Mar
02
Lug
2013
Come farò?
Domenica ho perso il mio adorato professore di Arte, che conoscevo solo dall'inizio di quest'anno scolastico e a cui mi ero legata fin dal primo giorno.
Avevo migliaia di aspettative, su tutto quello che della sua materia mi piaceva, su tutte le spiegazioni che gli avrei voluto chiedere, gli artisti e le opere di cui avrei voluto parlare; mi viene da pensare al momento in cui dovrò riaprire il libro su cui lui spiegava, al momento in cui dovrò conoscere chi verrà a sostituirlo; mi viene da pensare a tutte le volte che ho domandato insistentemente qualcosa sul suo stato di salute non ricevendo risposta, mi viene da pensare a come deve sentirsi un altro professore che quasi era diventato il suo migliore amico e che non aveva il coraggio di chiamarlo per chiedergli come stesse; mi viene da pensare al fatto che abbia passato mezz'ora nella sua casa a piangere come una scema guardando per terra, mentre una folla di insensibili parlava al telefono, e sua moglie che avevo conosciuto da un minuto e mezzo mi batteva una mano sulla spalla come se io avessi bisogno di più conforto di lei; e i miei compagni che sembrano non essere colpiti per nulla, e tutti i suoi libri, e quella volta che avevamo pensato di leggere critica d'arte direttamente dal Vasari e lui aveva promesso di portarci una bell'edizione che aveva a casa. E mi viene da ripensare che questo è il primo lutto che subisco, e non ho intenzione di doverne elaborare altri, perchè non ce la posso fare. NON CE LA POSSO FARE.
Nessun commento
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!
