Mar

04

Giu

2013

Disturbo ossessivo-compulsivo

Sfogo di Avatar di CherolCherol | Categoria: Altro

Ho 16 anni e credo di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo. E' un disordine psichiatrico che si manifesta in diverse forme ma è caratterizzato soprattutto dall'anancasmo ed è costituito da pensieri ossessivi associati a compulsioni, ovvero delle particolari azioni che si svolgono per attenuare l'ossessione. Inizialmente non ero nemmeno a conoscenza di questa "malattia" e pensavo che le mie azioni fossero un mio problema. Successivamente, ho scoperto questo disturbo e ho capito che tutti i sintomi che vengono descritti li presento. Questa cosa mi sta distruggendo. Per esempio sono ossessionata dal numero tre perchè penso sia un numero perfetto e la maggior parte delle mie azioni le ripeto per tre volte. Ogni tanto mi capita, quando mi sto insaponando le mani, di contare fino a venti prima di sciaquarle. Quando mi tolgo le scarpe cerco sempre di allinearle in modo che le punte siano allo stesso livello e questo succede anche con gli asciugamani, con le presine della cucina, con i vestiti e tante altre cose. Quando mi trovo in bagno, tocco tutti gli oggetti che si trovano sopra la lavatrice per tre volte prima di uscire e la stessa cosa avviene con gli oggetti che si trovano sopra la scrivania in camera. Prima di dormire controllo sotto il letto per tre volte e ogni mattina quando scendo le scale del mio condominio chiudo sempre le porte che conducono alle cantine anche se queste sono già chiuse e sistemo sempre il tappeto che si trova davanti ad esse in modo perfetto. Faccio sempre il segno della croce tre volte e quando devo salutare le persone do tre baci. A volte accendo e spengo la luce più volte prima di andare via da una stanza. Queste sono solo alcune delle cose che faccio. Inoltre sono superstiziosa in modo esagerato e tendo ad evitare tutto ciò che è viola in quanto credo che sia un colore che porti sfortuna. Tendo a non utilizzare più i vestiti che avevo un giorno in cui mi è capitata una disgrazia. La cosa brutta è che tutte queste azioni sono la conseguenza di determinati pensieri. Ogni volta, prima di fare una di queste azioni mi ripeto che se non la compio succederà qualcosa di brutto come per esempio che qualcuno se ne vada da me, che un mio parente muoia, che io prenda un brutto voto ecc. Ormai questi comportamenti stanno diventando uno schema per me e se non li eseguo mi sembra che mi manchi qualcosa. Non lo faccio notare, perchè sono consapevole che tutto ciò sia una cosa stupida ma non riesco a farne a meno. Per esempio se qualcuno si trova con me non faccio niente di tutto ciò perchè penso che la persona mi possa ritenere pazza. Sto male e non so come dirlo ai miei genitori, ho paura che non possano capire. A volte mi arrabbio con me stessa perchè è come se la mia mente decidesse al posto mio e io sono obbligata a fare tutto ciò. Ho bisogno di un vostro consiglio, vi prego è una cosa importante. Qualcuno ne è affetto ? Come avete fatto per superarlo ?

