ma ti rendi conto,ti rendi conto della merda che sei....esco che è meglio di dover soppotare la tua presenza ,anzi assenza.
11 commenti
E invece i genitori non si scelgono, come non si scelgono i figli. E' suo padre ma anche un uomo, lei non può ancora capirlo perchè ne ha bisogno.
Spero che non sia un grande dramma quello che stai vivendo. Quando sarai più grande, ti auguro tu possa cambiare la tua visione delle cose.
magari si potessero scegliere i genitori...tutti fannoi errori ma certe persone figli non ne dovrebbero avere gli manca proprio quell amore materno o paterno da dare.che é la prima cosa.la cosa fondamentale.piu dell educazione dei valori piu dei soldi piu di tutto
ma che significa 'lei non può ancora capirlo perchè ne ha bisogno'? Mah...casomai ne ho bisogno,ma non posso capirlo e sopportarlo più per i suoi atteggiamenti.
Essere un uomo oltre che un padre non è una giustificazione valida.
Si, gli hai urlato in faccia che lo odi, ti sembra poco? E se lui non ti ha risposto o è sembrato impassibile, stai tranquilla che invece lo hai ferito molto. Ma cosa deve fare un padre, in questa situazione? Te lo dico io, deve sapere incassare e mantenere il controllo, perchè una cosa di questa, il giudizio di una figlia, destabilizzerebbe chiunque, e viene vissuto un po come fallimento.
Una domanda: Tua madre da che parte sta? Non vorrei che ti sei schierata dalla sua parte. Se tu fossi piccola piccola, avresti tutta la ragione del mondo invece hai 18 anni.
Lui sicuramente avrà commesso degli errori, ma tu però sei già maggiorenne e potresti cominciare a mettere un po di giudizio, è pure nel tuo nick: "L'amore vince sempre". Ti senti chiusa in un barattolo, un po ti fa comodo, e questo tuo sbattere sui vetri rimbomba sulle spalle di tuo padre,
che come essere umano, sicuramente ha fatto qualche errore. Impone vincoli e regole.
Comincia a cercare un lavoro, qualcosa da fare, un impegno oltre lo studio, mostrati capace di combattere per i tuoi obbiettivi, almeno provaci ma devi essere convinta, vedrai che avrai pure tuo padre dalla tua parte. Spesso i papà, sentono il dovere di fare crescere i propri figli forti, è una sorta di tempra un po dolorosa che sperano di dare, per prepararli nelle difficoltà della vita. A volte sbagliano perchè anche loro sono degli esseri umani. A volte anche loro sono vittime di incomprensione, purtroppo la vita è fatta così, amalo per quello che è.
Invece di giudicarlo, giudica te stessa, per come sei fatta e per i limiti che certamente anche tu avrai.
Se tu ritieni di essere abbastanza forte, dimostralo, se non lo sei cerca di diventarlo. Ma tutto questo lo devi fare solo per te stessa perchè se ti aspetti di vederli fieri, se ti aspetti delle gratificazioni, sappi che potrebbero non arrivare. E non è per non dare soddisfazione, alcuni sono fatti così. Alcuni invece si conservano tutto, se questo è il caso di tuo padre potrebbe essere che un giorno ti ricompenserà dicendoti che sei stata la figlia migliore del mondo, che lo hai reso fiero, e si sentirà felice, per aver compiuto bene il suo lavoro di padre.
Quello che scrivi è totalmente estraneo alla mia vita e alla mia situazione. Non capisco perchè completi estranei si spingano oltre con questi giudizi errati ed affrettati . Io mi sono solo sfogata,non cerco il parere di uno psicologo tirocinante.
Parere tra l'altro anni luce errato quando il tuo sfogo grida da ogni poro l'attenzione che cerchi da tuo padre.
Se invece di tirar fuori una saccenza spicciola si facesse attenzione a ciò che viene scritto, certi anonimi eviterebbero gaffe di questo genere
@Amor omnia vincit
Non ti preoccupare, quello che ho scritto è solo un mio sfogo.
appunto
Autrice dello sfogo, però non hai saputo scrivere neanche qui, io non ho capito, forse Setanta?
Però se era solo uno sfogo e non ti interessa niente altro sono parole buttate al vento.
io amor ti do solo un consiglio senza giudizio ne a te ne all'anonimo che ha la sua visione ne giusta ne sbagliate. io a 18 anni avevo i diavoli contro mio padre come tantissimi. Oggi l'unico di cui mi fido è lui che mi è rimasto sempre a fianco con tutti i difetti e pregi. Il fare i genitori come quello del fare i figli è il mestiere più difficile del mondo.
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I genitori si devono scegliere con cura. Quasi nessuno riesce a farlo.