Dom
19
Mag
2013
LO SO, E' LUNGO MA, VOGLIO IL VOSTRO AIUTO...ODIO LA MIA FAMIGLIA!
Buonasera a tutti voi,
Sono una ragazza di 18 anni e ho un grosso problema con il 90% della mia famiglia.
Siccome sarà anonima vi racconterò diversi episodi, che di solito tengo per me per imbarazzo della mia situazione, vengo da un paesino in culo al mondo, dimenticato da tutti, in cui la mentalità risale alla preistoria e la cui popolazione è formata da gente ricca, non in tutti i casi in modo onesto, e i cui ragazzi della mia età aspirano a far parte del cast di ‘’uomini e donne’’ . Abito in un paesino in cui ci si conosce tutti pur troppo e questo mi d un po di disaggio visto che si sa sempre di tutto e di tutti. Il grosso problema di questo paesino e che e molto arretrato, ma non in fatto di marche supercostose che devono inventare nomi per i loro prezzi per quanti zeri hanno dopo, non in fatto di abbigliamento scollato per ragazze o fesserie di questo genere, arretrato perché la gente è ottusa cio che non piace a tuttinon deve piacere a nessuno e quindi nessuno vuole essere diverso e non se lo pongono nemmeno il problema perche sono tutti convinti che così va bene, i ragazzi della mia età non hanno mai frequentato la piccola biblioteca del paese perche non serve leggere, il sindaco la vede come un qualcosa di superfluo e non ci mandano piu nuovi libri ormai ci vado solo per sport tanto sono sempre gli stessi di quattro anni fa. IN questo paese ce una piccola percentuale di gente apposto, ma sono talmente pochi che con il più di loro non ho buoni rapporti e con il resto di sicuro non posso cambiare la situazione, e non voglio perche non mi interessa non è il mio paese e non voglio risolvere niente mi sono trasferita qua e non vedo l’ora di andare via.
Vi chiederete cosa centra questo con la tua famiglia, beh vorrei prima che voi leggiate con attenzione ma da persone adulte perché non sono una stupida ragazzina che vuole fare la vittima, vi giuro non è così! E quando ho visto per caso questo sito, sfoghiamoci, mi ha ispirato e io ora voglio aiuto!!
La mia è una famiglia di campagna, cioè quella di mio padre, cresciuti lavorando la terra, ma voi sapete tutti che ci sono quelli umili e bravi e carini tipo quelle dei film, e quelli ignoranti, rozzi e stupidi, ecco a me è toccata la seconda. I miei parenti da pare di mio padre sono ignoranti e rozzi, proprio allo stato brado, grezzi, quasi incivili, il termine moderno per loro, e non sto esagerando, è tutto ciò che appartiene al 2000-04, per quanto sono arretrati, mandano i figli solo fino alle elementari, in caso speciale alle medie sono pochissimi di loro riescono a prendere il diploma e quest’ultimi vengono considerati eroi, ma la domanda qua sorge d’obbligo se quelli che hanno un diploma per voi sono così importanti perché non li fate diplomare tutti come fa il resto della popolazione mondiale civilizzata? La risposta? Vogliono troppi soldi, meglio se li spendiamo per comprare bestiame!
Ok!
Questa parte della famiglia è quella che odio di più e non riesco ad adattarmi, ma siccome non vivo li e il paese in cui vivo io attualmente non è Manhattan, non è dublino, londra, parigi, e nemmeno tokyo, ma resta comunque il purgatorio in qui scampo alle atroci torture che stando con i cavernicoli patirei, ma che non è il paradiso in cui vorrei vivere dopo se avrete pazienza vi farò sapere com’ è il mio paradiso.
La parte materna della mia famiglia e composta da gente che viene da un paesino che è piu o meno, forse piu meno che più, uguale a dove vivo, esagerazione! Mia madre è andata a scuola fino alle elementari poi è rimasta a casa ad aiutare mia nonna con la piu piccola perché mia nonna era malata. MIO padre non ha mai visto la scuole neanche con il binocolo e ora si ritrova a fare un lavoro di merda che oggi non riesce più a pagarci l’affitto! Mia madre nonostante sia meno peggio di papà, comunque ha delle volte i suoi attacchi di rincoglionagine in cui crede di avere sempre ragione.
Iniziamo con la mia vita. Sono nata in circostanze strane forse questo ha amplificato la mia iella! Mia madre nel tragitto per l’ospedale, a bordo del furgone ford che usano per trasportare bestiame, insieme a mia zia paterna, qualcun altro e papà mi ha partorita lì, nel furgone! Tra la mia futura scuola elementare e il cimitero del paese! Mio padre è divorziato dalla prima moglie di cui ha una bambina, ho anche una sorella maggiore che ora ha 20 anni e ho due fratellini uno di 15 e uno di 7 anni, sono rimasta in quel posto per sei anni, poi ci siamo trasferiti in diversi posti perche mio padre faceva un lavoro in cui girava molto e quindi ci spostavamo sempre. La mia infanzia è stata un periodo che se potessi lo cancellerei con l’acido dalla mia fottuta memoria, non piacevo ai miei compagni che erano razzisti, mi insultavano, mi picchiavano anche se con mia sorella ci siamo sempre difese e quindi non avevano sempre la meglio, ma era straziante, ricordo ora una volta sono caduta nel cortile della scuola elementare è tutti i bambini si sono messi a ridere allora io ho pianto e ho gridato con tutta la mia forza bastardiiii! Ma non è servito ha niente, in un altro paese è un’altra scuola elementare, durante il doposcuola i ragazzi piu grandi venivano a guadare i loro fratelli dalle finestre delle aule, come se non li vedessero abbastanza a casa, e mia sorella voleva chiudere la finestra perche ci davano fastidio insultandoci davanti agli occhi della maestra e quando si è avvicinata alla finestra lui le ha sputato sulla faccia, e io mi sono sentita morire, perché ci trattavano in quel modo? Eravamo bambini come loro. Era uno strazio un dolore che non sembrava voler finire più! Finite le elementari,ci siamo trasferite di nuovo, e qui eravamo piu grandi e non cera scontro fisico ne verbale cerano le occhiate che ti sminuivano le chiacchiere dietro le spalle come se essere di un altro paese di un'altra nazionalità ti rendeva diverso, inferiore. Mamma non ha mai condiviso certe cose come trucco parrucchiere, uscite con le amiche, amiche si f per dire, chi potevo frequentare altrimenti? Non eravamo molto apprezzate come ragazze, i maschi non ci guardavano neanche se eravamo in mezzo alla loro strada,non che a noi quei ragazzi tonti e razzisti ci interessassero, ma sai a quel età, le cotte capitava ed erano sempre impossibili soprattutto se il tizio in questione si scopriva dopo che ci vedeva come merde, faceva più male di un’ustione di terzo grado! Noi volevamo uscire la sera ma anche la mattina ma ci era completamente vietato se non cera motivo, le poche ragazze che po erano due tre che ci invitavano ai compleanni dovevamo inventare scuse perche non potevamo andare e perché non avevamo i soldi per comprare i regali, in realtà non avevamo soldi per comprare le scarpe, non avevamo i soldi per compare quasi niente di quello che avevano gli altri, ma per una strana stupida cosa, noi volevamo avere cose che avevano loro non tanto perche noi le desiderassimo ma per essere accettate e uguali a loro per vivere in pace. Volevo un paio nuovo di scapre qualsiasi modella, mi bastava perche quando camminavo davanti a loro, non potessero guardarmi con disprezzo perche le mie scapre erano vecchie e consumate. Avete capito che la mia famiglia è povera! Abbiamo sopportato tutto questo in un silezio che ci uccideva ogni giorno sempre di piu e ci consumava come la fiamma fa con la candela lentamente, anche quando ora ci penso i miei pensieri sono altrettanto lenti. Mia madre sapeva che per me l’università era importante era il mio goal e quindi era scontato che l’avrei frequentata, come? Soldi? Boh, il tempo avrebbe risolto tutto, era la solita risposta che mamma ci dava, ok tesoro, quando sarà il momento! Lei pensava che quel momento non sarebbe mai arrivato. Tutti i miei fratelli ed io amavamo disegnare, e la nostra idea era che avremmo fatto questo anche se si pensava ad altri lavori ma quella era la cosa importante. A 10 anni o forse 12 ho incominciato ad interessarmi al cinema, volevo fare l attrice, volevo diventare famosa e girare il mondo, ma quando lo detto a mia madre è andata su tutte le furie, per lei tutte le attrice erano puttane, e di conseguenza io se avrei intrapreso quella strada, io stavo male perché lei non mi capiva, e in quel periodo della mia vita ero una bambina e mi importava di quello che pensavano i miei anche se a mio padre non ho mai sopportato veramente, è stata una cosa graduale, dal volergli bene, a volerlo uccidere nel più atroce dei modi. Ero trist perche mamma non voleva e io non potevo fare qualcosa che non piaceva a lei. Cercavo una soluzione per far contenta mia madre e nello stesso tempo non abbandonare quella che era diventata la mia passione, il cinema! Le ho detto che avrei scritto per il cinema avrei fatto i film, lei non era comunque convinta ma non mi ha mai detto di no, e cosi paino piano io stessa cominciavo a seguire quella strada e la recitazione non mi soddisfaceva piu dopo lo spettacolo in primo liceo andato malissimo, mi sono resa conto che non ero brava e che non avevo la passione giusta ho lasciato stare definitivamente l idea e mi sono concentrata solo sulla regia. Sempre a 10 avevo detto a mamma che forse mi sarebbe piaciuto fare la giornalista, la mia vicina faceva il liceo classico e io la 5 elementare e la vedevo come un esempio, ora che ci penso sono stata una stupida ma non ho mai avuto nella mia infanzia una buona guida. Ero una bambina che si faceva influenzare da tutti e tutto ciò che mi piaceva, non sapevo distinguere il bello dal brutto, il saggio dallo sbagliato. I miei genitori mi potevano insegnare solo cio che sapevano che il piu delle volte era sbagliato, ascoltavo cattiva musica perche non cera una guida, guardavo film spazzatura solo per poter partecipare alle discussioni in classe su quelle puntate stupide di un medico in famiglia o amici. Altre cose che non posso raccontare […] l’anno in cui parto per la mia terra per due mesi, quando torno hanno trasferito la scuola nella sede principale, tutta la mia classe va nella sede centrale, io incomincio a frequentare altre ragazze, ma ancora non posso uscire i sabati sera, altre scuse per non sembrare una sfigata, anche se era evidente, altre sofferenze, povertà … non potevo chiedere soldi perche non me li davano perche non cerano. Il primo approccio con le cose da ragazze, terza media mamma non voleva che mi truccassi, io non volevo nemmeno ma mi piaceva la matita, perché nel frattempo mi sono avvicinata al mondo rock dalle porte sbagliate però, matita leggerissima per farsela abituare che se no non mi faceva andare da nessuna parte, sono riccia mi facevo liscia ma la mia piastra non era professionale e quindi i risultati non erano come quelli sperati ma abbastanza da farmi continuare, ero cambiata dall’anno prima ma comunque i ragazzi stavano alla larga, conosco la mia prof di inglese dal secondo anno di medie e continua ad insegnarmi anche nella nuova scuola. IL MIO MENTORE. Ho passato un hanno fantastico con lei, mi preferiva agli altri ragazzi, anche perche avevo i voti piu alti nella sua materia, avevo deciso che avrei sfondato ad Hollywood avevo fatto dell’inglese il mio pane quotidiano, visto che non avevo ragazzi intorno e non uscito la sera, studiavo ero brava, e lei mi ha fatto conoscere i Blues Brothers, meglio i Queen i Rolling Stone, i Beatles, la politica, Londra, New York, i viaggi, i sogni e io la seguivo le volevo bene come la madre che non era mia, la sorella che non era mia, era il mio esempio, il mio maestro. Alle superiori, abbonamento altri soldi papà si lamenta, come se gli pesassimo, due ragazze andare a scuola lontano 45 euro di abbonamento l’una al mese, cominciano i problemi economici e papà esce allo scoperto! Una merda che pensa solo a se stesso, perdevo il pulman? Doveve guadavi quando passava? Prendevo il treno, doveva venire a prendermi? Non posso lasciare il lavoro per venire da te, una volta ho aspettato sulla panchina dall’una e mezzo fino alle tre che venisse a prendermi, un angoscia che non potro mai descrivervi. Ho incominciato ad essere piu ribelle con l’adolescenza rispondevo male e loro mettevano benzina sul fuoco, mia madre: sei permalosa vuoi avere sempre ragione sarai sempre sola, mi diceva di non risponderle male che non era una mia amica, io ero sempre piu stanca nella mia mente dovevo andare via ma non su due piedi avevo bisogno almeno di finire il liceo, cambio diversi liceo dal magistrale alla meccanica, poi infine liceo artistico, mi trovo bene e ci sono tutto oggi. Voi direste ora non puo essere solo questo cio che ti fa odiare i tuoi genitori? No quando ero bambina non ripensavano sul usare le mani per punirmi o il manico della scopa o la cintura, mio padre mi chiama in tutti i modi, tutti i modi e anche da bambina, mi insultava chiamandomi animale! Mia madre diverse volte mi ha minacciato se tu fai questo e se tu fai quello non sarai piu mia figlia, ti cancello dallo stato di famiglia, e vai a dormire per strada, questo nel periodo dell’adolescenza…diverse volte durante discussioni accese in macchina papà fermava la macchina e mi diceva di scendere anche se eravamo in mezzo al nulla e io mi ingoiavo quel nodo in gola di orgoglio e stavo zitta in quei lunghi minuti in qui lui aspettava che aprissi la portiera…mentre vi scrivo questo riesco a ricordare perfettamente il dolore che non vi potrò mai descrivere, quando il tuo stesso sangue ti fa del male. Avevo una amica delle mie stesse parti da quando avevamo dieci anni, ma lei ha tutta un'altra situazione famigliare, da 5 anni a questa parte che facciamo progetti su come raggiungere gli stati uniti così io avrei scritto per il cinema e lei avrebbe fatto l editor, sognavamo in grande perche era l unica cosa che potevo avere gratis senza limiti e senza pregiudizi, e i nostri 20 anni erano lontani e noi pensavamo sarebbero cambiate molte cose. Ho 16 parto di nuovo per il mio paese per un mese, e bellissimo io sono cambiata un po, i ragazzi sono carini come, non ci sono discriminazione nessuno ha paura di essere mio amico e nessuno si vergogna a frequentarmi, io non ero interessata a storie lascio perdere avevo altre cose per la mia mente, scrivo, non so come si scrivere un film ma io immagino e scrivo non ha importanza basta che le mie storie non se ne vadano nel vento. Quando torno avevo deciso di cambiare scuola e quindi mi iscrivo al liceo artistico bell’hanno, qui i ragazzi non mi cagano ancora, e a me non interessa. Incontro una persona importante una koreano americana, fantastica mi aiuta molto prendo lezioni perche a scuola il livello era troppo basso, lei aveva un programma avanzato, ci divertiamo imparo molto, parlo inglese quasi fluentemente, ora guardo i film solo in lingua o con i sottotitoli inglese. La mia vita sta cambiando in meglio, sto conoscendo bella gente, inverno del 2011 qualcosa cambia in me, divento piu sicura di me sono felice non me ne frega della cattiva gente che ce in giro perché sapevo che era vicino il momento per lasciare per sempre quel buco, e nell’estate scorsa trovo un lavoro come badante di notte, vado alle 7 dormo la mattina vado a scuola, i miei si devono trasferire dove lavoro che sarebbe il centro, ma è sempre lo stesso paesino,tutto il mio stipendio lo do volentieri cosi siamo vicini ai mezzi al supermercato a tutto quindi traslochiamo. La signora da cui lavoro muore, rimango senza, devo ancora fare 18 quindi non è facile, trovo un lavoro in un altro paese in una sartoria per giubbotti salvagente della MSC crociera e mi trascino mia sorella, una settimana di inferno, accordati di pagarci la meta per la prima settimana, eravamo troppo stanche era fatifoso non ce la facciamo e abbandoniamo loro arrabiati ci pagano la meta della precedente accordata meta, e perche il rapporto con mamma è sempre migliori di quello con papà pagate andiamo a comprarle un regalo, un paio di scarpe estive. Trovo un lavoro come barista, faccio 18 anni e il giorno dopo il mio compleanno inizio. È faticoso ma non posso lasciarlo avevo bisogno papà non poteva piu pagarci ne il pullman e anche l’affitto era impossibile. Mamma pure lavora come badante giorno e notte, mia sorella pure, io avevo il turno dall tre fino a chiusura, papa non lavora più e sta sempre in casa…io torno tardi, lui non mi lascia mai la cena io incomiccio ad arrabbiarmi perche non mi consideravano piu, lo dicevo a mamma lei mi diceva non ti permettere a dire una cosa del genere su tuo padre, il