Lun
19
Ago
2013
SFOGO!
e' TROPPO LUNGO NON FA NULLA.
Leggo alcuni commenti davvero drammatici. Un ragazzo siciliano amareggiato nella sua terra, laureato senza lavoro, senza futuro, così si sente, dice come faccio a trovare lavoro se richiedono esperienza ed io esperienza non ho, come la faccio dunque? quanti ragazzi si sentono così col tasso di disoccupazione oltre il 30 percento. Leggo di altri altri impauriti altri accidiosi tanto da rasentare la depressione e chiedere scusa di qualcosa di incomprensibile.
Noi viviamo in una realtà sospesa, una società, come dice Bauman, liquida, in cui tutto è crollato ci siamo chiusi in noi stessi. Non abbiamo più riferimenti dove aggrapparci, o valori in cui credere perchè ci hanno tolto tutto. Ci parlano di europeizzazione, di globalizzazione, sembra tutto bello colorato, invece è finto, gira tutto intorno al soldo all'avere e all'apparire persino la vita il lavoro, la dignità delle persone, la sicurezza dei bambini delle donne degli anziani, è subordinata all'economia che sfrutta finanche la solidarietà per far profitto, degenerandola, distruggendo e risicando ai minimi termini quel poco di fiducia rimasta.
Oggi il lavoro costa caro, per i fortunati che ce l'hanno, occorre essere flessibili gli dicono, e per esserlo rinunciare a ferie pause malattie alla stessa famiglia. Occorre essere competitivi ci dicono ed invece di esportasre i nostri diritti le nostre conquiste, importiamo miseria.
Abbiamo un sistema di comunicazione di massa becero e superficiale colpisce in particolare più le nuove generazioni, solo per fare un esempio, li abitua ad associazioni pur di fare audience non gli frega nulla a nessuno degli effetti sociali, da fare accapponare la pelle. Con estrema facilità infatti si passa da una notizia gravissima con morti e feriti a quella di gossip di un casuale vip di sto cazzo. Cio fa perdere il senso del bene e del male, un adolescente non ci capisce più un cazzo, mette sullo stesso piano un fatto grave ad uno di gossip e così prosegue nella sua formazione. Un'associazione del genere continuata annichilisce la coscienza e se ci includiamo la cultura dell'apparire, ma anche uno grande potrebbe caderci,, è probabile che diventi una mina vagante, tant'è che frequestemente capitano stragi, omicidi inspiegabili poi sparati in internet, su fb su youtube, Cosa si fa poi non contenti? Sempre i ragazzi che hanno appreso la notizia vedono poi magari il coetaneo o chi per lui in tv come star, intervistati sorridenti pieni di luci e flasc dei fotografi, magari scrivono e vendono un libro o li pagano profumatamente per i programmi, quasi ad avallare in una mente un po fragile e confusa che tutto sommato forse ne vale la pena commettere qualche crimine. Ma ce ne sarebbero a stufo di cose da dire.
In tv sembra che non si muoia che non si invecchia che non ci si ammala che non si è tristi, che non si è grassi, tutto è cancellato. Gli operai non esistono i manovali non esistono, tutti manager imbellettati tirati ed unti spesso arroganti che esprimono opinioni su tutto, sull'arte sulla societa, perchè il titolo è il semplice possedere denaro.
ma dove stiamo andando a finire! E' scomparso ciò che noi siamo la nostra fragilità! Allora la gente impazzisce, alla prima ruga si cade in depressione spesso, ci si sente brutti per aver un po di pancia, si rincorre alla palestra ai ferri, si diventa ipocondriaci perchè la morte ci fa terrore, non è possibile che gli esseri umani muoiano ci diciamo. Poi ci si annoia facilmente angosciati dalla smania di desiderare ed essere desiderati e dopo aver provato siamo stufi peggio di prima perchè la vita è fatta a tappe ma in noi ci hanno bloccato l'orologio biologico a 20 anni.
L'altra grande illusione, è una libertà senza limiti, ma dov'è questa libertà. Non si è lòiberi senza lavoro, non si è liberi senza soldi. E non si è liberi se si è invalidi con 250 euro al mese, e non si è liberi se si è anziani per lo stesso motivo, e non si è liberi se succede che una donna debba firmare un contratto di autolicenziamento nel caso di gravidanza.
Non si è liberi se non si ha una casa, non si è liberi se lo stato prende il 32 per cento di ciò che una partita iva guadagna onestamente senza considerare tutte le spese indirette. Non si è liberi se ci subissano di tasse e contro tasse senza avere indietro uno straccio di nulla. Non si è liberi se i prezzi sono alle stelle e gli stipendi nelle stalle, non si è liberi perchè da 40 anni in Italia non si è mosso nulla, si dicono sempre le stesse cose, gli stessi identici titoli, sempre le stesse persone ed il nuovo che appare alla fine è vuoto e risulta spesso peggio del vecchio.Non esiste più bianco nero rosso e verde, non abbiamo più riferimenti verso cui contare, non si è liberi se lasciamo che la demagogia continui a degenerare la democrazia, dobbiamo proteggerla e non fare le guerre dei poveri puntare il dito al collega o al lavoratore pubblico o allo straniero perchè la frammentazione è proprio ciò che il potere in genere vuole. Dividi et impera diceva Cesare!
Occorre una rivoluzione culturale, partire da noi stessi, riscoprire il gusto del pensare informarsi e cambiare il mondo che ci circonda riscoprendo il bello e l'artistico che in Italia servirebbe a creare lavoro e a far lavorare molti considerata la grande creatività in ogni campo del popolo italiano e le opere che abbiamo ereditato. Invece si mettono bastoni fra le ruote con una burocrazia inutile e cavillosa e ciò che abbiamo ereditato di artistico e meraviglioso al mondo, sta crollando e marcendo. Occorre non avere più paura! Si parta dal risparmio dalla solidarietà per chi sta peggio si abbatta l'invidia la vanagloria la superbia, si assecondi ridicolizzandolo pure chi ostenta, ci vuole una esaltazione della volontà che è una delle massime energie propulsive dell'animo umano. Abbattiamo in noi stessi tutti quei valori di estetica volgare introiettata, col coraggio del cambiamento, con la poesia con l'arte con l'educazione ed il rispetto del prossimo con lo stare insieme e poi con la soddisfazione di ciò che abbiamo e di noi stessi. Si difenda chi è in difficoltà e facciamola una questione personale , ritroviamoci perchè per finire non si è liberi quando si è soli!
5 commenti
Caro Brigante, sono con te al 100% tutto ciò che hai scritto è ciò che penso anch'io.
Brigante....un applauso per il tuo sfogo!!! D'accordissimo con te e credo che tu abbia già detto tutto.....complimenti per la persona sensibile che sei!!
concoro su tutto, ma soprattutto su
"Occorre una rivoluzione culturale, partire da noi stessi"
anch'io concordo...anche se devo ammattere che non ce l'ho fatta a leggerlo tutto =D però mi fido degli altri ahahah
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Ti faccio i miei complimenti
Perchè sei una persona sensibile, ti confermo empatia, leggiti pure la risposta che ti ha dato l'anonimo sullo sfogo che ti ha ispirato.