Ven
09
Nov
2012
Momento difficile di una vita APPARENTEMENTE PERFETTA...
Salve a tutti ragazzi, Il mio nome è *** e sono un ragazzo di 16 anni che vive in un paese del sud-italia.
Come da titolo, sto attraversando un momento difficile che dura da circa 2 anni dal quale non riesco ad ucire.
La gente, i miei genitori, i miei amici ritengono che la mia vita non abbia nulla da invidiare alle altre: Sono benestante, vado a scuola(I Liceo classico),ho una bella famiglia e tanti amici.
Tuttavia, in maniera sempre piu ricorrente mi assale una grande tristezza che mi ha portato a chiudermi sempre di piu in me stesso.
In maniera razionale sono riuscito ad individuare le cause di questa tristezza in diversi fattori: A scuola quest'anno non riesco a raggiungere risultati soddisfacenti (5) nonostante il mio impegno; profonde e giganti delusioni ricevute da persone care (amici) con i quali ho condiviso da sempre tutto... se ne sono andati e mi hanno tradito; Mancanza di una ragazza della quale in questo periodo avrei bisogno (dopo 2 esperienze andate male ho deciso che avrei guardato con piu attenzione alla persona che mi deve stare a fianco); Il sentire la lontananza (irreale) dei miei genitori, che sento sempre piu distanti. MA SOPRATTUTTO LA SENZAZIONE DI MANCATA REALIZZAZZIONE DI UN QUALCOSA NELLA MIA VITA, CHE MI SEMBRA ESSERE STATA VUOTA E INUTILE, PER ME E PER LE POCHE PERSONE CHE SE LO MERITANO. Inoltre devo confessarvi di essere un tipo piuttosto orgoglioso quindi se non mi sento il migliore in qualcosa ci sto male ( lo so, è un comportamento sbagliato), SONO COSI'!
Sono stanco di sentire le solite consolazioni arrangiate e quindi vorrei sentire cosa ne pensate voi, vi lascio la parola.... GRAZIE A TUTTI IN ANTICIPO DELLE RISPOSTE!
6 commenti
Ciao...
Allora ho 17 anni, vivo nell'uggioso nord Italia. Frequento il quarto anni di liceo scientifico pubblico, ho avuto tutti gli anni una media superiore al 9. Come te ho un carattere abbastanza orgoglioso. La mia famiglia è sempre presente, ma non per questo io la sento vicina. Nonostante sia un vero sgorbio deambulante, nulla a che vedere con i canoni estetici contemporanei (sono più simile alla Venere di Willendorf), sono riuscita ad avere un primo unico approccio con un ragazzo, niente più di un bacio. Ho alcuni "amici" con cui uscire il weekend. Apparentemente, così come dice chi non mi conosce affatto, la mia vita perfetta, eppure anche in me c'è un grande vuoto, a mio avviso incolmabile. Provo una tremenda insoddisfazione: vivo basandomi solo sul confronto con gli altri, mi lascio tormentare dall'idea che la Natura sia ingiusta, passo almeno tre ore ogni giorno a rimuginare su ciò che non va, non sto bene con me stessa, con gli altri, con tutto ciò che esiste, continuo a fantasticare su come sarà il mio futuro per evadere da questo presente opprimente. In generale nulla mi porta felicità, a volte mi diverto, ma rimango dilaniata dalla consapevolezza di nonaver realizzato le mie ambizioni. Ognuno ha diverse interpretazioni su questo mio stato d'animo: mia madre afferma che io non mi accetto, non accetto i miei limiti (per lei io non posso pretendere da me stessa sempre 10 e 9 in tutto, perché per chiunque una simile mole di studio è insostenibile, ma io sono convinta nel profondo che se perdessi i miei voti mi ritroverei più vuota di prima. Tutte le mie contemporanee hanno avuto almeno 3 morosi, hanno almeno un ragazzo che ha fatto o fa loro il filo, hanno un fidanzato che le copre di attenzioni, vanno mediamente bene a scuola studiando 1 giorno su 6, sono magre, belle, bionde, allegre, spigliate, piene di hobby e passioni che riempiono loro la vita. La mia esistenza invece? È vuota, inutile, insensata, destinata all'oblio. Sono certa che loro si sposeranno, avranno figli, nipoti, case e lavoro, mentre io rimarrò sola, isolata, in