piu delle volte non mi credeva e mi diceva che dovevo portargli rispetto che era mio padre, ma allora un padre non dovrebbe mettere da parte la cena per la figlia che si spacca la schiena e torna alle 3 di mattina? Chi ha iniziato? Era come un bambino si vendicava, ti insultava come un bambino per strada senza badare che sei sua figlia, con papà tuttora non ci salutiamo, ci teniamo il muso e se faccio qualsiasi cosa lui brontola insulti sotto i baffi, se ci diciamo piu di due parole si trasforma in una lite e mia madre dice che siamo uguali ma non assomiglio a quell’orco!!!!!!!! Mio zio viene a stare con noi come sempre per un paio di mesi poi se ne va, quattro anni fa ha cercato di infilarmi una mano dei pantaloni e io sono rimasta scioccata, non lo detto a mamma, mi vergognavo e non sapevo se mi avrebbe creduto, lo avitavo e lei mi diceva perche ti comporti cosi con tuo zio? Vieni a stare con lui in soggiorno, mamma non capiva e io non dicevo niente, faceva finta di abbracciarmi e mi palpava, anche davanti a loro e non hanno mai notato niente, quest’anno siamo piu grandi e mamma comunque non vuole che abbiamo la stessa nonchalance di prima che eravamo innocenti, ma lo zio e sempre lo stesso, una sera erano seduti papa non cera e zio ha fatto una proposta scioccante a mia madre e lei lo ha buttato fuori di casa, io non le dico niente. Questi due anni sono diversa, il lavoro mi aveva fatto perdere chili, sono felice, i problemi in casa sono inversamente proporzionali alla mia vita sociale, quest’ultima migliora di brutto, sono sexy sono carina sono la barista per cui vengono molti ragazzi, io non posso che godermi i miei momenti di gloria, non me li merito forse? Succedono molte cose molti cambiamenti o molti spasimanti, mi lasciano il numero di telefono, mi sorridono per strada insomma la mia vita sociale sta andando alla meraviglia, ho troppi amici maschi e tutti fanno pensierini di altra natura e mi chiedono di uscire in continuazione, lavoro anche in inverno e vado a scuola esco dopo il lavoro e torno a casa tardi ei miei pensano che lavoro fino alle tre anche in inverno. A casa niente va bene, sono una fallita, una la cui situazione sta degenerando, ormai non ho piu paura di far vedere i miei progetti, i commenti mamma e di papà: tu? Se! Ti pare che è cosi semplice? No pezzo di merda non lo è, ma se ti girassi un attimo a vedere quello che è riuscita a fare tua figlia forse capiresti qualcosa di lei, soprattutto che ti odia più di quanto possa odiarla mai tu!!
Aiutatemi a trovare una soluzione alla mia vita, non voglio piu provare a tagliarmi le vene con un rasoio da barba fa piu male provarci che morire, non voglio pensare che un giorno ucciderò mio padre perche non voglio passare la vita in carcere, per favore!!!
2 commenti
AIUTO CONCRETO
se è vero quanto dicono, ti consiglio di provare
http://lnx.premiomattador.it/regolamento-premio-mattador-2018/
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Guarda
quello che sei riuscita a costruire da sola. Sei diventata tanto forte. Riuscirai a uscirne. Devi averne la certezza. Sei la barista, hai vita sociale, goditi il momento, anche questo passerò come tutte le cose, ma a quel punto avrai probabilmente la possibilità di andare via, di cominciare una vita altrove, più felice, più serena e magari lontana dalla tua famiglia per un po'. A volte la lontananza serve a mettere le cose nella giusta prospettiva. Non so di quale nazionalità tu sia, ne se tu sia credente di una qualche religione. Se sei credente, se credi in qualcosa, prega, perchè ti aiuterà a non sentirti mai sola. Non odiare, so che ti chiedo l'impossibile per quello che hai sofferto, ma vedi tu stessa che l'odio è deleterio. Un omicidio, un atto d'odio, ti costa una vita in carcere. Quando ti viene da odiare devi pensare che l'odio fa male a te stessa, anche a livello di salute, perchè ti provoca stress. Meglio l'indifferenza, il pensare a fuori. Stai fuori casa il più possibile, buttati nella biblioteca a scrivere, se non ci sono più libri da leggere, e a studiare. Complimenti perchè lavorare e studiare non è cosa da tutti, è difficile e richiede molta forza. Coraggio :)