Mar
27
Ago
2013
Dagli occhi si capisce l'anima?
La gente mi incuriosisce molto. Spesso mi soffermo a guardarla. Noto le espressioni, il camminare il modo come gesticola, come veste e ci fantastico sopra. La cosa che più mi attrae invece sono gli occhi, e non ridete anche quelli delle donne :-)
Questa passione però non è senza uno scopo ben preciso anzi! Guardo come li muovono, cioè capire i movimenti che fanno in base a cosa pensano e le emozioni che esprimono dentro senza dire, e perciò con molta delicatezza senza invadenza, tento di avere conferma per una mia ipotesi momentanea.
Spesso e con molta umiltà ci riesco altre volte invece sono completamente fuori strada e questo perchè il mondo che dentro ci portiamo è talmente complesso in base al grado di sensibilità e di un'infinità di cose in aggiunta che si interrelazionano. Pure quando ci prendo, senza mia soddisfazione che sia chiaro, solo per pura passione, ho la consapevolezza che comunque la fonte è sempre, in parte o totalmente, ignota anche intuendola più o meno.
Non so se mi spiego perchè è complessa la questione per me tantomeno spiegarla. L'altro scopo principale è l'espressione vera in se degli occhi! Sono affascinato per esempio di capire come possano essere nell'impatto della prima volta quelli per esempio di genio o si un folle! O quelli di un essere spregevole o il suo contrario, classificarli, ma credo che ciò, stando alla mia esperienza sia impossibile!
Ci sono comunque sia nel primo che nel secondo caso questioni più o meno comuni a tutti. Per i movimenti è più o meno semplice capire,si fa per dire, basta sapere le parti del cervello che si azionano per determinate questioni e sensazioni e metterci il proprio intuito empatia o perchè no anche grado di intelligenza e conoscenze. Noi quando parliamo, chi più chi meno, lo facciamo prima di tutto a noi stessi. Quindi, per fare un esempio e dirla in modo assai spicciola e in poche parole, sapendo che la parte destra del cervello spesso è più razionale, più inerente alla pratica cioè, è facile concludere che se uno guarda a dex, probabilmente ricorda esattamente e semplicemente ciò che ha fatto, senza metterci nulla di suo, (può anche creare è molto complesso e ripeto questo che scivo è assai semplicistico è solo per dare un'idea della questione) oppure quantifica conta descrive la realtà ecc..
LA parte sinistra, invece è diciamo la più fantasiosa :-) ( e ripeto fino alla noia perdonatemi, che è molto sui generis) Il guardare a sinistra, può significare che uno inventa, oppure pensa a se a come si crede egli stesso, ed è probabile che ad una domanda specifica, il guardare a sinistra sia segno di bugia per esempio, o di troppo entrare in se, per il semplice motivo che non ricorda soltando dati, ma ricorda ed inventa, oppure interpreta. NOn è scontato però questo perchè poi gli occhi si muovono sopra sotto ecc, possono andare a dex e six di continuo, ci sono i destrorsi, oppure uno molto interiore o timido e via dicendo. Quindi prendetela con le pinze e verificare sempre è legge, perchè l'errore è facile. Si verifichino i silenzi, cioè quando non parla, i movimenti delle mani dei piedi delle gambe, le pause ed una infinità di cose. E sempre errato trarre una conclusione da un semplice spunto seppure giusto nell'intuizione prima, la fonte è soggettiva e a noi ignota e deviante.
Per la seconda questione per come io li vedo ed interpreto, sono costretto ad usare metafore per spiegarmi, qualcuno si ritroverà, altri meno. Ho notato che le persone intelligenti hanno gli occhi che "brillano" ma che tipo di intelligenza abbiano (questione assai complicata) è difficile definire. I buoni e i sensibili hanno un qualcosa di languido e bello generalmente anche se qualche volta tristi, e i cattivi invece qualcosa di "sottile" La follia ( il mondo è pieno) ha qualcosa di "storto" "bizzarro""vuoto""o pieno ed esotico" ed in ultimo a volte "a senso unico". I matti li riconosco subito forse perchè io stesso lo sono :-).
La follia può essere, rimanendo molto sui generis per carità e con parole spicciole e risicate: comune ed innocua.
C'è "l'essere un po matti, più o meno giocoso, fuori dagli schemi come il genio, fuori dalla norma, perchè genio e follia spesso si confondono in certi casi o sono la stessa cosa
Poi c'è quella d'impatto patologica che la vedi subito, gli occhi sgranati per i violenti, o persi ecc..
