Lun

05

Set

2011

Sono una "late starter"

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ora come ora mi sento una fallita. non ho la vita che voglio, il lavoro che voglio. io so che lavoro voglio, ma sono una - come mi definirebbero gli inglesi - "late starter", una che ha iniziato in ritardo.

per anni ho cercato me stessa in cose che gli altri ritenevano adatte a me, e che mi creavano solo confusione. ho iniziato e lasciato mille cose, nulla riusciva ad appassionarmi tanto o per un periodo superiore a qualche mese. mi illudevo che qualcosa mi piacesse, diventavo nella mia testa la persona che avrebbe svolto quel lavoro: ne assumevo la forma, il modo di fare, di parlare, i desideri, la volontà. questo funzionava per un pò; poi, la me stessa che avevo represso riprendeva il sopravvento, ed ero punto a capo. perdevo iinteresse, smettevo di impegnarmi, abbandonavo.

due anni fa, la crisi. dopo mesi di ansie, insonnie (per un periodo - terribile!- continuavo a svegliarmi puntuale all'una di notte per riprendere sonno verso le tre), crisi di pianto, alternanza di tristezza e improduttiva euforia, mi accorgo che quello che avevo sempre voluto fare lo stavo già facendo da una vita, dai 14 anni, ma l'avevo sempre considerato un hobby; o meglio, me lo avevano sempre fatto considerare tale! già, una madre e un padre, una società borghese, delle amicizie che si aspettano tu marci come un bravo soldatino verso la professione di insegnante, di avvocato, di impiegato di banca... e il resto, le tue passioni, mettile da parte, vivile nel tempo libero, ritaglia spazi per loro fino a una vecchiaia durante la quale PREGA di non accorgerti di aver buttato nel cesso una vita intera, solo perchè hai creduto a chi ti diceva "accontentati", "ma cosa credi di fare", "ma stattene dove sei", "pensa alla salute".

no. mi dispiace. credo di essere stata più forte di tutti i buoni consigli che persone assennate abbiano potuto darmi. l'unica cosa che voglio veramente fare ho iniziato a studiarla da ragazzina e continuo a farlo. certo, sapevo che avrebbe potuto essere un lavoro (non colleziono francobolli...), ma sono stata talmente ben condizionata da non averlo potuto credere realmente per anni interi. ora so bene cosa fare, e lo sto facendo. non potete nemmeno immaginare quanto mia madre sia diventata perfida da quando ha capito che ora so dove voglio arrivare: ha sempre cercato di rendermi un'incapace (e, devo ammetterlo, per molti anni ci è ben riuscita), un'insicura, di scoraggiarmi sottilmente ogni volta che mi vedeva prossima a spiccare il volo, per garantirsi che io non lasciassi la casa paterna (esattamente quello che mia nonna - sua madre - ha fatto con lei e con la zia); da un pò ha acutizzato le perfidie, facendomi ben comprendere che farò tutto ciò che è in suo potere per rendermi difficile questo cammino, già penoso dato che lo inizio molto più  tardi di tanti colleghi. ma a me non importa più nulla. quello che prima mi faceva male e mi rendeva triste e insicura, ora è alimento per la mia strategia. oltretutto, ho deciso di andare a vivere sola, per stare più lontana possibile da quell'arpia.

stasera mi sento triste, ma dopo dopo lo sfogo va quasi meglio. sono una late starter, è vero. per molti, una perdente. ma io non mi sento una perdente. mi sento, anzi, molto meglio di tutti quelli che marciano bravi soldatini verso un futuro scritto da qualcun altro per loro. io voglio solo andare avanti nel mio, lo sto scrivendo da sola e non devo guadagnare nessuna reputazione. anzi, c' una bellissima frase di charlie chaplin a proposito: la coscienza è cio che sei, la reputazione è ciò che gli altri pensano di te. e quello che gli altri pensano di te è un problema loro. 

Nessun commento

Inserisci nuovo commento



Attenzione: i commenti sono moderati per i non iscritti.

Statistiche:

Voto medio

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo sfogo.
 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti