Senza Titolo

Cara anonima hai scritto una roba troppo grossa per noi quaggiù o per chi ti legge. Cosa dirti quello oche tu provi sicuramente è enorme, ciò che hai vissuto ed esperito lo puoi sapere solo tu e le urla della notte anche quando è silenziosa le hai dentro. Io un consiglio che ti posso dare e te lo do sia da credente che da amico virtuale è innanzitutto stabilire un dialogo con Dio e la tua anima che già conosce com'è e sa perdonare tutto se si è sinceri, inoltre cerca con la ragione e con lo spirito di sublimare il tuo dolore, scrivendo, impegnandoti al massimo in qualcosa che ti appassioni, qualsiasi cosa falla con passione e a fin di bene. Non sei cattiva ne hai colpe, oggi purtroppo le persone sono sole, c'è cattiveria in giro ci sono mille difficoltà da affrontare e si possono commettere errori, a volte piccoli altri grandi, per cui voglio dirti una parte di ciò che ti è successo probabile sia colpa delle tue scelte del tuo essere, ma c'è una parte piccola o grande che sia che sicuramente di ha spinto in un vortice di eventi dal quale per uscirne hai reagito così. In bocca al lupo spero le mie parole ti aiutino.

ho sempre creduto che l unico che non merita perdono é chi non si pente.detto questo nel tuo caso odiatemi per quello che sto dicendo ma sarebbe stato peggio se avessi tenuto quel bambino.tuo marito non l avrebbe accettato mai sapendo del tradimento e farglielo crescere come figlio senza dire la verità sarebbe stato terribile.si potevi crescerlo da sola ma non tutti hanno le possibilita e la forza.anonima si sbaglia,tutti sbagliamo.per le donne le conseguenze sono sempre piu gravi rispetto all uomo se era tuo marito che metteva incinta un'altra non avrebbe avuto tutti questi scrupoli di coscienza piuttosto si sarebbe preoccupato del lato pratico ed economico della faccenda.e capace la moglie pure lo perdona.idem la solidarietà tra uomini di quando é l uomo che tradisce e i commenti maligni invece sulle traditrici o presunte tali.detto questo vai avanti.

scusa ho scritto a cavolo

Non credo senzacielo tu abbia scritto qualcosa di orribile, anzi credo che tu lo abbia fatto molto coraggiosamente, perchè ci vuole coraggio a dire certe cose considerata l'ignoranza l'ndifferenza la volgarità, e tutto ciò che metti in evidenza, che c'è in giro. Si è vero, anche se molti asseriscono non sia così, ma non hanno la visione dell'insieme secondo me, oggi come in altri tempi in Italia e nel mondo per la donna le scelte, determinate scelte sono molto più complicate. Credo che per l'anonimo il tuo consiglio da donna sia più importante e utile del mio, che, per quanto io possa ritenermi aperto mentalmente, non potrò mai entrare a fondo in certi problemi davvero gravi e complicati tipici delle donne, potrò  avere empatia ma sempre molto al di sopra viverlo penso sia un'altra cosa (ovviamente dipende sempre dalle donne). Il mio consiglio è più orientato verso la sofferenza che prova tentanto in qualche modo di affievolirla. Secondo me infatti è molto importante che l'anonimo capisca, e tu anche senzacielo a tuo modo gliel'hai detto, che a parte tutto ciò che lei è, il grado di sensibilità di intelligenza di cattiveria o di bonta che l'anonimo possa avere non lo sappiamo, una parte di ciò che le è accaduto non è sicuramente colpa sua. Dallo sfogo e dalla colpa e dolore che sente credo che non sia una cattiva persona e una enorme parte non è stata colpa sua infatti non avallerei mai con quella asserzione, l'azione di una personaccia, anzi! PS Scusa se mi sono dilungato ma quando c'è la sofferenza di mezzo occorre fare secondo me premesse infinite e pensare infinite volte prima di dire soprattutto perchè noi l'anonima o chi per lui non lo conosciamo e non sappiamo che effetti possa avere una parola già dal fatto che chiede consigli. Ciao a entrambe

Meno chiacchiere più pragmatismo

Diciamola in tutta franchezza, le parole non consolano assolutamente chi è afflitto, entrano da un orecchio ed escono dall'altro, tutti lo sappiamo, perchè tutti lo abbiamo vissuto eppure continuamo a tirar fuori perle di saggezza che potremmo distribuire in una forma utile: soluzioni. Le persone ascoltano e prendono come riferimento le soluzioni alle persone sicuramente fa bene l'empatia ma se è fine a se stessa può essere deprimente.

Anonima, stai pur certa che il tuo senso di colpa t'accompagnerà per il resto della vita, come molte altre azioni, le conseguenze si palesano nel vivido senso di colpa. Ciò che puoi fare è costruirti una vita nuova in cui tu sia la padrona e non succube degli eventi, perchè è qui che si fa la differenza, riflettici, ti sei sposata un burbero maleducato, nel malessere l'hai tradito con una persona che reputi fango, la quale t'ha esibito come trofeo umiliando tuo marito, ora domandati, sei stata tu a guidare gli eventi o sono stati loro a naufragarti addosso? La seconda, impara ad essere padrona delle tue scelte 

Setanta

Stavolta invece devo dire che hai detto cose fuori dal mondo secondo il mio punto di vista. Se uno scrive è perchè vuole parole senno secondo te perchè verrebbe qui a cercare consigli...primo

Secondo...perchè accanirsi su questa donna e poi fai una gaffe grossa  e me ne meraviglio visto il tuo essere tutto d'un pezzo, hai omesso che quella donna ha perso un figlio cosa che ne io ne tu possiamo minimamente immaginare cosa vuol dire.

terzo. Le azioni si palesano nel senso di colpa ma dove l'hai letta su topolino? I sensi di colpa spesso, e tu che come dici di queste cose un po ne mastichi, ma a sto punto non so se è vero, spesso vengono anche da interpretazioni personali che non stanno ne in cielo ne in terra, che non esistono praticamente, che sono pure invenzioni della specifica persona, perchè dirle così mi chiedo quando lei invece potrebbe essersi trovata in situazioni che l'hanno spinta per un motivo di disperazione a farlo, dai su setanta, non è che si gioca con la creta ma con una persona.

Sull'ultima parte si costruirsi una vita nuova, ma come la farebbe se nnon si libera della vecchia.

ulla padronanza delle scelte sono d'accordo ma ci sei arrivato con una sottile cattiveria anche se in cuor mio credo che eri in buona fede, come spesso dici, in base alle tue sesperienze, ma lei non è le tue esperienze ok?

Non ho capito il terzo punto

Mi permetto di spegartelo perchè me lo chiedi. Ti faccio un esempio su tutto il piu comune, il senso di colpa per aver mangiato.

Brigante, noi tutti sempre vogliamo parole e quasi mai le ascoltiamo perchè sono fondamentalmente una marea di banalità compassionevoli, vogliamo forse negarlo?

Dove vedi poi il mio accanirsi quando ogni mia parola è uno sprono a voltare pagina?

 sul terzo punto, intendi dire che il senso di colpa non esiste? O cos'altro? Sono duro di comprendonio.

Infine, come ti costruisci una vita nuova senza la rabbia come fulcro delle tua energia? 

ciao brigante e setanta(a proposito bentornato)siete due uomini molto sensibili e vi apprezzo e ammiro entrambi... sono troppo stanca e triste stasera per leggere tutto quello che avete scritto però posso dire che a volte una parola puo fare molto puo farti capire che non sei il mostro che pensi.i sensi di colpa ce li avrà sempre e di sicuro magra consolazione ma le serviranno.non ripetera certi errori anzi farà una vita ancora piu limpida rispetto agli altri perche gia ha vissuto e ha pagato caro il suo errore.ora obiettivamente non é un assassina ne una pedofila ne qualcosa di maligno.é una donna che ha capitato due uomini uno peggio dell altro che ha sbagliato tradendo e che ha scelto l aborto é vero ma non a cuor leggero non per non rovinarsi il fisico o per altri motivi futili.é doloroso e brutto lo stesso ma io avrei fatto lo stesso onestamente.

Senzacielo, le parole sono come lacrime sfuggenti in una notte d'estate in riva al mare, solitarie e personali. Le parole di conforto non possono arrivare dall'esterno ma solo da noi stessi, non siamo capaci quando soffriamo di captare ciò che ci viene detto da altri, vagano vuote dando un senso fin troppo sfuggente di conforto per poi lasciarci piombare nella nostra solitudine, perchè in fondo, lo sappiamo, sono solo parole, troppo spesso di circostanza. Quando soffri e fatichi a rialzarti ti serve chi ti sprona chi con durezza ti faccia uscire la rabbia, non volti pagina con la comprensione, non volti pagina con un "poverina, vedrai che ce la fai", quando piangi singhiozzante senza fine, ci vuole chi prima ti da uno schiaffo ricordandoti chi sei e che la vita va avanti nonostante tutti gli errori, le stronzate ed i dolori, per poi abbracciarti e lasciarti avvolgere in quel calore che riscalda la tua voglia di vivere, la tua voglia di combattere...

Senzacielo, tu come me sai bene che è così...

Le parole di Brigante mi spiace dirlo ma la sincerità oltre ogni cosa, sono vuote, prese da un libro, dettate da un insegnante, non pregne di vita... 

hai ragione setanta in tutto quello che hai detto (aggiungo egregiamente e mi complimento)...le intenzioni di brigante erano altrettanto buone come anche le mie ma in effetti le nostre parole servono a poco.personalmente sono la prima che non riesce a superare niente ho sensi di colpa che risalgono dalle elementari quindi figurati ...sono la persona meno indicata per trovare una soluzione all anonima

@Setanta

Ma quello che dici, il discorso dello schiaffo a colui che ha bisogno di uno scossone perchè sconfortato è una idea tua che nasce da come sei stato educato tu.

Questo non è uno sfogo, è la confessione di una donna, e la descrizione del suo rimorso per quello che ha fatto. Cosè la vuoi prendere a schiaffi per questo?

Invece deve essere rincuorata e incoraggiata a cercare di superare quello che le è capitato anche guardando al fatto che alcune volte si sbaglia, si cade, per debolezza sicuramente ma anche perchè si incontrano le persone sbagliate.

IERI non sono piu rientrato e ho letto tutto ora, non so senzacielo cosa avevi ieri sera e che cosa lo provocava spero solo sia passato così ti godi un sole bellissimo e splendido, è tutto splendido oggi ciao

Anonimo dello sfogo.

Scrivo senza leggere i commenti degli altri ragazzi.  Di una cosa sono certa, al di là di eventuali giudizi di fondo.  Il fatto è che stai confrontandoti con una situazione molto complessa, intima nella sofferenza, nelle motivazioni, per la quale avrai bisogno sicuramente di un percorso di elaborazione e riassestamento.  Le cose che ti sono accadute sono veramente difficili,  e in quanto ti sia possibile ti suggerirei di trovare un sostegno psicologico.

La perdita di un progetto di vita insieme a tuo marito (ex), la perdita, delusione e umiliazione con l'altro uomo del quale ti sei innamorata, e per completare quel figlio non nato, sono situazioni che manderebbero in tilt il più centrato degli esseri umani.  Ricordati che il primo perdono va verso di noi, amarti, conoscerti, accettarti per quello che sei.  Ti tieni solo tu, la vita è tua, ti appartiene e ne sei responsabile.

cerca un aiuto.  E soprattutto guardati dentro con amore e comprensione, solo tu sai il perché.... 

ti faccio tanti auguri.

Brava Sandra, concordo anche con alcune cose di Setanta e Senzacielo, anonima ti faccio tanti auguri anch'io, facci sapere se ti serve parlare siamo qua ciao