Quella remota, cioè nascosta, ma gli occhi la evidenziano sempre, magari non al primo incontro, magari non palesemente, ma nonostante gli sforzi che uno possa fare per nasconderla si evince all'occhio di uno che sa osservare attentamente.
Oggi per esempio spesso sento notizie di coppie che uno dei due compie azioni gravissimi tipo quello che ha fatto fuori la propria compagna e poi l'ha surgelata, non mi ricordo dove.
Come è possibile mi chiedo essere stato insieme ad una simile persona, magari anni, e non essersi reso conto mai di nulla?
Se uno dice, come a tutti più o meno è capitato scherzosamente di dire "prima o poi ti faccio questo o quello" ci ridiamo sopra è giusto, è parlata comune, ma uno però lo dice spesso o con toni che non ci convincono o con piccoli atteggiamenti e movimenti particolari tipici per esempio della rabbia, del nervosismo della cattiveria dell'odio ecc., sarebbe meglio cominciare a farci più attenzione, magari non è nulla, ma la prudenza con i tempi che corrono non è mai troppa. Oggi però non si osserva e spesso il vicino, sentiamo si sorprende di quando il mostro era a suo dire bravo e tranquillo.
E' veramente improbabile infatti che un simile individuo, con una carica di follia interiore tale, riesca a trattenere totalmente, senza parole o ancora di più senza segnali di nessun tipo, una simile energia negativa e omicida, sarebbe un robot e noi non siamo robot!
Quanto siamo affascinanti misteriosi complessi, piccoli universi a due zampe in un sistema fisico chiuso che è il cervello, a volte capace di armonizzare creare e crescere e contribuire al bene e all'evoluzione pure di altri, altre capace di sublimare nell'arte per esempio, altre chiudersi e non pensarci affatto, altre volte andando completamente in tilt.
Io in che categoria rientro nel fare sempre sti papiri? Mi è ignoto!
Amo osservare capire crescere imparare, ma non per insicurezza, perlomeno non lo credo. Scrivo senza voler istruire nessuno che mi frega, so bene ciò che sono compreso limiti e difetti, e non mi occorrono apprezzamenti o autoapprezzamenti, è a fin di bene forse, o forse perchè su questo sito c'è la possibilità di parlare, anzi scrivere ad alta voce e poi perchè no anche confrontarsi, questo si lo ammetto, mi piace :-)
Ciao a tutti
12 commenti
si vero, cmq anche a me piace vedere le sfumature del colore, a me col sole sono verdoni in inverno diventano più sul castano nocciola. non so se è strana la cosa ma è così. Approfondiscilo questo tuo sapere sul linguaggio del corpo, è molto affascinate e non si finisce mai di imparare.
Allora tu hai i così detti occhi cangianti, sono belli perchè ti stupiscono sempre, io invece li ho di un banale castano scuro...
vedi questo non lo sapevo, cagianti? non l'ho mai sentito dire. vedi non si finisce mai di imparare
Se gli occhi vanno a sinistra o a destra, vabbè ma dipende se il soggetto è mancino forse cambia. :)
Il tuo papiro meritava un commento, perchè vedi più che altro mi interessa la seconda parte, poi per il fatto, nessuno si deve sentire insegnante, ma meglio parlarne e ognuno ci mette la sua, perchè siamo in una fase in cui c'è da prendere seriamente la questione se siamo a una svolta culturale o no. Vedi, mi preme dire che in questi tempi si parla spesso di femminicidio, tutti dicono che si deve fare una riflessione ma ci vuole veramente una rivoluzione culturale.
Questo sito non sarebbe un posto brutto per contribuire, nonostante siano in pochi quelli iscritti e attivi ci sono molti che leggono e partecipano in modo anonimo.
Bella riflessione la tua innominato, forse le donne sono troppo indulgenti e disposte a dare una possibilità a chi non la merita. Cmq le leggi a proposito di stalking e femminicidio sono labili le donne non vengono protette e difese a sufficienza.
la risposta è sempre questa "non ci sono prove sufficienti" la prova sufficiente è la morte ..
Si ma non si tratta di insegnare alle donne come difendersi, che comunque ci stà, ma sopratutto si tratta di cambiare la percezione delle cose perchè se un uomo che non lo è mai stato diventa assassino ( e non è per prendere le sue difese) ci deve essere qualcosa di deformato che in qualche modo lo ha indotto. Magari fosse solo la sua educazione che si scontra con la realtà. Ma anche la violenza in qualche modo è la premessa di situazioni più gravi.
Secondo me la cosa va di pari passo all'emancipazione femminile e purtroppo questa "novita" ha molto di sperimentale.