povertà, spentaprima ancora di essere morta, ignota ed indifferente al mondo) la prof. di latino trova la causa nel taedium vitae, il prete negli ideali atei della società, l'insegnate di filosofia nella crescita, mio padre nell'aver puntato tutto sullo studio, la mia amica nel non avere un moroso. Ed io? Io ho ben presente la causa: INSICUREZZA, tuttavia nessuno parlerebbe mai di insicurezza in quella che ha 6 anni parlava di astigmatismo ipermetrope, in quella bambina che dà sempre è stata definita un'adulta. Insicurezza dovuta ad una serie di congiunture sfavorevoli: a 6 anni, scuola nuova, genitori impegnati con la nuova figlioletta, amica d'infanzia stufa della sottoscritta, ingenuità eccessiva, quasi come se io venisse dà un altro universo. E poi crescendo? Declino rapido ed inesorabile: prese in giro, scherzi, illusioni, delusion tra elementari e medie. Poi rivoluzione: a 14 anni, le mie fino ad allora uniche amiche, iniziano a fumare, bere, incontrare ragazzi conosciuti su fb e ad andarci a letto, criticare le mie nuovo e conoscenze; allora taglio i ponti e dopo un anno di solitudine, finalmente mi inserisco in una nuova comitiva. Credo di essere arrivata alla felicità ma non è così, nascono conflitti, lotte intestine, rivalità, non c'è l'armonia che cerco. Ed oggi? Nulla, qualche ferita dell'anima in più (del ragazzo che ti bacia e il giorno dopo trova la morosa) qualche piccola gioia e la voglia di evadere, nonostante sia assolutamente convinta della riflessione di Sant'Agostino: " E vanno gli uomini a contemplare le vette delle montagne, gli enormi flutti del mare, le lunghe correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a se stessi" per cui si può andare ovunque ma i problemi rimangono con noi sempre. Molti dicono che il tempo cura ogni malattia, spero che sia vero, che questa fase, l'adolescenza, in cui nulla va per il verso giusto, passi. Lo so il commento ti sarà sembrato un'infinita lagna e commiserazione, ma io sono così e infondo non devo renderne conto a nessuno. Vuoi un consiglio? La felicità si raggiunge quando la mente è sgombra, se potessi una visitina a contemplare il mare del Sud la farei, alla facciaccia di Sant'Agostino che probabilmente non conosceva le bellezze del Meridione. Un saluto, adolescente in crisi tuo simile :)
ragazzi datevi tempo, io a parte la secchionaggine ero identica a voi alla vostra età, sola, impacciata e insicura su tutto...all'università sono RINATA
datevi tempo! è presto x dire che fate schifo, aspettate di aver lottato davvero, le sfide in futuro non manscheranno, e solo li uscirà il vincente! e ve lo STRA ASSICURO non è quasi mai la biondina zoccolina ;)
Innanzitutto non preoccuparti, il tuo è un malessere normale alla tua età, è un momento delicato della crescita, ci siamo passati tutti! non sei l'unico!
Cerca di stare sereno e di guardare le cose belle che hai, goditi questi anni e quando sarai adulto li rimpiangerai! Cerca di divertiri e fare le cose che ti piacciono.
Se posso darti un consiglio: fai sport, è molto importante l'attività fisica per stare meglio e cerca di trovarti uno svago che ti possa dare delle soddisfazioni.
Vedrai passerà!
p.s.Continua a cercarti una ragazza!
quoto l'anonimo qui sopra, fai sport, e trovati un hobby. svaga la tua testa un pochino.
e se non vuoi dire il tuo nome, evita di presentarti e basta, non coprire il tuo nome con tre *!
Grazie a tutti ragazzi siete stati veramente utili :) comunque per la cronaca, di sport ne faccio da quando ho iniziato a camminare... calcio, nuoto , palestra e così via...
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ecco cosa ne penso: adolescenza
TUTTI abbiamo pensato e provato le stesse cose, chi prima chi dopo...stai cambiando vita, stai cambiando amici e sopratt prospettive, è come un terremoto...prima o poi finisce e ti adatterai al nuovo mondo!