Gio
25
Ott
2012
Confusa...confusa...confusa...
Da circa 5 mesi ho intrapreso una storia ocn una persona che conosco da tanto tempo, lui fidanzato da un decennio circa, mi ha cercata lui, quando non sapevo fosse fidanzato, ci sono cascata, e solo dopo che la sua presenza era diventata l'unico piacere della mia giornata mi ha confessato che era fidanzato. Ormai nn potevo fare più a meno di lui e ci siamo incontrati dopo un mese di sue attenzioni costanti e continue. Siamo stati insieme parecchie volte, ci si incontrava in media una volta a settimana.
Sesso strepitoso, coinvolgimento totale, da entrambe le parti.
La sua ragazza vive fuori, dunque lui gode di totale libertà...anche quella di poter dormire fuori casa...
Col passare del tempo, le sue attenzioni nei miei riguardi diventano sempre meno, cominciando a darmi per scontata, niente più lunghe discussioni, ma solo quelle per stabilire l'appuntamento...e quando ci si vede sempre fuoco e fiamme, ma io comincio a starci male, mi mancano le discussioni giornaliere, le battute quotidiane...il sapere che lui mi pensava almeno una volta la giorno...
Pause totali quando la ragazza andava da lui per qualche giorno, e subito la ricomparsa non appena andava via...
Poi queste pause cominciano anche se lei non c'è...e sono sempre più lunghe...l'ultima è durata anche più di un mese...ci sto male, lo cerco e lui neppure mi risponde, poi torna, ci si rivede e ancora una notte stratosferica, presente al cento per cento, come un uomo innamorato, e poi ancora silenzio...adesso sono quasi venti giorni...e io mi sto imponendo di non cercarlo...
E sono venti giorni che ci sto riuscendo, non è solo forza di volontà...nella mia vita è subentrato L'ALTRO, presente e premuroso, costante e affettuoso...un UOMO davvero...esperienze alle spalle parecchie che gli conferiscono quell'aria sicura e decisa, siamo usciti insieme tre volte, io abbastanza distaccata, lui capisce e rispetta i miei tempi, ma ci sa fare....non so quanto mi possa piacere, ma al momento è la migliore compagnia, è colui che mi distrae, è colui che mi da la forza...e poi è successo...le barriere si sono sciolte, ho ceduto e ci sono andata a letto, in sè piacevolissimo, attento e premuroso, ma io inevitabilmente ho fatto paragoni, e non li regge...il mio coinvolgimento con lui non è mai stato totale, la mia mente era sempre li presente, cosa che non mi è mai accaduta con il primo ragazzo, con lui mi annullo, il mio corpo agisce incodizionatamente...
So bene che il primo ragazzo non potrà mai darmi nulla, se non dell'ottimo sesso (per lui per me è di più), una notte ogni quando ne ha voglia, che però mi riempie anima e spirito, mentre l'altro potrebbe essere una bella storia, che potrà certo finire, ma a cui devo dare la possibilità di decollare....
Eppure il paradosso più totale è che io in questa situazione mi sento di aver tradito il primo ragazzo, mi sento come, l'essermi concessa all'altro gli abbia fatto un torto, ben consapevole che il mio pensiero è sbagliato, che lui quando la sua ragaza è da lui non la guarda certo negli occhi, e di cui non ho la certezza (anzi sono convinta) che oltre la fidanzata e me, ce ne siano anche altre....non riesco a staccarmi da lui, e nonostante la situazione, sono in attesa che lui si ricordi che io esisto e che mi chiami ancora...sono sbagliata lo so...io non sono tipo da gestire due storie parallele, già adesso non sono assolutamente in pace con me stessa...ma so solo che solo il pensiero di rinunciare al primo ragazzo sarebbe come camminare con una gamba sola...si possono trovare soluzioni, ma è pur sempre difficile...
10 commenti
Allora...
Comincio col dirti che ti sono vicina, poiché ho vissuto, o forse vivo tuttora, una situazione simile alla tua, anche se meno coinvolgente sul piano fisico (niente rapporti per mia fortuna e volontà). Anche per me è iniziato tutto di recente: dopo 3 anni di amicizia, mi accorgo che improvvisamente le sue attenzioni aumentano, nonostante l'unico argomento di conversazione sia sempre questa sua morosa marinara. Poi una sera (scema io che mi lascio coinvolgere in certe azioni di "salvataggio") rimaniamo soli: ecco che si avvicina sempre più, fino alla fatidica richiesta:"Solo un bacio". Da lì inizia una stana di frequentazione: ci troviamo periodicamente per un mese, lo scopo dichiarato è studiare, ma in realtà ognuno soddisfa in parte i suoi desideri. Lui sperimenta attenzioni che la ragazza al mare ovviamente non può dargli, io provo qualcosa che ha detta di tutto il mondo, non avrei mai potuto provare, perché sono brutta, perché sono saccente, perché sono antipatica, perché rimarrò sempre zitella. Non mi basta, voglio di più: voglio essere capita, voglio essere ascoltata. Però lui è il mio confessore per pochi minuti, non ha bisogno del mio cuore, gli basta il mio corpo. Intanto dentro di me tutto fermenta: forse dovrei prenderla come una dimostrazione che qualcosa, poco valgo anch'io, forse dovrei seguire il detto: "chi si accontenta gode"?. Anche lui fa del suo meglio: per un periodo mi scrive che lascerà la sua morosa, prima di rientrare in città, ma ovviamente sono tutte fandonie. Quindi lentamente, comincio