Ciao innominato sono felice di ritrovarti, quando faccio qualche post un po più serio anche se metto sempre un po di ironia, spero sempre di avere, oltre a quelli degli altri, anche un tuo commento perchè mi avevi in qualche modo spiegatoi precedentemente come la vedi. Prima infatti hai fatto una bella riflessione. Prima di tutto si, i destrorsi(che poi mi riferivo ai mancini ho sbagliato infatti ho scritto con i piedi che avevo furia) hanno qualche variabile, in quelcuno addirittura è invertito il modo di pensare. Ritornando, sono d'accordo, la rivoluzione culturale di come concepire il mondo, non essendo un violento, è l'unica forma di cambiamento che concepisco :-) Capire gli altri è importantissimo almeno per la crescita e poi anche tutela personale, purtroppo devo convenire anche con gioia e flower che le cose non sono così semplici. Per lanciare una freccia a favore del diavolo, una delle norme fondamentali del diritto penale è che nessuno è colpevole fino a prova contraria e questo è giusto in quanto il reato è soggettivo cioè della persona, diverso per esempio è nell'ambito civilistico. però come sappiamo e i commenti delle donne e il tuo anche lo dimostra, la cultura è se non determinante, assai influenzante sull'applicazione della legge penale questo fa si che spesso donne vittime si ritrovano ad essere in società colpevoli per il modo distorto di pensare spesso maschilista che tende più ad ironizzare che ad avere empatia e solidarietà magari su una violenza subita da parte di una donna.
Ciao Brigante, Ti ringrazio, io veramente ti leggo sempre, anche quando non accedo al sito per diversi giorni, poi li cerco i tuoi sfoghi e se non commento è semplicemente perchè non solo mi trovo d'accordo ma anche non ho nulla da aggiungere.
Sono anche io d'accordo con Gioia e Flower ma vedi, se un uomo tradisce la sua compagna, quando viene scoperto, rischia il disastro, il fallimento della sua famiglia, e anche qualche mazzata. Ma fino ad ora non ho mai sentito dire di una donna che uccide per gelosia mentre invece e purtroppo si sentono spesso notizie per la situazione opposta. Addirittura succede che l'individuo arriva a commettere il reato anche solo per ossessione, per qualcosa di non vero e per cui si è convinto. L'inverno passato c'è stata una serie della Rai che ha trattato questi argomenti. Poi ci sono i reati di violenza sessuale, e sempre li, in molti ammettono di non aver capito che la vittima non era consensiente. Oppure la vittima non si trova bene e cambia idea durante il rapporto, che ci può stare, qui l'individuo (il violentatore) dovrebbe capire che si deve fermare ma non lo fa, è difficile capire la sua vera intenzione.
Perchè se il reato è confermato da una prova concreta e firmata da un'esperto, allora non c'è niente da fare, l'individuo deve pagare e la deve pagare tutta. Diventa invece difficile stabilire e decidere quanto la sensazione di aver subito violenza è reale e quanto la persona che la commette sa di averlo fatto. Siamo in uno strano limite e qui la giustizia non fa bene il suo lavoro.
Si tratta solo di ignoranza? o di regole? No, perchè le regole che ciascuno di noi si da, dipendono dal contesto culturale, dalla sua educazione e da tanti altri fattori, e ci si mette pure la questione emancipazione che di certo non è in una fase conclusa. Gli uomini dovrebbero partecipare di più in questa rivoluzione, è pure nei nostri interessi, e dobbiamo aiutarle a comprendersi e a comprenderci.
Di sicuro c'è che gli uomini sono fisicamente più forti e hanno la possibilità di arrivare più facilmente a commettere violenza. Non credo assolutamente che la rabbia degli uomini e più grande di quella delle donne (mi viene da pensare al caso di Lorena Bobbit), ma anche, non credo che se in una coppia lui è ningherlino e lei pesa molto di più, il signore si guarderebbe bene dal tentare una rissa dove lui sarebbe quello che le prende :). In queste circostanze chissà quante ne ha prese e magari non lo racconta. Le donne, quando si parla di violenza, sono più giustificate dalla corrente cultura, quando sono loro a farlo: Ci sta, e a volte ci si ride pure, lo scoppellotto, lo schiaffo, la spinta ecc. E non sempre sono dati con ironia.
