Mar
19
Giu
2012
SONO STANCO
NN riesco più ad accettare la mia situazione purtroppo sono tante , enn reggo più.ho 28 anni e come se ne avessi 17 e quando ne avevo 17 sembrava k ne dimostrassi 30 almeno per l 'opinione pubblica.ero molto rispettato e amato adesso invece tutto l'opposto,mi sento inutile forse la parola giusta un perdente. fin da piccolo ho lavoro in un'azienda di famiglia stretto contatto con mio padre accompagnati da discussioni passeggiere e adolescenziali. arrivato a 18 anni parto per la leva da me voluta fortemente viceversa da mio padre. ottengo dei risultati soddisfacenti ma a casa desideravano tutti la mia presenza mio padre soffriva di depressione (oggi definisco questo EGOISMO) faccio vari concorsi interni e vengo scelto ma allo stesso tempo rifiuto perchè mi faccio prendere dall 'ubbidienza del figlio coretto. cmq torno a casa è sto male nn accetto niente mi deprimo nn ho piu una avita sociale come quella k avevo lasciato mi sono chiuso nel mio guscio aiutandomi con la preghiera gli amici sono riuscito asollevarmi e andare avanti ma ogni tanto ricadevo ma nn ero piu quell ragazzo allegro e pazzo di prima.ad oggi mi ritrovo a28 anni senza aver reallizato niente anzi mi sento solo di aver perso tempo si ho una bella macchina e con questo... con i miei amici abbiamo organizzato un viaggio a parigi tre fa, dopo domani loro partono io no, perchè? perchè nn posso lasciare mio padre da solo con gli operai perchè lui va in panico e quasta nn è la prima volta k succede in parecchie occasioni è successo. sono stato costretto a dire loro cavolate pur di evitare paranoie da loro ma lo avranno capito. io in azienda nn mi sento per niente reallizato, mi sento il più piccolo degli operai e quando cerco di prendere qualche iniziativa vengo sempre scalcolato e quindi vado in paranoia e mi deprimo. quando mi prendo qualche gg libero sempre aattinente al lavoro cioè k nn vado in azienda mi dice di tornare subito a casa pervchè mi aspetta apranzo a cena, se dovessi uscire la sera durante la sett mi fa paranoie e si mette a chiamarmi al telf dicendo di tornare a casa perchè all 'indomani si lavora, diciamo k adesso nn esco piu durante la settimana perchè nn mi va neanche di farlo è tanto se lo faccio di sabto sera dietro l'insistenza dei miei amici. mi piacerebbe conoscere una ragazza e fidanzarmi ma in questa situazione nn mi va per niente. sono in conatto con una persona di un'altra azienda genere la mia ma un po diversa di essere un dirigente o meglio mi promette, ma ha da un anno k attendo con la speranza di poter cambiare senso alla mia vita ma l'attesa sta diventando troppo lunga e mi sono stancato. Concludendo la colpa è solo tutta mia perchè con la scusa di essere un figlio ubbidiente mi sono troppo addormenato a questa situazione e adesso ne sto pagando le conseguenze. Potrei farlo adesso ma non so a cosa aspetto nn riesco a muovermi so solo k domani sarà tutto come prima, la notte nn sto riuscendo piu a dormire e quando dormo, dormo con l'ansia k ho accanto. mi pento di non aver fatto discussioni serie ai miei di parlare di confrontarmi da quando avevo 10 anni no che morivo dentro nn ho mai esternato i miei pensieri ho sempre obbedito perchè pensavo k era la cosa giusta.
1 commento
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riprendi in mano la tua vita!
se il lavoro in ditta non ti soddisfa, prendit il tempo necessario per trovarne un'altro, oppure cerca di importi visto che un giorno sarai tu il capo
dopo domani dovresti partire, non aggiungere un'altro rimpiato alla lista, sempre meglio avere rimorsi.
fare della tua vita ciò che vuoi, non fa di te un cattivo figlio.
credo che quelle di tuo padre siano banali scuse per tenerti sotto il suo giogo, sarà forse mi sbaglio, ma da ciò che scrivi penso sia così.