Sab
13
Lug
2013
Senza Titolo
È stata dura doverlo ammettere, ma adesso sto meglio. O almeno, mi sento come se vedessi per la prima volta quel particolare problema.
Quella sera, avevo bevuto. Ero depressa perché la mia vita aveva preso una piega orribile. Il mio ex mi maltrattava psicologicamente. Stavo nel frattempo con un uomo che non amavo e che non avevo il coraggio di lasciare. Così, per dimenticare, ho cercato rifugio nella promiscuità sessuale. Il primo (e ultimo) della lista? Il barista dell'hotel dove lavoravo. La prima volta che ci sono andata a letto è andata bene. Nel senso, era voluto, per quanto squallida mi sia sentita. La seconda volta, beh... mi ha fatto la sorpresona. Si è presentato anche il suo amico. Ho cominciato a urlargli che non lo volevo. Che doveva andarsene. E invece niente. Non mi ha ascoltato. Almeno il suo amico ha visto che ero angosciata, e mi ha lasciato stare, anche se è rimasto a guardare. Ha fatto tutto quel bastardo. E io... perché non me ne sono andata? Perché non mi sono ribellata sul serio? La domanda tipica di chi subisce violenza. In verità non lo so. Ero paralizzata dalla paura. Quello che mi succedeva mi faceva paura. Per una serie di motivi, dai più seri (paura che mi aggredissero fisicamente e mi facessero del male) ai più futili (finalmente un uomo a cui piacevo e dovevo fare tutte quelle storie? Questo per dirvi che piega avesse preso la mia psiche martoriata.). Fatto sta che sono rimasta. Bloccata. Completamente bloccata. Gli avevo detto che non volevo e non mi aveva ascoltata. Aveva fatto quello che voleva. Voleva scoparmi e l'ha fatto. La cosa peggiore è avvenuta il giorno dopo, quando sono andata dal mio ex. Non mi amava ma si dichiarava amico mio. Gli ho raccontato cos'è successo. Dopo avermi detto le solite frasi di circostanza, mi ha abbracciata. Poi l'ho sentito tremare lievemente. Stava ridendo. Non sganasciandosi, no. Quella lieve risatina che fai quando trovi uno scopo di vita. Per lui, fissato con medicine alternative, ero un caso da curare. Non ero sua amica, non era mio amico. Per lui quello che mi è successo era solo dovuto alla mia scarsa autostima. Come il peggiore dei maschilisti, non mi avrebbe ritenuta violentata fino a quando non mi fossi ritrovata piena di lividi in un pronto soccorso. E se non aveva capito lui, chi diavolo avrebbe mai potuto capire? Così non ho denunciato il bastardo che mi aveva fatto del male. Come avrei potuto? Dicono che la legge italiana tuteli una donna che viene stuprata. Vi dico io cosa succede, in realtà. La tutela solo in caso abbia rischiato la pelle. Altrimenti, non è contemplata l'idea di una violenza. Se non hai lividi, se non hai niente, al massimo ti rompi le palle per un paio d'anni a testimoniare su cosa è successo.ma non avrai mai giustizia.
Sono passati mesi. Ho trovato un ragazzo che mi ama e mi rispetta. Peccato che, a seguito di questo fattaccio, la mia libido sia notevolmente calata. Prima arrivavo, con la persona giusta e le circostanze sentimentali ideali, anche a tre o quattro volte al giorno. E questo poverino, invece, si è ritrovato l'ombra di quella ragazza. Passavano anche settimane prima che riuscissi a lasciarmi andare. Avevo cominciato ad andare sotto terapia, ma non avevo mai avuto il coraggio di raccontare cosa mi era successo. Ero profondamente convinta che me la fossi cercata. È stato un sollievo scoprire che almeno il mio amore non mi giudicava negativamente. Avevo dovuto dirglielo. Lui pretendeva spiegazioni. E aveva ragione. Ma ancora non sapevo come definire quello che mi era successo. Era stato un mio errore, o una violenza? L'ho capito solo in questi giorni. La mia unica colpa è stata solo voler giocare a un gioco che non sapevo gestire. La promiscuità sessuale bisogna saperla, e volerla, gestire. Ma chi, come me, non lo sa fare, e a conti fatti non ha tutto questo grande inteeesse a farlo, ma ci prova lo stesso, se ha fortuna, al massimo si ritrova a restarci male perché lo stronzo con cui è stata non la richiama il giorno dopo. Magari fa male, ma è un rischio comune in un gioco simile. Ma un uomo che cerca di farti fare una cosa a 3 con un suo amico contro la tua volontà, ti sta facendo violenza. Un uomo che, nonostante il tuo rifiuto e il tuo evidente terrore, continua a fare i suoi porci comodi su di te, ti sta facendo violenza. Non ci sono giustificazioni. Mi ci sono voluti anni per ammetterlo. Ma finalmente ci sono riuscita. E bisogna dire che, nonostante so che ci sarà qualcuno che non capirà, e mi giudicherà male, questo per me è un bel sollievo.