Gli uomini dovrebbero avere una marcia in più, nel gestire il sentimento e sapere che se ci scappa di mano la situazione e se la rabbia sfoga in violenza può finire male e forse e per questo che la società degli uomini tende a compatire certe situazioni. Non possiamo solo fare delle leggi per arginare la situazione, tipo quello che ha fatto il governo di recente ma dobbiamo realmente modificare la percezione di ciascuno di noi rispetto a certe cose. Parlandone per chiarirci, abbattendo dove è necessario qualche regola che ci vincola dall'accettare l'altro fino in fondo. Ma il discorso sarebbe lungo e ne parleremo se Dio vorrà.
Dai innominato, quelli stupidi non li leggi ma ti ringrazio lo stesso, li faccio perchè mi diverto e poi perchè certe volte c'è tanta maliconia intorno a questo sito. Ultimamente ci sto venendo di più trovo un certo interesse prolungato insolito per certe cose perchè mi annoio subito. Sarà per la gente che c'è non saprei, ma lo vivo fino a quando ne avrò voglia, potrebbe essere anche all'infinito se il mio interesse è sempre acceso. Andando al merito, si sono più o meno d'accordo. Sulla parte finale quasi totalmente. Vorrei dire alcune cose a gradi linee senza soffermarmi sui tuoi interessanti passaggi. L'uomo violento e la donna violenta, per me è sempre violenza e mai giustificata. L'uomo però è vero sembra commettere più reati sulle donne e questo secondo me non solo per una questione fisica ma perchè il senso del possesso che può nascere in un uomo, e qui rientra la questione culturale, è più pericoloso di quello della donna. E poi perchè gli uomini e le donne sono diversi proprio per fisiologia. Ho notato per esempio che l'uomo da molto più importanza alla vendetta all'onore ecc., cose più di ragione, mentre la donna che pure ne da, ha più a cuore la parte sentimentale. Lei segue il sentimento e per esso e solo per esso farebbe qualsiasi cosa fino a quando c'è dopo di che cambia e può farlo alla svelta. L'uomo proprio perchè vincolato a certe questioni sociali, porta gli strascichi anche quando è tutto concluso nel rapporto, non so se mi spiego. Per le regole. In sociologia si studia la formazione della legge e senza fartela lunga si interrelazione in un certo senso alla questione sociale. é un cerchio in cui la società forma la legge e al tempo stesso la legge forma la società, per questo motivo è assai importante capire che le leggi, anche quelle penali, siamo noi stessi e qui e convengo con te, è molto importante la questione culturale. Infatti è proprio questo il perno del cambiamento e di come dicevi prima del concepire il mondo diversamente, magari con solidarietà, con meno volgarità con più empatia anche quando si tratta del fragile mondo delle donne oggi spesso in pericolo in famiglia, in metrò o sulla spiaggia e farne una questione personale. Se una donna viene violentata, ammettendo la certezza ovvio, e fuori c'è comprensione rabbia per quello che è successo, il mostro che ha commesso il reato distruggendo la vita di una persona, perchè di questo si parla, andrebbe in galera per un bel po con tutti gli annessi e connessi, e sarebbe molto dura poi per lui dimostrare il cambiamento dopo in una situazione sociale avversa per cui uno ci penserebbe due volte, invece oggi non è così, i branchi si interscambiano le vittime e ci ridono pure sopra. Questo discorso ovviamente lo allargo a tutti gli altri reati ciao scusa se mi sono dilungato è stato un vero piacere per me parlarti, anzi scriverti :-)
Grazie, ma anche gli altri sfoghi, "quelli stupidi" li leggo, non ti preoccupare :), a dire la verità, mi piego in due dalle risate per certi dialoghi.
Che faccio partecipo pure io?
Forse dovrei avere un'altro pseudonimo e così la facciamo completa, ahahah.
A volte mi viene da scrivere qualcosa di ironico ma non si addice con l' Innominato no credi? :))
Per tornare sul discorso, una cosa anche per quanto riguarda l'impunità di certi reati è dovuta anche alla mancaza di spazio nelle carceri, e mi dispace ma credo che convince certi giudici ad essere più clementi. Così però la legge non viene realmente tenuta in considerazione. Se tutti credono di poterla fare franca allora poi le cose, i reati vengono commessi con più leggerezza.
Tra le tue riflessioni io metterei anche: Perchè non si costruiscono nuove carceri?
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Lo sai che anche a me piace studiare un pò le persone? Soprattutto scrutare gli sguardi anche se non mi soffermo troppo a capirne le intenzioni e pensa che ho fatto anche un corso sul linguaggio del corpo. Mi sfizia di più guardarne il colore, l'intensità, la cromia, cmq effettivamente gli occhi non mentono mai, se si sta attenti si percepiscono molte cose.