Lun
11
Giu
2012
Riflessione
Ho cambiato inizio a questo discorso almeno 10 volte e non va mai bene,meglio andare oltre...Fino al nucleo della questione: "perchè?". Esatto,la domanda che mi pongo ogni mattina quando mi alzo dal letto è questa. Perchè sono così?
Ho mille problemi,che io stesso so di poter risolvere solo con un po' di impegno in più. E' più o meno il discorso che mi rimbomba nella testa da quando avevo 12 anni almeno,fino ad oggi che ne ho 20. Io non so quale sia la causa primaria di questo mio disinteresse/pigrizia/apatia (chiamatelo come volete)...so solo che nella mia vita finora ho preso delusioni dagli altri,ma prima di tutto da me stesso ed è già un bel po' di tempo che ho anche smesso di credere che le cose possano cambiare. Questo perchè le cose non cambiano se non gli metto i mezzi,lo so benissimo..ed il problema è proprio quello,quando credo di aver messo i mezzi necessari per far cambiare la mia situazione in realtà mi sto solo illudendo,sto solo autoconvincendomi che così va bene...insomma,mi sto accontentando del nulla. In aggiunta a questo,il mio problema più grande è forse l'incapacità di esprimere i miei sentimenti,le mie emozioni con qualcun altro che non sia il mio "io" nelle tristi sere come questa,inghiottendomi in una spirale di commiserazione ed ira.
Ma che problemi potrò mai avere vi starete chiedendo...
Effettivamente per mia fortuna non ho mai dovuto affrontare problemi gravissimi. Ho una famiglia che darebbe l'anima per me,amici storici che non mi abbandoneranno mai e che io non cambierei con niente al mondo, la salute ce l'ho... Eppure in questo momento sono l'antitesi della felicità e della soddisfazione. Questo accade perchè probabilmente non riesco a soddisfare me stesso (ecco che qui esce anche la parte più egoistica ed invidiosa del mio essere...che tendo a reprimere in ogni modo), e ciò è dovuto al fatto,a sua volta, che manco completamente di fiducia in me stesso...purtroppo sono il rinunciatario per eccellenza.
Io credo che questo mio difetto derivi dal fatto che non ho mai avuto qualcuno che credesse in me per davvero, o che comunque mi spronasse a combattere per qualcosa...i genitori,si beh...fanno il loro compito di dirti: "Mi raccomando studia che è importante",ma è esclusivamente un obbligo imposto,diciamo.Per dirla tutta, mi è sempre mancata una metà,per cui avrei potuto combattere...essere migliore. Ed ecco che qui arriviamo a un altro anello importantissimo di questa maledettissima catena: il mio aspetto fisico. In virtù della mia sopracitata pigrizia,ho purtroppo svolto una vita abbastanza sedentaria in passato,ma molto di più adesso con la vita universitaria che lascia sempre meno tempo ad altre attività. Diciamo che la base c'è, sono 1 e 93,in faccia non sono l'ultimo dei nuovi mostri e comunque ho una corporatura abbastanza bilanciata...il problema sono, come al solito,un po' di chili da buttar giù. Ma tralasciando questi dati di cui non frega niente a nessuno,il fatto è che tutto ciò mi fa sentire inadeguato in quasi ogni situazione...mi sento sempre squadrato dalla testa ai piedi,e ora che è arrivata l'estate sarà sempre la solita sofferenza tener testa agli sguardi degli altri quando mi levo la maglietta...questo perchè ho avuto anche la sfortuna di avere la pelle troppo "delicata"...infatti durante la crescita sono spuntate smagliature pressochè in ogni parte superiore del corpo,più o meno visibili...e non potete immaginare quanto sia difficile sopportare questo peso per un uomo,specialmente per uno come me che solitamente tende ad avere un comportamento tutto d'un pezzo,a non scomporsi mai di fronte agli sguardi "nemici". Ma solo in apparenza perchè dentro ci muoio,ve lo assicuro. Ma col tempo anche questa cicatrice si sta rimarginando,e spero che un giorno non farò più caso a nulla. Inutile dire che attualmente questa mia mancanza di fiducia (che si trasforma spesso in timidezza e chiusura in me stesso) mi impedisce di tentare qualsiasi approccio con delle ragazze, in virtù anche di delusioni passate e di occasioni che non sono riuscito a cogliere. Fatto sta che questa è una mancanza che si sente,specialmente quando a 20 anni hai la ferita fresca di una vita da liceale che ,a parte il dipolma,qualche amicizia e un bel po' di risate, ti ha dato poco o nulla dal punto di vista amoroso,magari lasciandoti guardare solo come fossero felici gli altri. E nel contempo c'è anche la delusione di tutte le aspettative che ti sei fatto sulla vita universitaria una volta uscito dal liceo.
Tant'è che da circa due anni a questa parte,ho perso qualsiasi speranza od entusiasmo,per qualsivoglia argomento. Per me ormai tutto funziona meccanicamente purtroppo,ho gettato via qualsiasi elemento che va fuori dallo schema cause-conseguenze che alla fine regola ogni aspetto della vita. La cosa strana è che magari basterebbe un istante,un incrocio di sguardi per farmi cambiare idea,basterebbe esattamente quell'evento che aspetto con il cuore in mano da una vita ma che finora ha sempre deluso le attese. Alla fine,pur non sapendone nulla di fisica e roba simile,mi vien da dire che siamo come dei corpi che ricevono una spinta. La spinta è questione di un attimo e tu sai che prima o poi questa si esaurirà e te ne servirà un'altra per andare avanti,ma se questa non arriva cosa si fa? Incominci a rallentare,hai forse più chiara la situazione che ti circonda e riesci ad analizzarla,proprio perchè perdi quello sprint che ti confonde la vista...ma al contempo sai che chi si ferma è perduto,e allora ti metti a sperare che qualcuno o qualcosa ti porga la mano e ti spinga un'altra volta facendoti assaporare l'ebbrezza della vita.
2 commenti
senti, capisco come ti puoi sentire, ma dire "forse sono così perché quella volta mi è successo colà" non ti serve a un cavolo. viviti la tua vita, e stai tranquillo.
Criseide alle 13:05 del 13-06-2012
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non ce l'ho fatta a leggere tutto... pero' una cosa e' chiara:
ti fai troppe seghe mentali