7 commenti
Nella vita si fanno mille esperienze, alcune belle altre orribili, ma ognuna di esse ti aiuta a capire, ti aiuta a crescere. Purtroppo alcune lasciano delle ferite profonde guaribili solo con la forza e la giusta determinazione in noi stessi.
Tu ci sei riuscita e devi essere fiera di te stessa. Piano piano inizi a capire, ad andare avanti. Hai un nuovo amore, una persona che ti rispetta e ti capisce. Non è facile tornare quella di prima, ma sono sicuro che con il tempo tuu ci riuscirai.
L'importante è che tu non basi il tuo futuro su quell'incidente. Non serve e non ti aiuta. A volte è meglio lasciarsi il passato alle spalle e guardare avanti verso nuove emozioni. Segui sempre il tuo cuore...lui non ti deluderà mai.
Forza Cris....continua ad andare avanti con tutta te stessa. La vita può essere meravigliosa. Vivila intensamente insieme al tuo amore....
E ricorda quello che charlie chaplin diceva:
PREOCCUPATI PIU' DELLA TUA COSCIENZA CHE DELLA REPUTAZIONE. PERCHE' LA TUA COSCIENZA E' QUELLO CHE TU SEI, LA TUA REPUTAZIONE E' CIO' CHE GLI ALTRI PENSANO DI TE. E QUELLO CHE GLI ALTRI PENSANO DI TE...BHE' E' UN PROBLEMA LORO!
Un abbraccio
Nel libro di Naomi Wolf - Vagina: a new biography - è esposta una interessante teoria sulle conseguenze della violenza sessuale.
Axel, puoi dirla, questa teoria?
Senzacielo, alla fine sì, è proprio la mia debolezza e il mio cercare soluzioni stupide che non riesco a perdonarmi. Anche perché per anni mi sono data la colpa totale di quello che mi è successo. Non ero gli altri che fanno del male, ma io che causavo casini.
solo chi ha un grande amore per se stessa é felice perche sceglie solo il meglio per se.recupera la tua autostima e soprattutto cancella il passato
io penso che colpa o non colpa è tempo di andare avanti. Insomma è indifferente il nesso causale...se ci pensi se manco fossi mai andata in quel posto nn lo avresti mai incontrato in the first place...è colpa tua anche quella? non credo!
Quindi nn importa la colpa, è successo, sei cambiata e cerca d non pensarci! l'unico modo in cui un avvenimento fa danno (a parte gli effetti fisici) è il suo ricordo....ammazza il ricordo e nn pensarci, sei una donna nuova ora!
Non ho ancora finito di leggerlo, quindi non vorrei esprimere concetti che potrebbero risultare errati o incompleti. Se hai modo di procurartelo è una lettura che potresti trovare utile. A me sembra interessante.
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criseide...a volte ci troviamo in situazioni allucinanti per depressione per estrema fragilità in quel momento per un infinià di motivi...la mente umana é un filo di capello si usa dire dalle nostre parti ogni persona é imprevedibile.io penso che quello che ti é successo é grave é una forzatura e una violenza sei rimasta li non per paura che ti facessero del male secondo me ma per debolezza perche ormai la tua debolezza era ai limiti massimi.quello che ti tormenta sempre secondo me é che non ti perdoni.la tua promiscuità sessuale ti ha portato tanta umiliazione e questo non te lo perdoni e pensi anche di esserti meritata quella violenza.ora il consiglio che ti do con tutto il cuore é perdonati e cancella il passato non hai tradito il tuo attuale ragazzo o un marito con quegli individui sono solo esperienze brutte e talune traumatiche ma sono PASSATE.ora sei un altra persona