a distaccarmi da lui, orientandomi verso un altro. Questo bello come il sole, pieno di fascino,con carattere e gusto, tuttavia non riusciamo ad avvicinarci ed una relazione superficiale a me non basta più: ho bisogno di prove, di sentirmi apprezzata, ho bisogno di qualcosa di vero. Così arriviamo ad oggi: con quel mio amico non è più successo niente, ovviamente la nostra amicizia è sempre in tensione, con l'altro c'è una grandissima speranza che un giorno si ritrovi diverso dal solito, ma non avverrà mai. E poi ci sono io, con il copro alla disperata ricerca di attenzioni maschili, con la mentre fissata su quelle attenzioni passate, con il cuore frastornato e confuso (di fatto io non riesco ad amare nessuno dei due). Da qui concludo dicendo solo questo: sicuramente la tua esperienza si discosta molto da ciò che ti ho raccontato, ma una cosa è certa: ora come ora nessuno dei due può darci la felicità: l'uno perché non vuole; l'altro perché non può. Bisogna essere forti: tagliare con il passato, dimenticarsi di ciò che è stato, tralasciare ciò che sarà e concentrarsi solo sul qui ed ora. Affermi che il tuo Altro (al contrario di quel bambinetto con cui ho a che fare io) è maturo: raccontagli di questa tua ferita, perché di fatto è una ferita che ci portiamo dentro, se è davvero l'uomo della tua vita saprà comprenderti e aiutarti a guarire, se non sarà così, c'è sicuramente qualcuno di migliore che sta aspettando una donna sensibile come te. La tua confusione durerà finché rimarrai legata al passato. Lascialo andare: perdona chi non ha saputo ricambiare il tuo amore e vai avanti. La felicità è dietro l'angolo!
345 alle 22:29 del 25-10-2012
devi rosicare e ti sta pure bene, alla fine le donne van prese per il culo e questa ne è la dimostrazione
Anonimo alle 10:45 del 26-10-2012
Sempre più confusa...
grazie per la vostra partecipazione...le cose continuano ad andare come prima...ossia totale latitanza del primo e sempre più presenza del secondo...presenza ed attenzioni che mi lusingano e mi riempiono il cuore, ma al contempo mi spaventano e mi darebbero l'input per scappare a gambe levate...il messaggino alla mattina di buon giorno, le telefonate durante il giorno, i nomignoli tipo cucciola tesoro ecc..... aiuto!!!!
Anonimo alle 13:31 del 26-10-2012
La morale è sempre quella:
Lasciali perdere entrambi! Se puoi cambia le frequentazioni, sforzati di distaccarti da entrambi! Nessuno dei due, NESSUNO, TI DARÀ LA FELICITÀ!
345 alle 14:58 del 27-10-2012
il primo devi lasciarlo perdere di sicuro! come tu stessa hai affermato non potrà mai darti nulla, e fidati che non reggerai ancora a lungo una storia così. e poi credo che ti stia invitando, silenziosamente, a stargli alla larga, di fatto non si fa sentire per giorni per poi ricomparire giusto per darti il contentino! quindi fallo fuori dalla tua mente e dal tuo cuore.
il secondo non so, credo che il chiodo scaccia chiodo non abbia mai funzionato realmente, infatti si creano ste situazione che spesso portano più confusione che certezze.
lazarevo alle 16:26 del 27-10-2012
Allora
anonimo della 10.45 grazie per il tuo augurio, noto che quello che rosica sei tu, magari maschio castrato e rifiutato da una o più donne...mi spiace per te poveretto!
Lazarevo, sul primo dei due sono daccordo, ma è un pensiero costante, spero solo che non gli passi per la testa di rifarsi vivo, giusto ora che sto lentamente risalendo il pendio....il secondo, in questi ultimi giorni è diventato la mia ancora di salvezza, presente ma non assillante, dolce ma non sdolcinato, comprensivo ma non invadente...non voglio correre troppo, ma io per indole ho la cattiva abitudine a non riuscire a stare da sola...so che non è un buon motivo, ma perchè rinunciare a qualcosa che al momento mi fa star bene? preferisco vivere di rimorsi che di rimpianti...
Anonimo alle 11:03 del 28-10-2012
Anonimo alle 10:45 del 26-10-2012
ma vatti a fare un giro...
anonima dello sfogo, il coraggio di stare da sola lo devi trovare. il fatto che non ce la fai indica che hai un disagio discretamente profondo dentro di te (o neanche si spiegherebbe la situazione ambigua in cui ti ritrovi, comunque). e non stai bene, altrimenti non staresti qui a sfogarti.
Criseide alle 20:33 del 28-10-2012
MOLLALO!
MOLLALO!...
Anonimo alle 12:09 del 29-10-2012
e come per magia
quasi fiutando, la presenza del seocndo, ieri il primo ragazzo si rifà vivo con un messaggino (del caxxo aggiungerei...) "COME VA?" dopo interminabili giorni di latitanza te ne esci così???, e come vuoi che vada stronzo infinito?? Meravigliosamente!!! perchè era così che stavo, perchè avevo appena trascorso un bellissimo pomeriggio con l'altro che appena ha 5 minuti mi cerca, e se pure sono consapevole che non possa essere amore, forse è ancora solo desiderio, ma almeno sono nei suoi pensieri appena possibile, e no a tempo perso come succede con te...e ora che faccio??? Mi diverto io...ora gioco io come il gatto col topo, sperando però di non ricascarci più....
Anonimo alle 11:27 del 30-10-2012
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perché ancora ami il primo. prima di cominciare una storia, diemnticati del primo ragazzo.