Lun
03
Dic
2012
Conti da regolare prima che il mondo finisca
Quello che mi sta succedendo in questo periodo è strano, talmente strano da sfiorare il fantascientifico. Ma comincio da capo.
Sono stata una bambina e una ragazzina "zimbello", di quelle fragili, insicure, con genitori buoni da morire, ma nevrotici e incapaci di crescere una personalità forte.
Infanzia e adolescenza passate a non realizzare niente, spesso tutta nascosta nella mia testa, tra le mie letture. Estati passate su libri di fantascienza, poca voglia di studiare e tantissima di leggere libri impegnati, anche troppo per la mia età, di guardare film fuori dal comune, di crearmi una cultura mia, solo mia, vastissima, da nerd.
A scuola andavo male. Se solo mi degnavo di studiare un giorno, era il massimo dei voti. Gli insegnanti dicevano "E' la più intelligente della classe, la più sensibile, ma non si impegna", e io non lo facevo. Voti bassi, e quell'insicurezza cronica che mi portava ad assumere atteggiamenti ridicoli o aggressivi, o sempicemente stupidi, perchè - diciamoci la verità - della vita avevo una paura boia.
Per anni sono stata uno zimbello, la ridicola, quella che aveva poco o nulla valore sociale, quella da usare, quella senza dignità, senza identità, quella da usare perchè facile capo espiatorio per la mia ingenuità, per la mia bontà, per il mio essere senza difese. E mi hanno usata, eccome se lo hanno fatto.
Sono passati anni di storie, situazioni, casini immensi, e alla fine la vita l'ho dovuta affrontare per forza. E cazzo, ce l'ho fatta. Certo, non ho raggiunto tutti i miei obiettivi, ma qualcuno si. Qualcuno è un work in progress. Fatto sta che da un anno a 'sta parte, la mia vita è cambiata radicalmente. Piano piano mi sono costruita tutto: amici, impegni, lavoro, compagno. Ho 31 anni, sono lontana da tante cose che volevo, certe volte mi deprimo un pò; ma ora alzo la testa e combatto duro, e in genere ho anche la meglio!
In questo week end si sono fatte sentire, dopo decenni di silenzio assoluto, tre delle poche persone che in assoluto mi hanno più danneggiata quando appartenevo alla mia "vecchia vita": due amiche e un amante.
La prima è stata colei che, all'epoca, mi fece sentire come il più inutile e stupido degli insetti, provocando, con la sua malignità e i suoi intrighi, la rottura tra me e la mia migliora amica. Era un troione immenso; ora è sposata con figli e fa la "signora bene", avendo sempre avuto inusuali capacità camaleontiche.
La seconda è una persona che ha sfruttato la mia pazienza e la mia capacità d'ascolto fino all'esaurimento, e alla fine ha anche avuto il coraggio di addossarmi la colpa di un situazione che lei e solo lei aveva portato all'esasperazione. Poi, dopo essersi assicurata che la colpa risultasse mia, mi ha "perdonata".
Il terzo è un narcisista sadico e perverso che mi ha tenuta in pugno per due anni, che non mi ha soccorso nemmeno quando ebbi un incidente stradale vicino casa sua, che mi diede un appuntamento per lasciarmi ad aspettare cinque ore sotto la pioggia, che ha messo a rischio la mia salute fisica e mentale, che nonostante tutto ho amato con un candore fuori dal comune, e grazie al quale mi sono anche fortificata (dalla storia terrificante con lui è iniziato il mio percorso di autoconsapevolezza).
Ora, dopo 10, 15 anni queste persone saltano fuori, mi vogliono rivedere. Le due "amiche" con il pretesto di prendere un caffè insieme per ricordare "i bei tempi andati"; lui perchè ha avuto un infarto lo scorso anno, per poco non ci rimette le penne, e ora, dato che gli hanno detto che non sta messo bene, forse vuole redimersi, chiarire. o forse si sente solo solo.
e io non so che fare. tutte queste persone, nonostante il mio rancore, vorrei rivederle. se non altro per mettere da parte il passato, per vedere che tutto sommato non fa tanto paura. è osì strano che tutte siano qui, ora, tanto vicine a un evento al quale non credo nemmeno per sogno, ma che un pò mi inquieta: il 21 dicembre, la fine del mondo secondo il calendario maya.
il mio compagno dice ridendo che sono tutte qui per rimettere a posto le cose con me prima che finisca il mondo, ma di quale mondo parla, sapendo che sono atea? del mondo fisico, fatto di mari, di oceani, montagne, paesi, persone; o di quello esperenziale, fatto di modi di vivere, di conoscenze, di identità? perchè queste persone vogliono vedermi ora? ed è giusto rivederle? è giusto guardare il passato, un passato che senti non appartenerti più, ma col quale hai un conto aperto? e cosa farei, sarebbe una nuova ferita? o la chiusura del conto, il suo annullamento, per fare spazio a un nuovo mondo, quello che sto costruendo, quello meraviglioso dei successi personali, della vita adulta, della me reale, immersa nel vivere, nel fluire delle cose?
2 commenti
Il tuo racconto mi ha molto colpita, forse perchè mi sono direttamente rispecchiata in alcuni particolari..
Credo che nessuno possa darti un consiglio rispetto a cosa sia meglio fare, penso che ognuno abbia la propria esperienza e che indirizzi ovviamente sulla base della stessa..nessuna situazione è uguale a un'altra.
Ciò detto, è una la cosa che vorrei dirti:non sarà rivedendo o meno queste persone che sanerai eventuali ferite dal passato. Le persone che potresti incontrare ora non sono quelle che hai conosciuto 10 o 15 anni fa, così come tu non sei più la stessa ragazza di prima. Sarebbe come incontrare dei perfetti sconosciuti, ne' più ne' meno. Solo tu puoi stabilire se rivederli sarebbe sgradevole o meno, ma a prescindere da questo, credimi, non c'è altro. Non c'è alcun cerchio da chiudere, non con quelle tre persone, almeno: i "conti con il passato" (ammesso che nel tuo caso ce ne siano) si affrontano con se stessi, non con degli "involucri" con cui hai chiuso ogni rapporto da anni. Non ne devi avere paura, anche se può venire spontaneo..ricordati che non hanno più alcun potere di influenzare la tua vita..e soprattutto che la nuova te non è tenuta a "specchiarsi" nuovamente in loro.
Un abbraccio :-)
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il passato e' passato, guardare avanti sempre, mai indietro.
fossi in te non mi incontrerei con loro, tu sai di aver agito nel giusto nei loro confronti. questa e' la tua unica certezza!
Se devi giustificare la cosa fallo con un "vaffanculo!" oppure "non sono io ad avere la coscenza sporca"