9 commenti

Ti capisco benissimo

Leggendo la tua storia mi veniva da sorridere perchè vedevo molte somiglianze con quello che facevo io quando avevo la tua età (ora ho 23 anni).
Anch'io come te sentivo il bisogno di ripetere alcune azioni come togliermi e rimettermi una maglietta un numero di volte imprecisato solo perchè, quando la infilavo, avevo un pensiero brutto e mi convincevo che se avessi tolto e rimesso la maglia pensando a qualcosa di bello sarebbe andato tutto bene. Di solito i miei pensieri brutti riguardavano persone che avevano commesso cattive azioni, o che mi avevano fatto del male. Mi sono resa conto che ripetevo l'azione per il timore che, pensando a loro, sarei potuta diventare come loro! Ci stavo malissimo, mi sentivo pazza e non riuscivo a capire come smettere. Poi mi sono accorta che più ero nervosa o stressata e più ripetevo le azioni. Ero arrivata al punto da fare il gesto di pulirmi se qualcuno sull'autobus mi toccava! Nel punto più buio della cosa mi ero messa persino a contare fino al numero di anni che aveva ogni persona che amavo (mia madre, mio fratello, il mio ragazzo). Anch'io come te mi vergognavo a dirlo a mia madre ma lei aveva già notato qualche mio comportamento strano prima che glielo dicessi io. Mi ha consigliato di andare da una psicologa ed all'inizio non volevo. Pensavo che andare dalla psicologa fosse per malati di mente ed io di certo non volevo essere ritenuta pazza!
Alla fine ho deciso di provare ad andarci e credimi mi ha aiutato davvero tanto.
Certo ci vuole un po' di tempo prima che la cosa sparisca del tutto però ti assicuro che è possibile. Ne ho avuto ancor più la certezza quando una sera mi sono dimenticata di ripetere alcune azioni: al mattino me ne sono ricordata e ho pensato "hai visto che comunque non è successo niente?". Da quel momento ogni volta che sentivo il bisogno di ripetere un'azione mi dicevo "non succede niente anche se non lo rifai" e questo mi ha aiutato molto.
Spero di esserti stata almeno un po' d'aiuto e di averti fatto capire che sei una persona normalissima, non sei pazza! :)

Spero che ritornerai presto ad essere serena!

Avatar di pinkiepinkie alle 15:04 del 05-06-2013
voglio aiutarti

ciao vorrei farti delle domande da quando hai iniziato cn questa ossessione?qmq io credo che derivi di una cosa brutta che ti é successa.chiedi aiuto ai genitori ti aiuteranno.e inizia a farti domande su perché fai queste azioni ciao :)

Avatar di ale668ale668 alle 17:32 del 05-06-2013

Non mi intendo dell'argomento ma penso che dovresti farti aiutare da uno psicologo. Alla fine dobbiamo accettare il fatto che non possiamo controllare tutto, alcune cose accadono a dispetto dei nostri desideri e dei nostri tentativi di evitarle.

Avatar di AxelAxel alle 18:36 del 05-06-2013

a scuola da voi non c'è lo psicologo? è gratuito e può aiutarti

Avatar di lazarevolazarevo alle 19:05 del 05-06-2013

si si, a scuola mia c'è lo psicologo e ci sono andata in quest'anno scolastico. il problema è che non ho mai parlato con lui di questo mio problema perchè non credevo esistesse un disturbo a riguardo. pensavo che fosse solamente una cosa mia e non che tante altre persone fossero affette. io svolgevo queste azioni e basta, è la mia mente che mi comanda. non ricordo esattamente da quanto le faccio, ma sicuramente da tre anni, solo che con il tempo è aumentato e ora lo faccio praticamente sempre come se fosse diventata una cosa abituale. È capitato che a volte mia mamma notasse che compivo azioni senza senso e  ripeteva 'basta con queste paranoie' oppure quando vedeva che allineavo presine ecc diceva 'magari fossi ordinata anche per il resto'. per questo ho paura di dirlo, perchè temo che non sappia che esista un vero e proprio disturbo.

Avatar di CherolCherol alle 20:08 del 05-06-2013

forse sarebbe giusto che tu gliene parlassi, su questo punto sinceramente non saprei consigliarti. in effetti tua madre potrebbe avere due reazioni: capirti e aiutarti o pensare al problema come una leggerezza che passerà da sola. il che non ti aiuterebbe. però ti consiglio di parlarne di sicuro con lo psicologo. potresti andare al consultorio, di solito quelli scolastici lavorano gratuitamente al consultorio. Ti darà l'aiuto e la comprensione di cui hai bisogno! in bocca al lupo!

Avatar di lazarevolazarevo alle 12:28 del 06-06-2013

si, devo parlarne con i miei perchè non ce la faccio a continuare così. grazie per l'aiuto e per avermi ascoltata.

Avatar di CherolCherol alle 21:37 del 06-06-2013
Ti capisco

Sai cara.... Io ho un po' di anni più di te e in adolescenza mi è capitato di iniziare a soffrire di un comportamento simile al tuo. In particolare, dovevo toccare le cose più volte per convincermi che qualcosa sarebbe andata bene anziché male. Se chiudendo una porta non ripetevo il gesto di abbassare la maniglia due o tre volte, allora quella tal cosa brutta a cui stavo pensando mi sarebbe capitata sicuramente. Se invece assecondavo la smania di ripetere il gesto, le cose sarebbero andate meglio. 

 

Inutile dire che si tratta di un disturbo molto complesso, di natura psicologica ansiosa, e che mentre compiamo queste azioni sappiamo benissimo che non sarebbe cosa da fare. Parlo al presente perché, nonostante sia cresciuta anagraficamente, questa ossessione torna ancora a trovarmi, di tanto in tanto. Era iniziata in un periodo di disagio famigliare quando ero poco più che bambina e si è ripresentata quando, ormai donna, ho iniziato a cercare un figlio scoprendo problemi di infertilità.

Mentre facevo le scale, pensavo al mio tentativo di procreazione assistita e mi dicevo: se rifai il gradino ancora una volta andrà bene, altrimenti non rimarrai incinta, pur sapendo perfettamente che le due cose non avevano alcuna relazione.

 

Anche ora, mentre ti scrivo, mi capita di soffermarmi su una parola, cancellarla e riscriverla due o tre volte, perchè... Beh, non c'è un perchè. Si tratta di un disturbo, ecco tutto. Mi succede quando sono nervosa, quando penso al disturbo stesso. So che mi farebbe bene parlarne in una seduta di psicoterapia, perché il tutto deriva da una mia ansia esistenziale mal gestita, essì che sono una persona molto ferma e razionale, che a vedersi dal fuori sprigiona ottimismo, caparbietà, sicurezza e risoluzione! Già... Quante cose nascondiamo all'esterno. Quanti ci possono prendere a modello ignorando completamente il nostro io nascosto, quello che ci porta a pensare che se non abbasseremo e alzeremo la tavoletta del wc due volte non otterremo un risultato desiderato! 

 

Cara, che consiglio posso darti? Poco o niente.

Io penso che questo genere di stranezze faccia parte dell'animo umano, complicato com'è e con le sue mille sfaccettature. Non sei matta o sbagiata perché soffri di questo disturbo. Le devianze comportamentali le abbiamo tutte, chi può chi meno. C'è infatti quella persona che gioca smaniosamente al gratta e vinci e quella che necessita di indossare tacchi 15 per sentirsi apprezzata. A loro modo, ognuna di queste esternazioni è sintomo di un difetto interiore, di un conflitto dell'anima difficilmente risolvibile. Proprio perché umani, abbiamo i nostri difetti. Ogni computer, anche il più veloce ed efficiente, nasconde qualche piccolo virus. Allora forse sarebbe bene una formattazione, ogni tanto. Mi capitano periodi in cui dico a me stessa: ora basta. Sai che si tratta di un'anomalia e ti imponi di non farlo più.

 

Accade che non lo faccia più sul serio, salvo poi tornare come prima appena capita un periodo di forte stress emotivo. C'è una cura? Forse uno psicologo può dircelo. Nel frattempo ritengo che parlarne aiuti. A metabolizzare, capire e ammettere. E forse a scovare le cause di questi gesti che, se ci pensiamo, non sono altro che l'esternazione di un malessere, una piccola perfita di controllo momentanea, un tilt tra pensieri e azione. Una discordanza tra fuori e dentro.

 

Sai, io non compio mai queste stranezze di fronte agli altri. Le custodisco gelosamente per me, per quando sono sola e posso sfogare così le mie piccole frustrazioni quotidiane. Sbaglio? Certo! Ma chi non è scevro di errori? Non siamo macchine perfette, siamo umani. Complessi e ingestibili, anche per noi stessi.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 01:49 del 26-03-2015

Ho anche io lo stesso problema, oggi mi sono informato attraverso delle ricerche su Internet e capendo che questo problema è abbastanza serio, d'ora in poi cercherò di trattenei, sfidando questo disturbo

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:22 del 13-05-2019

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